Questa non
è solo la
storia di una ragazza, ma anche di un mondo che più di una
volta ha rischiato
di perdere la luce …
Sono Corvette Hanson, capelli castani
raccolti sempre in una
coda alta e un paio di occhiali molto spessi che coprono i miei occhi
verde
brillante, la solita ragazza tipo che varca la soglia di Hogwarts. La
mia casata,
di cui vado fiera, è Corvonero, la culla dei maghi con
l’intelletto più acuto …
Ma solo adesso mi sento degna di questa casa,
i primi anni rimanevo sempre chiusa fuori dalla porta, non riuscendo a
risolvere gli indovinelli del corvo di bronzo e credevo di essere solo
buona a
studiare, poi piano piano mi sono ambientata e ho capito che dovevo
ragionare,
rendere la mia mente vuota e lasciare che la risposta venisse da
sé. Non mi
sono mai distinta per qualcosa in particolare, perché non mi
piace essere al
centro dell’attenzione, nonostante questo amo organizzare
scherzi , soprattutto
a Gazza, il quale da anni cerca l’autore dei così
detti “atti vandalici”, ma insomma
per me è molto meglio stare nell’ombra
e godersi lo spettacolo, non ci guadagno molto nel lucidare dei trofei
e a
pulire caccole di troll.
Quest’anno é
quello dei M.A.G.O. dopo
potrò finalmente seguire la mia strada, andrò
via di casa e dirò finalmente a mia madre che io sono una
strega e voglio
vivere come tale, a mia madre che è babbana, non è mai andato
giù il fatto di avere una figlia
strega nonostante
mio padre sia un mago,
ma lui è un caso particolare, non ama la magia
perché non è mai riuscito a
domarla fino in fondo, se fosse stato per lui non sarei nemmeno venuta
ad
Hogwarts come diceva mia madre, ma per fortuna mia nonna, una strega
eccezionale, ha discusso con loro e li ha obbligati a farmici andare;
per mia
madre non caverò un ragno dal buco con la magia, dovrei fare
carriera come i
miei due fratelli babbani: frequentare due prestigiose
università e avere successo,
ma gli farò vedere io, quando sarò
capo-dipartimento degli Auror!
Sono di nuovo qua al binario, per
l’ultima volta, solitamente
mi accompagnava mia nonna ma subito dopo la fine della scuola
è morta, 150 anni
di vita portati splendidamente, ah la mia cara nonna … Ho
sempre amato la
frenesia del binario, di questa porta per il mio mondo, tanti piccoli maghi
impauriti e ragazzi più
grandi felici di ritornare nella loro seconda famiglia, io come al
solito passo
nell’ombra anche se quest’anno il professor
Perkinson, capo casa dei Corvonero,
mi ha nominata capitano della squadra di quidditch dopo
avermi vista giocare una sera vicino al Platano
Picchiatore mentre evitavo i rami mortali, ma torniamo al nostro
espresso per
Hogwarts , presi il mio baule e il mio nuovo manico di scopa,
regalatomi da mia
nonna, e li misi nel “bagagliaio”, mentre stavo per
salire vidi i “Malandrini”
importunare una ragazza di Grifondoro, Lily Evans, l’amata di
James Potter, il
cercatore di Grifondoro che era
da anni
che provava ad avere un’uscita con lei, nonostante i no
categorici della Evans, che
stupidi pensai e salii sul treno, mi
trovai uno scompartimento vuoto così cominciai a leggere un
libro che avevo
trovato nella libreria di mio fratello Simon, “ Il nome della
rosa”, dopo qualche
minuto il treno partì quando qualcuno bussò nel
mio scompartimento :
- Scusa,
è libero?
Era Remus Lupin, amico e componente
dei Malandrini, un tipo
trasandato sapevo anche il perché, era un lupo mannaro, lo
avevo visto una sera
mentre ero fuori sulla riva del lago per evitare Gazza:
- Mmm
… sì.
Non era molto... "esuberante" come i
suoi amici,
aveva dei capelli castano sbiadito e gli occhi grigi:
- Scusa
ancora, ma
non so come ti chiami ...
Mi guardava incuriosito:
- Sono
Corvette
Hanson e sono al settimo anno di Corvonero, faccio trasfigurazione con
voi
Grifondoro…
ci fu un silenzio imbarazzante, rotto
solo dalla sua bocca
che masticava della cioccolata, dopo qualche minuto entrarono nello
scompartimento James Potter, Peter Minus e Sirius Black:
-Eccoti
Remus, sempre
con quel cioccolato!
-EHM…
ci sarei io
seduta qua!
Lui imbarazzato si alzò e
si sedette vicino a Lupin, Sirius
Black mi fissava, il "Playboy"di Hogwarts, capelli neri mossi e occhi
ghiacciati, tutte le ragazze della scuola avevano avuto almeno una
cotta per lui,
io no :
- Hai
intenzione di
guardarmi fino a quando non saremo arrivati a Hogwarts?
Lui discostò lo sguardo:
-
è che sto provando
a ricordarmi come ti chiami, Fai trasfigurazione con noi?
–
Sì, sono una
Corvonero, a trasfigurazione sono sempre nel posto in fondo
nell’angolo.
Saltò su Potter:
- Strano di
solito
voi Corvonero siete sempre nei primi banchi a fare i lecchini!
Lo guardai malamente mentre gli altri
cominciarono a ridere:
-Ah, voi
Grifondoro
non avete abbastanza cervello per capire come si alza la mano per fare
una
domanda. Comunque sono Corvette!
Cominciai a ridere, forse non erano
poi così male, Sirius
guardandomi disse:
-Ma tu sei
anche
quella che ha colorato di rosso e ha messo un tutù al
gargoyle davanti alla
sala professori!
“Oh sì ero io,
ma come faceva a saperlo, ancora oggi Gazza
cercava il colpevole”:<
-Sì, sono io ma come fai a saperlo?
Continuava
a puntare i suoi occhi di ghiaccio nei miei:
- Ti ho
vista, ti
volevo fermare per congratularmi ma sei scappata subito!
Disse ridendo, devo dire che non era
poi così male:
- Comunque
quest’anno
credo che mi vedrete molto di più, sono il capitano della
squadra di Corvonero
e cercatrice!
Potter mi guardò stranito:
-
Ma non hai mai fatto parte della squadra, giusto?
- Preferivo giocare da sola, ma visto che il professor Perkinson mi ha vista, mi ha affidato questo compito sperando nella vittoria dei Corvi quest’anno!!
Remus
mi guardò e disse:
-James avrai
qualcuno
che ti darà del filo da torcere!
Così durante il viaggio
continuammo a parlare, forse
quell’anno sarebbe stato diverso…