°Strange feeling°

Fallin'.

La vedi saltellare in mezzo al corridoio, i lunghi capelli biondi che svolazzano scomposti dietro il suo corpo magro e quegli assurdi orecchini a forma di ravanello che ondeggiano ripetutamente avanti e indietro.

Stupida, stupida Lovegood.

Scuoti la testa, scocciato, e riprendi a camminare pensando a con cosa ti tortuerà la McGranitt durante Trasfigurazione. La tua mente è completamente assente, il tuo corpo non è in quel corridoio pieno di gente che tranquilla cammina diretta verso le aule.

Ma questa distrazione ti è fatale.

Non ti accorgi che Lunatica Lovegood è sempre più vicino, i grandi occhi a palla fissi sul pavimento ed un sorriso sognante sul viso, distratta come te.

Non ti accorgi che neanche lei ti ha visto.

Ma ti accorgi del suo corpo che cade sul tuo, facendoti perdere l'equilibrio e facendoti cadere a terra come un idiota, il libro di Trasfigurazione che cade lontano.

Riapri gli occhi, il dolore alla gamba che lentamente scema, e la guardi in silenzio.

E' stesa su di te, la sua mano posata sulla tua, gli occhi grandi spalancati dal terrore e dall'imbarazzo e quella cascata di capelli biondissimi che incornicia il suo volto tanto strano quanto affascinante.

Non ti eri mai accorto di come i suoi occhi fossero così azzurri, così luminosi.

Così belli.

-Spostati, imbranata!- esclami irritato e la scansi con poca grazia, le tue guance che vanno a fuoco per quello strano pensiero.

Sono solamente degli occhi. Gli occhi di una lunatica.

Raccogli il libro e ti rialzi velocemente, e ti giri verso la Lovegood.

-Stai più attenta, Lunatica!- sibili acido, per poi farti largo in mezzo alla folla curiosa che si è fermata a guardare la scena.

E non ti accorgi del suo sguardo insistente su di te.

Touchin'

Ci mancava solo questo. Di tutte le persone con cui saresti potuto finire in coppia, proprio con lei.

Con Luna Lovegood.

E' l'ora di Pozioni e l'aula è satura di aromi, odori contrastanti e di vapore che ti fa sudare. Il professor Piton, avvolto nel suo solito mantello nero, gira silenzioso tra i banchi, sporgendosi sui calderoni anneriti per vedere il procedimento di preparazione della Pozione della Pace di ogni coppia.

Sbuffi annoiato ed afferri la boccetta di Essenza di Elleboro per poi versarne cinque decilitri dentro il calderone fumante. La Lovegood è in piedi, immobile, la fronte piena di piccole gocce di sudore, le guance arrossate e gli occhi puntati fastidiosamente su di te.

Non lo ammettersti nemmeno sotto tortura, ma le sue attenzioni ti piacciono da impazzire.

-Vuoi fare qualcosa anche tu o no?- chiedi sgraziato, lanciandole uno sguardo carico di disprezzo.

Lei sorride e ti si avvicina, per poi sussurrare con aria dolce: -Scusami, Draco, ma sei così carino quando ti concentri. Mi ero persa a guardarti.

Abbassi lo sguardo, arrossando. Di certo non a causa del calore.

Mi trova carino?

-Se ti concentri un po' di più, attirerai sicuramente qualche Gorgosprizzo!- trilla lei allegra, per poi prendere il mestolo ed iniziare a girare in modo errato la pozione. Subito quella strana sensazione di calore in fondo allo stomaco si trasforma in una malcelata impazienza.

Ma è in grado di fare qualcosa di sensato o no?

-Devi mescolare con più forza, con più forza!- ringhi agitato, per poi scattare verso di lei ed afferrarle il polso. A quel contatto, senti il cuore iniziare a battere agitato nel centro dello sterno e la pelle andare a fuoco. Ti ritrovi a fissarla, la tua mano che stringe la sua ed un nodo alla gola sempre più stretto. Da quando la Lovegood ti fa quell'effetto?

I suoi occhi agganciati ai tuoi ti mettono in soggezione, e un Malfoy non ama essere messo in soggezione, lo sai.

Scrolli la testa come a scacciare quelle stupide sensazioni ed inizi a muovere il polso, mescolando velocemente la pozione fino a farla diventare azzurra.

Azzurra come quegli occhi che stanno squadrando vogliosi il tuo corpo, le vostre dita ancora intrecciate sul manico di legno.

Laughin'.

