1 CAPITOLO :

 VISITA A SORPRESA:  UN RITORNO DAL PASSATO

 

 

 

Rufy,uno dei mei soci seguito più indietro da Sabo l'altro,irrompendo  nell' ufficio del locale di cui noi 3 eravamo entrambi titolari urlando con la sua voce forte e squillante distrendomi così dai registri contabili su cui ero concentrato, disse:

-Ace!! Ace!! sei qui? vieni fuori c'è una persona che ti cerca!

Ormai lavorevamo insieme da qualche anno,quando eravamo entrati in società, ci eravamo divisi equamente le mansioni:Lui era l'adetto al bancone e alla sala perchè tra no 3 era il più estroverso e il più simpatico,e io invece mi occupavo principalmente di consegne a domicilio, ristrutturazione, pulizie, i lavori più pesanti perchè ero il più forte.Sabo invece si occupava dell' amministrazione,visto che era il più inteliggente fra noi,  però a volte come quel giorno affiancava anche rufy quando c'era troppo lavoro, quindi facevo io il lavoro che di solito spettava a lui.In principio ero stato l'unico propietario, e forse propio per la mia scarsa propensione al contatto col pubblico la mia attività non era mai decollata prima.Un locale deve diventare luogo di un'aggregazione scandito dal rito della colazione e dalle incursioni di chi lavora nei dintorni, dai ragazzini che lo eleggono a luogo di  ritrovo,e dagli uomini che si fermano la sera .

Io non avevo saputo creare un tale microcosmo,non avevo incoraggiato la confidenza e la socializzazione, perchè ero di carattere scontroso,schivo e solitario, erano ormai 6 mesi  che avevo aperto, quando un giorno mi ero ritrovato come clienti : Sabo un vecchio amico di infanzia che avevo perso di vista ultimamente e Rufy un altro ragazzo che conoscevo dai tempi della scuola,alla ricerca di un lavoro e di un  cambiamento di vita mi avevano proposto di subentrare come soci ,avevo accettato con sollievo perchè ormai mi ero quasi rassegnato a vendere.A dire il vero ero entusiasto del coinvolgimento di Sabo, ma non ero del tutto convinto riguardo Rufy, lo ricordavo

come un tipo goffo e imbranato quindi ero convinto che mi sarebbe stato più d'intralcio che d'aiuto ma quando espressi i miei dubbi quel ragazzino mi guardò assumendo prima un aria offesa piegando la bocca in un broncio, poi si voltò verso Sabo mostrandoil migliore dei suoi sguardi supplicanti pregandolo di difenderlo, aveva persino le lacrime agli occhi !  Sabo che era sempre stato debole di fronte alle lacrime, e aveva un atteggiamento protettivo verso le persone  a quel punto  si mise in sua difesa e  a quel punto trovandomi in minoranza  non potei fare a meno che dire di si.  Certo al inizio rufy come avevo previsto era stato un vero disastro: rompeva ogni giorno almeno 10 piatti, inciampava ogni volta che serviva ai tavoli,offendeva i clienti con i  suoi commenti inapropiati e mangiava metà dei piatti che serviva. Nonostnte tutto questo  Sabo mi aveva convinto a dargli un altra possibilità,e grazie a lui che inizio a tenerlo d'occhio e mostrargli come fare Rufy riuscì a migliorare: se non altro ora rompeva un solo piatto al giorno e non mangiava più dai piatti, anche se solo perchè ora mangiava il cibo della dispensa!.Ma non accadeva molto spesso, grazie alla costante sorveglianza di Sabo che raramente lo perdeva di vista,(anche se certe volte era lui a dargli qualcosa mosso dalla compassione, non sempre riusciva a dire di no a rufy!) si poteva quasi dire che il vero lavoro principale di Sabo fosse essere  il suo babysitter !.Tuttavia rufy che combinava disastri e Sabo che cercava di impedirli o i tentativi di rufy di scassinare la dispensa e farla sotto il naso a Sabo diventarono una attrazione mai vista prima in un locale, certe volte la gente veniva solo per vedere quei 2, a volte addirittura piazzavano delle scommesse su chi l'avrebbe spuntata quel giorno! cosa che ovviamente andava ad aggiungere un guadagno maggiore alle nostre tasche.Alla fine quindi era stata una fortuna dargli una possibilità,anche  perchè nelle altre cose poteva essere un disastro ma  era davvero portato per intrattenere i clienti non doveva nemmeno sforzarsi, attirare le persone come una calmita li veniva naturale,c'era qualcosa in lui che spingeva le persone a stargli vicino. Fino a quel momento non avevo focalizzato quale fosse il vero problema, ma era bastato che Rufy, bello come il sole e con una parlantina altrettanto brillante, si mettesse dietro il bancone,perchè tutta la vita del quartiere orbitasse intorno a lui e al locale.

