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Autore: Alekiamo    07/09/2011    5 recensioni
Siamo due casinisti totali, ma siamo anche molto diversi. Così come sono molte le cose che abbiamo in comune.
Non è chiaro,lo so, ma siamo due parti della stessa mela. Ci completiamo. Abbiamo forse sapori diversi,ma le parti combaciano alla perfezione.
L’amore mi fa male,sono diventata troppo romantica
{Come il titolo,sono convinta che bisogna sempre soffrire per capire quanto è importante una persona. Sempre loro due,sempre a litigare,scherzare,amarsi. Ma non questa volta. Questa volta sapranno cosa significa stare lontani,separati da un muro enorme.Non è strettamente necessario leggere "Ma QUEL Rob?",ma fatelo se volete.}
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The person will change your life. Forever.'
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Quanto basta ad un cuore
per dirsi felice
di vivere?
Tu sorridimi.
[..]
Quanto costa la guerra
se non c’è speranza di vincerla?
Devi arrenderti!
{Giorgia,Il mio giorno migliore.} 

 




 




 
 
 
 
 
 
E’ a tutto questo che non posso fare altro che pensare,a tutti questi miei ricordi che mi hanno portato fin qui. Li tengo in un cassetto stipato in un angolo del mio piccolo,piccolo cervello,mentre sono qui,immobile,a fissare la porta da dove da un momento all’altro so che uscirà il dottore.
Uscirà.
Uscirà con un gran sorriso sulle labbra,dicendo “No,tutto un falso allarme,la ragazza già ci sta rompendo le palle e quindi ve la potete portare.”.
Lo so. Uscirà.
Lo ripeto dieci,cento,mille volte nella mia mente,ma non posso fare a meno di sentire il mio cuore tremare di paura,le gambe cedere e ritrovarmi seduta sul freddo pavimento per terra,le ginocchia vicino al petto e il viso nascosto tra le mani.
Sento un rumore sordo e sobbalzo,spaventata a morte.
E’ solo Ben che ha rifilato calcio ad una sedia dal nervosismo. Non fa altro che camminare avanti e indietro, imprecando e,come me, guardando la porta.
Siamo qui da due ore. Due fottutissime ore in cui nessuna notizia è trapelata. Ricordo a stento cosa è successo,due ore fa.
Io e Robert,un quasi bacio da mozzarmi il fiato nel petto, poi Roberta di corsa,ambulanza,luci rosse,odore di disinfettante e qui,dove mi sembra di essere un fantasma.
Non mi alzo,non mi muovo,non penso.
Semplicemente,la mia mente è libera di fare ciò che vuole,di andare e tornare, chiedendo disperato aiuto,una richiesta che nessuno raccoglie,però. Non perché non vogliano,ma perché non ci riescono. Anche loro hanno paura.
Lo vedo negli occhi di Rò,che saettano da una parte all’latra della stanza alla ricerca disperata di qualcosa a cui aggrapparsi. Lo vedo nella rigidità delle spalle di Kellan,da come stringe con forza la mano della sua (quasi) fidanzata.
Lo vedo dal leggero broncio di Robert,da come si morde le labbra. E se potessi specchiarmi,lo vedrei nelle lacrime che scendono dai miei occhi senza che io possa far nulla per fermarle.
Lo vedo,lo sento.
Non posso fare niente. Sono qui,immobile,sentendomi l’essere più inutile del mondo.
Non ce la faccio.
Mi alzo,sentendo le ginocchia scricchiolare dalla postura troppo forzata e barcollando un po’ mi avvio verso la stanza che so contiene una macchinetta del caffè. Mi serve proprio,in questo momento.
Entro e mi guardo intorno. Una piccola casa. Delle poltrone,un angolo cucina e la benedetta macchinetta.
Vorrei fare qualcosa,magari preparandolo io,ma al contempo non ce la faccio. Non riesco a muovere nemmeno un braccio,non riesco a infilare nemmeno la monetina e a schiacciare un maledetto tasto.
Inutile,inutile Alessia.
Poggio la fronte sulla fredda superficie della macchinetta e la scuoto, continuando a prendermi a parole.
D’improvviso la macchinetta incomincia a vibrare e mi stacco,a occhi sbarrati.
E’ un razzo che sta per partire?
No,hanno solo messo una monetina. Ma chi? Io non ho fatto nulla,almeno credo. Anche se,per come sto ora, potrei andare in Antartide e tornare senza accorgermene.
Mi giro.
Mmmh.
Mmmmmmmmh.
“Tutto bene?” mi chiede la sua voce calda e profonda tra i capelli.
