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Autore: aufhebung_9    06/09/2011    3 recensioni
Raccolta di flashfic nonchè analisi della mente di chi conduce un'esistenza fuori dall'ordinario. Sempre nel caso esista un "ordinario".
1. Begierde (Asuka Soryu Langley)
2. Come mia madre (Ritsuko Akagi)
3. Prima di tutto la verità (Ryoji Kaji)
4. Paura (Gendo Ikari)
[in corso]
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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3. Prima di tutto la verità


La vita è la caratteristica di certi fenomeni di prodursi e regolarsi da sé: quando ciò che è spontaneo viene dunque manovrato dall’esterno, ci si comincia a chiedere se la vita stessa non sia stata privata delle proprie fondamenta. Se poi la vita sfugge dalle mani, è facile perdere anche ciò che fa dell’esistenza qualcosa di sensato: la verità.
Ryoji Kaji aveva sperimentato il Second Impact sulla propria pelle, dunque aveva pienamente compreso cosa significasse il pericolo di perdere la vita: vide la morte dappertutto, nei volti chi di sembrava vivesse quando invece tentava a malapena di sopravvivere. Si sentì fortunato e privilegiato quando infine fu sicuro che sì, era riuscito a proteggere la sua vita, dicendo per sempre addio alla sopravvivenza.
Si promise allora di difendere per sempre anche la verità, perché così si sarebbe sentito reale fino alla fine.
Non perse mai tempo a chiedersi se fosse un uomo della Nerv, o della Seele, o del governo giapponese: non era certo incline alle cose futili, gli bastava sapere di essere un uomo che esisteva ed un uomo può esistere solo se sa gustare con avidità ciò che sempre gli avrebbe ricordato di essere.
Kaji non poteva certo sopportare la difesa del segreto da parte della Nerv, e per questo era alle dipendenze della Seele; tuttavia allo stesso tempo si sentiva parte della Nerv stessa nel tentativo di andare oltre ciò che la Seele non riteneva essere competenza di un comune mortale, e per questo consegnò Adam nelle mani del Comandante Ikari. In effetti lui non era il servo di nessuno, se non della stessa verità.

Ciò che desidero è soltanto avvicinarmi alla verità… quella dentro di me.

Quando si dedicava alla sua coltivazione di cocomeri era lui che gioiva nel vedere qualcosa nascere, come se così raddoppiasse la sua stessa vita; era ancora lui quando svolgeva contemporaneamente due pericolosissimi lavori in nome di qualcosa di magnificamente grande.
Quando si abbandonava nel corpo di Katsuragi era lui che faceva i conti con la sua vera essenza, senza alcuna ipocrisia o finto moralismo.

Chi si abbandona al proprio desiderio sessuale è più vero come essere umano.

Era soltanto lui che viveva.

Era forse un controsenso, dunque, rischiare quell’amatissima vita per la verità che dovrebbe in effetti farne parte? No.
Perché la morte non spaventa più quando sai di non esserti dedicato alla semplice e mera sopravvivenza: a quel punto puoi anche sorriderle e prenderti gioco di lei dandole della ritardataria.
 
 
 



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Come sempre le frasi scritte in corsivo sono citazioni prese dall'anime: in questo caso abbiamo prima una battuta di Kaji quando questi libera Fuyutsuki dopo che lui stesso l'aveva consegnato alla Seele; successivamente vi è un riferimento al dialogo con Misato, nell'episodio 20.
Le battute finali riprendono in qualche modo il modo in cui Kaji viene assassinato, rimando quindi in ogni caso all'episodio 21.
I miei più sinceri ringraziamenti vanno a chi si interessa a questi miei piccoli pensieri.
  
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