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Autore: Lils__L7    07/09/2011    24 recensioni
All'ennesimo rifiuto di Lily, James decide di scommettere: 1OO motivi per non uscire con lui o un appuntamento ad Hogsmeade. Chi vincerà?
(Sì, se non si fosse notato.. ho la passione delle scommesse xD!)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Lui e lei che stanno insieme solo con la colla.'
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Beh, che vogliamo dire di più? Leggete e commentate! :)
Baci,
         L7!



A Gianmarco,
che mi ha inquinato la vita! :)



1oo motivi per non uscire con James Potter



E' una tipica, fredda domenica mattina e ad Hogwarts tutto tace.
A parte Lily Evans.
La ragazza in questione infatti borbotta tra sé e sé, prorompendo a tratti in gridolini di soddisfazione e risatine crudeli; la sua mano sporca d'inchiostro per la foga scorre veloce sulla pergamena che ha davanti, guidando la piuma quasi con rabbia. Ogni tanto si ferma e lo sguardo si perde nel vuoto: non riesce ancora a credere di aver accettato quella stupida scommessa; ma poi si riscuote e si ravvia i capelli rossi con la mano libera, e continua a scrivere in modo forsennato.
#32: sei terribilmente arrogante e pieno di te
#33: sei convinto, senza alcun motivo, che tutti ti amino
#34: sei incredibilmente vanitoso, peggio della Brown
Un rumore di passi la fa voltare incuriosita; ci vuole un attimo solo perché capisca a chi appartengono, e un ghigno malvagio si fa spazio sul suo viso: è lui.
«Ancora a cercare scuse, Evans?»
La sua voce le fa capire che in quel momento hanno la stessa espressione in volto.
#35: quando sogghigni somigli ad uno Snaso
«Non avevamo scommesso, Potter?» replica.
Alza la testa dal foglio non ottenendo risposta e sobbalza, trovandoselo a una Cioccorana di distanza dal naso; apre la bocca per protestare ma non riesce ad esprimere alcun suono, e resta a bocca aperta a fissare i suoi occhi color cioccolato, i suoi capelli corvini che le solleticano la fronte. Beh?!
«E non ti sei ancora arresa all'evidenza che perderai?» bisbiglia lui ad un soffio dalle sue labbra.
«Io non perdo mai, Potter.» sussurra lei in risposta, nello stesso tono fintamente seducente.
E nel frattempo che James ride, si sposta e torna nel suo dormitorio, ha già scribacchiato qualcos'altro.
#36: ti prendi sempre gioco di chiunque si trovi sulla tua strada

«Merlino Lily, ancora quel foglio? Almeno mentre mangi, non potresti evitare?»
#49: quando mangi sei disgustoso
#50: solo ad uno zotico come te può venire in mente di mangiare le patate di Minus dopo la torta di mele
«Scusa Ali,» risponde la rossa mettendo via la pergamena e sorridendo a mo' di scuse all'amica alla sua destra, «è che non vedo l'ora di sbatterglielo sul muso, così potrà darmi pace.»
La biondina borbotta qualcosa che alle orecchie di Lily suona fastidiosamente come un sì, come no, ma lei decide di non pensarci e continuare a godersi il suo pranzo; è già arrivata a metà dell'opera, ancora qualche sforzo e riuscirà a toglierselo di torno. E poi, ma quale sforzo?! Non c'è niente di più facile per Lily Evans che sciorinare i difetti di James Potter!
Mentre porta un boccone di torta alla bocca, però, si sente i suoi occhi puntati addosso; stizzita, lascia cadere la forchetta nel piatto e si gira a guardarlo con aria di sfida. Il sorriso sghembo però le si spegne all'istante quando lo vede arrossire e fare di tutto per recuperare la sua baldanzosa aria da bel - pff, bel! - tenebroso; che accidenti gli prende?
«Evans, ti prego, togliti quell'espressione dalla faccia.. sembri un pesce pagliaccio!»
Lily si riscuote all'istante, assumendo il cipiglio che la contraddistingue; sta per ribattere quando viene preceduta da Remus con uno stupito
«E tu che ne sai dei pesci pagliaccio?».
«Io so tutto, Rem!» risponde lui, sorridendo sardonico.
I suoi amici ridono, lei ripesca la pergamena da una tasca della divisa e scribacchia qualcosa.
#51: ti pavoneggi continuamente delle - poche - cose che sai o sai fare
Ottimo ingresso nella seconda metà!

