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Autore: Lulu Skywalker    06/09/2011    2 recensioni
Ok, è vero che ormai il progetto Mew è terminato da anni, ormai.
I nostri amici hanno perso i contatti fra di loro in breve tempo, ritornando ognuno alla propria vita, ma solo due persone si ritroveranno a lavorare insieme come ai vecchi tempi. Lui capo e lei dipedente. [IxR]
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- E questi? Cosa sono? - Ryan esaminò i documenti che avevo appena poggiato sulla sua scrivania. - Sono tutti macchiati d’inchiostro. - disse.
 
- Che sarà mai fotocopiare questi documenti?!- Dissi beffardamente. 
Ryan aveva detto che la fotocopiatrice si trovava dal lato opposto del suo ufficio. Così uscì velocemente e andai verso sinistra finché una targhetta con su scritto “fotocopie” non attirò la mia attenzione.
Entrai nella stanza buia e accesi la luce.
Una graziosa fotocopiatrice era posizionata al centro della stanza. Appena fui più vicina notai una scritta con un pennarello rosso: “Margaret.”
Wow, pensai. Aveva perfino un nome.
Misi il documento originale dentro Margaret e cliccai sul tasto “10” prima di avviare la macchina.
Improvvisamente uno stano ronzio si impossessò di Margaret.
-Merda! - esclamai.
I fogli iniziarono ad uscire all’impazzata mettendo a soqquadro una stanza. Cercai di fermare la macchina, ma non ci riuscì.
Allora, decisi che sarebbe stato meglio salvare almeno il documento originale, ma appena cercai di riprenderlo, Margaret l’aveva appena distrutto in mille e più coriandoli.
Perfetto, adesso sì che mi licenzia.
Cercai di trovare un modo di fermare almeno quei fogli che uscivano all’impazzata, ma non ci fu verso.
Iniziai così a raccoglierli a quattro piedi, macchiandomi le mani completamente d’inchiostro.
Fa che nessuno entri. Ti prego fa che nessuno entri!
- Chi c’è qua? - La donna che era appena entrata poggiò gli occhi su di me.
-Oh mio Dio. - sospirò andando a staccare direttamente la spina a Margaret.
Perché non ci avevo pensato io?!
-Mi dispiace, ho avuto un incidente con la macchina e… - balbettai mille e più scuse.
- Tranquilla, Margaret ogni tanto fa i capricci. - Mi aiutò ad alzarmi. Notai che aveva un lieve accento francese.
- Grazie mille. - dissi rincuorata.
- Figurati. - Aprì la borsa e mi porse un fazzoletto. - Tieni, ti conviene ripulirti le mani. -
Accettai l’utile consiglio, e la ringraziai ancora.
- Figurati. Adesso vado. Ero passata di qui incuriosita solamente dal rumore, ma in realtà dovrei essere da tutt’altra parte. Ciao!- 
 