Il vento freddo della notte ti accarezza la pelle, facendoti rizzare i peli sulla nuca. Sei riuscito a sgattaiolare fuori dal Castello prima che Gazza chiudesse il Portone d'Ingresso, nascosto da un Incantesimo di Disillusione, ed ora sei seduto sotto una quercia sulla riva del Lago Nero. L'acqua nera dell'enorme lago ti incute uno strano misto di terrore e di fascino.

Sbadigli, stancamente, e ti sdrai, gli occhi puntati sul cielo stellato, macchiato da poche nubi luminose. La luna, grande come una Pluffa, ti ricambia dolcemebte lo sguardo, illuminandoti il pallido volto.

-Non pensavo che ti avrei trovato qui, Draco.

Al suono di quella voce sobbalzi e ti rialzi a sedere, il cuore che martella nel petto.

Se ti avesse scoperto qualche professore, sicuramente saresti stato espulso.

Ma a parlare non è stato un professore. E' stata lei.

Luna Lovegood ti sta squadrando con il solito sorrisetto sognante stampato sulle labbra, la camicia da notte che si gonfia paurosamente sotto la forza del vento.

Deglutisci, incredulo.

-E tu cosa ci fai qui?

La ragazza ti fissa a lungo prima di avvicinarsi e di sedersi vicino a te, come se nulla fosse.

-Bè, sai, mi piace venire qua di notte. E' un posto magnifico. E soprattutto non ci sono Nargilli a grattarmi le palme dei piedi- esclama dolcemente, fissando le acque del lago che si increspano violentemente.

La guardi in silenzio, senza sapere cosa sta succedendo dentro il tuo corpo. Senti un misto di irritazione e leggerezza esploderti nel petto, e questa cosa ti confonde molto. La Lovegood ti è sempre stata antipatica, dal primo giorno che l'hai vista. Perché non desideri solo che un tentacolo della Piovra esca dal lago e la trascini negli abissi?

-Lovegood...

La ragazza ti guarda sorridente, i raggi lunari che formano affascinanti riflessi in mezzo ai suoi capelli biondi: -Sì, Draco?

-Perché mi fai quest'effetto?

La domanda ti è sfuggita dalle labbra prima che tu potessi impedirlo, e ti maledici sottovoce. La ragazza ti guarda, sistemandosi una ciocca di capelli, e poi sorride: -Che effetto ti faccio?

Abbassi lo sguardo, l'imbarazzo che ti blocca. Non ti sei mai sentito così umiliato.

Non provo nulla per la Lovegood, ti dici. Ma sai che non ha senso mentire a te stesso.

-Non lo so... sei così... strana... così affascinante...

La Lovegood scoppia a ridere, dondolandosi avanti e indietro, e la guardi stranito.

Che diavolo ha da ridere?

-Sei così divertente, Draco!- esclama lei tra le risate, e poi si gira a guardarti. Ricambi il suo sguardo, e senti la risata crescere dentro di te. Provi a fermarla, ma non ci riesci.

In pochi secondi ti ritrovi a ridere a crepapelle insieme alla Lovegood, le lacrime che ti scendono dagli occhi grigi e lo stomaco dolorante.

E non ti riconosci più.

Walkin'.

Vieni a trovarmi al Bagno dei Prefetti, alle cinque.

Tua,

Luna.

Il bigliettino nero sembra bruciare nella tasca della tua divisa mentre ti dirigi verso il Bagno dei Prefetti. L'hai trovato quela mattina, infilato distrattamente sotto il tuo banco dopo l'ora di Pozioni in cui eri sempre in coppia con la Lovegood per un altra pozione.

Subito hai pensato di rifiutare, imbarazzato, rigirandoti il pezzo di carta tra le mani. La notte prima in compagnia della Lunatica è stato solo un errore, un errore che avresti dovuto non commettere ma che non si può cancellare.

Un errore che sembra aver ingigantito i sentimenti che hai scoperto di provare per lei.

Mentre cammini nervosamente pensi a quello che la gente direbbe di te. Il grande Draco Malfoy che si è invaghito di una povera stupida come la Lovegood? Finiresti per essere lo zimbello di Hogwarts, nessuno ti rispetterebbe più e finiresti al pari di quel grassone di Paciock.

Ma questi pensieri, per quando pericolosamente veri, non riescono a bloccarti. Non riesci a smettere di pensare ai suoi occhi, al suo sguardo, ai suoi capelli che le accarezzano il volto. La sua bellezza ti ha colpito all'improvviso, sbocciando sotto i tuoi occhi come la primavera dopo l'inverno.

