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Autore: Franky93    08/09/2011    2 recensioni
Alex è un semplice ragazzo di 15 anni, con la passione per i Pokémon fin da quando era piccolo. Un bel giorno, riceve dal Professor Elm il compito di completare il Pokédex e, insieme al suo Starter, partirà per Johto non solo con lo scopo di aiutare il Prof., ma anche per poter diventare uno dei migliori Allenatori della Regione. Riuscirà questo giovane a perseguire il suo obiettivo fino alla fine? [Basata sulla trama di Heart Gold e Soul Silver; Personaggi originali]
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Cap.33:
Travestimenti e parole d’ordine

-Ma chi si rivede… due mie vecchie conoscenze- esordì il ragazzo, squadrando da capo a piedi sia Alex che Lance, rivolgendo a quest’ultimo un’occhiata parecchio feroce e poi additandolo –Tu, soprattutto… che ci fai qui?-

-Potrei farti la stessa domanda, anche se la tua performance con quello Sneasel sembra parlare da sé- rispose il Campione con tono tranquillo, indicando le varie Reclute dei Rocket sparse per il pavimento che stavano ancora contorcendosi dal freddo –E ti dirò… non mi aspettavo di rivederti, specie dopo quella brutta faccenda all’orfanotrofio-

-Orfanotrofio? Ma allora…- intuì Alex, sgranando gli occhi dalla sorpresa.

-Proprio così, idiota- gli confermò il rivale –Colui che ha salvato me ed Amy da piccoli è il pagliaccio col mantello che hai di fianco a te- aggiunse, per poi fare un lieve cenno al suo Pokémon di prepararsi alla lotta –Vi avverto: se anche voi siete venuti qui per il Team Rocket, allora statene fuori… loro sono solo miei e di nessun altro, chiaro?-  

-Ma sai che ciò che stai facendo è sbagliato, vero?- domandò il moro.

-E con questo? Loro mica sono venuti a suonare alle porte della mia “casa” quando è avvenuto quell’incidente… sono subito piombati dentro e hanno incominciato a prendere ostaggi ed eliminare chiunque vi si opponesse… e il tutto solo per cercare uno stupido Pokémon raro che era custodito lì dentro… Hai solo una vaga idea di quante vite siano state tolte solo per quel Pokémon? Ed è per questo che quella volta a Foglianova sono andato da Elm e gli ho sottratto Totodile… per assicurarmi un forte alleato per la mia vendetta contro quei maledetti… mi sono ripromesso che gliela avrei fatta pagare, anche se questo sarebbe significato farmi odiare da tutti, persino dai miei Pokémon… come si dice, “occhio per occhio, dente per dente”-

-Su questo potresti anche avere ragione- ribatté Lance –Ma rimane il fatto che se continui a proseguire così, non ti sentirai mai soddisfatto! Finirai solo con l’autodistruggerti senza neanche accorgertene, fino a quando di te non rimarrà altro che un guscio vuoto e ridotto all’apatia-

-Ora basta!- ringhiò di rimando l’altro, mentre il suo Sneasel scendeva già in campo e mostrava gli artigli, pronti per essere usati –Abbiamo anche parlato fin troppo, perciò se volete proseguire, dovrete prima passare su di me!-

-Se proprio non abbiamo altre scelta…- proferì Alex, scambiandosi uno sguardo di assenso con il suo Starter, salvo essere fermato da Lance, che gli si frappose davanti senza esitazione –Ma che…?-

-Lascia che me ne occupi io. Tu intanto raggiungi gli altri- gli intimò il rosso, dando cenno al suo Dragonite di farsi avanti.

-Sicuro di non volere una mano?-

-Tsk… con chi credi di avere a che fare? Sono pur sempre il Campione, io. Vedrai, appena avrò finito con lui vi raggiungerò prima possibile-

-Ok… ma sii prudente. Ci ho lottato varie volte con lui, e credimi, sa essere molto spietato, se vuole- lo avvertì infine il ragazzo, per poi correre via e imboccare un corridoio differente mentre pensava “Fatti valere… Lance…”

***

-Perfetto, ora che abbiamo entrambe le password, possiamo tranquillamente entrare nell’ufficio del loro Boss, giusto?- domandò Matt, che nel frattempo si era riunito con Dylan e Fran insieme a Amy, che ora stava curando i loro Pokémon tramite l’uso di alcune Bacche e Pozioni.

