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Autore: Silvia_Shady    06/09/2011    2 recensioni
La FF s'incentra sui due protagonisti,Heric e Sana.
Ho deciso di partire in un punto della storia in cui Heric è ancora fidanzato con Funny. Ci saranno diverse incomprensioni,riusciranno a stabilizzare la loro vita? A far si che il loro amore funzioni?
Questo potrete scoprirlo solo leggendo la storia. Buona lettura
Genere: Comico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la mia prima ff su l'anime di rossana che adoro. Spero vi piaccia,sono gradite tutti i tipi di recensioni.Bye

Slipped away cap1

Giornata in pichhiata

Una ragazza molto bella dormiva tranquilla, finché la sveglia non suonò le 7.

“Oh no, la sveglia no. Altri cinque minutini”.Sentii di nuovo la sveglia mi svegliai per rispengerla, ma purtroppo mi accorsi che quei 5 minuti erano diventati un’ora. “Oh no, sono le 8”. Di corsa mi lavai e mi vestii, colazione mi scordai di farla, così ero già diretta verso scuola. “Giorno Funny”. La mia migliore amica era seduta al suo posto. Migliore amica? Questa parola mi faceva sorgere dei sospetti, però stavo zitta come sempre. “Ciao Sana, come va?” “Oh, bene  bene” “Oh, ma possibile che a te  vada sempre tutto bene? Sei tornata da poco dall’America, sei piena di lavoro e pure stai sempre bene. Sai, a volte t’invidio” “Come ti permetti, tu non sai niente di me” “Ma tu, non mi dici niente” “Sai, come sono io” “Sì, ma io  sono la tua migliore amica, me le devi dire le cose, sei stai male. Perché stai male?” “Io non posso confidarmi con te, perché tu non ti sei mai preoccupata di approfondire una cosa” “Cosa, dimmelo” “Non posso, farei del male a tutti. Non posso” “A chi Sana?dimmelo per favore” “Del male a te e a un’altra persona per cui io sacrificherei la vita. Basta non parliamone” “A me?per chi sacrificheresti la vita?” “E’arrivato il professore” “Sana”. Non gli risposi, non sapevo perché ho avuto un momento d’esplosione. Il punto è che io non dico mai niente a Funny, cerco di non pensare a Heric, e, infatti, ci riesco. Lei però, non ha mai pensato di chiedermi se fossi ancora innamorata di Heric. Mi sono messa un po’ di tempo con Charles, ma è stato poco, perché ho capito che non potevo prenderlo in giro. Dopo le lezioni, scesi subito in mensa. Volevo arrivare prima per non vedere gli altri e prendere uno di quei tavoli fuori che sono talmente pochi  che li occupano subito. Presi uno di quei tavoli e mi misi a pensare. Di questi tempi mi sento sola, io ho molto lavoro, però chiamo i miei amici, in realtà solo Funny, Terence e Alyssa. Heric no. Sono settimane che mi sento sola, Funny mi chiama raramente, esce con Heric o si scorda. Con Heric è tutto un fiasco, ormai la nostra amicizia non è più come una volta, ci siamo separati, e a me questo dispiace moltissimo.

“Che hai Funny?” “No, Heric è solo che ho litigato con Sana” “Strano e perché?aspetta, anche oggi è venuta a scuola?” “Sì, ieri me l’aveva detto, questi giorni sta aspettando che un produttore finisca  di scrivere il copione, fra due giorni non verrà più. Ora ha sola altri tipi di lavori, però ha detto che può venire per un po’” “Capisco e perché avete litigato?” “Si è arrabbiata con me, ma non so, non so da quello che ho capito, sta male” “Male? E perché” “Ciao ragazzi”dissero in coro il mio migliore amico con la sua ragazza.”Sana non è venuta oggi è?” “No Terence, è venuta” “Scusa Funny, ma allora perché non è con te?” “Perché abbiamo litigato” “Scusa, ma non capisco perché lei dovrebbe stare sola mentre tu in compagnia, non è giusto, potresti avere torto. Sana se fa una cosa di solito, c’è un motivo” “La vado a chiamare” “No Funny, ci vado io. Sai com’è fatta, ti risponderebbe male e ciao. Io la posso portare di peso” “Cosa?di peso. Heric sei impazzito?” “No, vado e torno”.

