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Autore: Jolly Camaleonte    06/09/2011    7 recensioni
Nella penombra del salotto, un piede pallido penzolava noioso dal divano in pelle.
Come per dispetto, la luna lo illuminava leggermente, rendendolo quasi spettrale.
E fu quella la prima cosa che John notò, uscendo dalla camera.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Another World.'
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La notte tace i corpi. La notte spoglia i pensieri.

La notte tace i corpi.

La notte spoglia i pensieri.

 

Nella penombra del salotto, un piede pallido penzolava noioso dal divano in pelle.

Come per dispetto, la luna lo illuminava leggermente, rendendolo quasi spettrale.

E fu quella la prima cosa che John notò, uscendo dalla camera.

«Sherlock…?»

Nessuna risposta.

Quindi era sveglio.

Rabbrividendo leggermente, si avvicinò a piccoli passi al divano, finché non scorse la linea dritta del naso e qualche ricciolo scomposto dell’altro.

Gli occhi parevano chiusi.

«Sei sveglio da molto?» chiese sedendosi stancamente sulla poltrona affianco.

«No.»

«Quindi da tre-quattro ore.»

Un fruscio riempì l’aria satura di nulla.

E John non l’aveva visto chiaramente, ma lo immaginava benissimo.

Prima aveva aperto di scatto gli occhi, poi aveva girato il collo e infine si era spostato su un fianco.

Tutto in mezzo secondo.

E ora lo fissava, mentre i pensieri velocissimi si rincorrevano e si perdevano tra i riccioli corvini.

Non disse niente, e John sorrise internamente.

«E cosa hai fatto nel frattempo?»

«Niente.»

Rispose in modo calibrato, con la voce che sillabava piano, gustando la parola sul palato.

Lo stava sfidando.

Lo stava sfidando e John non si sarebbe tirato indietro.

«Quindi ti sei svegliato nel letto, poi ti sei voltato su un fianco e mi hai visto, sei rimasto immobile a pensare febbrilmente, poi hai notato che avevo la schiena scoperta e incerto hai avvicinato un dito, per poi passarlo lungo tutta la colonna vertebrale, sfiorando ogni irregolarità, soprattutto la cicatrice a metà schiena, Afghana avrai ritenuto, visto quanto era irregolare, forse dettata dalla fretta. Hai abbassato la maglietta, facendola scivolare piano e cercando di non soffermarti troppo sul collo rimasto scoperto. Ti sei avvicinato lentamente, cercando di non far frusciare le coperte e con la punta del naso hai sfiorato la mia nuca, chiedendoti poi da dove veniva quell’odore strano, non mio, per poi accorgerti che era il tuo shampoo. Hai sollevato leggermente l’angolo sinistro della bocca, soddisfatto, e hai passato un dito –poi tre- tra i miei capelli, chiedendoti perché ti piacesse tanto farlo, anche senza motivo. A quel punto ti sei fermato, per poco, e hai affondato tutta la mano, stringendo debolmente le ciocche fra le dita, per poi farle scivolare via. Infine ti sei alzato e con le sopracciglia leggermente corrucciate sei venuto in salotto, buttandoti sul divano.»

Sherlock spalancò gli occhi per un secondo, fissandolo, poi li ridusse a due fessure.

Guardò John malamente, senza dire niente.

Lui rise.

«Sì, ero sveglio.»

 

 

 

 

***Angolino del cambia-colore***

Prima di tutto, ma proprio tutto tutto, voglio dire che questa flash è dedicata a Gringoire

Che si è gentilmente offerta di tradurmi una ff e io la volevo ringraziare di tutto cuore <3

Alla fine non sono riuscita a scrivere niente di che, anche perché sono un’impedita professionista, quindi… bon.

Penso che questa sia una delle poche ff veramente slash che scrivo su questi due, ma devo dire che anche l’avvertimento “fluff” mi ha fatto dubitare di me stessa.

Ma questo e altro per una buona causa, se poi ci si aggiunge lo Sherlockfest allora!

Comunque, cianciamenti a parte, questo non è niente di particolare, volevo semplicemente sottolineare una parte molto importante del loro rapporto.

Sherlock capisce tutto, ma non John –non del tutto.

John capisce Sherlock, ma non tutto.

Ed è vero, o almeno per me è così. Naturalmente nella serie della BBC non l’hanno fatto –giustamente- emergere tanto come aspetto, perché si conoscono relativamente poco, ma col tempo basta guardare il canone. Watson segue e registra ogni minimo movimento di Holmes, lo segue passo passo, legge il suo viso con una facilità strabiliante, riuscendo a capire circa cosa succederà poi, cosa che nessun altro fa.

Questo sempre rimanda al fatto che John Watson osserva, eccome se osserva! Non deduce, ok, ma su Sherlock è meglio non sfidarlo.

Il titolo è un altro mio vaneggiamento, anche perché di solito sono i pensieri che tacciono e i corpi che si spogliano ma di notte… di notte viene tutto a galla e i corpi, i movimenti, le azioni, non contano più. Tacciono, sono nascosti, invisibili. I pensieri invece, di giorno nascosti e occultati dai fatti e dai colori della vita, si perdono, ma di notte riprendono vita, diventano protagonisti, si spogliano e si mostrano in tutta la loro vera natura. *passano le balle di fieno, accompagnate da un canto di cicale*

Ok, ok, ho finito, tranquilli.

Volevo solo mandare tanto amore a Gringoire e ringraziare tutti quelli che hanno letto/recensito/ricordato/preferito la mia ultima storia sul fandom In Afghanistan lo chiamano pugno sul cuore

   
 
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