Il sole che fa capolino da dietro la Torre di Astronomia acceca gli spettatori, ma a Lily Evans non importa più di tanto: dopotutto è china sulla sua pergamena da oltre mezz'ora, non le interessa affatto quella stupida partita di Quidditch. Certo, si è lasciata agghindare come un albero di Natale di tutti gli accessori rosso-oro che possiede, ma solo perché è la finale; accidenti, no, non c'entra niente il fatto che James le abbia chiesto di venire e tifare per lui! Ha fatto tutto Mary!
Lo stadio applaude la sua rovesciata, con cui ha evitato un Bolide e guadagnato ululati d'approvazione.
#58: quando voli ti comporti da incosciente solo per farti guardare
«Grifondoro è ancora in vantaggio su Corvonero, signori, per 120 a 100! Entrambe le squadre sono molto affiatate, lotteranno con le unghie e con i denti per ottenere la vittoria!» dice la voce amplificata del cronista. «E.. c'è il passaggio di Patil a Blackwood, per le mutande di Merlino, Paciock, che stai combinando?!, sì, scusi prof, Blackwood mantiene la Pluffa, tira e.. segna! 120 a 110!»
Gli spettatori rosso-oro esplodono in un noooo di delusione, e Lily stringe i pugni stizzita. «Per la miseria! Muovi quella scopa, Potter, non possiamo perdere!»
«Da quand'è che sei così tifosa, Evans?»
«Oh, sta' zitta Mary, questa è la finale!» replica senza troppa convinzione la rossa, accusando poi la temperatura di quel bel colorito sulle guance.
Come se obbedisse a lei, James si lancia all'improvviso in picchiata verso il centro dello stadio, tallonato dal Cercatore della squadra avversaria;
«Colpo di scena, signori! Potter ha visto il Boccino e si è precipitato a rincorrerlo!»
Il silenzio avvolge lo stadio mentre i due Cercatori ingaggiano una sorta di lotta corpo a corpo che decreterà la fine della partita; a pochi metri dal suolo, rischiando di sfracellarsi l'osso del collo, James si lancia e afferra il Boccino sotto il naso dell'avversario, finendo per rotolarsi entusiasta sull'erba che attutisce la sua caduta.
Il boato avvolge l'intera scuola di Hogwarts, ma lei sembra non farvi caso.
#59: l'unica cosa che sai fare bene è correre dietro una pallina che vola
Poi, senza farsi troppo notare, accartoccia la pergamena e si unisce sorridente ai festeggiamenti.

«Chi si vede! Evans!»
La rossa alza gli occhi verdi al cielo, scocciata dall'interruzione; da quand'è che quello mette piede in Biblioteca?!
#66: mi segui ovunque, sei asfissiante
Senza fare troppi complimenti James si siede sulla sedia di fronte alla sua e agguanta il libro che lei stava sfogliando per la sua ricerca di Pozioni.
«Potter, ridammi quel libro! Lo stavo usando io!» lo rimbecca Lily.
«Beh, serve anche a me!» replica lui senza staccare gli occhi dalle pagine.
#67: sei maleducato, non hai rispetto di nessuno
«E da quando frequenti posti da persone intelligenti come la Biblioteca?»
«Da quando sono diventato intelligente anch'io, Evans.»
«Quindi ammetti di essere stato un completo imbecille fino a tre minuti fa.»
«C'ero già stato una volta al primo anno, mi spiace per te.»
«Non ci credo neanche se ti vedo!»
«Evans, vuoi stare zitta per favore? Per Godric, questo è un luogo di studio!»
Lily si appella a tutti i grandi maghi del secolo precedente per non gettargli le braccia al collo e soffocarlo seduta stante; si morde la lingua per frenare l'urlo disumano che le sta nascendo in petto.
#68: sei un maledetto impertinente e tiri fuori il peggio delle persone
«Evans?»
«Che accidenti vuoi?» gli ringhia contro.
«Hai sbagliato a copiare, qui.» dice lui con semplicità, indicandole una data sul suo tema.
Lei controlla il libro più volte, incredula, quasi strappandoglielo dalle mani; stringe gli occhi fino a farli diventare due fessure verdi prima di decidersi a cancellare un numeretto.
«Mpf, grazie, Potter.»
#69: sei un bugiardo

Lo stomaco di Lily brontola rumorosamente; l'ora di cena è passata da un pezzo, e nonostante avesse una fame da lupi è rimasta in Sala Comune ad aiutare un ragazzino del terzo anno con dei problemi in Storia della Magia. Si strascica stancamente sulla poltrona davanti al camino, imbronciata, sicura che le verrà parecchio difficile addormentarsi con quel vuoto nello stomaco.
«Fame, Evans?»
Ecco, ci mancava solo lui a peggiorare la sua situazione; la rossa si ferma a chiedersi tra quanti minuti comparirà la McGranitt a dirle che è stata bocciata, perché, no, peggio di così proprio non potrebbe andare.
«Fatti gli affari tuoi» gli risponde secca.
«Dai, vieni con me.»
Lily si gira a guardarlo: è in piedi di fianco alla sua poltrona, una mano tesa verso di lei e il sorriso sincero e affabile che di recente le mostra spesso;
«Dove?»
«A mangiare, no?»
«Potter, l'ora di cena è passata. Non troveremo nulla in Sala Grande.»
«Che intuito, Evans!» dice lui ironico, «Avanti, ti porto nelle cucine»
«Ma come ti salta in mente? E' vietato!»
«Preferisci rimanere a stomaco vuoto per tutta la notte?»
Lei sbuffa, maledicendo i borbottii che tradiscono il suo cipiglio fermo.
«Non infrangerò le regole con te, Potter.» sibila.
«Sei sempre così pesante o hai dimenticato la pozione del buonumore oggi?» le dice facendole la linguaccia; le afferra un braccio, tirando per farla alzare. «Dai, su!»
E' senza dubbio di ribrezzo quel brivido che ha sentito lei.
#75: sei così viziato che ignori il significato della parola "no"
#76: infrangi le regole solo per il gusto di farlo anche quando non è strettamente necessario
«Va bene, va bene, vengo.»