Stavo per addentare un panino quando una voce  mi richiamò. “Sana, perché non vieni al tavolo?” “Heric”. Non ci posso credere, si è preoccupato, è così bello. “Ti sei preoccupato per me?” “No, io pensavo che non fossi nemmeno venuta a scuola. Però volevano che venissi Terence e Alyssa  e l’amica con la quale tu hai litigato” “Certo, tu no”dissi arrabbiata. Per un momento ho pensato che si fosse preoccupato, invece non gli importa niente di me. “Io cosa?” “Tu non vuoi che io venga” “E questo chi l’ha detto?”. E’ starno, di solito faccio sempre finta di niente, ma credo di sapere perché, non riesco più a fingere. Sono brava a farlo, ma dopo un po’, è normale che non regga più. “Tu” “Cosa?io non ho detto niente” “Sì, con la tua indifferenza mi fai male. Tu mi odi, non so perché ma la nostra amicizia non è più come prima. Io alle elementari ti consideravo il mio migliore amico perché ti volevo bene. Anche ora te ne voglio, ma tu no” “E’ colpa tua. Tu con il lavoro non hai più tempo di stare con i tuoi amici. Sei tu che mi odi, pensi che non sappia che sono l’unico che non chiami?” “Non saprei che dirti. SE ti chiamassi al telefono tu che faresti?” “Ti direi ciao e poi non lo so” “Da quando mi sono innamorata di te, e tu ti sei messo con Funny, tra me e te le cose si sono raffreddate. Fra un po’ ci sarà un'altra volta il nostro compleanno. E sono sicura che anche questa volta non lo passeremo insieme” “Tu ti sei accorta troppo tardi che mi volevi bene” “No, io ti amo…cioè ti amavo, ma poi mi sono scordata di te” “Senti, io vado” “Tu fai sempre così, scappi quando la cosa diventa troppo pesante” “Sei tu che scappi dai problemi, non io. Dimmi una cosa, tu ti sei accorta in quel momento di amarmi, ma quando l’hai capito, avrai capito anche da quanto. DA quanto?” “Be, credo di essermi innamorata di te la prima volta che ti ho visto, ma io ho confuso l’amicizia con l’amore. L’ho sempre fatto, non mi accorgevo di essermi innamorata, ma quando mi hai detto di essere innamorato di Funny, Alissia  mi ha aperto gli occhi” “Comunque era tardi” “Sì, ora vado in classe” “Ciao”. Scappai piangendo nel cortile, poi quando suonò la campanella, tornai in classe.

“Allora, Heric non l’hai trovata?” “No, Terence no. Io me ne vado in classe” “Ma, sei arrabbiato che è successo?” “Niente, VOGLIO STARE SOLO” “Ok, calmo”. Tornai in classe, e presi a calci i banchi. Poi mi fermai  mi sedetti al mio banco e guardai fuori. Vidi Sana che era poggiata alla ringhiera e piangeva. Allora prima di pensarlo mi alzai per correre da lei. Se stava piangendo per la nostra discussione, non gli avrei permesso di stare male per colpa mia. Mentre scendevo le scale, però mi fermai.Perchè?perché dovrei farlo?Lei è un’egoista. Perché lei dev’’essere sempre il centro dei miei pensieri, perché ne devo essere ancora innamorato. Mi voltai e tornai indietro.

Mi misi a sedere, la lezione era cominciata, ma io sentivo le lacrime che volevano uscire, e non c’è la facevo più a respingerle.”Professore, mi scusi non mi sento molto bene potrei andare in infermeria?” “Uhm…se pallida, in effetti, e hai gli occhi lucidi. Va bene puoi andare” “Grazie”. Corsi in infermeria, e vidi la dottoressa. “Salve” “Piccola, qualcosa non va?” “Si”. Mi fece vedere un letto ed io mi ci buttai sopra e cominciai a piangere, di solito non sono così debole, maschero ben ciò che provo, ma sembra che questa volta non ci riesca. Il dolore è troppo, io pensavo che a Broadway mi fossi dimenticata di lui, invece mi sono ingannata. Perché anche se non lo voglio, ammettereio l’amo e anche molto. Pensavo che disinnamorarsi di una persona non fosse così difficile. Invece,a quanto pare mi sbagliavo. L’amore è una cosa che nasce così senza preavviso,e a me è nato per Heric.

