Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Argorit    08/09/2011    4 recensioni
Poche settimane dopo gli eventi di Edoras, Fairy Tail è costretta a combattere una nuova minaccia. Heaven, una gilda oscura che sino a quel momento si era limitata ad agire nell'ombra, esce finalmente allo scoperto, ed in suo possesso vi è un'antica anfora dai poteri sconosciuti appartenuta a Zeref.
Per sconfiggere il nemico e riportare l'artefatto al sicuro, Makarov invia i suoi maghi con l'appoggio dell'alleanza tra gilde. Questa volta, però, un altro membro si unirà alla squadra, perchè il master di Fairy Tail ha chiesto l'aiuto della temutissima Dark Phoenix, la più potente organizzazione mercenaria di Fiore.
E loro hanno mandato il migliore.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                             Ghiaccio e acciaio
 
 
Il calcio di Erza fu provvidenziale, certo, ma “leggermente” troppo violento. L’impatto col terreno fu dolorosissimo, e Gazille e Gray impiegarono alcuni preziosi istanti a riprendersi. Istanti in cui, purtroppo, Ikaruga pensò bene di far crollare parte della volta della grotta con uno dei suoi stramaledetti fendenti d’aria compressa.
Ga:-Merda, e ora che facciamo?-
Yu:-Beh, potreste combattere contro di me, che ne dite?-
I due maghi si voltarono immediatamente verso Yuro che, tranquillo, sedeva su una pietra appena caduta dalla volta. Dall’altra metà della grotta cominciavano a udirsi i primi suoni dello scontro di Erza.
Gr:-Tu sei il tizio di prima-
Yu:-Già, anche se chiamarmi “tizio” è un tantino maleducato. Abbiate almeno il buongusto di chiamarmi con il mio nome-
Ga:-E sarebbe?-
Yu:-Mi chiamo Yuro-
Sussurrò il ragazzo, ora alle spalle del dragon slayer, le labbra ad un soffio dal suo orecchio.
Gr;-Indietro Gazille! ICE MAKE! CAGE!-
Un muro di ghiaccio intrappolò Yuro, bloccandolo nelle sue gelide spire. Cogliendo l’occasione, Gazille attaccò, frantumando la gabbia. Peccato che Yuro non fosse al suo interno.
Yu:-Buoni riflessi. Pessima idea-
Questo fu il commento di Yuro, indenne, asciutto e…perfettamente in piedi sul soffitto?
Gray sbarrò gli occhi. Che fosse un telecineta? No, decisamente no: i suoi vestiti non pendevano verso il basso. Più probabile che fosse in grado di manipolare la gravità o qualcosa di simile.
Prima che potesse darsi una spiegazione degna di questo nome, però, il mago nemico fece una fluida capriola e si arrestò a mezz’aria, gettando ai due membri di Fairy Tail uno sguardo di pacata ma convinta superiorità. Non contemplava l’idea di perdere. Era qualcosa che escludeva a priori.
Tese una mano verso Gray, e senza che questi potesse anche solo accennare ad una reazione, un compatto muro d’energia lo schiacciò al suolo, comprimendogli le ossa con una pressione così intensa da fargliele scricchiolare. Un abbondante fiotto di sangue gli fuoriuscì dal naso.
Accorrendo in aiuto del cinghiale, Gazille modellò il proprio destro in forma di spada e si avventò su Yuro che, concedendogli la stessa attenzione che avrebbe riservato ad un insetto, gli puntò contro la mano aperta e la chiuse di scatto.
Il dragon slayer si fermò in sospensione, come se una mano invisibile lo avesse afferrato a metà della corsa. Fortunatamente poteva ancora muovere le braccia, ma quando provò a trafiggere Yuro, questo strinse anche l’altra mano.
Lo spazio intorno a Gazille si curvò e si compresse, e il metallo esplose in un’infinità di schegge, che si conficcarono in profondità nel robusto corpo del mago. Dopo di che Yuro sbatté i palmi l’uno contro l’altro e Gazille venne catapultato all’indietro.
