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Autore: _Giglio Bianco _    08/09/2011    0 recensioni
George non era stato più lo stesso da quel momento,e continuava ad avere quei momenti in cui sentiva solo il dolore,e grazie al fratello ad ai ricordi che gli aveva lasciato riusciva a vedere di nuovo la luce.Non sarà commovente, o sdolcinata, ma il mio intento è stato quello di dare a George Weasley un animo combattivo,perchè costantemente e difficoltosamente è riuscito ad andare avanti dopo la perdita della persona che forse reputava più importante.Un omaggio ad uno dei miei personaggi preferiti,grazie Fred,grazie George.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Erano passati 19 anni,eppure,era ancora il suo chiodo fisso.Quando l'aveva guardato per l'ultima volta,non ci aveva creduto inizialmente,poi aveva notato che il solito bagliore negli occhi del fratello si era spento,e così poco dopo anche il suo sorriso,sostenuto da una lacrima amara.Non era stata la stessa cosa, ne mai lo sarebbe più stata.Fred era il suo punto di riferimento,l'unica persona senza la quale veramente non poteva stare.Lo sapevano tutti che erano perfetti insieme.Il problema ora era  provare ad esserlo da solo. Era solo George adesso,e dopo tutti quegli anni, ancora non era riuscito a farci l'abitudine.C'erano stati momenti in cui si sentiva oscurato dal gemello, ma quando era solo, si sentiva debole,vulnerabile.Come diceva quel detto babbano?Ricordare fa male,dimenticare ancora di più.Ora era sposato con Angelina, avevano avuto un magnifico bambino, Fred 2 l'avevano chiamato,era infatti la reincarnazione dello zio.Ultimamente era riuscito ad essere felice almeno un pò;ma la notte, quando i pensieri vagavano liberi, sentiva quel freddo ormai familiare, quel blocco doloroso e opprimente nel petto che lo faceva soffrire in modo peggiore rispetto al pianto.Era qualcosa che andava oltre le lacrime, il suo incubo peggiore,un incubo con cui ormai aveva imparato a convivere.Non aveva più nulla da piangere,si sentiva vuoto,come se fosse stato baciato dai dissennatori.Aveva un unico palese grande desiderio,che loro due tornassero di nuovo insieme.Gli mancava così tutto di lui.Tanto lo sapevano tutti che quando Fred era morto, George se n'era andato con lui.Cercava di essere felice, con la moglie ed il figlio,ma quando era solo si rendeva conto di quanto accecante fosse la sua continua sofferenza, non gli dava tregua e lo accompagnava costantemente.Fred non avrebbe voluto che andasse così,non l'aveva previsto, continuava a pensare con un sorriso triste ogni volte che ricordava l'inizio della battaglia e la voglia di agire quasi senza pensare alle conseguenze del gemello.Poi si ridesteva e pensava che ogni caso ora lui non c'era più, ora era...
morto, non se n'era andato,non li aveva lasciati, era morto. Ricordava cosa gli diceva il fratello negli ultimi tempi,quando aveva paura ed era triste per quello che stava succedendo durante la guerra: "Troverai sempre il modo per tornare a casa, Georgie, non temere, ricordati puoi cambiare quanto vuoi ma alla fine ti renderai conto di essere sempre lo stesso,ti apprezzerai per come sei,una magnifica persona".Le ultime parole di Fred prima che si dividessero, prima dell'inizio della battaglia erano state queste: "Sei sempre stato più sensibile di me verso gli altri,se dovesse succedere qualsiasi cosa, non smettere di essere ciò che sei George,non smettere di amare gli altri nel modo stupendo di cui sei capace.E se dovessi morire, anche se non succederà,ricordati che ti basterà pensarmi e sarò sempre con te.In quel caso,vivi anche per me,sii felice anche per me. Ah, e non farti ammazzare perchè ho bisogno di te,più di quanto tu ne hai di me".Quando lo disse, guardò George come non aveva mai fatto prima, era serio, sincero,era la persona che nessuno oltre al gemello aveva avuto il privilegio di conoscere.George lo aveva abbracciato e gli aveva sussurato "ti voglio bene" all'orecchio,poi lo aveva guardato in faccia e gli aveva chiesto,anzi supplicato, di stare attento.La voce di Fred risuonava ancora nella sua testa, quando ricordava con dolore quei momenti.Forse però erano quel dolore e quelle parole, nei momenti in cui stava peggio a dargli la forza di combattere ancora,come un leone,di combattere non per se stesso, ma per il fratello.Perchè Fred aveva ragione,forse lui non era mai andato via,e George aveva una vita da vivere,una vita che voleva vivere anche per Fred. 
Il mio angolino: Allora, è la mia prima ff quindi non so com'è venuta,l'ho fatta leggere ad un'amica e a lei è piaciuta molto,non importa se ricevo critiche, anzi meglio così imparo un pò :)Beh solo questo ci tenevo a precisare,per il resto,nulla,spero di tornare presto con un'altra storia!
  
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