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Autore: Beatriz    08/09/2011    12 recensioni
Venghino, signore e signori, venghino.
Solo per voi i più grandi classici della letteratura rappresentati da Kevin, Nicholas e Joseph in versione pienamente umoristica ed esilarante.
Joe, che in quel momento aveva le palle più girate di una trottola, fece per risponderle ma improvvisamente l’iphone nella sua tasca cominciò a vibrare, salvando la futura sposa. Dall’altra parte del telefono suo padre, tutto trafelato, prese a parlare.
«Guarda che Don Abbondio m’ha detto che il matrimonio non s’ha da fare»
Joe sgranò gli occhi. «Come non s’ha da fare?E il ristorante? »
Si preoccupò giustamente il povero ragazzo. Suo padre sospirò.
«Non vuole sposarvi, dice che è stato minacciato da Kanye West perché Taylor ha vinto il premio e Byoncè no. Ma tu ci stai capendo qualcosa? »
Joe, dimostrando ancora una volta la sua immane pazienza, sorrise amorevolmente. «Ora io vengo lì in canonica, stacco le palle al prete, le frullo, gliele faccio ingoiare e poi vediamo come reciterà un perfetto Latinorum in falsetto»
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                           3.




Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, e capii che non avevo pagato l’Enel e che forse alla siepe serviva una sfoltita, giusto perché mentre innaffiavo il roseto Mowgli mi aveva salutato saltando da una liana all’altra.
Ah, quella selva selvaggia, e aspra, e forte, che solo a pensarci ancora mi cago sotto. E in effetti tutti i torti non li avevo, visto che dopo qualche passo in sospeso nell’oscurità, tre orrende creature mi si avvicinarono, accompagnando il loro volto mostruoso con ghigni satanici. Trasalii, non appena le mie pupille misero a fuoco l’atroce visione.
La prima, aveva il corpo da pesce e il volto della De Filippi. Il secondo, invece, era Gian Galeazzi travestito da cane e il terzo, il più terrificante: Sgarbi, che non aveva bisogno di mutazioni.
Dopo essere riuscito ad evitare di partecipare come ospite a una puntata di “C’è Posta per Te”, e aver affrontato un percorso chilometrico per non essere sbranato da Galeazzi, mentre Sgrabi mi urlava contro “Capra!”, raggiunsi Caronte, il traghettatore dei morti, che somigliava in modo pazzesco a David Letterman.
«Oh uomo, ma tu non sei colui che presenta il “David Letterman Show”?»
Domandai, e lui distese le labbra in un ghigno famelico. «Sto sostituendo Maurizio Costanzo, che è andato a fare colazione. Tu, piuttosto, sei vivo!»
Esclamò lasciando tuonare la terra sotto i miei piedi. «Ma che cazzo di perspicacia, oh!»
Sbottai ironicamente, prendendo posto sulla barca che mi avrebbe aiutato ad attraversare il fiume.
«Chiunque voglia attraversare il fiume, deve prima morire,-Ribattè il vecchio senza alzare lo sguardo –Tu no puoi. Sei vivo»
Mi diedi una grattata, perché non si sapeva mai, e dopo averlo preso a palettate sul culo, con molta delicatezza, decise di accompagnarmi sul ciglio opposto di quel corso d’acqua rosso come il sangue. Non appena posai la suola delle mie scarpe di stoffa sul terreno, da dietro un cespuglio spuntò Virgilio, il grande e carismatico Virgilio.
«Tu sei colui che scrisse l’Eneide anni or sono»Dissi, fiero della mia sapienza, ma l’uomo scosse la testa arricciando i baffi.
«Io sono Virgilio, il creatore del sito di ricerca su Internet. Quella è roba vecchia, ormai»E detto questo, si abbassò la tonaca dorata, perché un uomo che ti spunta da dietro un cespuglio con un pacchetto di Cleenex ultra delicati in mano di certo non giocava a carte.
«Dove mi porterai, ora?»
Virgilio mi circondò le spalle con un braccio. «Attraverseremo l’inferno, ogni girone, e vedrai come chi ha sbagliato nella vita terrena, ora soffrirà in eterno»
«Vuoi dimostrarmi quanto noi umani possiamo essere ingiusti, e quanto dovremo soffrire giunti qui, vero?»
Lui scoppiò a ridere. «No,- Rispose –Solo che dopo la tana di Lucifero c’è un MC che è aperto fino a tardi, e io ho fame»
Così, tra il tanfo di zolfo e il calore del fuoco, camminavamo tra i vari gironi fino a raggiungere quello dei lussuriosi, dove una coppia di innamorati, di nome Paolo e Francesca, ci avvicinò senza allentare la presa delle loro mani congiunte.
«Chi siete voi?»Domandai, e Francesca cominciò a cantarmi la sua storia nemmeno fossimo in High School Musical. La sua voce continuò a fracassarmi i coglioni fin quando non svenni. No, non per la commozione. Semplicemente per un calo di zuccheri, ma quanto cazzo era lontano questo fantomatico MC?Se avessi saputo che mentre esploravo il giardino di casa mia mi sarei dovuto subir tutto un viaggio extraterreno, mi sarei portato dietro un pacco di Pavesini, solo nove calorie per biscotto. Lo dice anche la Pellegrini.
Una volta affrontati tutti i gironi, tra cui quello dei golosi, quello di coloro che parlavano sempre di politica, quello delle persone che si facevano film porno mentali guardando mio fratello Joe in TV, e quello dedicato a Vladimir Luxuria, ci fermammo a salutare Lucifero.
