Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |      
Autore: berserker eagle    08/09/2011    4 recensioni
Cosa succede quando tutto quello che una persona reputa importante scompare.
Quando quello che si considera più prezioso dell'aria finisce e le tue radici vengono estirpate.
Quando le persone a te care sono in fin di vita.
Cosa di prova quando il mondo ti crolla addosso.
“Gli uomini sono stupidi, si accorgono delle cose che per loro sono veramente importanti solo dopo averle perse”
Il Maestro gli ripeteva spesso questa frase da piccolo, esortandolo a non fare lo stesso errore, e lui, sincero come solo un bambino poteva essere, rispondeva che lui no, non avrebbe fallito come gli altri, avrebbe capito subito cosa era veramente importante per lui… e lo avrebbe protetto ad ogni costo.
[Lance/Sandra](Storia dedicata ad Akemi Kaires)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Allora, questo è il mio primo esperimento di DragonShipping, perciò non so come sarà, quindi confido in voi eventuali lettori, datemi il vostro parere…….e speriamo che non sia tutto negativo,inoltre vorrei dire che ho messo AU non perché non è nello stesso mondo di pokemon, ma per alcuni dettagli (ad esempio Lance che se va in giro con una spada alla cintura e cosa varie) leggermente più "realistiche" a mio vedere, quindi il mondo è lo stesso della lega pokemon e cose varie ma allo stesso tempo è diverso....è un po complicato da spiegare.xD
Inoltre,cosa molto molto importante……….. dedico questa storia ad Akemi_Kaires, che mi ha contagiato(ripeto contagiato, ) con le sue Lance/Sandra, questa storiella, un piccolo grazie per tutte le emozioni che mi ha trasmesso con le sue storie.
Non dirò grazie mille, perché la storia stessa è un grazie.
Berserker Eagle.
 
 


Lance era annoiato.
A malapena trattene uno sbadiglio mentre si avviava fuori dalla Via vittoria, ormai i Pokemon selvatici lì dentro non erano più una sfida per lui, ne tantomeno per i suoi Pokemon.
“Devo trovare un altro posto dove allenarmi” Si decise il Campione, mentre scrutava con fare annoiato qualche Onix cercare, inutilmente, di mimetizzarsi tra le rocce, in cerca del momento propizio per attaccare.
D’improvviso si sedette su di un masso, osservando quell’immensa grotta che fungeva da prima vera prova per gli allenatori in cerca della Lega Pokemon.
L’enorme dedalo di gallerie era immerso quasi completamente nell’ombra, mentre rocce e spuntoni ostruivano in alcune parti il cammino, rendendo la strada verso il Campione ed i suoi Superquattro ancora più ardua.
Di punto in bianco Lance senti un rumore: passi che si avvicinavano, svelti.
La mano del Domadraghi corse alla cintola, dove, a far compagnia alle sfere che contenevano i suoi fidi compagni di lotta, stava un lama, quasi a ricordargli che i tempi tranquilli erano finiti, per lasciare spazio al Caos.
Fortunatamente il ragazzo non fu costretto ad usarla: la figura che si stava avvicinando, schivando abilmente massi e Pokemon addormentati era Koga, il Superquattro.
-Che succede? Chiese Lance, svogliato.
Koga esitò, indeciso nel dare una notizia del genere al ragazzo.
 
 
“Gli uomini sono stupidi, si accorgono delle cose che per loro sono veramente importanti solo dopo averle perse”
Il Maestro gli ripeteva spesso questa frase da piccolo, esortandolo a non fare lo stesso errore, e lui, sincero come solo un bambino poteva essere, rispondeva che lui no, non avrebbe fallito come gli altri, avrebbe capito subito cosa era veramente importante per lui… e lo avrebbe protetto ad ogni costo.
“ad ogni costo….allora, perché adesso queste parole  mi sembrano cosi false?
“Con quale arroganza, con quale orgoglio ho detto queste parole”si chiese Lance, mentre osservava il suo riflesso nel vetro, un effimera immagine del suo stato pietoso viso da un eventuale visitatore: gli occhi cerchiati a causa del poco sono, cosi come le vesti spiegazzate, erano dettagli irrilevanti davanti al suo visto, da cui si denotava un cocente amalgama di rabbia, impotenza e colpa.
Ferite dello spirito, non mere lesione nel corpo, guaribili con poco tempo.
Guardando il suo riflesso, Lance fece uno strano pensiero: se la sua ferita fosse stata nel corpo, di certo sarebbe stata una lancia nel cuore, o meglio in quel che ne rimaneva del suo cuore.
 
