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Autore: Bellamy79    07/09/2011    4 recensioni
Questa storia l'avevo già pubblicata in passato, ma poiché, rileggendola, mi sono accorta di alcuni ORRORI di ortografia, l'ho cancellata e l'ho rifatta.
Spero che le persone che mi avevano seguita in passato mi seguano anche ora!
«Che cos’è?» disse, d’un tratto, James.
«Cosa dice?» singhiozzò di nuovo Minerva, cullando la bambina tra le braccia.
«C’è scritto solo: il suo nome è [...]
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una donna correva per le strade deserte di Godric's Hollow, torcendosi le mani e reggendosi il pancione. Aveva lunghi capelli biondi spettinati, cicatrici su entrambi gli avambracci, due gonfi occhi rossi di pianto, che risaltavano ancora di più il loro celeste chiaro e l’aria spaventata. Portava un lungo mantello nero stropicciato che, anche se era molto abbondante, riusciva a far intravedere il suo pancione.
Arrivata in un parco, non molto lontano dal cimitero, si accasciò su se stessa, sussurrando cose, in un fitto francese.
«Aiutatemi.» urlava in preda alle convulsioni.
«Vi prego, lui… lui arriverà.» disse infine bussando ad una porta, reggendosi sempre il pancione.
Nessuno rispose.
La ragazza, con un urlo più strozzato, si trascinò alla panchina, dove aveva intravisto due figure che stavano parlando animatamente.
Quando quelle si voltarono, le andarono subito incontro.
«Minerva, aiutami.» disse il primo delle due figure.
La ragazza strizzò gli occhi per riuscire a capire chi fossero. Il primo era un uomo molto vecchio, con una lunga barba bianca e un paio di occhiali sulla punta del naso, che le ricordavano qualcuno. La seconda era una donna con capelli neri e un gran cappello a punta sulla testa.
Essa l’aiutò ad alzarsi e la sdraiò sulla panchina.
«Dobbiamo farla partorire, Albus.» disse con occhi sgranati, Minerva.
L’uomo di nome Albus annuì pensieroso e prese la testa della ragazza tra le mani.
«Chi ti ha ridotta in questo modo, Lizzie?» sussurrò lui con occhi lucidi.
Ora Lizzie ricordava chi fosse. Lui era Albus, Albus Silente. Il preside della sua amata Hogwarts.
Lei non disse niente, incominciò a spingere e a respirare come le ordinava Minerva.
«Rispondimi, ti prego.» insistette con una punta di angoscia il professor Silente.
«E’ il diavolo… è il diavolo.» continuava a ripetere Lizzie, tra un urlo e l’altro. Le guancie erano rosse e bagnate dalle lacrime, e continuava a divincolarsi dalla presa ferrea di Silente.
«Chi è il diavolo? Dimmelo, ti prego.»
Lizzie lanciò un urlo di dolore, che echeggiò per tutta la strada.
La casa di fronte a loro, accese qualche luce che illuminarono immediatamente le grandi finestre. Dalla porta d’ingresso uscì un uomo con una vestaglia e delle scarpe da ginnastica.
«James, che diavolo fai? Torna dentro.» urlò Minerva, sconcertata.
L’uomo avanzò verso Silente a passo deciso. «Portala in casa, sta partorendo sulla strada, per Merlino.» disse a Silente, angosciato.
Silente scosse la testa con forza. «Lei è l’ultima donna che può entrare in casa tua…» la sua voce fu sommersa dal profondo e ultimo urlo che la donna emanò, prima di chiudere gli occhi.
«E-ecco la bambina.» sussurrò Minerva prima di togliersi il suo mantello e avvolgerla.
Il suo pianto echeggiava come un’eco lontano, alle orecchie della ragazza.
«Lizzie? Lizzie, eccola, la tua bambina.» disse Minerva cercando di porgerla.
«Lizzie?» questa volta fu Silente a parlare. «Lizzie, apri gli occhi. Lizzie?» la chiamò dandole dei piccoli buffetti sulle guancie. La ragazza non si mosse di un millimetro.
«Silente… Lei è…» singhiozzò Minerva, stringendo tra le braccia la bambina che piangeva a dirotto.
«Si.» disse James, inginocchiandosi alla panchina e accarezzando gli avambracci pieni zeppi di cicatrici.
Silente si alzò dalla panchina, si inginocchiò di fronte a essa e estrasse un pezzo di carta dalla tasca del cappotto di Lizzie.
«Che cos’è?» disse, d’un tratto, James.
«Cosa dice?» singhiozzò di nuovo Minerva, cullando la bambina tra le braccia.
«C’è scritto solo: il suo nome è Alexandra Riddle.»
James e Minerva trattennero il respiro all’unisono, prima di guardare spaventati la bambina che si era finalmente addormentata.










Minuscolo angolino dell'autrice:
Ave popolo :3
Lo so, questo capitolo è minuscolo. Ma, posso confermare che gli altri
saranno lunghi minimo due pagine! *Vede gente che si strappa i capelli.*
Susu, non fate così u.u
Comunque, penso di pubblicare ogni capitolo una volta ogni settimana,
anche per vedere se c'è gente che segue o meno.
Ci si sente gente! :'3
Bellamy;

  
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