Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: May_Z    08/09/2011    3 recensioni
Lavanda Brown è stata lasciata da Ron Weasley, il primo ragazzo che sia riuscita ad amare davvero; ora sembra che nulla abbia più senso.
Una persona inaspettata, al di là di ogni previsione, le sarà di conforto.
Questa storia ha partcipato al contest "Cantanti e Angeli, Groupie e Demoni" indetto da MedusaNoir classificandosi prima
Questa storia ha partecipato al contest Il riscatto del FemSlash indetto da Roxanne Potter classificandosi quinta
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Cho Chang, Lavanda Brown
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Nome: May_Z
Titolo: Vaniglia e Lavanda
Pacchetti: Laila, Anael
Citazioni: Lista Nana: 5, 20; Lista Angel Sanctuary: 5
Rating: Verde
Genere: Malinconico, Sentimentale
Tipologia: One-Shot
Avvertimenti: FemSlash
NdA: Sinceramente non ho idea di come io abbia trovato il coraggio di partecipare al contest con questa fic: forse ho battuto la testa, chissà. Comunque è la primissima FemSlash che scrivo quindi non sono molto convinta del risultato. Spero che, tutto sommato, qualcosa di positivo nella storia ci sia!
Che altro dire? Forse una precisazione prima della lettura è di dovere: nei libri non si è mai parlato di un qualsiasi tipo di rapporto tra Lavanda Brown e Cho Chang; tuttavia io ho immaginato che, anche grazie alla partecipazione all’ES, le due abbiano avuto la possibilità di conoscersi e stringere, se non un rapporto d’amicizia, almeno un sentimento di “simpatia” reciproca: in fondo io le reputo due ragazze, per alcun aspetti, abbastanza simili e quindi penso sia plausibile che ci possa essere stata una qualche forma di amicizia tra le due.

 

 

 

 

Vaniglia e Lavanda

 


Un grazioso specchietto intarsiato di gemme colorate rifletteva gli occhi lucidi di una ragazza dai capelli scompigliati, ciocche color paglia che ricadevano disordinatamente davanti alle gote arrossate ancora umide di lacrime salate.
Lavanda Brown non aveva mai pianto prima per un ragazzo; non che non ne avesse avuti, sia ben chiaro, ma per lei erano sempre stati solamente dei piacevoli e frivoli passatempi che colmavano le ore vuote tra una lezione di Trasfigurazione ed un pomeriggio trascorso con Calì a leggere e commentare i rispettivi oroscopi.
Questa volta, però, era diverso, questa volta aveva imparato il vero e profondo significato della parola Amore: con Ron era iniziato come un gioco, una sfida contro sé stessa, ma poi aveva scoperto qualcosa di bello, qualcosa di terribilmente dolce e rassicurante nel calore dei suoi occhi profondi, qualcosa nelle sue braccia che le dava la sensazione di trovarsi al sicuro ovunque andasse: era come essere sotto l’influsso di un potente e sublime incantesimo.
Ma l'incantesimo ora era spezzato, lui l'aveva spezzato, calpestando i suoi sentimenti come se fossero dei vestiti troppo vecchi che puoi gettare via una volta che risultano troppo stretti.

Lavanda sentì dei passi che si avvicinavano ed in pochi istanti un profumo di vaniglia, seguito immediatamente da una splendida chioma di lisci capelli corvini, occupò il posto a fianco a lei sul gradino seminascosto da un'imponente armatura. Una vago senso di irritazione invase lo spirito della ragazza, sostituito in pochi istanti da una piacevole sorpresa nelle scoprire a chi appartenesse il gradevole aroma vanigliato che aveva travolto la sua solitudine.
«Lavanda. Che ci fai qui, tutta sola, a piangere?» chiese dolcemente la voce vellutata di Cho Chang. «Fammi indovinare: un problema con un ragazzo, non è vero?».
Lavanda sussultò, la mano serrata sullo specchietto lasciò improvvisamente la presa: innumerevoli scaglie di vetro acuminato si riversarono sul pavimento di pietra, gli occhi erano nuovamente bagnati, le spalle avevano ricominciato a sussultare ritmicamente scosse dai singhiozzi del pianto. «Mi ha lasciata. Ron mi ha lasciata per... Per quella ragazza. Io ho l'impressione che lui non sia ancora uscito dalla mia vita... Però io, nella sua storia, probabilmente sarò già stata cancellata. Sono stata una distrazione, un errore... E un errore non va ricordato: si nasconde in una scatola polverosa per non doverlo rivivere mai più».
La morbida mano di Cho scostò una ciocca di capelli ribelli dal viso rassegnato e scoraggiato di Lavanda, lasciando il suo sguardo abbattuto libero di uscire dal muro che la ragazza tentava di costruirsi davanti. «Potrei dirti che capisco come ti senti, ma sarebbe una bugia. Potrei dirti che presto Ron si accorgerà di quanto tu sia fantastica, ma questo succede solo nelle fiabe. Ma una cosa ti voglio dire, Lavanda, una cosa che ho imparato provando sulla mia stessa pelle cosa vuol dire sentirsi come se niente avesse più senso… Perché nulla ha più senso quando le persone che credevi amiche e complici ti girano le spalle ascoltando le tue parole, ma senza sentirti e vederti davvero: se ti senti mortificata, diventa forte. I deboli sono destinati a morire. Cammina a testa alta, lascia scivolare via le insignificanti parole di chi non ti merita, nascondi i tuoi sentimenti a chi non è disposto a condividere i propri con te, dona il tuo cuore a chi ti guarda negli occhi ed ha il coraggio di dirti la verità: solo così riuscirai a sentirti viva di nuovo».

