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Autore: Hurricane93    08/09/2011    2 recensioni
Anche se i nostri corpi erano rimasti così lontani così a lungo, le nostre anime erano rimaste insieme per tutto il tempo, facendoci comportare come se fossimo rimasti l’uno accanto all’altra.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le settimane passarono velocemente, la canzone ormai era pronta, mancavano ancora delle piccole modifiche ma il più era fatto. Quindi se il lavoro era terminato, ormai era arrivato per me il momento di tornare a casa che ovviamente continuavo a rimandare perché io qui con Jared, Shannon e gli altri ci stavo bene. Tremendamente bene.
Negli ultimi giorni tutti quanti eravamo abbastanza nervosi, perché stavamo realizzando che eravamo alla fine della nostra “collaborazione” se così infondo si poteva chiamare questa cosa: Shannon passava ore ed ore chiuso con la sua Christine, Jared scompariva all’improvviso e nessuno sapeva dove andasse, Tim era diventato praticamente muto e Tomo era diventato sempre più mamma chioccia con me. Mi sentivo abbastanza in colpa di questi strani comportamenti, ma sapevo che prima o dopo sarei dovuta tornarmene a casa, perché come avevo già detto a J, questa non era la mia vita e non lo sarebbe mai diventata. La mia partenza era prevista per la settimana prossima, e ormai dovevo prepararmi al ritorno alla vita normale. Non sarebbe stato facile, già lo sapevo.
 
Quella sera eravamo rimasti tutti a casa, cosa che accadeva sempre più spesso, ed io e Jared eravamo sul letto, io ascoltavo la musica e J...beh indovinate? Esatto era su twitter a rispondere ai messaggi delle sue fan...
"Cosa ti piace di me Anna?" mi chiese all’improvviso Jared.

"Scusa?" scostai momentaneamente lo sguardo dal mio pc a lui.

"Cosa ti piace fisicamente di me?"

"Ma che razza di domanda è scusa?"

"Rispondi"

"Mmmh...il naso"

"Eh?"

"Sì mi piace il tuo naso - dico voltandomi completamente verso di lui puntellandomi su un braccio - fa una curva verso l'interno e finisce con la punta all'insù; mi piacciono anche le tue sopracciglia, sai quella destra all’inizio è tutta spettinata diciamo mentre quella sinistra è più ordinata – dicendo questo mi scappava da ridere - poi vediamo… mi piacciono le due corde alla fine del tuo collo - dico sfiorandole con le dita della mano destra - le tue spalle lineari - continuo sfiorando la sua pelle - le costole che sembrano venire fuori dal tuo torace visto la tua magrezza – dissi inarcando il sopracciglio un po’ contraddetta - poi le linee che delimitano gli addominali - tremò quando appoggiai la mano sul suo stomaco - e che dire...i tuoi occhi tolgono il fiato”.

Lo lasciai senza parole, non si aspettava questo e nemmeno io mi sarei aspettata di riuscire a dire quelle cose veramente… l’avevo osservato in ogni suo più piccolo particolare, ed erano proprio quei piccoli particolari che lo rendevano stupendo.

“E a te cosa piace di me sentiamo…” domandai curiosa.

Con uno scatto mi buttò distesa sul letto e si sedette sopra di me,

"Jared che cosa stai facendo?" chiesi cercando di rimettermi seduta ma lui essendo più forte di me mi teneva giù senza tanto sforzo.

"Shhh lasciami fare..." sussurrò.

Rimasi in silenzio...

 "Di te mi piacciono i tuoi capelli...lisci che non stanno mai nel posto che dovrebbero stare - dicendo così cercò di mettere a posto i miei capelli - mi piacciono le facce che ogni tanto fai...ecco come quella che stai facendo ora – sorrise - mi piacciono i tuoi occhi che non sono mai dello stesso colore di quando ti svegli alla mattina, mi piace il neo che hai qui sul petto perché so che si può vedere solo quando sei così senza maglietta - toccandomi mi fa venire la pelle d'oca - ecco mi piace anche questa pelle d'oca - rise- mi piace la tua pancia… e come se mi piace, mi piace quella sua curva che ha che non si vede quando hai una maglietta addosso – detto questo mi passa un braccio sotto la schiena e mi tira verso di lui – mi piace la tua schiena, le tue scapole che racchiudono la tua iniziale…”.

