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Autore: ChiaWeasley    07/09/2011    6 recensioni
Quando però iniziarono le riunioni dell'ES aveva cominciato a scoprire lati diversi del suo carattere: non solo era un ragazzo burlone e spiritoso, era anche intelligente e gentile. Hermione si rese presto conto che non lo rimproverava più e che stavano cominciando a stringere un buon rapporto di amicizia. Un giorno, mentre la ragazza era seduta a leggere su una panchina del cortile l'aveva raggiunta, e si era seduta accanto a lei. C'era stato un breve silenzio imbarazzante poi Fred le rivolse la parola:
-Stavo pensando a una cosa..-
-Dimmi pure.-
-Ultimamente alle riunioni dell'ES ti vedo spesso ridere.- la ragazza arrossì, nascondendo il viso dietro al libro.
-E con questo? C'è qualcosa di sbagliato?-
-No affatto. Sai Herm, il lato positivo di saper ridere è che non hai paura delle cose brutte della vita.- le spiegò, scostandole una ciocca di capelli dal viso.
Era stato un momento molto breve ed intenso, ma Hermione era riuscita a capire subito il motivo percui il suo cuore aveva iniziato a battere all'impazzata: e non era certo un sintomo di qualche malattia. [...]

La mia prima Fred/Hermione
Una one-shot sui pensieri di Hermione, a proposito dei bei momenti trascorsi assieme a Fred Weasley. ♥
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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E in assenza di te il vuoto è dentro me.

 

Io come un albero nudo senza te
Senza foglie e radici ormai
Abbandonata così,
per rinascere mi servi qui

 

La neve aveva cominciato a cadere lentamente, bianca e candida; l'inverno era appena iniziato, lo si poteva percepire dal freddo, dalle luci colorate e dall'aria di festa che si respirava. Hermione osservava i fiocchi dalla finestra, in silenzio; dopo due anni, si trovava di nuovo alla Tana con Harry e tutta la famiglia Weasley, per poter festeggiare finalmente un Natale senza preoccuparsi di un attacco dei Mangiamorte.
Era tutto finito pochi mesi prima.
Era finito con quella Battaglia.
Quella Battaglia che aveva sconfitto il Signore Oscuro.
Quella Battaglia che aveva posto fine ad anni di paura e terrore.
Quella Battaglia che aveva portato via ai Weasley, e a lei, una persona importante.
Hermione sapeva di essere sempre piaciuta a Fred. Quel ragazzo sempre sorridente, spesso burlone e rompiscatole, che aveva sempre una da combinarne assieme al fratello George. All'inizio del suo quinto anno Hermione non faceva altro che richiamarli, dato il suo ruolo di Prefetto, per i loro continui ''esperimenti''. Una volta, opo che erano stati costretti a mandare un ragazzino in infermeria perché aveva preso troppe Pasticche Vomitose, lei si era fermata da lui per rimproverarlo:
-Granger ma tu non sai divertirti!- aveva affermato Fred con un sorriso.
-Io devo solo eseguire il mio compito: mantenere l'ordine nella mia Casa.- gli aveva risposto con tono autoritario. -Dieci punti in meno a Grifondoro!-
Quando però iniziarono le riunioni dell'ES aveva cominciato a scoprire lati diversi del suo carattere: non solo era un ragazzo burlone e spiritoso, era anche intelligente e gentile. Hermione si rese presto conto che non lo rimproverava più e che stavano cominciando a stringere un buon rapporto di amicizia. Un giorno, mentre la ragazza era seduta a leggere su una panchina del cortile l'aveva raggiunta, e si era seduta accanto a lei. C'era stato un breve silenzio imbarazzante poi Fred le rivolse la parola:
-Stavo pensando a una cosa..-
-Dimmi pure.-
-Ultimamente alle riunioni dell'ES ti vedo spesso ridere.- la ragazza arrossì, nascondendo il viso dietro al libro.
-E con questo? C'è qualcosa di sbagliato?-
-No affatto. Sai Herm, il lato positivo di saper ridere è che non hai paura delle cose brutte della vita.- le spiegò, scostandole una ciocca di capelli dal viso.
Era stato un momento molto breve ed intenso, ma Hermione era riuscita a capire subito il motivo percui il suo cuore aveva iniziato a battere all'impazzata: e non era certo un sintomo di qualche malattia.