Lavanda alzò gli occhi sulla ragazza che stava a fianco a lei, il volto infervorato da frasi che forse non aveva mai pronunciato, frasi a cui desiderava dare ascolto lasciandosi dietro pregiudizi e avvenimenti passati; soppesando le parole, un sussurro quasi impercettibile uscì dalle sue labbra ancora contratte: «Ma come farò ad amare di nuovo, Cho? Come farò a lasciare che qualcuno entri ancora nel mio cuore sapendo i rischi che si corrono?».
«Ce la farai, Lavanda. Fidati di me. Anche se le persone si feriscono a vicenda, più e più volte... Amare qualcuno non è mai una cosa inutile, vero?»
Lavanda annuì, consapevole che quella non voleva essere intesa come una vera domanda. Poi, lentamente, la ragazza i cui occhi erano ormai asciutti abbassò la testa per raccogliere ciò che restava dello specchietto frantumato.
Improvvisamente la mano di Cho le afferrò lievemente il mento costringendola ad alzare lo sguardo confuso affinché i loro occhi si incontrassero; Lavanda sostenne lo sguardo e, perdendosi negli occhi a mandorla di Cho, si scordò per un attimo di ascoltare le parole che uscivano da quelle labbra rosee ora a pochi centimetri dal suo viso.
«L'aver amato qualcuno di sbagliato ti aiuta a riconoscere chi è davvero degno di te, chi è in grado di rimarginare le ferite lasciate dal tuo incauto passato. E quando questo qualcuno arriva te ne accorgerai, Lavanda: sentirai il profumo dell'Amore in mezzo ad una moltitudine di persone, il suono della sua voce ti apparirà come la carezza di un leggiadro fiore che si posa sulla tua pelle, i suoi occhi diventeranno un'ancora di salvezza nel tuo oceano di malinconia. Guarda avanti, Lavanda».
In quel momento Cho si chinò lentamente verso di lei; sembrò esitare per un istante, poi le stampò un morbido, leggero bacio sulle labbra salate.

Lavanda chiuse gli occhi, ma quando li riaprì Cho se n'era andata, l'eco dei suoi passi che ancora rimbombava nel corridoio.
La ragazza spostò uno ciocca di capelli dietro ad un orecchio con aria smarrita, ma subito la sua bocca si incurvò in un sorriso ripensando all'imprevedibile e insolito momento che aveva appena trascorso.

Si alzò in piedi e si incamminò verso la Sala Comune: i cocci del passato abbandonati dietro le spalle, un amabile profumo di vaniglia che guidava i suoi passi.




Giudizio di MedusaNoir
PRIMA CLASSIFICATA:

Vaniglia e Lavanda – May_Z

Grammatica e punteggiatura: 9.8/10
Forma e stile: 9.5/10
Originalità: 10/10
Caratterizzazione: 10/10
Gradimento personale: 9.5/10
Bonus: 0.5/1

Totale: 49.3/51

Grammatica e punteggiatura:

L’unico errore che fai è di mettere i punti e virgola prima della riapertura delle virgolette nei dialoghi (“scosse dai singhiozzi del pianto; «Mi ha lasciata...”).

Forma e stile:

Usi troppo il punto e virgola, secondo me (e lo dico io che lo adoro); quando parla Cho, ripeti troppo il “ma”; infine, nell’ultimo discorso di Cho ci sono troppi corsivi.

Originalità:

E che dire? Mamma mia, chi se l’aspettava! Va bene, mi avevi messo l’avvertimento FemSlash, ma è la storia in sé che è… inaspettata. Il bacio è inaspettato. Tutto lo è.

Caratterizzazione:

Potrebbe essere andata così; o meglio potrebbero essere state veramente amiche, Cho potrebbe averla consolata. E perché no? In fondo, mi sembrano molto simili.
Lavanda è lei, non aggiungo altro, e Cho… beh, mi stata decisamente antipatica, ce la vedo a baciare chiunque! Ok, va bene, qui non volevi dire che lei baciava chiunque, ma che le piaceva Lavanda… Ma non cambia il fatto che lei sia un’altra persona da aggiungere alla sua lista, quindi per me Cho è IC!
E, credimi (ma credo che tu te ne sia resa pienamente conto!), mantenere l’IC in una FemSlash è davvero difficile.