Una personcina cordiale, nulla a che ridire, se non fosse per il fatto che era così brutto che a confronto Mr Bean somigliava ad Angelina Jolie. Si offrì di pagarci la cena al MC, e io riuscii ad ottenere anche il numero della commessa che ci aveva servito le patatine. Una tipa stramba. Diceva di chiamarsi Riccioli D’Oro, ed era vittima di tre orsi della mafia che la obbligavano a prostituirsi. Ma questa, credo, sia un’altra storia.
Dopo aver finito di cenare, ci intrufolammo in un cunicolo buio e stretto, a dir poco claustrofobico, che ci trasportò verso il purgatorio, una montagna più alta del Kilimangiaro dove le povere anime ormai immortali erano costrette a subire ore e ore di karaoke da parte di Giusy Ferreri.
«Perché siamo qui, ora?»Domandai a Virgilio osservando l’enorme e lungo percorso che ci attendeva. Il mio fidato compagno mi sorrise.
«Se arrivi in paradiso, c’è una figa stratosferica che ti accoglie al cancello. Ne vale la pena, si chiama Danielle»
«Non era Beatrice?»
Lui alzò un sopracciglio con fare scettico. «E’ stata licenziata, si era data da fare con i Raffaello al cocco e non entrava più nel vestito bianco che doveva indossare. Ora è in cura alla DCD»
E detto questo, decidemmo di prendere il bus turistico che ci avrebbe accompagnato fin sopra la cima. Dovetti fare a gomitate con i turisti cinesi armati di macchina fotografica e reflex professioniste, «Anche lei va in Paradiso?»Mi domandò uno dei tanti accecandomi con il flash. Io sospirai. «Ma perché non ve ne andate tutti a ‘Fanculo?»
I turisti mi applaudirono, cominciando a ripetere ‘Fanculo come se fosse una bella meta turistica da consigliare. Scendemmo all’ultima fermata, davanti i cancelli del Paradiso. Ero tentato di citofonare alla voce di Dio per poi andare a nascondermi, ma Virgilio mi fermò per un polso.
«No ma sei cretino?Guarda che con quello lì non si scherza eh, se si incazza ti incenerisce, poi non voglio saperne nulla»
Decisi che aveva ragione, e una volta che Virgilio ebbe citofonato a San Pietro chiedendogli di scendere con le chiavi, le sbarre di metallo finemente ornate in oro e argento si spalancarono e il mio compagno mi salutò.
«Dove vai?,» Chiesi, dispiaciuto del suo allontanamento.
«Non sono stato battezzato,-Rispose, asciugando una lacrima che gli rigava il volto diafano –E non posso entrare in paradiso. Tieni,- Mi diede un lurido pezzo di carta bianca–Fallo autografare da Madonna»
«Vuoi dire dalla Madonna, la madre di Gesù »
«No,-Sbottò Virgilio facendomi l’occhiolino –La vera Madonna, la cantante, è qui. E’ ospite alla sagra della pasta e fagioli organizzata da Sant’Antonio »
E detto questo, si dissolse nell’aurea dorata che lo aveva accompagnato per tutto il percorso. Mi voltai nuovamente verso le candide nubi del paradiso, e davanti ai miei occhi, all’improvviso, comparve la figura più bella e celestiale che avessi mai visto, più figa anche della Anderson. Aveva gli occhi color del cioccolato, le labbra carnose e i capelli delle stesse tonalità del caffè. Le presi una mano, baciandola con umiltà.
«Tu devi essere Danielle »
La ragazza annuì. «E tu devi essere quel pirla che si è visitato tutti e tre i regni»
«Oh cazzo, corrono le voci qui, eh?-Domandai ironico premendo sulle ginocchia per alzarmi –Tu sei bellissima!»
«E sono un angelo,»Precisò lei ammiccando con lo sguardo «Questo vuol dire che non ho sesso. Posso essere un uomo, come una donna»
«Non mi interessa, non dire niente. Che tu ti chiama Danielle, o Giulio, io ti amo»
E cominciammo a limonare come due ossessi sfogando le nostre fantasie sessuali dietro una nuvola con la forma di un pony. Quando ci rivestimmo, Danielle mi accompagnò nell’alto dei cieli, a visitare il Signore. Mangiammo del buon cibo, tutto cucinato da Giovanni Rana che era lì per l’occasione, e l’Altissimo mi insegnò a fare le pernacchie con l’ascella. Un vero burlone. Pensate che quando finì il prosecco, chiese a suo figlio di trasformare l’acqua Rocchetta che rendeva puliti dentro e belli fuori in Ginger, e cominciammo a bere come cammelli. Una volta consumato il lauto pasto, mi risvegliai improvvisamente nel mio giardino. Era sdraiato sull’erba fresca, sotto le fronde di un cipresso. Guardai la canna arrotolata alla mia sinistra, e la gettai lontano.
Capii solo allora, che era giunto il momento di farla finita. 






Buonasera gente che amo da morire *-*
9 recensioni, non ci credo. Cioè, questa minchiata, nata come una sfida contro me stessa, sta ottenendo tantissimo successo, e io non so come ringraziarvi :')
Mi fa piacere sapere che vi faccio ridere, davvero, mi riempie il cuore di gioia. Oggi vi posto una rivisitazione della Divina Commedia, che ha come protagonista il nostro amatissimo Kevin in versione Dantesca. Giuro che questa volta è stato davvero difficile, ma spero di esserci riuscita lo stesso, e se così non fosse, chiedo umilmente scusa a tutte le mie lettrici ^^ Ovviamente non mi stancherò mai di ricordare che qui E' TUTTO UMORISMO, IO NON SONO CONTRO NESSUNO E NON PRENDO IN GIRO NESSUNO, E' SOLO PER RIDERE.
Ora che ricomincia la scuola non so quando riuscirò a postare, ma spero comunque molto, molto presto.
Un bacione, e grazie ancora. A tutte. Siete belle.
Simona

  
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