Brividi.
Brividi intensi dipartono da ogni parte del mio corpo per andare a congiungersi dove lui mi ha solo sfiorato. Vedo una mano allungarsi da dietro la schiena,la sua mano e penso per un attimo che voglia abbracciarmi.
Invece lesue dita vanno a chiudersi sul bicchierino di plastica che contiene il mio caffè.
Non lo fa,non lo fa per paura. Sa che un suo movimento sbagliato potrebbe farmi crollare. Lo sa,e quindi non si muove.
Eppure io voglio solo crollare in questo momento.
Così,mi giro di colpo e l’abbraccio.
Lo stringo a me,come se non ci fosse un domani,come se potessi perderlo da un momento all’altro,con una disperazione tale da farmi tremare.
Passa le sue mani tra i miei capelli,mi coccola,mi lascia lente carezze sulla schiena,nel tentativo di calmarmi,di farmi sentire la sua presenza.
“Robert,ho paura.” mugugno sul suo petto,muovendo un poco la fronte.
Sento il suo respiro tra i capelli,e le sue mani delicate su di me. Mi sposta un ciuffo dalla fronte,con delicatezza.
“Andrà tutto bene,lo so,me lo sento.”
Un colpo di tosse,forte e deciso,ci fa staccare di colpo. Ci giriamo di scatto e incontriamo lo sguardo di Jack un po’risentito,uno sguardo che mi fa sentire subito in colpa.
Noi due stiamo abbracciati mentre tutti gli altri sono di là. Mi stacco di colpo e a testa bassa me ne torno nel mio angolino, sedendomi per terra.
Nel mio raggio visivo entra un corpo quasi perfetto,che si accomoda vicino a me. Non alzo la testa,ma mi muovo in modo impercettibile in modo che il mio fianco strofini con quello di Robert. Una silenziosa e velata richiesta.
E per fortuna che lui la comprende al volo. Mi passa il braccio intorno alle spalle e mi fa posare la testa sulla sua spalla,carezzandomi leggero la testa.
Ho bisogno di parlare con qualcuno,un disperato,fottutissimo bisogno di aprire il mio cuore.
Ma non con qualcuno in generale.
No.
Con lui.
“Rob..- lo chiamo,alzando un poco gli occhi. Abbassa il viso e mi guarda con il suo sguardo che mi fa emozionare. Passo la lingua sulle labbra che all’improvviso si sono seccate.- Cosa avresti fatto se non c’avessero interrotti?” non posso fare a meno di chiederlo. Devo saperlo,o il cuore mi si spappolerà su questo pavimento in questo preciso instante.
Lui si prende un momento per alzare gli occhi e poi si china,sorridendomi con dolcezza.
“Lo vuoi proprio sapere?”  si china ancora di più e le sue labbra si modellano alle mie, in un bacio senza fine. Porto le mie mani dietro la sua nuca e lo avvicino di più a me,staccandoci solo quando ci serve un po’ di fiato per riprenderci.
“Ecco come sarebbe andata a finire,se ne avessimo avuto la possibilità.” mormora,sfiorandomi la fronte con dolcezza.
Mi accoccolo al suo fianco e poso la testa sul suo cuore. Batte  regolare e mi dona un senso di calma. Chiudo gli occhi e mi lascio andare,certa che andrà tutto bene questa volta.
Ne sono sicura.
“Robert..” mi lascio sfuggire. “ Perdonami se non ti ho creduto. Scusami. Ma ho tanta paura che tutto questo non sia reale. Che potessi trovare una migliore di me.”
Lo sento ridere e avvicinarmi ancor di più a sé.
“Lasciati andare,piccola mia. Ho avuto la stessa ansia anche io. Ma ho capito una cosa. Ci sono tante persone migliori di me e te,o peggiori. Ma io ho scelto te,solo te, e come te non c’è nessuno. Sei solo tu che mi hai rubato il cuore.”
Tiè, ora svengo.
Lo farei,se il rumore metallico di una porta non ci distraesse improvvisamente,facendoci balzare in piedi di scatto. Sento i battiti accelerati del mio cuore nelle orecchie e afferro la mano di Robert,stritolandola.
Osservo.
Osservo Ben alzarsi,velocemente fiondarsi dal dottore.
Osservo loro che parlano in modo concitato.
Osservo Rò, che si morde un labbro.
Osservo Ben che si gira e mi sorride gioioso.
E mi lascio coinvolgere nell’abbraccio dei miei amici.
“Ha detto che la tengono sotto controllo per stanotte,e poi domani mattina vedono come sta. Ma ha ord-… chiesto di vederci.” dice Ben,il sorriso che non vuole andare via.
Lo seguiamo,ma a debita distanza. Deve essere lui ad andare per primo, è questo il tacito accordo.