Gradimento personale:

Il profumo di vaniglia. Oddio, mi sembra quasi di sentirlo! E’ stata un’intuizione geniale, l’ho veramente apprezzata.
Forse Cho parla troppo, forse avresti potuto allungare la storia, ed è per questo che non ti ho dato il massimo, ma la storia è bellissima, come testimonia il punteggio.





Giudizio di Roxanne Potter
QUINTA CLASSIFICATA: “Vaniglia e Lavanda”, di May_Z.

Grammatica: 10/10.

Non ho notato neanche un errore, complimenti!;)

Stile e lessico: 9, 50/10.

Hai uno stile scorrevole e al tempo stesso elegante, per nulla banale o ripetitivo, mi piacciono le parole e i dettagli che inserisci nelle descrizioni, che ho trovato dirette e capaci di rendere benissimo le scene. Il lessico è abbastanza vario e ci sono più frasi che mi sono piaciute molto...
“Ma l'incantesimo ora era spezzato, lui l'aveva spezzato, calpestando i suoi sentimenti come se fossero dei vestiti troppo vecchi che puoi gettare via una volta che risultano troppo stretti.”
“Si alzò in piedi e si incamminò verso la Sala Comune: i cocci del passato abbandonati dietro le spalle, un amabile profumo di vaniglia che guidava i suoi passi.”
Ti ho tolto mezzo punto solo perché ci sono due frasi che non mi convincono molto...
“Lavanda sentì dei passi che si avvicinavano ed in pochi istanti un profumo di vaniglia, seguito immediatamente da una splendida chioma di lisci capelli corvini, occupò il posto a fianco a lei sul gradino seminascosto da un'imponente armatura.” Suona un po' male, il profumo di vaniglia che prende posto... sarebbe stato meglio inserire “Cho” o “La ragazza” come soggetto.
“La morbida mano di Cho scostò una ciocca di capelli ribelli dal viso rassegnato e scoraggiato di Lavanda, lasciando il suo sguardo abbattuto libero di uscire dal muro che la ragazza tentava di costruirsi davanti.”
Anche qui, “lo sguardo libero di uscire dal muro” non mi convince, come costrutto, è un po' macchinoso.
Eccetto per queste due frasi, però, lo stile è davvero ottimo!

Caratterizzazione e IC: 9, 50/10.

Mi piace il carattere con cui vengono dipinte Cho e Lavanda, il fatto che per una volta tanto non siano solo delle oche scervellate.
Hai descritto bene il dolore che Lavanda prova, rendendolo percepibile, intenso. In fondo, noi lettori non possiamo sapere cosa Lavanda provava esattamente per Ron. Certo, ci è sempre stato descritto come un semplice rapporto adolescenziale, ma questo non esclude che Lavanda abbia provato davvero ciò che tu descrivi. L'hai approfondita, e l'hai fatto bene.
Lo stesso per Cho, mi è piaciuta la sua solidarietà verso Lavanda, il suo tentativo di infonderle coraggio e sicurezza. Inoltre, non piange: cosa buona, in quasi tutte le fanfiction Cho è una fontana zampillante, il che può andare bene in determinati contesti, come la morte di Cedric. Ma questo non vuol dire che pianga sempre! Hai evitato un cliché, complimenti.;)
Ti ho tolto quel mezzo punto solo per una cosa: le parole che Cho e Lavanda si scambiano. Sì, sono molto belle, ma mi sono risultate un po' forzate, poco credibili, le due ragazze si esprimono in modo un po' troppo alto. Molto raramente, nella realtà, due persone parlano così, se non addirittura mai. Vedrei meglio quelle parole scritte in una lettera, in una poesia... ma ti ho tolto solo mezzo punto, perché per il resto hai fatto davvero un buon lavoro di caratterizzazione.

Originalità e trama: 10/10.

L'idea di Cho che consola e bacia Lavanda dopo che lei ha rotto con Ron è originale.
Il modo in cui hai descritto la tristezza di Lavanda non è per nulla stucchevole o scontato.
Lavanda non è un'oca scervellata.
Cho non piange.
Beh, cosa c'è di banale nella tua storia? Assolutamente nulla! Certo, ho già osservato che quelle parole che le due ragazze si scambiano mi sono suonate forzate, ma questo non vuol dire che non siano bellissime.
Insomma, hai scritto una storia molto originale, senza cliché, molto piacevole da leggere, e non posso che assegnarti un punteggio pieno.

Gradimento personale: 9/10.

Sì, ci sono quelle parole che mi sono risultate poco credibili nel contesto, e questo ha abbassato un po' il tuo punteggio... ma non pensare che non mi siano piaciute, le ho trovate in ogni caso bellissime. Come per il resto della tua storia, davvero originale e ben scritta, e per la caratterizzazione di Cho e Lavanda.
Complimenti!^^

Totale: 48/50.


 

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: May_Z