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Autore: FedeSpuffy    06/09/2011    1 recensioni
In un edificio di Manatthan tre uomini erano comodamente seduti in una stanza buia difronte ad un proiettore che in quel momento mandava le immagini di un uomo - Il vostro compito è quello di ucciderlo-.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Capitolo 17 Dall'altra parte del mondo

Capitolo 17


- Allora? Avete trovato qualcosa? - chiese Saeko a Mary e Kitao.
- Nulla - rispose l'uomo.
- Niente neanche qui - disse la bionda.
- Maledizione. Ma com'è possibile, abbiamo controllato da tutte le parti -
- Shhh ... sento qualcosa - disse Mary - Si sta aprendo il passaggio, presto allontaniamoci - si nascosero alla menopeggio e estrassero le pistole in attesa.
Dal passaggio che si stava aprendo iniziarono a uscire i primi yakuza che parlottavano tra di loro: sembrava che un accordo fosse stato preso; nessuno si accorse di loro fino a che non si sentì la voce di Mary che diceva - Sendo, credo che abbiamo bisogno di un piccolo aiuto - gli yakuza li videro e, dopo aver fatto due conti, iniziarono a sogghignare.
- Ehm ... Sendo, quei rinforzi ci servirebbero immediatamente - confermò Kitao.
- Lo so, stiamo arrivando, cercate di trattenerli - disse ansimando.
- Fosse facile - rispose Saeko vedendoli avvicinarsi.

Intanto ...
- Esci da lì Kaibara ...cosa fai, hai paura? E' per questo che ti nascondi dietro a quel vetro? - urlò Ryo fuori di se dalla rabbia, avrebbe voluto affrontarlo faccia a faccia e invece il codardo si rintanava in quella stanza.
Kaibara rise divertito - Vedo che dopo tutti questi anni il tuo carattere non è cambiato affatto, sempre preda delle emozioni, che sia odio o che sia amore - disse guardando verso Kaori.
Ryo le si parò davanti - Non osare sfiorarla, lei non centra nulla, questa è una battaglia tra me e te - .
L'uomo sorrise - Hai ragione - premette un pulsante - Ma anche lei mi ha messo i bastoni tra le ruote quindi la deve pagare - dietro di lui si aprì una porta e uscirono 5 uomini. Kaibara aprì il vetro alla sua destra e i 5 si pararono davanti a loro.
- O no, altri sotto l'effetto della pcp - disse Kazue disperata.
- Ryo, cosa facciamo? - chiese Kaori preoccupata.
Lui si girò e le sorrise - Non preoccuparti ok? Cercherò di non fargli troppo male ma tu devi promettermi di non usare la pistola a qualsiasi costo - lei annuì.
- Odio queste scene sdolcinate - commentò Kaibhara - Su non vi trattenete, ho bisogno di provare i miei nuovi gioielli - e si mise seduto ad ammirare il combattimento.
Il primo uomo attaccò Umibozu, era un bestione alto quasi tre metri ma l'ex mercenario non era da meno e gli teneva testa tranquillamente.
Il secondo uomo attaccò Kazue che era brava nello schivare i colpi ma non nell'attaccare - non so fino a quanto potrò resistere - disse con il fiatone.
- Ti vengo a dare una mano io - disse Mick ma, come si girò,  fù colpito in pieno viso da uno dei tre uomini rimasti.
- Miiiiiiiiick - urlò Kazue terrorizzata.
- Sto bene, non ti proccupare - poi si toccò il naso - Però penso di avere il naso rotto - disse ridendo come un ebete. Si rialzò con agilità e poi rivolto verso il suo avversario disse - A noi due pivello - l'uomo emise un ringhio soffocato e poi corse verso di lui.
Nel frattempo anche Ryo e Kaori avevano iniziato il combattimento solo che erano stati accerchiati e ora si trovavano schiena contro schiena.
- Ma perchè ci hanno circondato e non ci hanno attaccati separatamente? - chiese Kaori.
- Non lo so  - rispose Ryo, poi guardò Kaibhara che sorrideva soddisfatto guardandoli e capì - E' stato lui -
- Cosa? -
- E' stato lui a ordinare a questi due di attaccarci insieme - disse mentre per schivare uno dei colpi si abbassava trascinando con se la donna.
- E perchè scusa? -
- Vuole vedere se, messi alle strette, abbandoneremo l'altro al proprio destino pur di salvare la nostra vita -
Kaori lo guardò allibita - Ma è crudeltà assoluta -
- Lo so -
Ad un certo punto si ritrovarono entrambi con la schiena contro il muro.
- E ora?-.
- Dobbiamo saltare - disse Ryo guardando i due che iniziavano a correre verso di loro.
Kaori lo guardò non capendo, poi vide il muro dietro di loro e si illuminò - Ok -
- Al mio tre - lei annuì - Uno ... - i loro avversari li guardarono sogghignando - ... Due ... - ormai erano convinti di avercela fatta - ... Tre ... - gli sweaper saltarono e loro andarono a finire con la testa contro il muro; la botta fù talmente forte che svennerò immediatamente.
Ryo guardò Kaori e sorrise - Ben fatto socia -
- Bene fatto socio -
Lui aveva una gran voglia di baciarla ma l'urlo strozzato di Kazue lo riscosse da quel pensiero poco casto - Tu vai ad aiutare la dottoressa io vedo se Mick e Umi hanno bisogno di una mano - .
Kaori annuì e subito corse in aiuto di Kazue che era stretta in una morsa d'acciaio; la donna prese la rincorsa e saltò sulle spalle dell'energumeno cercando di aprirgli le braccia. Dopo vari minuti  e dopo parecchi calci allo stomaco l'uomo non aveva fatto una piega e Kazue stava iniziando a diventare viola, allora Kaori prese la pistola e glie la diede in testa talmente forte che l'uomo prima lasciò la dottoressa e dopo aver guardato la sweaper svenne; nello stesso momento anche i tre uomini avevano messo fuori uso i loro avversari.
- Allora Kaibhara vuoi uscire da li dietro o continui a fare il codardo? -
- Si si, arrivo subito ma prima ... - spinse un bottone e un enorme vetro divise Ryo, che si era avvicinato alla stanza dell'uomo, dagli altri.
- Noooo, Ryooooo ... - urlò Kaori battendo le mani sul vetro mentre Mick aveva iniziato a spararci contro.
Umi gli fece abbassare l'arma - E' inutile, è antiproiettile -
- Esatto, e ora l'ultimo colpo di scena - disse premendo un'altro interruttore.
Una voce metallica si espanse in tutto il castello - Conto alla rovescia avviato, il castello esploderà tra cinque minuti, si prega tutto il personale di evacuare l'area immediatamente, grazie -
- Tu sei pazzo - urlò Mick rivoltò al mercenario, ma ne Ryo ne Kaori si scomposero minimamente e continuarono a guardarsi negli occhi.
- Devi andare - le disse Ryo ma Kaori scosse la testa - Ti prego ... vai - .
- No, io non ti lascio qui - disse con le lacrime agli occhi.
L'uomo sorrise - Ti prego, non farmi infrangere la promessa fatta a Hide, è l'ultima cosa che mi ha chiesto prima di morire. Io me la caverò come sempre ... vai - .
Kaori lo guardò e poi si allontanò senza girarsi.
- Ryo ... -
- No Mick - poi rivolto anche a Umi - Per favore, proteggetela - tutti e due annuirono e se ne andarono trascinando con loro una Kazue che piangeva disperata "Povera Kaori, abbandonare così l'uomo che ama, io non so se ci riuscirei " pensò guardando poi Mick e continuando a piangere silenziosamente.

