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Autore: Poisoned_Cherry    07/09/2011    2 recensioni
Può sembrare un po' banale lo so, ma l'ispirazione per questa fan fiction me l'hanno data una canzone di Mina e alcune canzoni dei Blood on the dance floor. In questa storia Gerard dovrà capire cosa prova davvero verso Eliza, la sua attuale ragazza e Fank, l'amico d'infanzia del fratello. Tutto le emozioni e tutti i sentimenti che proverà durante questa storia sono del tutto nuovi per lui e non sarà facile scegliare ciò che è giusto. Descriverò uno strano incontro tra i due protagonisti e come sia nato il loro strano rapporto composto da un'amicizia unica e un pizzico di amore.
I protagonisti sono Gerard e Frank, ma appairanno un po' tutti. Spero non sia una storia trita e ritrita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                             Capitolo 1
                                                                                                      Strano colpo di fulmine


<< Gerard non scordare che devi andare a fare la spesa, oggi Mikey ritornerà dal campus >>.
<< Certo mamma! Il tempo di fare una doccia veloce e vado >>.

Mezz’ora dopo:
Eccomi alla fermata del bus, vorrei tanto evitare di star qui al freddo, ma la mia auto è dal meccanico. C’è un freddo elevato, ho scordato la sciarpa che mi confezionò la nonna prima di morire. Che noia aspettare il bus da solo e senza il mio I-pod che mi tiene compagnia. Oggi ho scordato proprio tutto!
Per ammazzare il tempo mi metterò a fissare i passanti. Questa cosa mi diverte molto perché vedo gente sempre più bizzarra e spesso trovo in loro ispirazione per i personaggi dei miei fumetti. Purtroppo però oggi non passa proprio nessuno e quei pochissimi passanti sono mh come dire…sembrano delle statue costruite alla meno peggio e non hanno nulla che attiri la mia attenzione. Per un attimo però, il mio sguardo si soffermò sulla panchina della fermata. Vi erano seduti due donne mature,una ragazza e un ragazzo. Le due donne non avevano niente di particolare, chiacchieravano tra di loro sul fatto che oggi i bus non passavano da quasi un’ora e ipotizzavano un possibile sciopero o qualche incidente nella strada principale. La ragazza che, a guardarla bene, non le avrei dato più di diciotto anni, indossava una t-shirt gialla, larghissima e a maniche corte dei Sex Pistols, dei leggins neri e lucidi e delle scarpe col tacco nere anch’esse. Mi colpì proprio il suo abbigliamento…con questo freddo, indossava solo questo. Non riuscivo a scorgerle il viso perché teneva il capo chino, ma dalle braccia scoperte, notai che la sua pelle era chiarissima e aveva i capelli biondi ossigenati.
Quello che mi colpì più di tutti, tra questi quattro soggetti, fu il ragazzo. Anche lui aveva il capo chino e quindi non riuscivo a vedere neanche il suo viso. Era vestito tutto di nero: scarponcini, pantaloni stretti, una felpa e dei guanti. Si era appena acceso una sigaretta e il suo modo di fumare m’incantò. Quando inspirava ed espirava il fumo, lo faceva in un modo terribilmente affascinante e sono ben pochi gli uomini che a esserlo. E lui lo era.
O cazzo ma perché faccio pensieri su un ragazzo? Perché proprio su di lui? Ho una bella ragazza che mi aspetta dall’altro lato della città! Il modo in cui questo ragazzo fuma, mi attira tantissimo! Sono proprio curioso di vedere il suo viso e di sentire la sua voce… chissà ha un suono sensuale.
<< Alleluja! Finalmente si vede un bus! >>. Era la sua voce! Si porca paletta! Anche la sua voce riusciva a scuotermi dentro! E arrossì nel momento in cui mi resi conto di star facendo pensieri poco consoni.
Salimmo tutti sul bus che era stracolmo di gente che si lamentava del forte ritardo e della troppa gente che saliva a ogni fermata. Io ero dietro a quel ragazzo e riuscì a sentire il suo odore… era un misto di Pino Silvestre e fumo. In quel momento mi sentì quasi come una ragazzina che sta accanto al ragazzo che tanto brama e che si fomenta su qualsiasi cosa lui faccia.
Nel frattempo, decisi di distogliergli lo sguardo chiedendo a una signora accanto a me che ora fosse. Era passata già un’ora e mezza da quando uscì da casa e avvisai mamma con un sms, che sarei stato ancora molto fuori.
Alzai lo sguardo per cercare quel ragazzo, ma non lo vidi più. Non c’era neanche la ragazza vestita in modo inappropriato alla temperatura di oggi. Chiesi a un anziano signore se li avesse visti scendere e mi disse che erano già scesi due fermate fa.
Mi convinsi a non pensarci più; scesi davanti al supermarket, comprai l’occorrente per la torta che mamma doveva preparare per il ritorno di Mikey e mi avviai a piedi verso casa perché non mi andava proprio di aspettare ancora il bus e a prendere altro freddo.
Mi misi il cuore in pace, convincendomi che non avrei più rivisto quel tipo tanto affascinante.
   
 
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