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Autore: marta punksnotdead    08/09/2011    3 recensioni
l'idea di questa FF è venuta in mente al mio subconscio (credo si scriva così) ovvero ho fatto un sogno e ho deciso di modificarlo per la mia prima FF! parla di una ragazza (lucrezia) che, appena trasferita a Rodeo (si è una cosa già sentita, lo so) incontra un billie joe ancora ragazzino, all'inizio si crea un finto odio, ma quando lucrezia va via da casa mette da parte il suo orgoglio e chiede aiuto a billie che passerà le notti insieme a lei mike e Trè in una casa abbandonata. Ah non è la solita storia fra billie e l'altra ragazza, ma fra la ragazza e...beh ho già detto troppo! se volete sapere leggete, al massimo perderete 20 minuti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mi sedetti su una panchina fuori da scuola, alla seconda ora avevo conosciuto Mike, non è un tipo di molte parole, anzi, ha già fatto fatica a dirmi il suo nome... si sente tanto figo per il fatto di non parlare? Con i suoi capelli biondi e i suoi occhi di ghiaccio?doveva esserci anche un certo john, che  invece non c’era.
Alla 4° ora Billie mi ha costretta a sedermi accanto a lui, mi ha detto che voleva far ingelosire una certa Adrienne...  A quanto pare era la sua ex ragazza e l’aveva scaricato senza un motivo apparente, mah che gente strana,  le persone più normali che ho conosciuto sono Tré e Billie, a proposito di quei due, mi avevano detto di aspettarli fuori da scuola, e che mi avrebbero raggiunti subito, ma è più di mezz’ora che aspetto! Faccio per alzarmi che due ragazzi alti come nani da giardino mi si parano davanti.
-dove pensi di andare Criz! Io e billie abbiamo una sorpresina per te...-  disse trè con un sorriso stampato in volto. Ma quel ragazzo ha una paralisi facciale?
-sapete che si usa salutare? Comunque credevo non arrivaste più, è più di mezz’ora che vi aspetto, pensavo vi ...ASPETTA QUALE SORPRESA???-  i due davanti a me scoppiarono a ridere come se avessi fatto la battuta dal secolo.
-Seguici ti dobbiamo mostrare un posto!-  detto questo Trè mi prese in braccio e cominciò a camminare accanto a Billie, e con me che lo riempivo di pugni per farmi mettere giù
-Cazzo Trè! Sono nata con due gambe sane, vorrei poterle usare!-
-su smettila di urlare, siamo arrivati!- e per mia grande fortuna mi rimise a terra. Mi guardai intorno, c’era un supermercato, e nel parcheggio una ventina di ragazzi punk, si facevano tranquillamente i cazzi loro.
-wow! Un parcheggio di un supermercato! Che posto stupendo.- dissi sarcastica, mentre Billie e Trè mi lanciavano un’occhiataccia.
-Questo è il 7-11, un posto dove viene chi non sa dove andare, è come una seconda casa- disse Billie con gli occhi sognanti, con gli occhi pieni di vita, e voglia di vivere.
-Oh...- non sapevo cosa dire, quindi preferivo rimanere in silenzio, evitando di dire cazzate. Osservai Billie, i capelli blu erano sudaticci, e gli si appiccicavano alla fronte, gli occhi verdi avevano una strana luce in quel posto, come se raiaffiorasse dentro la sua mente un sacco di ricordi, è davvero una seconda casa per lui.
Poi mi voltai verso Trè, quel ragazzo aveva qualcosa di speciale, grazie al suo buon umore in nemmeno un giorno sono tornata a sorridere come non succedeva da 9 anni. Lui mi guardava con il suo sorriso a 32 denti, gli sorrisi anche io. Poi si voltò verso Billie con aria preoccupata.
-Cazzo Billie c’è Adrie!!-
  Billie si girò di scatto verso di me, bloccandomi al muro, poi mi prese per i polsi in modo che non potessi fare niente, successe tutto in fretta, fatto sta che trovai la lingua di Billie Joe Armstrong rincorrere la mia, in un bacio che sapeva di birra e tabacco. Lui si staccò e puntò i sui occhi verdi nei miei. Poi biascicò qualcosa di incomprensibile. Ero rimasta shoccata. Ci vollero parecchi secondi prima che potessi riacquistare l’uso della parola.
-BILLIE CHE CAZZO HAI FATTO?-
-Scusami Criz, solo che è passata Adrienne, e volevo farla ingelosire...mi dispiace.-
-MI DISPIACE UN CAZZO! Risolviti da solo i tuoi problemi ma non mettermi in mezzo! Con permesso, io me ne torno a casa-
E mi allontanai correndo  da quel parcheggio.
Correvo. Senza una meta, volevo soltanto allontanarmi di li, mentre giravo per la città prendendo le vie a casaccio, i ricordi riaffioravano dentro la mia mente: una  bambina bionda seduta in sala d’attesa all’ospedale, quella bambina ero io. Piangevo, mio padre aveva appena avuto un incidente ed era in rianimazione, sentendo i miei singhiozzi un uomo sulla quarantina mi si avvicinò. ‘’piccolina perché stai piangendo’’ sembrava gentile così risposi trattenendo i singhiozzi ‘’il mio papà, è dentro quella stanza’’ dissi indicando una porta bianca di fronte a me ‘’ho paura che possa lasciarmi da sola.’’  Poi successe quello per cui mia madre mi ha sempre detto di non parlare agli sconosciuti, quell’uomo mi baciò, ero troppo piccola per capire le sue intenzioni, mi sembrava quasi un gioco. Ma iniziò a fare male, cominciarono le spinte, gli schiaffi, e cercò di sfilarmi la maglietta, allora iniziai ad urlare, urlai più forte possibile. E  grazie al cielo un’infermiera sentì le mie grida, mi prese in braccio mentre quell’uomo fuggiva.
Senza nemmeno accorgermene stavo piangendo, smisi di correre e mi asciugai le lacrime, ero stanca, non sapevo dov’ero, e avevo freddo. Freddo dentro.
Sentì una mano appoggiarsi sulla mia spalla, mi voltai e vidi il viso stanco, e non più sorridente di Trè.
-perché sei corsa via?-
Non gli risposi, mi avvicinai a lui e lo abbracciai, mi sentivo bene, sarei rimasta lì per sempre. Forse ho solo bisogno di qualcuno  disposto ad ascoltarmi senza interrompermi, e Trè era lì, ricominciai a piangere, bagnando la sua maglietta nera. Lui mi strinse più forte.
-Non piangere, tranquilla ci sono qui io, adesso vieni, ti accompagno a casa.-
Mi asciugò le lacrime, e mi prese la mano.
Camminavamo insieme, fianco a fianco, mano nella mano.
-Grazie Trè-
Lui sorrise, di nuovo, restammo in silenzio tutto il percorso, non un silenzio di quelli imbarazzanti, uno di quelli che non vanno interrotti, per nessun motivo.


angolo dell'autrice-
bene ecco un'altro sclero dei miei u.u pieno di colpi di scena...xD beh credo che si cominci a capire qualcosa...o almeno io capisco, perchè so già TUTTO ciò che succederà! muahahah!
grazie a xsuburbia_ sempre gentilissima ♥
e grazie anche a sara_smoke per le recensioni.
ci vediamo al prossimo capitolo
Marta's inferno.
  
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