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Autore: dahlia variabilis    06/09/2011    3 recensioni
Sirius è scappato di casa, ed ha lasciato dietro sè soltanto tanti ricordi e un post-it con i colori di Grifondoro attaccato ala porta di camera sua. Un nuovo anno ad Hogwarts sta per iniziare, e il branco, si prepara. E voi? Siete pronti ad affrontare il nuovo anno con loro?
Cit."Dovresti essere con Moony, lo sai. Ma la mamma, la mamma ti ha impedito di raggiungerlo; lei non capisce.
Non capisce che voi siete più che amici, siete fratelli.
Si passa una mano tra i capelli attorcigliati, Pads.
Sospira, Pads.
Pensa a cosa farà Moony questa notte, senza lui e Prongs a proteggerlo da sè stesso."
Ps.Peter Minus non esiste qui.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Black, Famiglia Potter, I Malandrini, Lily Evans, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Un mese.
Quattrosettimane.                                                                                                                                                        
Trenta giorni.                                                                                                                                                                
Settecentoventi ore.                                                                                                                                               
Quarantatremila minuti.                                                                                                                                                                
Due milioni e cinquecentonovantaduemila secondi lo separano da Hogwarts.
E’ chiuso nella sua camera al secondo piano del numero dodici di Grimmauld Place. Con i gomiti appoggiati sulle ginocchia, e il volto nascosto tra le mani. Soffre.                                                                                                                                     
Si alza e si avvicina alla finestra. Un’enorme luna bianca illumina il cielo. Un’ enorme bianca luna piena.
Dovresti essere con Moony, lo sai. Ma la mamma, la mamma ti ha impedito di raggiungerlo; lei non capisce. Non capisce che voi siete più che amici, siete fratelli.                                                                        
Si passa una mano tra i capelli attorcigliati, Pads.                                                                                                        
Sospira,Pads.                                                                                                                                                                              
Pensa a cosa farà Moony questa notte, senza lui e Prongs a proteggerlo da sé stesso.                                          
La casa è avvolta dal silenzio più opprimente che Pads abbia mai udito, non una mosca osa interrompere quel silenzio quasi religioso. Ridacchia Pads, al paragone appena fatto. Religioso. Nessun Black è mai stato religioso, neanche lui. E’ l’unica cosa in cui non ha deluso i suoi genitori.

-Stupidi. – Borbotta, mentre con un gesto della bacchetta riduce e mette tutti i suoi vestiti in una sacca di tela verde. -Verde, anche questa è verde- pensa Pads, e con un altro gesto della bacchetta ne cambia il colore. Adesso la sacca è di un bel Rosso Grifondoro.                                                                                           
Sorride, Pads.  
L'ha fatta ai suoi genitori.

Indossa il mantello e prende la scopa. Ha ancora la traccia addosso, se si smaterializzasse saprebbero dov’è. Ha lasciato un post-it con i colori di Grifondoro attaccato alla porta di camera sua. Non si volta indietro, dopo aver aperto la finestra ed essersi librato nel cielo scuro della notte. Ha un unico rimpianto, Pads. Non aver salutato l’unico che in famiglia gli dimostrava un po’ di gentilezza.                                                                                                                           
Pads sorride nella notte scura e ripensa al post-it che ha lasciato. E’ sicuro che sua madre diventerà furiosa. Ha fatto proprio bene Pads, a scrivere ciò che ha scritto.                                                                                              
E un altro sorriso gli illumina il volto.
 
 


Al numero dodici di Grimmauld Place, il risveglio raramente è illuminato dal sole che splende o dalle urla. Ma Regulus Black sente che questa mattina sarà diversa. Sa che Sirius se n’è andato nella notte, gli ha lasciato una foto di loro due insieme sul comodino. Regulus proprio non riesce ad immaginare neanche lontanamente la faccia che Walburga farà appena se ne accorgerà, ma sa che non manca molto, sente già lo zampettare di Kreacher nella stanza accanto alla sua, sta per svegliarla.                                                                     
Passano pochi minuti prima che un urlo interrompa la quiete mattutina e la porta di camera sua si spalanchi violentemente.  Walburga Black fa il suo ingresso a piedi nudi e con addosso solo una vestaglia di un alquanto improbabile verde smeraldo.                                                                                                                             
Regulus trattiene a malapena una risata.
-Cos’è questo?- Gli chiede la madre, mostrandogli un post-it rosso con una scritta dorata al centro.                                                   

Fuck You.
With love, Sirius.

 

Regulus Black scoppia a ridere mentre la madre gira altezzosamente i tacchi ed esce dalla stanza, indispettita ai massimi livelli.                                                                                                                                                                          
Dio, ha fatto proprio bene il vecchio Sir, vecchio per modo di dire.                                                                                     
Regulus ricade nuovamente sul letto, questa volta con un immenso sorriso che parte da un orecchio e arriva all’altro. E’ proprio felice, Regulus. Ha iniziato bene la giornata.                                                                         
Ma anche un po’ triste, perché suo fratello se n’è andato, e lui non può farci assolutamente nulla.

   
 
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