Gr:”Merda, questo tizio sa manipolare lo spazio. Siamo nei guai”
Doveva trovare una soluzione, e doveva farlo in fretta, o sarebbero stati uccisi. Lanciò alcuni dardi di prova contro l’avversario. Come si aspettava, i colpi non riuscirono neppure a sfiorarlo, ma Gray notò una cosa: prima di essere deviate, le frecce di ghiaccio rallentavano. Inoltre, per usare i propri poteri, Yuro faceva dei precisi gesti con le mani. Se fossero riusciti a sferrare un attacco abbastanza potente e rapido da non essere rallentato a sufficienza, o se gli avessero danneggiato le mani, allora avrebbero vinto.
Il muro di energia si abbatté su di lui, spezzando il flusso dei suoi pensieri e mandandolo a schiantarsi contro la parete rocciosa della grotta.
Gr:”Colpirlo, si, come no. Facile a dirsi”
Non venendogli in mente altro, concentrò una discreta quantità di potere magico nella mano destra e la utilizzò per un unico, possente incantesimo.
Gr:-ICE SHOOT!-
Il proiettile di ghiaccio volò contro Yuro ad una velocità superiore a quella del suono, fendendo l’aria con un sibilo ruggente. Il mago dello spazio tese le mani verso di lui, evocò la magia e la diresse verso Gray in un flusso a spirale.
I due incantesimi impattarono l’uno contro l’altro con la potenza di una bomba, respingendo i due maghi.
Gray finì contro un masso, frantumandolo, mentre Yuro, mutando l’assetto dello spazio, riuscì a non ferirsi. Un sorriso compiaciuto gli si dipinse sul volto, ma non aveva considerato che Gazille era ancora vivo e vegeto.
Il dragon slayer gli arrivò alle spalle e gli sferrò un pugno. L’attacco, però, anziché colpirlo, lo attraversò come se fosse un fantasma fatto di fumo e nebbia.
Ga:-Ma che cazz…-
Yu:- Spiacente, ma ora come ora noi siamo su due differenti piani dimensionali. Non puoi toccarmi-
Ruggendo, Gazille lanciò una serie di incantesimi dal grande potere distruttivo, che tuttavia non sortirono il benché minimo effetto sul nemico.
Il mago di Heaven rise, tornò sul suo piano dimensionale natio e generò, nel palmo della propria mano, una piccola sfera nera, che crebbe sino ad assumere le dimensioni di un melone.
Yu:-Kuroi Shin’en (Abisso nero)-
L’impulso magico si propagò con la furia di una valanga, ma con relativa lentezza. Quasi volesse prendersi tutto il tempo necessario per distruggere ciò che era sul suo cammino.
Dimostrando ancora una volta un’eccezionale prontezza di riflessi e un invidiabile sangue freddo, Gazille scagliò una lunga lancia d’acciaio contro l’incantesimo nemico, per neutralizzarlo. Purtroppo non servì a nulla: come poco prima con Yuro, anche la lancia attraversò il Kuroi Shin’en, ma stavolta, superata la metà dell’incantesimo, il metallo implose con una tale violenza da dissolversi nel nulla.
Se Gray non si fosse messo sulla linea di tiro, materializzando uno scudo di ghiaccio quasi dieci volte più denso di quanto fosse solito fare, Gazille sarebbe morto, stritolato dalla compressione spaziale di Yuro. Ciononostante, l’alchimista fu costretto a rigenerare continuamente la propria coltre protettiva, e questo gli richiese uno sforzo non indifferente. Doveva escogitare un piano, e in fretta.
Attingendo al maggior quantitativo di energia magica possibile, fece in modo che un paio di dozzine di parallelepipedi di ghiaccio più alti di un uomo spuntassero in ogni angolo della grotta. Più che la creazione di quelli che ad un attento esame si sarebbero rivelati essere specchi, fu la millimetrica regolazione dell’angolazione di ognuno di essi a richiedergli una fatica immane.
Reggendo la barriera con una sola mano, Gray afferrò Gazille per il bavero peloso della giacca e lo trasse a se, sussurrandogli rapidamente alcune istruzioni.
Annuendo, il dragon slayer scattò dietro uno degli specchi, correndo come un forsennato.
Yuro sorrise, divertito da quel disperato quanto inutile tentativo di sconfiggerlo. Gli bastò puntare nuovamente il palmo aperto della mano contro di lui e chiuderlo a pugno subito dopo, e il corpo do Gazille esplose in mille pezzi. Yuro esultò, ma la risata di gioia gli morì in gola quando vide che quello che aveva distrutto altro non era che l’immagine riflessa del mago.
