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Autore: Neviipac    07/09/2011    1 recensioni
Quando piove, ad Hogwarts regna il silenzo. Storia su Hermione e Draco, non troppo romantica, non troppo smielata... bella! Leggetela!
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Questa è la mia prima fan fiction e ho deciso che la voglio scrivere sulla mia coppia preferita di Harry Potter: Dramione, ossia la coppia formata da Hermione Granger e Draco Malfoy. Loro due, secondo me formano una bellissima coppia, anche se sono molto diversi, ma dopotutto sapete come si dice… gli opposti si attraggono!
Spero che questa piccola storia vi piaccia! :)


***

Sabato pomeriggio. Piove. Ad Hogwarts, quando piove, il silenzio regna sovrano. Si possono sentire solo i passi degli studenti, che, correndo, si recano nei loro dormitori per asciugarsi e cambiarsi i vestiti fradici. Hermione Granger, per non perdere il suo titolo di “ragazza più studiosa” del suo anno (anzi, forse anche di tutta Hogwarts), si stava recando in biblioteca per leggere qualcuna delle sue “letture leggere”, mentre i suoi amici Harry e Ron si trovano nella sala comune a mangiare biscotti, pasticcini, torte e schifezze di ogni tipo. Spesso insultano Tiger e Goyle, dicendo che passano tutto il loro tempo libero a mangiare, mangiare, mangiare… ma anche loro due non scherzano! Dai, è sabato pomeriggio e lo potrebbero passare in biblioteca a leggere un bel libro, e invece se ne stanno chiusi dentro, davanti al fuoco, a mangiare come cinghiali. Vabbè, non importa!

La biblioteca era un deserto. Era completamente vuota. Hermione prese giù da uno scaffale un libro di più o meno 800 pagine e si sedette su uno dei banchi vicino a una finestra. Mentre era, ovviamente, immersa nella sua lettura, la sua attenzione fu attirata da uno studente incappucciato, seduto sulla riva del Lago Nero; Hermione non riusciva a capire chi fosse, così decise di indossare il suo mantello, tirare su il cappuccio, prendere un ombrello e recarsi anche lei lì sul prato per vedere chi era e come mai si trovava lì. Fece come aveva deciso di fare, e uscì dal castello tutta di corsa. Si avvicinava sempre di più a quello strano studente, quando intravide dei capelli biondo platino dal cappuccio. Non poteva crederci, seduto sull’erba nel bel mezzo di un temporale spaventoso c’era Draco Malfoy, il cocco di papà, che Hermione proprio non sopportava, ma ormai era arrivata fino lì, si era inzuppata tutti i piedi ed era mizza, tanto valeva andare lì da lui a chiedergli come mai se ne stava seduto lì a bagnarsi.

Accompagnata dalle più buone intenzioni, allora Hermione disse:

- Draco Malfoy si sta per caso bagnando i capelli?

Lui si girò di scatto con aria un sconvolta (probabilmente perché non aveva capito chi era a parlare alle sue spalle), e vedendo la grifona, sorrise e aggiunse:

- Mi sto bagnando i capelli?! Ma cosa dici?! È così una bella giornata piena di sole. Sto ammirando le nuvole in cielo. Guarda quella, sembra un coniglietto, quella un lama… e guarda, quella sembra proprio un elefante!

Hermione, un po’ stordita, alzò la testa per guardare in cielo. Non c’era niente. Nessuna nuvola che assomigliasse a un coniglio, né a un lama e nemmeno ad un elefante, così si rivolse al biondino, con tono un po’ insicuro:

- Io non vedo niente! Draco rise ed invece Hermione era sempre più scioccata.
- Dai, stavo scherzando! Un purosangue avrebbe capito che il mio tono era ironico!
- Ah si? Beh allora, io sporca mezzosangue, posso anche togliere il disturbo! Ti lascio tranquillo ad osservare le tue nuvole immaginarie! Divertiti, Malfoy!

