Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Laura Anita Winchester    08/09/2011    1 recensioni
Mi chiamo Anita Rossi e sono una semplice studentessa di sedici anni che frequenta il secondo anno di una scuola superiore di grafica.
Ero ritenuta da tutti la secchiona della classe, ma la materia che non sopportavo era la storia. Infatti in ogni singola interrogazione mi interrompevo e non sapevo più andare avanti.
La mia compagna di banco si chiama Erica Anzivino e ha un anno in più di me.
Marco, invece, è il mio vicino di casa e compagno di classe…pian piano lo conoscerete a dovere.
Pensavo di passare tutta la mia vita a correre dietro ai ragazzi e a leggere libri invece, un giorno durante un interrogazione di storia, è arrivato un nuovo allievo che ha cambiato completamente la mia esistenza. Luca: moro, occhi verdi e fisico da paura. Il tipico ragazzo che ha mille ammiratrici.
Non mi fido di lui, ma qualcosa mi spinge a conoscerlo a fondo…
Forse sarebbe meglio non rischiare… ne potrebbe andare della mia stessa vita…
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

- Anita – mi chiamò una voce.

Guardai oltre Marco – Luca, che c’è?
Lui si guardò attorno perso – Io non conosco questa scuola, non ci capisco nulla. Sono andato al bar e non riesco più a trovare la classe.
Sospirai – Andiamo, ti accompagno in classe.
Si era nuovamente messo la felpa e camminava con le mani cacciate dentro le tasche.

- Allora, dove si trovava la scuola che frequentavi? – gli chiesi, per interrompere il silenzio tra di noi.

- In periferia, non conosci sicuramente il posto.

- Andavi al Grassi? – chiesi di getto.

Lui si voltò – Sì, ma come…

- Conoscenze, alcuni miei ex compagni sono andati la a studiare.

La campanella suonò, annunciando la fine dell’intervallo, proprio mentre entravamo in classe.
Mi sedetti sul banco e guardai Luca – Ti ringrazio ancora per prima…

- Perché avevi gli occhi lucidi? – mi chiese, interrompendomi.

Boccheggiai in cerca di aria – Scusa?

- Prima, mentre stavi per aprire il libretto, avevi gli occhi lucidi – mi ricordò.

Deglutii, guardando altrove per non guardare lui – Ci dobbiamo sedere, tra poco arriva la professoressa di inglese e…

- Perché non vuoi rispondermi? – chiese, avvicinandosi.

Fortunatamente avevo un amico preoccupato che era corso in mio aiuto.
Marco si avvicinò – Mi passi i compiti?
Sì preoccupato, certo.
Annuii, trovando comunque il pretesto per evitare la domanda imbarazzante di Luca.
Presi il libro e seguii Marco fino al suo posto, sfiorando la spalla di Luca.
Che diavolo, era appena arrivato e già iniziava a intromettersi in questioni che non lo riguardano.

- Ho fatto bene? – chiese Marco, mentre scriveva sul suo libro.

Alzai la testa e lo fissai – “Bene” a fare cosa?

- A portarti via da Luca – commentò – Ho visto che eri in difficoltà e ho pensato…

- Grazie – dissi, stringendogli il braccio.

Lui sorrise e riprese a copiare i compiti.
 

- Finalmente è finita anche oggi – commentò Erica, lasciandosi cadere sul sedile del pullman.

Annuii, mentre mi accomodavo sul posto leggermente più grande degli altri.

- Oggi che fai di bello? – mi chiese.

- Sicuramente studio, poi forse esco. Non lo so – dissi, prendendo il cellulare e controllando di non aver ricevuto messaggi.

Il pullman si era riempito e non c’era ombra di Luca.

- Molto probabilmente prende o il 18 o il 75 – commentò Erica, notando che stavo cercando il ragazzo.

Alzai le spalle – Già.

- Hei! – urlò Erica, mentre Marco si sedeva affianco a lei.

- Smettila di lamentarti – commentò lui – Questo posto è enorme e ci stiamo tranquillamente in due.

Sorrisi e mandai un messaggio ad una mia amica, per sapere se oggi aveva dei programmi.

- Posso? – chiese una voce.

Notai che i miei due compagni avevano smesso di parlare e alzai lo sguardo.
Luca era in piedi accanto a me e mi fissava dritta negli occhi.
Deglutii – Sì.
La voce era uscita roca e anomala procurandomi un solo biglietto di andata per le peggiori figure nella storia.
Mi scostai, mentre lui gettava ai nostri piedi la sua cartella e si sedeva accanto a me.
Mi voltai verso Erica e le chiesi aiuto con lo sguardo.

- Ehm, allora Luca, come ti sembra la nostra scuola? – chiese, cercando di creare un dialogo.

Lui alzò le spalle – Non male.
Calò il silenzio ma aumentò la tensione di stare a contatto con lui.
Il pullman intanto era partito dal capolinea e filava velocemente per le vie, fermandosi pochi secondi alle fermate.
Ancora una decina di minuti, resisti.
Guardavo fuori dal finestrino, ma tenevo sott’occhio il riflesso di Luca.

- Anita, mi devi aiutare con i compiti – commentò Marco, rompendo finalmente il silenzio.

Mi voltai – Sai che novità, inglese giusto?
Lui annuì.
Sospirai – Vuoi venire da me oggi? – chiesi a Erica.
Lei scosse il capo – Mi devo vedere con Andrea.
Sorrisi, ricordandomi il viso dolce del suo ragazzo – Ok.

- Dobbiamo scendere – disse Marco, riportandomi alla realtà – La prossima è la nostra.

Luca si alzò, lasciandomi passare, ma non si sedette.
Marco mi si affiancò, prima che le porte si aprissero.
Salutai Erica con la mano e scesi.

- Allora, suppongo che ti devo aiutare con i verbi irregolari – dissi, voltandomi verso di Marco.

Luca era proprio dietro di lui e continuava a fissarmi.

- Aspetta, sei di Madonna anche tu? – chiesi sorpresa.

Lui annuì, prima di mettersi le cuffie.
Socievole il ragazzo.

- Sì, mi devi aiutare con i verbi irregolari – fece Marco, frustrato.

Annuii – Va bene, tanto abbiamo tutta la giornata a nostra disposizione.
Salimmo sul secondo pullman, sedendoci sui posti centrali.
Salutai successivamente Luca, dopo poche fermate.

- Che tipo – commentò Marco, facendomi sorridere.

- Sei geloso? – chiesi sorridendo.

Lui incrociò le braccia sul petto – Ma smettila, alzati che dobbiamo scendere.
Scossi il capo sorridendo e scesi con lui alla fermata.

angolo della piccola mente malata
Ok, chiedo subito scusa per gli errori dei tempi verbali del primo capitolo...ora però sono in paranoia e ho paura di aver sbagliato anche qui D=
Ma a voi non interessano i miei problemi quindi passiamo a spiegare qualche cosuccia.
Prima che si urli allo scandalo, Madonna, la zona della città che accenna Anita esiste veramente (ci abito) e si chiama proprio così xD
Luca sembra un po' impacciato dentro la scuola, non trovate?
Anita è attratta si o no da lui? Boh...
Ma passiamo a Marco e Anita la quale dice che ha a disposizione tutta la giornata...chissà perchè! Provate ad indovinare u.u
Saluti e bacioni =D
Ps grazie a tutti quelli che leggono (sarò monotona, ma è giusto ringraziare!)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Laura Anita Winchester