La sua voce era diventata un sussurro...sentivo il suo fiato caldo sulla mia pelle...non so cosa stava succedendo...lasciai  decidere a lui cosa fare...

"Cosa stai facendo J.??" chiesi piano

"Non lo so Anna..." rispose, lui era lì a qualche centimetro da me, entrambi bloccati dal solo pensiero di cosa potesse accadere qualche secondo più tardi.

"Non lo fare...ti prego" lo implorai, perché dovremmo cambiare proprio ora il nostro rapporto? E lo so, lo avevo provocato io, ma una reazione così non me la sarei proprio immaginata.

“I-io non ho idea di cosa mi stia prendendo… - farfugliò lui tenendomi stretta vicino a sé – in questo momento ti sto desiderando Anna.” I suoi s’inchiodarono sui miei, ed io ancora una volta non riuscii a sostenere il suo sguardo.

“Jared hai preso un abbaglio credi, sei solo confuso” dissi tentando di allontanarlo, inutilmente.

“ E se non fosse così? – chiese prendendomi per i polsi – e se io provassi realmente qualcosa? Qualcosa che non sia solamente amicizia?”

“Ora basta Jared! – esclamai riuscendo a scansarlo e velocemente a mettermi in piedi accanto al letto – Tu non provi niente per me, come io non provo niente per te, non puoi adesso rovinare il nostro rapporto proprio ora che sto per tornarmene a casa!” ero sull’orlo delle lacrime, perché tra tutte le persone lui era quella che per niente al mondo avrei voluto perdere.

“Io non lo sto facendo apposta Anna! Le cose succedono, e adesso sta succedendo qualcosa tra noi due, o almeno a quanto sto capendo, sta accadendo solo a me” disse arrivando velocemente verso di me e mettendomi con le spalle al muro.

“Jared n-non…toccarmi” dissi raccogliendo le ultime briciole di calma che mi erano rimaste.

“Cosa mi fai se lo faccio?” Mi chiese con tono di sfida.

“Io non farò niente, rovinerai semplicemente tutto quello che abbiamo costruito in quest’ultimo mese.” Dissi guardandolo dritto negli occhi. Sul viso di Jared si vedevano praticamente passare alla velocità della luce migliaia di pensieri contrastanti, nella sua mente regnava la confusione totale, io lo fissavo senza sapere cosa avrebbe fatto da qui a pochi secondi; poi d’un tratto vedo i suoi occhi fissarsi su di me e il suo pugno alzarsi, in quell’istante chiusi gli occhi temendo il peggio ma poi il suo pugno sbatté sul muro accanto alla mia testa. Delle lacrime scivolarono silenziose dagli occhi.

“Forse è il caso che domani me ne torni a casa” bisbigliai.

“Sì penso sia meglio.” Mi rispose lui voltandomi le spalle, pensai che forse anche lui stesse piangendo dal nervoso.

“Bene – dissi prendendomi il pc che era rimasto sul letto e i miei vestiti – mi farò accompagnare da Shannon…addio Jared.”

“Addio.”

Mi precipitai fuori dalla stanza per poi accasciarmi a terra appena ebbi chiuso la porta. Shannon mi fu subito accanto, circondandomi con le sue braccia forti.

“Te l’ha detto vero?” mi sussurrò all’orecchio.

“T-tu lo sapevi? Perché non me l’hai detto?” dissi fra i singhiozzi.

“Io speravo che cambiasse idea, cioè che avrebbe capito che si stesse sbagliando…non piangere ti prego.”

“C’è stato un momento in cui ho avuto paura di lui Shannon…tu non puoi capire…” dissi non riuscendo a smetterla di piangere.

“Shhh va tutto bene Anna…”

“No Shannon non va bene proprio niente! Domani me ne vado, io non voglio restare qui.”

“Ne sei proprio sicura?” mi chiese sollevandomi il viso in modo che lo potessi guardare in faccia.

“Sì Shann, è ora che torni a casa - dissi tirandomi su in piedi – vado a preparare le valigie, notte Shann”.

“Ok…adesso vado a parlare a Jared cerco di farlo ragionare, tu invece cerca di riposarti” disse il batterista facendomi l’occhiolino e cominciando a bussare alla porta del fratello.