Il vero Gazille sbucò alle sue spalle, il pugno trasformato in un aculeo pronto a colpire. Nuovamente Yuro lo stritolò, e nuovamente Gazille si rivelò essere un’immagine fasulla.
Il vero dragon slayer, nel frattempo, era uscito allo scoperto, scagliandosi contro Yuro come una bestia furente. Il quarto re imprecò, puntò le braccia contro il mago e scagliò il Kuroi Shin’en più potente che riuscì a creare in quel breve lasso di tempo.
Vedendosi arrivare addosso un tale conglomerato di energia, e vedendo che Gray era ancora impegnato a respingere l’incantesimo nemico, Gazille corazzò il proprio corpo e si puntellò con i piedi, incassando l’attacco in pieno.
Il dolore fu immediato, intenso, bruciante, come se gli stessero strappando la pelle e la carne pezzo per pezzo. Non aveva mai provato nulla di così atroce prima di allora. Spade nelle viscere e ossa rotte erano nulla al confronto. Gli si ripercuoteva in ogni parte del corpo, annebbiandogli la vista, togliendogli lucidità, portandolo sull’orlo della follia.
Eppure, nonostante questo, Gazille provò anche un’altra cosa.
Fu come se, all’interno della sua mente, qualcosa si lacerasse, permettendogli di percepire il proprio potere con una chiarezza del tutto nuova. Ogni fibra, ogni molecola del metallo che gli rivestiva il corpo ora non era più una mera corazza, ma una parte integrante del suo stesso essere.
Facendo appello a questa nuova consapevolezza, il mago ordinò all’acciaio di non spezzarsi, di resistere e rimanere compatto, e quello rispose come se fosse un’entità senziente.
Il metallo brillò di un tenue bagliore verde, e si schiarì sino a diventare di un lucido color argento. Al contempo, la sua durezza aumentò a dismisura, respingendo gradualmente la schiacciante energia del Kuroi Shin’en.
Con un violento scatto del polso, infine Gazille dissolse l’attacco di Yuro e riprese la sua carica. Stavolta il mago di Heaven non ebbe il tempo di schivare e venne colpito.
Sinistri rumori di ossa rotte precedettero e seguirono lo schianto di Yuro contro la parete della caverna.
Gr:-Bel colpo Gazille!-
Urlò l’alchimista del ghiaccio, liberandosi anche lui dalla pericolosa presa del Kuroi Shin’en.
Il dragon slayer si voltò verso di lui, mostrandogli il pollice alzato in segno di vittoria, poi si accasciò al suolo, stremato.
Gray gli fu subito accanto e ne controllò le condizioni: era stremato, ma non ferito mortalmente. Dietro di lui, intanto, Yuro si contemplava stizzito il braccio destro, che gli penzolava inerte lungo il fianco.
Yu:”Merda. Così mi sarà più difficile usare i miei incantesimi”
Fissò Gray. Fisicamente aveva subito danni più gravi dei suoi, ma aveva senz’altro più potere magico residuo.
Yu:”Bene. Posso vincere”
Ghignò e tese la mano sana verso il mago.
Yu:-Shin’en-dan (Proiettili dell’abisso)-
Come gocce d’acqua, decine di minuscole sfere nere si addensarono nell’aria. Ad un comando di Yuro, esse partirono con uno schiocco feroce, dardi letali che dilaniarono il corpo dell’alchimista del ghiaccio e del dragon slayer sino a ridurlo in briciole. O almeno, ridusse in briciole l’ennesimo specchio.
Il vero Gray era a distanza di sicurezza, intento a curare alla buona Gazille. Non potendo fare altro, congelò le ferite dell’amico, arrestandone le abbondanti perdite di sangue. Poi tornò a concentrarsi sul nemico.
Yuro, intanto, al colmo dell’esasperazione lanciò una colorita imprecazione.
Yu:”Ma questi sono immortali o cosa?”
Questa volta sarebbe andato sul sicuro.
Yu:-Ken Jigen (spada dimensionale)-
Lo spazio tra le dita del mago si deformò e si allungò, mutando il proprio aspetto nella forma di una spada invisibile. Le labbra di Yuro si tesero in un ghigno perverso: quell’incantesimo non lasciava scampo.
