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Autore: Izumi V    07/09/2011    6 recensioni
Quel giorno, sulla Sunny, la bella navigatrice non stava passando un buon momento.
Da brava truffatrice quale era, stava origliando tutta concentrata alla porta della sua stessa stanza, e quello che stava sentendo non le piaceva per niente.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nico Robin | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fraintendimenti
 
 
Quel giorno, sulla Sunny, la bella navigatrice non stava passando un buon momento.
Da brava truffatrice quale era, stava origliando tutta concentrata alla porta della sua stessa stanza, e quello che stava sentendo non le piaceva per niente.
-Quelli sono proprio Zoro e Robin!- Constatò sconcertata, riconoscendo perfettamente le voci che provenivano dall’interno, intente a ridacchiare.
Eh, sì, se la ridevano alla grande!
 
Nami accostò maggiormente il viso alla superficie lignea, per captare qualsiasi suono.
-Brutto… maledetto!!- Pensò, sentendo la gelosia crescere pian piano.
Ancora un po’ e sarebbe esplosa.
-E pure Robin… bell’amica! Lo sa benissimo che mi piace da impazzire, e lei cosa fa? La gatta morta!! Anzi… da quello che sento la gatta è viva e anche troppo!-
 
In effetti, proprio in quell’istante sentì Zoro trarre profondi sospiri, ansimando.
Ansimava!
E poi…
-Oddio…Robin… è stato fantastico!-
 
CHE COOOOOSA?!?!
Nami rimase talmente scioccata, che per un secondo smise anche di origliare, e si piazzò dritta in piedi davanti alla porta, senza sapere che dire.
Stava per scoppiare in lacrime.
Poi, il suo dolcissimo carattere prese il sopravvento.
 
Spalancò la porta con fare rabbioso, pronta alla sfuriata.
E si trovò davanti lo stesso Zoro, che stava per afferrare la maniglia.
Impreparati alla vista l’uno dell’altro, rimasero dei minuti interminabili a fissarsi come ebeti, con la bocca spalancata.
 
Zoro, rosso come un peperone, che temeva come Nami avrebbe potuto interpretare i rumori di quella stanza.
Nami, che pensava a come ucciderlo.
-Impiccarlo? No, troppo pesante. Accoltellarlo? No, non c’è soddisfazione. Strangolarlo? Sì, questo mi piace!-
Ma prima doveva fare una cosa: raccolse tutta l’aria che entrava nei polmoni e caricò.
 
-Tu…-
-N…Nami, ma che ti prende?-
-…BRUTTO STRONZO!!!! COME HAI POTUTO!?!? E IO… IO…OH, LASCIAMO STARE! TANTO SEI TROPPO IDIOTA PER CAPIRE!!!!-
Nami, dopo avergli inveito addosso, rimase a fissarlo col fiatone, attendendo una reazione da parte dello spadaccino, che però non venne.
Colto alla sprovvista, senza capire, Zoro ricambiava lo sguardo pieno di confusione.
 
-Ma che cavolo ti prende, si può sapere?!- riuscì finalmente a domandare, sempre più perplesso.
La rossa perse parte della sua baldanza e assunse un'aria interrogativa, quasi esasperata.
-Ma...ma tu...nella stanza con Robin... non stavi...?- non riuscì nemmeno a finire la frase.
 
Lo spadaccino sbuffò, seccato. -Zucca vuota! Avevo nascosto un libro a Robin per conto di Rufy, allora lei per costringermi a tirarlo fuori ha cominciato a farmi il solletico con quella sua tecnica che fa spuntare le mani dal nulla...- si bloccò un attimo a riflettere, poi aggiunse: -...Non ho mai riso così tanto in vita mia-. Decretò, vagando con lo sguardo sulla Sunny, con un lieve sorriso sulle belle labbra, ripensando al solletico.
 