“Dai,Terence andiamo a chiamare Sana,so ch e in infermeria” “Sì,Alyssa andiamo. Heric,Funny,veniamo dopo con Sana” “Io però devo andare a casa,devo fare una cosa. Tanto Sana,non si dispiacerà” “Ok Funny,noi andiamo”. Terence ed io ci avviammo nella stanza. “Sana,ma cha hai perché piangi?” “Ragazzi,mi ero addormentata e mi sono risvegliata ora” “Terence,esci un attimo per favore” “Sì,si”. “Sana, io so che c’è qualcosa che non va,di solito non lo fai vedere,ma ora credo che tu dovresti parlarne con qualcuno,perché da quel che so tu non ne parli con nessuno” “Io”. Continuava a piangere,il suo pianto era molto doloroso,faceva star male anche me. “Ehi,smettila Sana,raccontami” “Io sono innamorata di Heric,ancora”. Pianse un altro po’ poi si fermò e si tappò la bocca. “Tu sei innamorata  di lui,è una bella cosa. Mi racconteresti la storia” “S-si”. Mi raccontò tutto, dalla prima all’ultima virgola. Ogni minimo dettaglio,ed io capii quanto dolore dovesse provare. “Ora,però mi devi promettere che non racconterai nulla a nessuno,nemmeno a Terence,sai cosa potrebbe succedere?” “Sì,te lo prometto non lo dirò a nessuno. Ora per favore voglio che tu esca da qua e che sorridi” “Sì,andiamo”.

E’strano quanto bene facesse parlare con qualcuno dei propri problemi,non l’avevo mai fatto,e parlare con lei mi ha fatto molto bene. Mentre usciamo dalla scuola,nel cortile incontriamo Heric. “Be,Sana Terence ed io dobbiamo prendere una cosa,tu aspettami qua” “Ma…”. “Perché te la sei presa con Funny?” “Che c’è,difendi la tua  ragazza”gli risposi fredda,perché non avevo mai lasciato trasparire  me stessa così,cercavo di rimediare. Ormai però io sono troppo debole,non c’è la faccio più a tenermi tutto dentro.  “Non capisco perché te la sei presa con lei” “Sono affari miei,ed io ora vorrei andare a casa” “Che cos’hai,non ti riconosco?”. Sentii gli occhi pizzicarmi.”Niente” “Non ti credo,io non sono stupido” “Sì,lo so” “Allora non prendermi in giro” “Io non lo faccio” “Allora dimmi” “Io non posso” “Che c’è,non ti fidi più di me?” “No,non è questo” “E allora cosa?” “Non posso”. “Va bene,ciao”. Si girò e se ne stava andando.” No,aspetta...per favore Heric fermo,ti prego”.Corsi fino a lui e mi ci parai sbattendogli le mani contro. Le lacrime stavano scendendo,io non riuscivo a fermarle,più le asciugavo e più scendevano. “Fermo,io mi fido di te,cecamente” “Non mi pare” “Io non posso dirtelo,arrecherei un sacco di dolore a tutti” “Sana,e al tuo dolore non ci pensi,devi insegnare a essere egoista. Anzi tu sei già un egoista” “Io egoista?” “Sì,e ora credo che tu ed io non abbiamo più niente da dirci” “Non mi vuoi più parlare?” “No,ma ora non abbiamo niente da dirci”. “No,Heric…” Mi buttai con le ginocchia per terra e cominciai a piangere con le mani rivolte al volto. “Sana” “Alyssa,scusa ma voglio stare da sola”. Corsi verso casa, e velocemente andai nella mia camera.

  
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