Ansioso di porre fine allo scontro, Yuro attaccò Gray, che rispose creando una robusta lama di ghiaccio.
Al momento dello scontro, però, la Ken Jigen si rivelò essere superiore, tranciando di netto l’arma avversaria e ferendo l’alchimista poco al di sotto dell’occhio sinistro.
Quando l’incantesimo nemico gli passò sul volto, Gray sperimentò la terrificante sensazione che “qualcosa”, come una sorta di risucchio, lo attirasse verso di esso.
Spaventato, il moro si allontanò con un balzo, ricreando in volo la propria spada.
Yuro sogghignò.
Yu:-Vedo che te ne sei accorto-
Gr:-Che cazzo è quella roba?-
Yu:-Il mio miglior incantesimo da corpo a corpo. Una lama di spazio distorto e in moto perpetuo. Non taglia, spedisce ciò che tocca in un’altra dimensione.
Gr:-Tsk, voi gilde oscure siete una spina nel fianco-
Yu:-Grazie, facciamo del nostro meglio-
Yuro ruotò il polso, come se volesse aggiustare la presa su un’elsa inesistente, e si avvicinò lentamente a Gray, saggiandone la guardia con poche, rapide occhiate. Sorrise. Era ovvio che il mago di Fairy Tail non era uno spadaccino addestrato: aveva decine di aperture. Sarebbe stato un giochetto.
Attaccò a destra, fingendo di mirare al collo quando in realtà il suo bersaglio era il fianco. Il fendente fu veloce, preciso e, se Gray non avesse avuto una consumata abilità nel combattimento, letale.
Approfittando del momentaneo sbilanciamento di Yuro, poi, il moro menò un affronto dritto al cuore.
Capendo di non poter evitare la stoccata, il mago si teletrasportò alle spalle dell’alchimista e cercò di trafiggerlo, ma Gray, anticipandolo, scompose la propria arma e ne ricavò un lungo spuntone, che usò per rivestirsi il gomito e costringere Yuro ad indietreggiare. Un graffio lungo e profondo gli rigava il petto.
Gr:-Mi hai preso per un idiota? Non sarò uno spadaccino, ma so come si combatte-
Il re si passò la mano sulla ferita e contemplò attonito il proprio sangue gocciolare dalla punta delle dita. Una smorfia furente gli distorse i tratti del viso.
Yu:-TU…TU SEI MORTO!-
In un impeto d’ira, Yuro rilasciò completamente il proprio potere magico in un’unica, violenta ondata di energia distruttiva carica d’odio.
Yu:-BASTA TRUCCHETTI DA SALTIMBANCO! TI ANNIENTERO’ CON L’INCANTESIMO PIU’ POTENTE CHE CONOSCO!-
Sbatté i pugni l’uno contro l’altro, ignorando il dolore lanciante al braccio rotto, e la caverna rimbombò di una sorda vibrazione. Poi li separò, e tra nocca e nocca scoccarono centinaia di scintille di un minaccioso colore nero violaceo.
Yu:-Jirei Fuyou (Sentenza del nulla)-
Tirò indietro il braccio sano e sferrò un pugno nel vuoto. L’aria si lacerò con un suono simile al vetro che s’infrange. Poi Yuro colpì con l’altro pugno, e stavolta l’aria esplose letteralmente, e le schegge di realtà si addensarono in una sfera semitrasparente.
Gray inarcò un sopracciglio.
Gr:-E questo dovrebbe spaventarmi?-
Yuro si allontanò rapidamente dal suo stesso incantesimo.
Yu:-Si, dovresti!-
La grotta fu scossa da un tremendo ruggito, e il vento cominciò a spirare in direzione dell’incantesimo. Cosa strana, visto che non c’era nessuna apertura che potesse creare una simile corrente.
La Sentenza iniziò ad espandersi, crescendo sino a raggiungere il considerevole diametro di due metri e mezzo. A quel punto si stabilizzò per un istante e si contrasse di scatto, creando un gigantesco vuoto, che inglobò tutto ciò che aveva intorno.
Gray riuscì a scansarsi appena in tempo, ma fu costretto a congelare Gazille contro una parete, per salvarlo.
Gr:”Merda, sto tizio sta seriamente cominciando a starmi sulle palle”
Il moro provò a colpire l’incantesimo avversario con alcune lance, ma fu come tirare freccette ad un drago. Forse avrebbe potuto neutralizzarlo sconfiggendo Yuro, ma il bastardo si era nascosto chissà dove.