Quando esce,ci fa segno di entrare,mentre lui va a parlare con il dottore. Io e Rò ci fiondiamo dentro come due razzi e il cuore fa un salto nel vederla sorridente,con le mani tese verso di noi e un sorriso sornione sulle labbra.
L’abbracciamo,stando molto attente a non farle male e la riempiamo di baci.
“Ci hai fatto prendere un grande spavento,non farlo mai più!” la riprendo,accarezzandole i capelli con dolcezza.
Mi sorrise,alza le spalle e indica fuori la porta,dove si vedono tre bei ragazzi andare   avanti e indietro,aspettandoci.
“Allora.- incomincia ed io divento ansiosa nel pensare a come dirle che siamo di nuovo assieme.- Sono stata un po’ male,ma non ho perso i miei superpoteri. E da come li vedo,capisco che 1. tu e Rob eheheh.- mi fa l’occhiolino ed io brucio come arrostita.- e 2. che Rò e Kell ehehhe.- e le batte un gomito tra le costole che la piega in due.
Come sempre ci azzecca al primo sguardo.
Perché io e Rob siamo sul serio insieme e Kell e Rò..
KELL E RO’?!
CHE COSAAA?
Non faccio in tempo a dire qualcosa che un ragazzo,un bel ragazzo (sono circondata da bei ragazzuoli qui dentro!) biondo entra come una furia,mentre Ben cerca di prenderlo.
lo riconosco all’istante.
E’ William Moseley!
Ora,per chi non conoscesse questo nome,basta che vi dica che il ragazzo è il co-protagonista de “Le cronache di Narnia” assieme al Benuccio, nel ruolo di Re Peter.
Brave,proprio quel figo lì.
“Nooo, io avevo detto che ci serviva un altro attaccante nella squadra di calcio e tu mi sforni una marmocchia? Ma non va bene proprio!” dice, scuotendo la testa in modo comico.
La faccia di Angela è qualcosa da rotolarsi dalle risate.
Non voleva sapere il sesso del bambino,lei, ma si vede che il dottore l’ha detto a suo marito e quel coglione l’ha sentito.
“MA IO NON VOLEVO SAPERE IL SESSO,CRETINO!” urla infatti, cercando di picchiarlo.
Will,per risposta,si prende il mento tra le mani e lo accarezza,somigliando persino ad una persona che pensa.
“Però la potrei mettere in porta.. O a fare la ragazza pon-pon.. O persino potrebbe essere una mia fan..”
“UNO: MIA FIGLIA NON LA METTO NELLE MANI TUE! DUE: L’UNICO SUO IDOLO SARA’ IL PADRE!”
“Ed io!” Robert entra,le labbra storte nella sua smorfia scherzosa e gli occhi giocosi. Non posso fare a meno di avvicinarmi a lui ed abbracciarlo.
“Ma non sono carinissimi?” gongola Angi, battendo le mani. Stavolta,rido solamente,senza provare a dire il contrario.
“Rò,ho sonno.” si lamenta Kell,strofinandosi gli occhi con la mano,come un bimbo piccolo. La sua pseudo-ragazza sbuffa e fa segno che ha rotto le palle.
Stiamo incominciando ad essere in troppi qua dentro,ed è pure tardi.
Ma non si può resistere a Kellan,quindi si alza e si avvia alla porta,dopo aver salutato tutti con un bacio e la promessa di un incontro per il giorno dopo.
Proprio prima che spariscano dalla mia vista,li vedo scambiarsi un bacio.
Sulle labbra.
OH CAZZO.
Aveva ragione.
E quand’è che Angela non ha ragione?
Scuoto la testa e mi volto a guardare Rob,che mi sorride dolce.
Si china e mi scocca un altro bacio. Non ne ho mai abbastanza di lui. Non ne posso fare a meno. E mai ne farò.
“Andiamo a casa? Beh,mia s’intende.”
Sorrido e intreccio le dita con le sue.
“Sì,certo che andiamo a casa tua.”
E vai con un altro bacio.
Ed un altro.
Ed un altro ancora.
Fino a quando non avremo più fiato. Fino a quando non mi stancherò di lui.
Cioè mai.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
*my space*
Oh.
Oh.
Oh.
Qui è finita. Qui.  Che cazz..? Mi ha accompagnato tutta l’estate,con dolcezza,facendomi penare come poche storie. Ed io mi inchino a voi,che siete arrivate fin qui,supportandomi sempre,strappandomi un sorriso ogni volta. E’ la mia prima storia che ho scritto da sola,ha un posto importante nel mio cuore. importantissimo.
Per questo,potrebbe esserci qualcos’altro.
Non so. Potrebbe.
Intanto, se vi fa piacere,passate da quella di Kell. Lasciatemi senza parole.
(_ _) Grazie,grazie,grazie. Sempre e comunque.
Per voi,sempre.
Alla prossima :3
I love you,
Alessia <3 

  
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