-Proprio così…- rispose per lei l’albino, intento ad occuparsi della porta blindata immettendovi le due chiavi d’accesso –Ma ammesso che si tratti davvero di lui, è sicuro che non basterà la forza di uno solo per batterlo…-

-Già, e al momento i nostri Pokémon non sono ancora abbastanza forti per affrontare un nemico del genere- rifletté Fran con tono pensoso e quasi preoccupato -Se solo ci fosse almeno Alex con noi potremmo avere qualche chance in più-

-Certo... anche se questo andrebbe contro a quanto ha pianificato Lance… voglio dire, siamo comunque i suoi compagni di viaggio, e credo che non ci sia nulla di male se per una volta facciamo anche noi la nostra parte…-

-Beh, vista in questo modo hai ragione, però…- ma prima che la ragazza potesse continuare, Dylan si era allontanato dalla porta blindata e le aveva messo le mani sulle spalle dopo essersi avvicinato a lei, facendola arrossire.

-Non devi preoccuparti di nulla…- disse lui, sorridendole -È tutta una questione di fiducia nelle proprie capacità, e se come me credi che esserci uniti nel viaggio del nostro amico non sia stato solo un caso o una perdita di tempo, allora sono sicuro che ognuno di noi potrà fare qualcosa di davvero unico per la riuscita della nostra missione, anche se quel “qualcosa” sarà poco…-

-Ben detto, amico- lo appoggiò Matt, andando a finire di digitare ciò che rimaneva della password al posto suo –Il nostro Al si fida di noi come noi ci fidiamo di lui, e questo fa di noi un gruppo di veri amici, e qualsiasi cosa accadrà, ci sosterremo sempre a vicenda-

-Uno per tutti e tutti per uno, come si dice in questi casi, ih ih ih- sorrise Amy, che dopo aver sentito quelle parole aveva preso la sfera di Reddy e lo aveva osservato con uno sguardo felice –Vedrai, non appena finiremo con loro, non avrai più nulla da temere, e tornerai sicuramente un Gyarados felice- aggiunse, notando poi il Pokémon Ferocia annuire in modo quasi impercettibile.

E alla fine, una volta che la porta blindata ebbe dato il suo consenso ad aprirsi, i nostri ebbero modo di entrare nell’ufficio del Boss del Team Rocket, che si rivelò essere una stanza molto semplice, ma arredata in modo elegante e con tanto di scrivania recante la targhetta col nome inciso sopra. Non appena i quattro gli si avvicinarono, la sedia davanti alla scrivania si girò, mostrando la figura del loro principale nemico, un uomo di età adulta dai capelli neri e gli occhi scuri, vestito con un elegante completo nero recante la classica R rossa dei Rocket.

-Ben arrivati, miei sgraditi ospiti- esordì l’uomo, alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a Dylan e gli altri –Io sono Giovanni, l’indiscusso Boss a capo della più potente organizzazione mai creata… il Team Rocket- aggiunse, per poi abbozzare un sorrisetto -O almeno, così direbbe il Boss se fosse davvero qui in questa stanza…- continuò poi, non smettendo di sorridere.

-Uh? Che vorresti dire?- domandò uno stranito Matt.

-Non è ovvio?- ribatté l’uomo, la cui voce era cambiata di colpo, portandosi poi una mano sul volto, che si rivelò essere una maschera, e mostrare il suo vero aspetto, caratterizzato da un volto dai lineamenti affilati, curiosi capelli viola e un pizzetto –Chi avete davanti non è altri che il maestro dei travestimenti del Team Rocket, il Generale Maxus- proseguì, togliendosi il completo e mostrare così la sua divisa.

-Un Generale…- sibilò Dylan –Immaginavo fosse tutto fin troppo facile… e a mio dire anche molto forzato, dato che il vostro Boss dovrebbe essere sparito da fin troppo tempo senza lasciare traccia di sé…-

-Già, ma in ogni caso, Boss o no, non sarà un avversario facile- disse Fran, mettendo mano alle Pokè Ball –Che ne dici se ti sfido io?-

-Ti dirò, l’idea non mi dispiace affatto, anche se, a dire il vero, in confronto a tutte le Reclute e a quella testa calda di Milas, potete considerarmi più un bravo ragazzo che un criminale- rispose l’interessato –E se mi batti, tu e il tuo gruppetto potreste guadagnarci molto, visto che potrei dirvi dove si trova ciò che è l’orgoglio della nostra operazione “Evoluzione di massa”-

-“Evoluzione di massa”?- domandò Amy.

-E-sa-tto- rispose divertito il Generale –Si tratta del nostro esperimento più riuscito, se così possiamo definirlo. Ma andando con ordine… tutti voi sapete che quando un Pokémon acquista abbastanza esperienza durante una lotta, questi si evolve e diventa anche più forte, giusto? Ebbene, io e la mia èquipe di scienziati abbiamo ideato un modo per rendere un po’ più “veloce” l’evoluzione- aggiunse, notando l’interesse negli sguardi dei suoi giovani interlocutori –Adesso vi starete chiedendo cosa abbiamo pensato, e io ovviamente vi risponderò così: attraverso le onde radio-

-Onde radio? E a cosa vi potevano mai servire?- gli chiese Matt.