Doveva fare qualcosa: il vuoto stava diventando più forte. Presto avrebbe ingoiato sia lui che Gazille.
Tentò nuovamente di bombardarlo con delle lance, ma fu inutile. Neppure l’Ice Geyser e l’Ice Hammer servirono a qualcosa. Tutto venne fagocitato senza pietà.
Il mago di Fairy Tail si terse il sudore dalla fronte. Stava cominciando a perdere le forze.
Un’idea folle gli balenò in mente.
Gr:”A mali estremi, estremi rimedi”
Incrociò le braccia in un gesto che aveva compiuto solo un’altra volta nel corso della sua vita ed evocò l’Iced Shell. L’unica differenza rispetto all’originale era che stavolta, per evitare di morire, sostituì il proprio corpo col proprio potere magico. Provò una sensazione d’intenso svuotamento, simile a quella che gli provocava l’utilizzo di un veicolo magico, solo molto più forte. Sentì le gambe cedergli.
Forse non era stata una grande idea. Aveva pensato che, poiché l’Iced Shell usava il corpo del mago come catalizzatore, e poiché la magia di un mago è praticamente la sua essenza vitale, forse avrebbe potuto sostituire l’una all’altro.
Magari non sarebbe stato un ghiaccio potente o indistruttibile come l’originale, ma se non altro sarebbe stato molto più resistente di qualsiasi cosa lui potesse generare.
Doveva sbrigarsi a giungere la magia al punto di massa critica necessaria alla sua attivazione. Strinse i denti e diede fondo alle sue energie.
Gr:-ICE MAKE! BLIZZARD!-
La magia divampò in una gelida tempesta, così violenta da congelare all’istante l’intera caverna.
In un primo momento, il Jirei Fuyou riuscì a resistere, ma la schiacciante superiorità del potere di Gray ben presto lo vinse. Lentamente, il vento artico riempì lo strappo creato da Yuro, ricucendolo sino a farlo sparire del tutto.
Con un urlo bestiale, l’ormai sconfitto quarto re di Heaven gli si scagliò contro, brandendo una scheggia di ghiaccio a mo’ di spada. Gray tentò di voltarsi per fronteggiarlo, ma scoprì di non avere le forze per farlo e perse l’equilibrio.
Yuro lanciò un ululato di giubilo, ma in quel preciso momento una parte delle rocce crollate in seguito al fendente di Ikaruga vennero divelte da una detonazione di media potenza e lo sommersero, schiacciandolo sotto il loro peso.
Gray si aspettava l’arrivo di un nuovo nemico, invece, con sua somma gioia, dalla polvere spuntò la figura malconcia ma sempre aggraziata di Erza Scarlet.
La rossa lo fissò con un ghigno.
Er:-Vi vedo messi male, ragazzi-
Gr:-Pensa per te-
Con un sorriso, Titania lo aiutò a rialzarsi e convertì un Furou Youso (Flusso elementale) in energia magica, che poi riversò in lui.
Rinvigorito, il moro si caricò Gazille sulle spalle e, affiancato da Erza, si diresse verso l’uscita.


*entra silenziosamente, col capo coperto di cenere in segno di pentimento*
A-hem...ecco...ok, so di essere in ritardo apocalitticamente apocalittico(Che cazzo ho scritto?), ma ho avuto una marea di problemi.
Prima i miei mi trascinano a turno in posti dove internet e pc non sono contemplati, poi torno e(me misero) devo studiare per gli esami di recupero(Io e l'impegno scolastico siamo su mondi diversi), poi ho, appunto, fatto l'esame. Finito quello ho perso un sacco per scriver sto capitolo che, ad essere sincero, non è venuto proprio come volevo. Potevo fare di meglio, ma non avevo proprio idea di come sviluppare un combattimento contro un msgo con questo potere. Voglio dire, a disegnarli verrebbe anche bene, ma a scriverlo è una dannazione. Vabbè, questo è quello che passa il concento. quindi accontentatevi. I prossimi saranno migliori e non più mensili. Dubito di riuscire a tornare tanto presto ai ritmi iniziali, ma cercherò di mantenermi su una media di pubblicazione decente.
Sayonara.

  
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