Così dicendo, Hermione fece retromarcia e si avviò verso la scuola. Quando si trovò a metà strada, si rigirò e Draco era ancora lì ad osservare le nuvole che solo lui vedeva. Sbuffando, Hermione tornò da lui e gli disse:

- Secondo me tu hai la febbre! Vedi nuvole a forma di animali, che solo tu vedi e poi ti stai bagnando i capelli. Il Draco Malfoy che conosco io da cinque anni non si bagnerebbe mai i capelli sotto l’acqua. Forza, vieni con me… ti porto da Madama Chips!
- Non ho nessuna intenzione di venire con te, Granger!
- Allora vorrà dire che aspetterò qui finché non deciderai di alzarti per tornare al castello.
- Scherzi? Sono venuto qui per avere un po’ di tempo per me, per pensare, per stare lontano da quegli incapaci dei miei cosiddetti “amici” e tu, proprio tu, vieni qui a “tenermi compagnia”?! Non se ne parla!
- Me ne starò qui in un angolo ad aspettare. Ti lascio tranquillo ai tuoi pensieri. Sarà come se io non ci fossi.
- No! Ok, vengo con te in infermeria! Basta che poi mi lascia stare!
- Affare e fatto! Così, i due si avviarono verso il castello.

Hermione teneva l’ombrello con una mano e con l’altro braccio teneva Draco, per paura che cadesse. Per tutto il tragitto lago-infermeria Draco è stato zitto zitto, ed Hermione pure dopo di lui.

Quando si trovarono davanti alla porta dell’infermeria Hermione disse:

- Senti, io ti lascio qui perché è meglio che vado a cambiarmi questi vestiti bagnati, ma prometti che tu entri da Madama Chips e ti fai misurare la febbre. Ok? Me lo prometti?
- Non ti prometto proprio niente!
- Lo so che anche se non me lo prometti, lo farai!

Hermione fece un sorriso un po’ sforzato e poi se ne andò nella sua sala comune. Entrò e andò di corsa in camera sua a cambiarsi. Si mise addosso un paio di jeans a sigaretta, un felpa verde e un paio di scarpe da ginnastica comode e riscese dalle scale di corsa. Di sotto trovò Harry e Ron sul divano intenti a fissare il soffitto, così si avvicinò, si sedette in mezzo ai due e con tono ironico disse:

- Anche voi osservate le nuvole? Ron la guardò male e le disse:
- Cosa? Stai male? Vedi le nuvole? - Hermione, stai bene?

Hermione sogghignò sotto i baffi e aggiunse:
- Harry, Ron sto benissimo. Anzi, non sono mai stata meglio!

I due amici della ragazza si scambiarono uno sguardo strano, come se non capissero, e come potevano capire? Lei per prima non capiva che cosa stava succedendo! Così, cercò di cambiare discorso e disse:

- Ho fame, e voi?
- Sì, molta!
- Allora andiamo a mangiare! Su, su… Pigroni!

I tre amici si avviarono verso la sala grande e una volta arrivati, si sedettero vicino ai loro compagni Grifondoro. Hermione dette un’occhiata al tavolo dei Serpeverde: nessuna traccia di Malfoy! Sarà veramente andato in infermeria come le aveva chiesto lei? O se ne sarà andato a farsi un giro?

Hermione si alzò dal tavolo e disse: - Ragazzi, scusatemi, torno in due minuti… devo controllare solo un piccola cosa!
- Cosa?
- Una cosa… niente di che! Una questione lasciata in sospeso… torno in un baleno… torno in un attimo, davvero… ma voi iniziate pure a mangiare se avete molta fame… fate pure… prego… servitevi pure… cioè, a dopo!

Hermione si recò in infermeria e con sua grande sorpresa non vi trovò dentro Malfoy, così chiese a Madama Chips se lo aveva visto, ma questa rispose di no… Dove si sarà cacciato adesso? Hermione era preoccupata per Malfoy? Lei continuava a ripetersi che non era assolutamente così… stava solo cercando di aiutare un ragazzo in difficoltà!

Allora decise di tornare a guardare se era tornato fuori, sotto la pioggia, in riva al Lago Nero, e lì lo trovò. Era tornato ad osservare le sue nuvole immaginarie. La grifona uscì di corsa dal castello, senza mantello, senza ombrello, solo con quello che aveva addosso e una volta arrivata vicino a Draco, si sedette vicina a lui. Lui la guardò, sorrise e tornò a guardare il cielo… lo stesso fece anche lei!

  
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