- Lo so, ho avuto problemi con Margaret…cioè, la fotocopiatrice e… -
- Questi documenti erano importantissimi per tutta l’azienda. E tu cosa fai? Li distruggi!- urlò mentre cercava di decifrare quei fogli.
- Non dare tutta la colpa a me! Con tutti i soldi che ti ritrovi perché non compri una fotocopiatrice nuova? - dissi risentita.
Ryan sbuffò spazientito, io lo imitai.
Poggiò una mano nella fronte e si massaggiò le tempie, gesto che mi ricordò lo sguardo assorto di un ragazzo che cercava di modificare il dna della gente.
- Almeno riscrivili al computer. Poi andrò io a fotocopiarli. - Così dicendo mi congedò fuori.
- Oh, allora sei tu la nuova assistente del capo. - 
Alzai lo sguardo e mi ritrovai di fronte la donna della fotocopiatrice.
- A quanto pare… - dissi sorridendo.
- Sei molto fortunata, molte altre giovani ucciderebbero per un posto come il tuo. - disse come se fosse la cosa più naturale al mondo.
Io non riuscì a capire.
Perché delle povere ragazze vorrebbero lavorare al cospetto di un capo dispotico come Ryan?
La giovane donna si deve essere accorta del mio sguardo dubbioso perché si affretto ad aggiungere : - Voglio dire, hai visto anche tu com’è carino, no? Tutta la componente femminile dell’azienda ha tentato invano di entrare nelle sue grazie. - disse. -Insomma, non conosco una sola ragazza che non ci abbia provato con il Signor Ryan Shirogane. - La donna mi guardò con sguardo ammiccante e io arrossì dall’imbarazzo.
- No, no! Ma cosa dice?! - dissi in preda al panico. - Io e Ryan siamo solamente vecchi amici, tutto qui. - 
La donna si avvicinò ancora di più a me. - Ah, davvero? Vista la confidenza, credevo che voi foste qualcosa di più, insomma … - disse con un sorriso malizioso.
Per l’amor del cielo! Alzai gli occhi al cielo.
- Si sbaglia. Guardi, io sono già sposata! - dissi mostrandole il mio anulare sinistro.
La donna così parve convincersi e si allontanò così come era venuta.
Riflettei ancora sulle parole della donna.
Chissà se Ryan aveva accettato le avance di qualche dipendente.
Scossi la testa per allontanare quel pensiero.
Torna alle fotocopie Ichigo.
 
- Sono Tornata! - Urlai appena entrata dalla porta.
- Mammina! - Akiko si avvicinò buttandomi le braccia al collo. Le diedi un bacio sulla nuca e la strinsi forte. - Ciao amore mio. -
- E la nonna? Dov’è? - domandai alla bambina. Lei fece spallucce e ritornò a giocare con le bambole.
Andai a cercarla in cucina ma non c’era. Allora provai nella camera da letto e infatti, eccola lì.
Era sdraiata nel letto, coperta fino al mento.
Mi avvicinai senza fare rumore. - Mamma, non ti senti bene? - domandai.
- No tesoro. Ho solo un po’ di freddo. - rispose debolmente.
- Allora aspettami qui. Vado a prepararti una tazza di cioccolata calda. Così ti rimetti un po’ in sesto. - Le baciai la fronte e mi avviai verso la cucina.
Lungo il corridoio incontrai Akiko che stava correndo a perdifiato e le sussurrai di fare piano.
Presi il bollitore per l’acqua e preparai la cioccolata calda. Dopo cinque minuti fu pronta e la riportai a mia madre.
Mi avvicinai e la poggiai sopra il comodino.
- Tieni mamma. - La guardai, aveva chiuso gli occhi.
Per evitare allora che la bevesse fredda, le poggiai una mano sul braccio che scossi leggermente.
- Mamma, sveglia. Ho preparato la cioccolata. -
Nessuna risposta.
- Mamma, la cioccolata. - Alzai la voce.
Ancora silenzio.
Un lampo balenò dei miei occhi.
Iniziai a scuoterla violentemente con le lacrime agli occhi.
- Mamma! Mamma! Svegliati, Mamma! -
Akiko si avvicinò a me.
- Che succede mammina cara? - mi chiese con dolcezza.
- Amore vai di là per favore. - dissi; ma la bambina non si muoveva. - Ho detto di andare di là Akiko! - gli urlai. A questo punto, con due grosse lacrime che cercavano di sfuggirle dagli occhi si allontanò.
Io presi velocemente il cellulare e composi un numero. Mi rispose una voce dolce, gentile.
- Torna subito a casa, per favore. Ho bisogno di te! - gli dissi con la voce spezzata dal pianto.



Mi scuso per il ritardo ma ho avuto problemi con il pc T_____T
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento, e ringrazio le ragazze che hanno messo la storia tra le seguite :3
Povera Ichigo, ha perso anche la povera mamma :S Mi dispiace di averla fatta morire (Manco fossi Dio xD) ma era necessario per far avvenire un incontro IPERIMPORTANTISSIMISSIMISSIMO per la storia :D
 
 
 
  
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