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Autore: ginevrag_    07/09/2011    2 recensioni
Due amanti, un segreto e delle tremende conseguenze.
Un bambino, la paura, il dolore.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gwen, Lancillotto | Coppie: Gwen/Lancillotto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Eccomi qui di nuovo.
Per prima cosa mi scuso di non aver continuato prima, ma finalmente anche io ho trovato la mia felicità con un mio principe (:
Come promesso, questo è il seguito di
Il più grande sogno, il più grande incubo.
Mi farebbe tanto tanto piacere un vostro commento, un vostro consiglio..
In base a quello che mi direte, deciderò se continuare la storia o meno :)
Buona lettura e grazie.
Ginevra.



Someone like you

 

[…]

Perdonami.. perdonami ti prego...

Per cosa dovrei perdonarti?”

Perché anche io ti amo Lancillotto, ti amo tantissimo, ma..”

Si appoggia una mano sul ventre.

Tra i singhiozzi riesco a capire poche parole, ma sono abbastanza per disintegrarmi in un colpo solo.

Ma aspetto un bambino.”

 

 

Resto immobile, come se tutto ad un tratto il mondo si fosse fermato, come se un guerriero invisibile mi impedisse ogni movimento.

Lei non smette di piangere, le mani che ha appoggiate sul ventre tremano terribilmente; non riesco a capacitarmi che lì crescerà un bimbo, il futuro re di Camelot.

Quello che non capisco è perché lei lo sta dicendo a me, invece che a suo marito, invece che al padre di suo figlio.

Lance ti prego, dimmi qualcosa... Lancillotto parla!” scoppia, la sua è una supplica.

Gwen... io non...” le parole sono come trattenute, non vogliono uscire.

Mi allontano da lei, ho bisogno di rimanere solo, devo pensare, devo schiarirmi le idee. Quando si accorge che me ne sto andando mi corre incontro, mi afferra il polso e mi guarda negli occhi.

Dio com'è bella. Dio come odio vedere queste sue lacrime.

Lancillotto, non mi lasciare...” la sua voce ora è strozzata; ha paura, glielo leggo in faccia, ha tanta paura.

Parlami Lancillotto, parlami! Ti supplico parla!” cade ai miei piedi e le lacrime iniziano a cadere come pioggia sul pavimento freddo.

Voglio aiutarla ad alzarsi ma non ci riesco, trema troppo; le prendo le braccia, riesco a sentire le sue ossa, si è dimagrita tanto.

Mi siedo accanto a lei, avvicino il mio viso al suo, fino a sentire il suo respiro e l'eco delle lacrime che si distruggono a terra.

Gwen, io ti amo, ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Io non ti lascerò perché aspetti un bimbo, non smetterò di essere al tuo fianco mentre crescerai il figlio di Artù... io non smetterò mai di amarti! Chiedermi di farlo sarebbe come chiedere al sole di smettere di brillare...”

Ginevra mi guarda terrorizzata.

Lance...” si asciuga le guance e mi guarda; ha gli occhi arrossati e un boccolo le ricade accanto al mento. “Lancillotto, la parte più brutta non sarà vedermi crescere questo bambino con Artù, la parte più brutta sarà vedermi crescere questo bambino con Artù sapendo che è tuo.”

Il bambino è mio. Ginevra sta aspettando mio figlio.

No, non ci posso credere.

 

E' successo tutto poco dopo la fine della lotta contro Morgana, era una serata come tutte le altre; io me ne stavo nella mia stanza nel castello, ero appena tornato da un duro allenamento con il principe e Ginevra aveva assistito per tutta la durata. Piccoli sorrisi, pochi cenni, niente di più.

Una volta nella mia camera mi sdraiai sul letto, il peso della fatica iniziava ad essere troppo.

Sentii bussare alla porta e leggermente scocciato andai ad aprire: Gwen.

Mi chiese di entrare, non me lo feci chiedere due volte; non appena ebbi chiuso la porta, lei mi si lanciò al collo.

Ammetto che non me l'aspettavo, ma non potei fare a meno che ricambiare il suo abbraccio.

Come faccio?”

Come fai a far cosa, Gwen?”

A continuare così. Perché sei diventato così freddo dopo la battaglia?” sì, ero freddo. Ero freddo come un pezzo di ghiaccio dal momento in cui avevo visto Artù baciarla prima del combattimento, dal momento in cui mi resi conto di averla persa per sempre.

Forse perché appartieni ad un altro uomo adesso?”

Cosa stai dicendo, io..”

Ginevra, ti ho vista come lo guardavi alla tavola rotonda, ho visto il modo in cui vi siete baciati.” risposta secca.

Lei mi guardò negli occhi.

Si, ma io ti amo.”

Un bacio, un bacio che possedeva una carica di energia pazzesca, che sarebbe stato capace di far inchinare una montagna.

La passione cresceva sempre di più, sapevo benissimo che stavo sbagliando, che stavo andando contro tutte le regole, che stavo tradendo il mio futuro re.

Niente riuscì a fermarci, o forse eravamo noi a non volerlo.

Passai una delle notti più belle della mia vita, anche perché allora ignoravo le conseguenze delle nostre azioni.

 

Gli eventi mi volano accanto di botto.

Diventerò papà, io Lancillotto, sarò un papà.

Dovrò essere il cavaliere dell'uomo che crescerà mio figlio, dovrò essere un'ombra per lui, non saprà mai che quello che lui chiama “padre” è in realtà un impostore.

Artù... Artù sa?”

No, non sa nemmeno che...”

Presto dovrai dirglielo, o se ne accorgerà comunque.”

Io ho paura.” piange ancora “Lancillotto io ho paura che scopra la verità, perché in tal caso, mi ucciderà.” A questo non avevo pensato, se Artù scoprisse che sua moglie è incinta di un altro, sarebbe la fine.

Raccolgo tutto il coraggio che ho: “Non deve sapere che è mio, fagli credere che il bimbo è suo. Non potrei mai permettere che ti faccia del male.”

Dirle questo è come uccidermi con le mie stesse mani, come gettarmi nel fuoco; non posso lasciarla morire, non posso vederla soffrire per mano sua.

Alza lo sguardo che aveva prima posato a terra, insieme alle sue lacrime e alla sua felicità.

Saresti disposto a vedere tuo figlio tra le braccia di un uomo che non sei tu? Saresti veramente capace di sopportare tutto questo? Faresti tutto questo per me?”

Si Ginevra, io sarei disposto a fare qualsiasi cosa per te, anche solo per passare un frammento di tempo con te.”

Mi abbraccia e rimaniamo a terra, solo io e lei. Non una regina e un suo servitore, ma Ginevra e Lancillotto.

 

Sarò papà.

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