Mentre preparavo le valigie sentivo i due fratelli parlare, anche se non riuscivo a capire esattamente immaginavo cosa stessero dicendo, e io sperai vivamente che Shannon riuscisse a far ragionare Jay, anche se la cosa era molto improbabile. Quando andai a letto stavano ancora parlando e io mi addormentai con il sottofondo della voce di Jared nelle orecchie.

La mattina dopo

“Ti ho prenotato i biglietti su internet questa mattina, il volo è alle 11” mi fece Shannon quando arrivai in cucina porgendomi il biglietto e una tazza di caffè bollente.
“Grazie Shann sei un tesoro - dissi sedendomi di fronte a lui guardando il mio biglietto – ma non dovevi disturbarti, e poi Shannon prima classe? Ma ti pare che io sia una tipa da prima classe?” chiesi stupita.

“Per te questo ed altro – disse facendomi l’occhiolino – e comunque lì sul tavolo ci sono altre cose per te.” Fece indicandomi due buste sul tavolino.
“Cosa sono?” chiesi curiosa.

“Aprile no? Una è da parte mia e l’altra è da Jared, beh lui in verità vuole che tu l’apra quando sarai in aereo.”

“Ah ok, beh allora apriamo la tua” dico prendendo in mano la busta più vicina a me, aprii delicatamente e sfilai il contenuto dalla busta ritrovandomi in mano delle foto, le foto che aveva fatto Shannon durante queste settimane!

“Oddio Shann sono stupende!” dissi mentre gli occhi mi si riempivano di lacrime.

“No dai non metterti a piangere Anna!” esclamò lui con espressione disperata.

“No no non piango giuro…è che non me lo aspettavo.” Dissi andando ad abbracciare Shannon.

“Ehm sì ok, non avrei mai immaginato una reazione del genere, comunque sono contento che ti siano piaciute.” Disse accarezzandomi la schiena.

“Direi che dovremmo andare in aeroporto se non vuoi che perda il volo.” Dissi prendendo le valigie che avevo portato in cucina.

“Già è ora di andare” disse avviandosi verso la porta.

Me ne andai da quella casa senza salutare Jared, fu una cosa di cui me ne pentii per diverso tempo.

Il viaggio verso l’aeroporto fu abbastanza silenzioso, e anche quando fummo arrivati io e Shannon non ci scambiammo molte parole, sicuramente se ci fosse stato Jared le cose sarebbero andate molto diversamente. In breve tempo era arrivato il momento dei saluti.
 
“Beh – iniziò Shannon grattandosi la testa – eccoci qua.”
 
“Già chi l’avrebbe detto che queste settimane sarebbero passate così in fretta, e che soprattutto noi due saremmo diventati così amici!” feci un po’ imbarazzata, non sono mai stata brava con i saluti.
 
“Ahaha vero, i primi giorni non riuscivo proprio a sopportarti sai?”
 
“Non me ne ero proprio resa conto guarda” dissi iniziando a ridere.
 
“Beh dai sono riuscita a farti ridere almeno – fece sorridendomi di rimando – Anna è stato un piacere conoscerti e lavorare con te in queste settimane, e penso che questo non sia solo il mio pensiero, ma anche quello di Tomo Tim Emma e tutti gli altri”
 
“Grazie Shannon…anche tu sei una bella persona.” Dissi abbracciandolo. In quel momento chiamarono il mio volo e dovetti avviarmi verso il gate.
Sperai con tutto il mio cuore che quella non fosse l’ultima volta in cui avrei visto Shannon, e che alla fine avrei avuto il coraggio di leggere la lettera di Jared e magari di riuscire a chiamarlo per chiarire tutto.
E così me ne tornai a NY alla mia vita normale, mi sarebbe mancata la vita con Jared e Shannon, mi sarebbero mancati quei due fratelli e più di tutto quei due occhi azzurro ghiaccio fissi su di me.











Note dell'autore: Hola! ^^ finalmente sono tornata con questa FF! sono felice perchè in tutti questi mesi non ho avuto alcuna ispirazione e poi d'improvviso eccola ritornare :D Spero che vi possa piacere questo capitolo ^^ questo è il penultimo e il prossimo concluderà questa storia :)
Bene ci vediamo al prossimo capitolo, che è già in gran parte scritto ;)
See you soon,
ANna
   
 
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