Ovviamente anche io nei giorni di riposo di Sabo oltre al solito lavoro facevo alcuni turni nella sala, e stranamente da quando c'era lui quel lavoro che prima non ritenevo affatto adatto a me mi risultava molto più facile:Con lui accanto godevo di luce riflessa ed ero riuscito perfino a smussare il mio carattere ombroso.

L'entrata in scena di Rufy aveva dunque dato una svolta determinante all'attività e anche..... alla mia vita.

Perchè anche se al inizio non lo volevo intorno, ben presto mi ero innamorato di lui, del suo entusiasmo, del suo sorriso, e della sua vitalità.

Attraverso Rufy intravedevo un mondo dove crescevano i fiori,mentre prima di incontrarlo, era un deserto inaridito dalla solitudine.

Avevo alle spalle un passato così cupo da proiettare un ombra opprimente anche sul futuro.Rufy era giunto come un raggio di sole a dare luce a quel nero assoluto che era il mio cuore  e a rendere visibili una serie di opportunità che fino a quel momento erano rimaste celate nell' oscurità.Eppure ancora una volta ,il mio carattere introverso mi aveva trattenuto dall' esternare i miei sentimenti, timoroso di venire rifiutato .Di rifiuti ne avevo ricevuti già troppi e l'amore mi aveva già fatto soffrire abbastanza.

Rufy mi aveva offerto la sua sincera e incondizionata amicizia.Io Rufy e Sabo sembravamo proprio una famiglia in quanto loro mi consideravano come un fratello maggiore ed insieme avevamo persino sancito questo legame brindando col sake, questa fù un idea di Rufy  come gli fosse venuta in mente una tale idiozia non lo so, ma a suo tempo mi sembro un pensiero dolce.  Io tenevo troppo sia a questo legame  che alla nostra intesa come soci, erano davvero troppo importanti per rischiare di rovinare tutto con un approcio che probabilmente sarebbe caduto a vuoto e mi avrebbe solo umiliato o peggio, fatto odiare da lui.Non pretendevo niente, mi accontentavo di  amarlo e scaldarmi il cuore con un sentimento che fino a poco tempo fà  credevo che non avrei mai più provato.

La sua esclamazione  mi aveva davvero lasciato di stucco.Chi mai poteva cercarmi?

i fornitori si rivolgevano a entrambi e io non avevo altri amici o una famiglia oltre a Rufy e Sabo, a parte dei clienti divenuti fissi: la famiglia di barbabianca in cui c'erano dei ragazzi,tra qui  uno si chiamava Marco ,con cui avevo particolarmente legato di recente,e gli amici di rufy. Ma avevo controllato prima, entrambi non c'erano oggi, per cui chi mai poteva essere? 

L'espressione di Sabo tradiva la mia stessa perplessità ma aveva anche un nonsochè di malizioso, mentre quella di rufy sembrava impaziente ed  entusiasta

.-Vieni a vedere no? così lo scopri e lo spieghi anche a noi-

-Si! giusto, Sabo a ragione , dai vieni Ace,così ci dici tutto! 

-Ma non vi ha detto chi e? non si è presentata?

-Si-rispose Sabo lentamente-dice di essere tua madre-