Non c'è una cosa che non ricordi noi
in questa casa perduta ormai
mentre la neve va giù è quasi Natale
tu non ci sei più.

Il Natale di quell'anno era stato, senza ombra di dubbio, il più bello di tutta la sua vita. La famiglia Weasley era stata molto gentile ad averla come ospite; quanto si era divertita ad esercitarsi in Difesa contro le Arti Oscure assieme a Fred. Era bravo negli Schiantesimi, più di quanto lo fosse durante gli allenamenti nella Stanza delle Necessità, ma solo con lei lo dava a dimostrare.
-Sei davvero bravo, lo sai?- gli disse, quando riuscì a schiantare Ron dall'altra parte della stanza. Fortunatamente il fratello era atterrato, illeso su un materasso.
-Lo so e me ne vanto!- rispose Fred facendole l'occhiolino.
Quanto è bello.
Quel pensiero le era, stranamente, balenato nella testa quando l'aveva guardata negli occhi. Forse era vero, si stava innamorando di lui.

E mi manchi amore mio
tu mi manchi come quando cerco Dio
e in assenza di te
io ti vorrei, per dirti che
tu mi manchi amore mio
il dolore è forte come un lungo addio
E in assenza di te
il vuoto è dentro me

E poi quel suo abbraccio, nella Sala Comune deserta. Hermione piangeva per il dolore: la Umbridge aveva scoperto l'associazione segreta ed erano stati costretti a scrivere con quelle maledette penne, avevano entrambi le mani pieni di ferite. Si sentiva in colpa, aveva convinto lei Harry a formare l'Esercito di Silente, e tutti erano stati puniti duramente; era stata colpa sua, l'idea era stata sua.
Ma lui era riuscito, miracolosamente, a consolarla; Harry e Ron avevano tentato in tutti i modi di interrompere il suo pianto.
-Marietta Edgecombe ci ha traditi tutti. Tu invece hai sempre fatto del tuo meglio perché non fossimo scoperti. Tu ed Harry ci avete sempre aiutati tutti, e ci avete insegnato come schiantare una persona! Pensa se arrivasse un Mangiamorte in questo momento: gli lancerei una fattura che si ricorderebbe a vita. -
Fred si staccò da lei e cominciò a spalmarle una strana pomata sulla mano.
-È una nostra invenzione.- le disse con un sorriso. - Io e George abbiamo pensato che ne avreste avuto tutti bisogno. L'abbiamo provata su di noi, ed ha funzionato; per una volta abbiamo lasciato perdere qualche sperimentazione sulle Merendine Marinare.-
Ad Hermione si era scaldato il cuore al sapere che i due gemelli, per una volta, non avevano usato i ragazzini del primo anno per i propri esperimenti di scherzi. La pomata le diede subito un breve sollievo, le ferite si sarebbero presto cicatrizzate. Ne era convinta.
In quel momento guardò Fred con intensità e gratitudine: aveva avuto modo di conoscerlo più a fondo, era riuscita a scoprire il suo lato dolce e sensibile, in quel momento capiva che il sentimento per lui era una certezza, prima non ne era ancora convinta. Fred sembrò comprendere il suo sguardo e si avvicinò al suo viso, posando le labbra sulle sue.
E in quel bacio Hermione aveva sentito un sacco di emozioni tutte assieme.
Il contatto con la sua bocca era stato delicato e lieve.
Avevano entrambi capito di essere fatti l'uno per l'altra

 

Perché di noi è rimasta l'anima
ogni piega, ogni pagina
se chiudo gli occhi sei qui
che mi abbracci di nuovo così
E vedo noi stretti dentro noi
legati per non slegarsi mai
in ogni lacrima tu sarai per

non dimenticarti mai

 

Le cose erano cambiate tra di loro nell'ultimo periodo; agli occhi di tutti erano ancora fidanzati ma stavano sempre lontani. Si erano visti spesso durante le vacanze estive ma poi lei aveva cominciato un nuovo anno ad Hogwarts, lui aveva aperto assieme a George un negozio di scherzi a Diagon Alley.
-Io lo so che mio fratello è meglio di me.- le aveva detto lui al funerale di Silente; Hermione era confusa; da diverso tempo non riusciva a capire che cosa avesse cominciato a provare per Ron: si era ingelosita un sacco quando lo vedeva assieme a quella smorfiosa di Lavanda Brown.
-Forse dovremmo prenderci una pausa- aveva proposto lei. Doveva riflettere sul loro rapporto, sui suoi sentimenti.
E Fred aveva concluso quella conversazione senza commentare, si era voltato e si era smaterializzato.