Lance cadde in ginocchio, come un burattino a cui il destino, malignamente, avesse tagliato i fili.
Rimase li, immobile, guardando le mattonelle dinanzi a lui senza vederle realmente.
In piedi, davanti al Campione, stava un ragazzo, i lineamenti completamente celati da un nero mantello, ma non era stato lui ad abbattere il Campione, bensì la ragazza ricoperta di sangue che esso teneva tra le braccia, reggendola  delicatamente, come se fosse una fragile bambola di porcellana, preziosa quanto effimera.
Sandra.
Lance osservo sua cugina, e mentre il suo corpo rimaneva inerme, il suo spirito gridava.
 
 
Lance si girò, cercando con gli occhi la causa del suo malessere.
Sandra forse, ma non solo.

-Ebanoboli è stata distrutta, non c’è stato nessun sopravvissuto…. mentre la Capopalesta Sandra risulta dispersa- gli riferì Koga.

Lance non avrebbe mai pensato che ad abbatterlo, costringendolo a terra, sconfitto, sarebbero stati i suoi affetti.  Il ragazzo aveva sempre pensato che un allenatore più forte di lui lo avrebbe sconfitto con sangue e sudore in una titanica battaglia.

-Probabilmente non si salverà- gli rivelò l’incappucciato, mesto –Le sue ferite sono troppo gravi-

Già, perché ad abbatterlo erano state le smorfie di dolore, degne del peggiore degni incubi, e gli spasmi della ragazza davanti a lui, costretta in morbide coltri.
Ma ciò che più di tutto aveva colpito Lance erano state le parole della cugina, bisbigliate a mezze voce dal regno di Morfeo.
Due sole parole, due dannate parole che erano riuscite li dove centinaia di persone avevano fallito
“Dov’eri?”
 
 
Bruno si piantò davanti a lui, avvolto in un lungo mantello color ocra, risoluto a non farlo passare.
-Lance! non puoi andare in contro alla morte cosi! Gli disse –Tu oramai sei l’ultimo Domadrag….-
-Sandra non è ancora morta! Urlò Lance, divorato dalla rabbia –non osare dire una cosa del genere!
Lo sfogo non toccò in alcuno modo l’altro, stoico com’era.
-Non ti permetterò di morire per un stupida vendetta personale! Ribatté il Superquattro, forte di una decisione che pochi possedevano.
-Io non c’ero- Sussurro Lance, a capo chino –erano tutti là… e io non c’ero-
Il Campione alzò gli occhi verso Bruno, mostrandogli il turbine di emozione all’interno del ragazzo.
-Hanno guardato in alto, aspettando il loro Campione….ma io non sono arrivato-
Bruno in risposta abbracciò l’amico, dandogli una spalla su cui piangere.
 
Dov’eri quando Ebanoboli è stata attaccata? Quando i Domadraghi della città sono andati a morire?
Queste erano le accuse che il corpo steso davanti a lui gli lanciava.
Dov’eri quando la ragazza che ami è stata ferita a morte?!
Lance si avvicinò di scatto al giaciglio di Sandra, avvolta da coperte che, sfortunatamente, non potevano lenire laloro sofferenza, e gli strinse delicatamente una mano.
-Adesso sono qui…Amore- Gli disse il ragazzo, pregando il cielo che lo sentisse –Ti prometto che non farò più lo stesso errore, ti proteggerò-
“Quanto è vero che ti amo” Penso Lance, mentre una parte della sua mente, la più distaccata, notava che era ironico che trovasse il coraggio di dichiararsi solo quando lei era ad una passo dalla morte.
Il Campione della Lega Pokemon, il più forte tra gli Allenatori, il migliore dei Domadraghi, rimase lì, in ginocchio, pregando Arceus di dargli un’altra possibilità, solo Lui sapeva quanto desiderava un’altra chance.








 
-Ti amo…..Anch’io-
 
  
 
 
  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: berserker eagle