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Autore: Romenwen    06/09/2011    2 recensioni
Dramione.
Un' invasione di ricordi. Odio e amore che duellano nel cuore dei due personaggi. Le spade? Ciò che per anni hanno vissuto, momenti che tormentano entrambi
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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...PRIMO CAPITOLO...

By elena

 

Appoggio la testa su quella dannata mensola. Un semplice sospiro di rassegnazione fa sollevare tutta la polvere che si era accumulata negli anni. Anni passati a venerare quei sette oggetti. MI tormentavano. Il mio sguardo si posava su uno di loro ogni volta che era libero, spaziava, sorvolava i ricordi che sprigionavano come un gabbiano su una tempesta.

Quante volte mia mamma mi aveva detto, con voce furibonda: <> ma io nulla. Non riuscivo a smuovere niente da quel piccolo angolo della mia stanza. Avrei potuto eliminare tutto il mobilio, infondo per stare bene mi bastava osservare quel ripiano. Un pezzo di legno di ottima fattura, che sosteneva ciò che di più importante possedevo. Ah, sono davvero infantile. Peggio di un bambino alle prese con i suoi primi viaggi, ossessionato dal comprare souvenir che poi, passato qualche giorno, non avrebbe più degnato di uno sguardo. In sette anni ho voluto tenere per me qualcosa in grado di riportare la mia mente indietro nel tempo. Ho voluto imprigionare i sette momenti più belli della mia vita in sette piccoli oggetti. Così, a prima vista non valevano davvero nulla ma nessuno fra famigliari, amici e conoscenti avrebbe potuto neanche lontanamente immaginare quanto per me fossero fondamentali. Solo Lei. Lei, la regina oscura della mia perdizione. La causa di tutti i miei guai. Solo quella bellissima ragazza dagli occhi color nocciola e la pelle bianca come la neve poteva capire quanto essenziali furono quegli istanti.

Ecco, sto sfiorando il primo. E' la pagina di un quaderno. Scritta fitto fitto con una calligrafia così tonda e regolare che sembra stampata. L' inchiostro blu ricorda tanto il colore del fermaglio per capelli che portava quel giorno. Quegli appunti di pozioni! Quante volte li avevo riletti! Li conosco a memoria. So esattamente cosa diceva il professor Piton ogni anno agli studenti che si apprestano per la prima volta ad ascoltare la sua lezione senza aver bisogno degli appunti della Granger eppure ogni volta che accarezzo il foglio, così calcato e intriso dell' odore delle penne usate dai ragazzi Babbani, sì quelle che profumano di frutta (Non li capirò mai. La loro stupidità non ha fine, puàh! Mi ributtano!) vengo scosso da un brivido.

 

La prima volta che la vidi. Era così bella, con quell' aria da so-tutto-io stampata sul volto angelico, la divisa perfettamente pulita, nuova di zecca. I capelli ricci che ricadevano sulle spalle ad ogni passo che muoveva. Ahahha era così presa dell' arrivare puntuale alle lezioni che quasi correva da un' aula all' altra: Per poco non mi veniva addosso, quel Lunedì mattina! I suoi lineamenti incantevoli a pochi centimetri dal mio petto. Il mio cuore che batteva all' impazzata, semplicemente vederla mi mandava in agitazione... ora dopo tanto tempo posso constatare che questa sensazione non è affatto mutata, anzi. Draco sei infantile. E due! Lei si scusò per avermi quasi urtato. Mi abbassai per aiutarla a riprendere possesso dei suoi averi e nel raccogliere i libri che le erano caduti le nostre mani si toccarono. La sua mano destra era finita erroneamente sulla mia. Ne conseguì lo sguardo imbarazzato di entrambi. Poi lei mi faceva un cenno di saluto e volava via negli intricati corridoi di Hogwarts. La mia mano! Quasi scottava, milioni di aghi immaginari trapassavano la mia pelle. Un semplice suo tocco era bastato per causare in me quello stato d' agitazione terribile. Stomaco in subbuglio, mani e orecchie che sembravano prendere fuoco e brividi... brividi ovunque. Mentre il caos del corridoio mi scivolava addosso mi accorsi della pagina staccatasi da un suo quaderno. Da quel giorno ne faccio tesoro.

 

***

 

Sono seduta alla solita scrivania. Giro i fogli a cui lavoro da mesi.

Comunicazione babbana. ''Hermione, come sei prevedibile!'' Avrebbe detto il mio Draco. Mio. Tz, magari. Vivo di ricordi. Ricordi e rammarico accompagnano le mie giornate. Nemmeno la compagnia di Harry e Ginny mi da conforto. E la tristezza di Ron, perennemente oppresso del mio amore non ricambiato, non mi fa sentire in colpa. Dentro di me cosa c'è? Un gran casino, ecco la verità! MHHH che voglia di buttare via tutte queste scartoffie e materializzarmi davanti al mio principe pallido! Ma lui mi odia. Odia tutti. Crea e disfa con le sue stesse mani. Fra noi è sempre stato lui quello forte. Era lui quello bello, quello che con una sola occhiata mi faceva accendere il cuore di passione! Lui odierà tutti ma io detesto profondamente Il suo dannato orgoglio. Ciò che gli impedisce di dichiararsi a una donna, di liberarsi della sua famiglia e di non essere più condizionato dal suo cognome. MALFOY. Che parola altisonante e altezzosa. Non riesco a immaginarne una migliore per descriverlo. Oh Hermione sei proprio scema, certo che lo descrive, vorrei ben dire, se è un cognome! Già dall' epoca romana veniva utilizzato per descrivere una casata!

Non ne posso più voglio fuggire. Ma non ho nulla di sicuro. Quante incertezze! E non mi resta nient' altro da fare se non rifugiarmi come una bambina, quale sono, nei miei ricordi. Nei nostri ricordi. In ciò che per poco ci è appartenuto. Mi odio. Sono codarda. E sono sempre rimasta la streghetta del primo anno con la divisa splendente. Oh, Draco. Se solo per noi fosse facile come per gli altri...... 

  
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