E mi manchi amore mio
così tanto che ogni giorno muoio anchi'io
ho bisogno di te
di averti qui per dirti che
Tu mi manchi amore mio
Il dolore è freddo come un lungo addio
e in assenza di te
il vuoto è dentro me

Quando avevano aiutato Harry a trasferirsi alla Tana Hermione aveva avuto paura per lui: sapeva che il rischio era grosso, e che qualcuno sarebbe potuto morire. Aveva dato un sospiro di sollievo, quando lo aveva visto tornare illeso con il signor Weasley.
Poi era partita alla ricerca degli Horcrux con Ron ed Harry, senza poterlo salutare; più stavano lontani più pensava a lui. Era un'agonia stare distante da Fred, e al tempo stesso cercare di capire di chi fosse davvero innamorata.
Lo aveva rivisto, una volta tornati ad Hogwarts, nella Stanza delle Necessità, assieme e lui le aveva rivolto uno dei suoi lunghi sorrisi, belli da morire.
-È stato difficile stare senza di te.- gli aveva detto tutto d'un fiato, come per liberarsi di un peso. Si sentiva stupida a rivolgergli quelle parole, Fred restò zitto per un lungo lasso di tempo, poi le accarezzò le guance e la strinse forte a sé.
-Io non ho mai smesso di pensarti.-
E poi quella Battaglia, quella maledetta Battaglia.
In un soffio lui se ne era andato. Per sempre.
Un'esplosione che aveva fatto tremare le gambe e saltare il cuore in gola a tutti. Il corpo di Fred era immobile, senza vita; sul viso c'era anche ancora quel suo sorriso stupendo, che era riuscito a tirarle su il morale un sacco di volte.
Hermione era crollata a piangere, lacrime di dolore, di rabbia, d'amore.
Non avrebbe più potuto vederlo sorridere, sentire il suono della sua risata, perdersi nel suo abbraccio, baciare le sue labbra morbide.
Sembrava tutto finito.

La neve continuava a cadere lentamente. Hermione era rimasta incantata a fissarla:
-Stai bene?- la SUA voce risuonò nelle sue orecchie. Si voltò, ma quasi rimase delusa: a parlare era stato George.
-Tranquillo, George, sto bene.-
-Pensavi che fossi lui non è così?- le disse, con voce grave.
-Mi dispiace. Devo ancora abituarmi. -
-Ti amava lo sai, non puoi immaginare quanto.-
La ragazza sorrise tra le lacrime, aveva usato la parola ''amare'' al passato. Non sarebbe mai più tornato, il suo Fred.
-Comunque la cena è pronta, vieni?- le chiese.
Si asciugò le lacrime con il dorso della mano, annuì e accennò un sorriso. Una volta scese le scale si accorse dell'orologio della signora Molly; senza farsi vedere spostò la lancetta di Fred da ''perso'' a ''casa''. Voleva che, in qualche modo, lui potesse essere lì, a festeggiare il Natale con loro.

Era vero, Fred non c'era più.
Ma sapeva che non lo avrebbe mai dimenticato.
Lo avrebbe amato per sempre.
Perché era stato il suo primo vero amore.

Grido il bisogno di te
perché non c'è più vita in me
Vivo in assenza in assenza di te.

 

 

 

 

Spazio Autrice

Quando ho saputo che una delle idee iniziali della Rowling era che Hermione si innamorasse di Fred, ho voluto cimentarmi in una Fred/Hermione; so che il risultato non è un granché in fondo era solo un tentativo.

Ho scelto la canzone ''In assenza di te'', della fantastica Laura Pausini, per provare a descrivere meglio i pensieri e le emozioni di Hermione.

Baci <3

 

ChiaWeasley_

P.S. HarryJo, scusa la prossima volta che scriverò di Fred non sarà della sua morte; non mi uccidere, ti prego!

  
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