*Sproloqui dell'Autrice*: Our iPod numero... 15!
Come cresce, la mia piccina.
A rilento, ma cresce.
Dicevo ad una mia amica, in questo periodo, se escludiamo, Best Authoress of the Year, sto scrivendo solo cose orrendamente depressive.
E questa qui non fa eccezione.
E' un missing moments (ma nella serie non ci sarebbe stato il tempo materiale per inserirla) del 3x24.
Quindi, già per questo motivo, dovrebbe essere triste ù.ù
La canzone è Sing-hiozzo dei miei amati Negramaro. Ecco il link: http://www.youtube.com/watch?v=jISy_IEtwh0
Procuratevi lamette fazzoletti a sufficienza.

Ooook, bando alle ciance, ciancio alle bande...

Buona lettura =*

 

Ho un vuoto d'aria nella gola e non riesco a di- e non riesco a dire se quel che manca è la parola ormai: aiutami a capi- aiutami a capire.  E' un singhiozzo di pensieri che non mi fa parla- che non mi fa parlare o forse solo quel che ieri, sai, mi ha strozzato il cuo- mi ha strozzato il cuo- mi ha strozzato il cuo- mi ha strozzato il cuore?

E' possibile che uno scrittore rimanga senza parole?
Che non le sappia usare al momento giusto?
Che non sappia cogliere il momento giusto?
Vedo la luce nei tuoi occhi andare via.
No.
Non puoi andartene senza che prima ti abbia detto...

-Kate...

Mentre la luce nei tuoi occhi si spegne, sento il mio cuore morire, strangolato da tutto quello che, da due giorni a questa parte, ci sta succedendo.
Ogni battito ha il suono di un colpo di pistola.
Non puoi andare via anche tu.


Ma è tornato il vuoto d'aria nelle mie paro- nelle mie parole. E' un nodo stretto nella gola, ormai, che non si scioglie anco- che non si scioglie ancora. E se balbetto è che non riesco a dirti quel che pen- a dirti quel che penso e preferisco tener dentro, sai, anzichè grida- anzichè gridare.

Riapri gli occhi.
Mi guardi, come se fosse la prima volta.
Vorrei parlare, vorrei dirtelo, ripetertelo fin quando non mi chiederai di star zitto.
Ma io non ti ascolto mai, quindi continuerò a dirtelo.
Ma la tua luce, anche se fioca come quella di una fata in agonia, mi toglie le parole.

-Kate...

Non riesco.
Non riesco a dirtelo.
Vorrei dirti che ti amo, che mi dispiace, che è tutta colpa mia.
Ma non ci riesco.
Vorrei gridare al mondo che devi rimanere con me, che non puoi andartene a causa mia, che sparirò.
Ma non ho lacrime per piangere.
Non ho aria per respirare.
Non ho voce per gridare.


Dimmi pure, amore. Prova almeno a respirare, piano piano, amore. Non c'è niente da temere, è solo freddo, amore, e tu lasciati scaldare mentre il mondo cade... non ti accorgi che son io a farlo scivolare sotto i piedi e sotto il sole? Tutto il resto muore senza neanche avere il tempo, il tempo di provare a far tornare indietro il sole; senza più rancore, mi ripeti "E' freddo, amore" e adesso ho le parole che vorrei poterti dire. E vorrei poterti dire che son stanco da morire e non voglio più restare... Almeno lasciami il perdono di un singhiozzo e non di un pianto...

-Castle...
-Dimmi. Dimmi, Kate.
-Io non...
-Shhh. Respira. Piano.
-Castle... ho freddo.
-Sì. Sì, fa freddo. E' inverno, c'è la neve. La vedi, la neve?
-S... sì.
-E' solo neve. Non ti devi preoccupare. Aspetta, aspetta... ti avvolgo nel mio cappotto.
-Grazie. Non vedo... non vedo più il sole.
-E' colpa mia se non vedi più il sole. Anche la neve, è colpa mia. E' tutto colpa mia. Non posso più rimanere con te. Ma lascia che sia io ad andare via. Non... non andartene.
-Castle... shhhh... ho freddo.
-Kate... Kate, aspetta...



-Kate. Stay with me, Kate. Don't leave me, please. Stay with me, ok? Kate, I love you. I love you, Kate.