Lily si è accorta che nelle ultime due settimane non scopre più James che passeggia con una ragazza, e che dall'inizio dell'anno non ne porta in Dormitorio; la faccenda le è sembrata strana inizialmente, ma l'ha accantonata presto: deve aver scoperto un altro di quei posti segreti che lui e i suoi compari usano per i loro piani malvagi.
Eppure non riesce a spiegarsi gli sguardi di astio e invidia che le lanciano alcune ragazze tra i corridoi; persino Violet Cullen, Caposcuola Tassorosso, durante le riunioni non fa altro che squartarla con gli occhi come se fosse un cosciotto di pollo.
Per questo, decide di far luce sulla questione prima di una ronda serale; 
«Violet, è successo qualcosa?»
«Perché me lo chiedi?» replica quella, storcendo la bocca.
«Ho come la sensazione che metà della popolazione femminile di Hogwarts mi odi» confessa.
«Direi che te lo meriti. Insomma, James Potter ha deciso che non uscirà più con nessuna se prima non ottiene un appuntamento con te
#83: sei talmente vigliacco che non hai il coraggio di rifiutare un appuntamento
#84: non hai ancora capito che non sono un premio da vincere

«Potter, ti venisse un colpo sul momento!»
«E adesso che ho fatto?!»
«Smettila di usarmi come scusa per scaricare le ragazze!»
«Evans, dannazione, non è una scusa! Voglio uscire con te e con nessun'altra.»
«E cos'ho fatto di male per meritare questo privilegio
«Beh, fai in modo di piacermi.»
#85: blateri idiozie infondate e imbarazzanti pur di ottenere l'ultima parola

«Evans! Anche tu a spedire una lettera?»
La ragazza dai capelli rossi sbuffa ed emette un suono molto simile ad una risata isterica; si asciuga gli occhi lucidi e umidi con la manica della camicia e risponde senza voltarsi,
«Guarda un po' che coincidenza».
Lo sente avvicinarsi, probabilmente si è accorto della voce strascicata e vagamente lamentosa.
«Che cosa è successo?» le chiede, preoccupato.
«Niente, Potter.» dice lei in tono seccato.
«E.. a parte niente, che altro?»
#98: ficchi sempre il naso nei fatti degli altri
«Non sono affari che ti riguardano»
«Lo so, io non ti farei mai piangere, Evans.» dice, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. «Quindi, di che si tratta?»
«Il solito. Mia sorella crede che io sia un mostro, mi ha scritto per mettere in chiaro che non vuole che vada al suo matrimonio.» risponde cercando di suonare meno ferita di quanto sia in realtà, chiedendosi poi cosa l'abbia spinta ad aprirsi con lui.
Sente un suono indistinto provenire dalla sua direzione, qualcosa tra uno sbuffo e una risata sarcastica; fa per girarsi e dirgliene quattro - o, meglio ancora, tirargli un ceffone - quando all'improvviso non vede più la finestra, né i gufi, né la lettera che ha in mano né lui e sente sulla pelle la consistenza di un tessuto morbido e caldo, e capisce che la sta abbracciando.
Chiude gli occhi e tira un respiro profondo, e sta così bene in quel momento che lascia persino che lui le accarezzi i capelli.
#99: sei un insensibile

E' venerdì sera, quel venerdì sera.
La furia rossa che ha attraversato la Sala Comune per acciambellarsi sulla sua poltrona preferita non riesce a credere a ciò che sta succedendo tra lei, lui e quel maledetto foglio di pergamena; si passa una mano sugli occhi, chiudendoli per qualche istante, ripensando ad un venerdì di qualche settimana prima in cui aveva deciso di accettare la sua stupida scommessa.
Com'è che aveva detto?
Dammi cento motivi per non uscire con me e prometto che non te lo chiederò mai più!
Aveva riso, lei; che cos'erano mai cento motivi in due settimane di tempo? Sarebbe riuscita a trovarne anche centomila in un giorno solo!
Eppure, a dieci minuti dalla scadenza del tempo che aveva a disposizione, non è in grado di formularne uno solo; ferma a novantanove motivi esatti, Lily ricontrolla con rabbia la sua lista cercando di trovare l'ultima ancora di salvezza. E James ridacchia, seduto sul divano alle sue spalle, perfettamente conscio di ciò che sta succedendo.
Accidenti.
Alle nove in punto, la sua voce la fa rabbrividire; «Allora, Evans.. qualcosa mi dice che ho vinto io

Eppure, quando James le prende il viso tra le mani costringendola ad alzarsi in punta di piedi e la bacia con tutta la dolcezza del mondo, Lily sa che, anche se in ritardo, in parte ha vinto anche lei. E ricambia il bacio con passione, perché in fondo, in quel momento, non desidera altro.
#100: sei - troppo - alto!

  
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