Qualcosa si frantumò nel cuore della povera navigatrice, che recepì quelle frasi come una pugnalata dritta nel petto.
Come aveva potuto credere che lui ricambiasse i suoi sentimenti?
Si rese conto che non lo avrebbe mai avuto, che lui non avrebbe mai riso così con lei, che non facevano altro che litigare quando erano insieme.
-Tu...non rideresti mai così tanto con me, vero?- chiese a un fil di voce, senza nemmeno sapere come ci fosse riuscita, e soprattutto se voleva davvero sentire la risposta.
-Beh...non penso! Non facciamo altro che litigare no?- rispose innocentemente, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
-Capisco- disse semplicemente, maledicendo le sue false speranze.
Gli voltò le spalle per andarsene, per allontanarsi da colui che amava disperatamente.
Dai suoi capelli assurdi e meravigliosi, dal suo profilo rude e affascinante, dai suoi occhi neri come la notte, illuminati da una luce tutta speciale.
 
-Ho detto che non avevo mai riso tanto, non 'che non mi ero mai divertito così tanto'...la differenza è netta mi pare-
Queste parole bastarono a tenerla incollata alla sua posizione, ma non a farla voltare. Preferì farsi cullare dalla sua voce, illudendosi che lui stesse dicendo proprio quello che lei aspettava da tempo.
Ma poi la curiosità prese il sopravvento.
Finalmente si girò per guardarlo dritto negli occhi, quegli occhi stupendi.
-Ma...ma tu hai detto...-
 
Zoro sbuffò un'altra volta, serissimo. Ma con una nota di divertimento nella voce.
-Non devi fraintenedere le cose. Rido perchè soffro il solletico, ma mi diverto di più a litigare con te-
Nami non voleva crederci. Il suo cuore cominciò a batterle nel petto all'impazzata, come se volesse scoppiare. Lo sentiva rimbombare nelle orecchie.
Ma che stava facendo? Stava forse per cascarci?
 
Alzò le spalle dubbiosa, e si voltò di nuovo.
Borbottò: -Come no, certo!- e si mosse per andarsene.
Ma qualcosa le bloccò fermamente il polso.
 
Vide stupita la mano grande di Zoro chiusa sul suo polso, con la sua pelle abbronzata che spiccava sul suo braccio chiaro.
Spostò lo sguardo, smarrita, dalla mano al suo viso - così bello, così perfetto.
Lo capì in quel momento, di amare tutto di lui.
La sua sincerità, il suo coraggio, la sua sfacciataggine, il suo essere selvaggio e sregolato.
Ma non poteva dire lo stesso di lui, no?
 
Si risvegliò da quei tristi pensieri quando sentì la sua voce - profonda, un po' roca - colpirla dritta al cuore.
-Forse non crederai alle mie parole...-
-Certo che non ci credo!- Si disse decisa.
-...ma devi credere a questo-
E, stringendola teneramente a sè, la baciò.
 
Gustò il suo buon sapore di mandarino con le labbra un po' screpolate. Le accarezzò dolcemente la schiena, che si inarcò al passaggio della sua mano.
Nami, abbracciandolo forte e affondando le dita sottili tra i capelli che tanto le piacevano, assaporò il rum e la salsedine direttamente dalla sua bocca, rubandogli quegli inebrianti profumi intrecciando la lingua con la sua.
Quel momento fu per loro eterno.
 
 
 
-Ce l'hanno fatta finalmente! Brava Robin, hai ideato un piano geniale!-
-Grazie...- Sussurrò la ragazza bruna, osservandoli da lontano compiaciuta.
-Ma...Gli hai fatto solo il solletico vero?-
-Tranquillo! Solo solletico!- Gli assicurò, sorridendo intenerita e stringendo maggiormente la mano intrecciata con la sua.
L'altro, restituendo la presa, ridacchiò divertito e felice, aggiustandosi sulla testa il suo adorato cappello di paglia. 






Avevo voglia di tenerezza! E quanto mi mancavano Zoro e Nami! Non vedevo l'ora di tornare a scrivere qualcosa su di loro!!
E ovviamente Robin e Rufy sono un'ottima compagnia XD
Un abbraccio a tutti!!

  
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