Non ti eri mai accorto che quella ragazza stereotipata come la “senza cervello” della situazione fosse incredibilmente dolce e affascinante.

Così dolce e affascinante da fare breccia nel tuo impenetrabile cuore di pietra.

Non ti accorgi nemmeno di essere arrivato davanti al Bagno dei Prefetti. Ti fermi, terrorizzato. Sei tentato di fuggire, di scappare, di correre nel dormitorio e di Oblivarti per cercare di cancellare quell'0dioso battito cardiaco accellerato e quegli strani pensieri che ti vorticano in testa.

Maledicendo Salzar, allunghi una mano ed apri la porta cigolante.

Ti prego, fa che non ci sia, fa che non ci sia...

Fa che sia tutto un sogno....

E poi la sagoma di Luna Lovegood ti riempie lo sguardo.

Kissin'.

-Oh, sei venuto, Draco.

La Lovegood ti sorride allegramente, e tu rimani bloccato sulla porta, senza sapere se ucciderla o ucciderti. In quel momento ti senti incredibilmente patetico. La ragazza vaga con lo sguardo per il luminoso bagno, poi ti fa un lungo cenno con la mano: -Avanti, entra.

Titubante, fai qualche passo e ti chiudi la porta alle spalle.

Sei un idiota, davvero, Draco. Non capisci niente.

Nonostante tu sia nel bel mezzo di quella crisi esistenziale, riesci a ritrovare un briciolo della tua leggendaria bastardaggine: -Certo che sono venuto, cosa credevi, Lunatica?

Lei ti guarda un po' contrariata per quell'affermazione acida, gli occhi che si velano di tristezza. Di solito quando riesci a offendere le persone ti senti contento e pieno di te. Ma stavolta no. Far soffrire Luna Lovegood non ti dà quella sensazione familiare di piacere.

Lei ti si avvicina, fissandoti: -Perché mi tratti così, Draco?

Abbassi gli occhi. La semplicità con cui ti fa quella domanda ti manda fuori di testa. Come fa a essere così maledettamente spontanea ogni volta?

-Cosa ti ho fatto di male?

Non sai cosa rispondere, perché lei non ti ha mai fatto veramente nulla di male. Solo ora ti accorgi che non hai mai avuto un vero motivo per discriminarla, per trattarla male, per non darle un'occasione. Hai semplicemente seguito lo stereotipo creato da altre persone, per paura che potessero stereopitare anche tu. Non è una cosa bella, eh, Draco?

La guardi, la palpebra dell'occhio sinistro in preda a leggeri scatti, tipica reazione del tuo nervosismo: -Non lo so, Lovegood... tu non mi hai fatto niente...

-Draco, tu mi piaci.

Per poco non ti senti cadere a terra. Alzi gli occhi su di lei e la guardi andando a fuoco.

-Come dici?

Lei si avvicina ancora di più, ondeggiando come una farfalla, e ripete con naturalezza, squadrandoti con gli occhi: -Tu mi piaci. Molto.

Non sai che dire. Il tuo cuore esplode nel petto e senti il sangue scorrere più veloce nelle tue vene. La testa ti gira all'impazzata e vorresti solo sparire da quel bagno, ma te ne rimani lì impalato, a fissarla.

A fissare il suo sguardo insistente, a fissare i suoi capelli che ricadono morbidi dietro le sue spalle, a guardare il suo corpo magro e sinuoso fasciato dalla divisa.

Anche tu mi piaci, Lovegood.

-Loveg... ehm... Luna, io non...

Ma le sue labbra si poggiano sulle tue senza che tu riesca a finire la frase.

E, sinceramente, preferisci così. 

FINE.
 

*ANGOLO AUTORE*
Buonassssssssssssera a tutti, efpniani! xD Per la prima volta mi trovo a pubblicare una one shot su un pairing che non sia Albus/Scorpius o Harry/Draco. Eh già, sembra strano ma è così. La voglia di scrivere una ff su un pairing etero mi è venuta chiedendomi quante recensioni avrei ricevuto, e quindi mi sono messo a scrivere e spero di riceverne taaaaaante tante! :D
Seriamente, a parte gli scherzi, questa è la mia prima one shot etero, sono aperto ad ogni critica, ad ogni consiglio, ad ogni dritta per migliorarmi! ^^
Ma sappiate che presto tornerò con una slash, quindi allacciate le cinture eh! Non vi abituate all'etero che è in me! xD
Bacioniiiii!
SfregiatoeFuretto.