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Autore: Aicchi    08/09/2011    4 recensioni
Gli SHINee vengono invitati da G-Dragon a trascorrere un allegro weekend in compagnia sulla propria isola...ma al loro arrivo ad accoglierli non ci saranno i loro amici e colleghi artisti, bensì una villa apparentemente abbandonata e un'allegra quanto inquietante filastrocca incorniciata sul camino...
Genere: Comico, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La storia sta per raggiungere una conclusione, ma…non troppo presto.
 
6 Capitolo: PASSEGGIATA.
 
“Come sarebbe a dire scomparso??”  Minho non riusciva a credere a ciò che aveva sentito.
“Sì, cioè…non lo so, eravamo giù, e ad un tratto abbiamo sentito dei rumori, siamo corsi su ma quando sono entrato in camera lui non c’era, insomma, non era con me e poi ho sentito un grande chiasso che veniva dal piano di sotto…io non…” Key era in preda al panico, non sapeva cosa fare, né cosa pensare…Jong era lì con lui il momento prima, e quello dopo era scomparso.
“D’accordo…cerchiamo di trovare almeno lui, stanotte…” disse grave Minho “Prima però…Key, potresti uscire un attimo dalla stanza?”
Key obbedì senza tante storie, l’unica cosa che gli importava ora era trovare Jonghyun. Si sentì in colpa per non averlo aspettato, per non essere stato con lui. Si sentiva il responsabile di ciò che gli era accaduto, e questo lo portò a versare lacrime di rabbia e di rimorso…Si asciugò in fretta le guance bagnate quando Minho e Taemin, rivestiti e armati di tanto coraggio, uscirono dalla loro camera.
“Bene, io direi di accendere tutte le luci…a questo punto, meglio vederci chiaro” propose Minho.
E luce fu. In ogni angolo della villa non vi erano più ombre.
Una volta arrivati sul pianerottolo videro uno scenario simile ai film gialli degli anni ’50. Una bottiglia di vino rosso era stesa per terra, accanto a due calici, il tutto in una pozza di liquido rosso…che era ovviamente il vino. Una finestra si era aperta e continuava a sbattere al muro a causa del forte vento che tirava fuori.
“Questo è quello che vi ha spaventato prima: il vento” disse Minho, rivolgendosi a Key.
“Ma sentivamo dei colpi decisi, e il vento non ha i pugni!”
“Non lo vedi? E’ un ramo dell’albero qua fuori che picchiettava sul vetro!”
“Ma…!” Key era ancora un po’ scosso sia per il vino che per la scomparsa di Jonghyun, e non seppe replicare all’evidenza del suo equivoco. “E allora dov’è finito Jonghyun?”
“Se lo sapessi non saremmo qui adesso…”
Minho non volle chiedere a  Key cosa erano andati a fare al piano di sotto, tanto la bottiglia e i due calici glielo stavano suggerendo per lui.
Lo cercarono in lungo e in largo, ma di lui nessuna traccia…
“Dovremmo tornare nelle nostre camere…sono sfinito, non mi reggo più in piedi…” fece Taemin
appoggiandosi alla schiena di Minho.
Key non voleva perdersi d’animo, ma la stanchezza e il vino in corpo lo imploravano di sdraiarsi su un letto morbido e di riacquistare un po’ di forze.
Ritornarono al piano di sopra e una volta arrivati davanti la porta, Taemin e Minho si scambiarono uno sguardo…Tae, rivolto a Key, propose “Perché non vieni a dormire con noi? Se non te la senti di rimanere da solo…”
Key declinò il loro invito scuotendo la testa, entrò nella sua camera e, toccato letto, si addormentò immediatamente. Era davvero stanco. E così fecero anche Taemin e Minho, abbracciati l’un l’altro, combattendo la paura di perdersi.
Il mattino seguente, i tre piccoli Shinee si diressero in cucina per fare colazione con ciò che potevano ingurgitare in quello stato. Key aveva una faccia devastata, sia dal poco riposo sia dalla scomparsa di Jong…
Aprendo il frigo scorsero delle buste di latte, con cui decisero di fare colazione insieme a qualche marshmallow. Si trasferirono nella sala di ritrovo e all’improvviso Key, con lo sguardo perso nel vuoto, mentre tutti mangiavano, disse “E’ tutta colpa mia…non solo l’idea di scendere ieri notte è stata mia, ma…gli avevo anche detto che il prossimo sarebbe stato lui…come ho potuto…” si rimproverò nascondendo il proprio volto tra le mani.
Minho appoggiò una mano sulla spalla del compagno per confortarlo e disse “Non dire cosi, Key, non è colpa tua, vedrai, lo ritroveremo presto…e anche Onew”.
Ad un certo punto Key si voltò, fissò l’oggetto alle sue spalle e si alzò per riprenderlo in mano per la seconda volta.
“Come diceva la seconda strofa della filastrocca?” chiese Taemin quando vide che Key si era pietrificato con la cornice davanti ai propri occhi. Con un filo di voce recitò:

Nove poveri negretti
fino a notte alta vegliar:
uno cadde addormentato,
otto soli ne restar.

“La strofa seguente consiglia di non andare “a passeggiar”, qualcuno potrebbe rimanere indietro…”
“No, non possiamo agire secondo quello che dice quella stupida filastrocca, dobbiamo andare a cercare Onew e Jonghyun fuori, in casa abbiamo controllato ovunque e non li abbiamo trovati, ci rimane l’isola…non è molto grande, in una giornata riusciremo a setacciarla tutta…questa volta dobbiamo essere solo più attenti e rimanere sempre uniti” suggerì Minho.
“Vuoi davvero rischiare??” chiese incredulo Key.
“Abbiamo altre alternative?? Vedrete che se ci guarderemo alle spalle non ci accadrà niente” concluse sicuro Minho.
Finita la colazione, ciò che rimase degli Shinee si diresse verso l’uscita.
“Bene, diamoci da fare, e questa volta non dobbiamo tornare a mani vuote…” fece Taemin per incoraggiare i propri compagni.
Si incamminarono in direzione est rispetto alla villa, e si inoltrarono così nella natura intorno ad essa.
Gli alberi erano molto alti, il cielo non era dunque ben visibile e, man mano che procedevano, la flora aumentava, intralciando maggiormente il cammino degli Shinee.
Dopo aver urlato invano i nomi di Jonghyun e Onew per più di un’ora, Key si fermò ansimante, mentre il resto del gruppo andò avanti. Stava per richiamare la loro attenzione, quando, all’improvviso, mosso un passo, si sentì mancare la terra sotto ai piedi e precipitare nel vuoto…
Minho sentì un rumore alle sue spalle. E non vide più Key. Fermò Taemin con un gesto della mano. Si guardò intorno con aria sgomenta.
“No, non è possibile…”
 
  
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