Nel frattempo ....
- Che cosa significa questo? - disse Sendo.
- Non lo so ma muoviamoci a uscire di qui - disse Saeko.
- Ok, facciamo evacuare tutti i civili presto - esclamò Kitao iniziando a scendere con l'ultimo yakuza in manette.
- Ryo e gli altri? - chiese Mary a bassa voce alla poliziotta.
- Non ti preoccupare, Ryo a mille risorse - "Per favore sbrigatevi".

In un cunicolo intanto ...
- Due minuti all'esplosione - disse la voce meccanica.
- Dannazione, all'andata sti cunicoli sembravano più corti, su muoviamoci -
- Mick - lo chiamo Kazue a bassa voce.
L'uomo si girò e seguendo il suo sguardo vide Kaori immobile nell'oscurità - Lo sapevo - le si avvicinò - Kaori - niente - Kaori, non ti preoccupare Ryo se la caverà - "Spero, altrimenti lo andrò a cercare anche all'inferno".
La donna lo guardò ma senza vederlo realmente e poi ricominciò a camminare.

All'esterno della villa ...
- Ma dove diavolo sono, mancano 30 secondi - urlò Mary in preda al panico.
- Eccoli - disse Kitao correndogli incontro seguito dagli altri.
- Dov'è Ryo? - chiese Saeko già sapendo la risposta.
- E' rimasto a combattere con Kaibhara - le rispose Mick.
- Che cosa? - urlò Sendo ma la sua voce fu sovrastata da un fortissimo boato e dall'asplosione del castello che fece tremare il terreno sotto i loro piedi.
Kaori si girò verso le fiamme e, con le lacrime agli occhi, urlò il nome dell'uomo che amava e che aveva perso per sempre poi il buio la avvolse.
   
 
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