-Facile, mio caro- riprese il discorso l’uomo –Grazie al nostro genio abbiamo creato una sequenza radio che se ascoltata dai Pokémon ne avrebbe stimolato l’evoluzione diretta, il tutto per facilitare la nostra ricerca di Pokèmon rari su cui mettere le mani per i nostri scopi, ovviamente- proseguì con tono molto orgoglioso e a tratti anche vanitoso –Le prime cavie sono stati alcuni Magikarp che abbiamo preso dal Lago d’Ira, anche se tuttavia uno in particolare non ha risposto bene alle nostre aspettative e, dopo neanche un’ora di esperimenti lo abbiamo rigettato nelle profondità del Lago, in quanto cavia inutile… o forse neanche tanto, dato che tempo più tardi abbiamo scoperto che si era evoluto in un magnifico esemplare di Gyarados rosso, anche se molto più aggressivo e pericoloso-

-Cosa? Un Gyarados rosso? Ma allora…- Amy non credeva alle sue orecchie.

-Proprio così, ragazzina. Grazie al mio genio e ai miei scienziati, oltre che a quel curioso avvenimento, abbiamo avuto la conferma che la nostra frequenza radio funziona a meraviglia, e che presto, se tutto procederà secondo i piani, non solo Mogania, ma l’intera Regione pullulerà di Pokémon evoluti e di alto livello-

Detto questo, Maxus mise da parte le parole e si lasciò andare ad una lieve risata divertita, lasciando che i ragazzi lo guardassero con occhi schifati, e soprattutto la giovane Allevatrice dai capelli rossi sembrava la più inorridita fra tutti i presenti. Come era possibile che al mondo potessero esistere persone così crudeli e meschine? No, questo non poteva proprio accettarlo, e a riprova di questo, mise mano anche lei alle Poké Ball e raggiunse l’amica, tenendosi quindi pronta alla battaglia imminente.

-Beh, direi che ho parlato abbastanza- disse il Generale –E penso sia giunto il momento di passare all’azione-

-Nessun problema, noi siamo pronte. Giusto, Amy?-

-Certo che sì, Fran-

-Dategli quel che si merita!- disse Matt, facendo il tifo per loro.

-E siate prudenti, mi raccomando...- aggiunse Dylan.

-Puoi starne certo- ribatté la rossa –Non permetterò che un criminale come lui la passi liscia, specie dopo quello che ha fatto-

-Se è per questo, nemmeno io. Non c’è scusa per aver compiuto un simile affronto verso quei poveri Pokémon- incalzò l'altra.

-Uh… questo è un colpo basso, mie care. Ma in tal caso, non lamentatevi se poi vi farò così male da farvi piangere… Vai, Zubat!-

-Se qui c’è qualcuno che piangerà, quello sarai tu. Vai, Vaporeon!- disse Amy.

-Mareep, è ora di combattere!- le fece eco Fran.

Nel giro di pochi secondi, i tre Pokémon erano già in campo, pronti a lottare, tuttavia nonostante l’evidente svantaggio numerico Maxus sembrava parecchio tranquillo, quasi rilassato, come se avesse la situazione sotto controllo.

-Ok, Zubat, per prima cosa parti con Stordiraggio puntando sulla tenera pecorella della ragazzina- ordinò il Generale, lasciando poi che il pipistrello emettesse dalla bocca un’inquietante sfera luccicante, la quale circondò Mareep per poi sparire all’istante, lasciando il Pokémon Lana in stato di Confusione.

-Se pensi di batterci con strategie di questo tipo ti sbagli. Vaporeon, vai e congelalo con il tuo Geloraggio!- disse invece Amy.

-Vaaa… pooooo!- ubbidì il Pokémon Bollajet, utilizzando la mossa di tipo Ghiaccio contro l’avversario, ferendolo e allo stesso tempo bloccandogli le ali.

-E se non basta… Mareep, vendicati usando Tuonoshock!- aggiunse Fran impartendo il comando al suo Pokémon, che nonostante la confusione riuscì fortunatamente a mirare contro Zubat e folgorarlo per bene.

-Zuuu… bat- sibilò il tipo Veleno, ormai K.O.

-Uhm, devo dire che non siete niente male, ma siamo solo all’inizio, belle mie, e ora è il turno di Koffing… Vai!-

E come il membro di alto rango dei Rocket lanciò la Ball e fece uscire il Pokémon Velenuvola in campo, questi cominciò a gironzolare per la stanza espandendo fumo ovunque come erano soliti fare gli altri esemplari della sua specie, e subito dopo, non appena il suo Allenatore gli diede un segnale, cominciò ad emetterne una quantità maggiore davanti a Vaporeon, impedendogli la visuale.

-Muro di Fumo… Un classico…- commentò Dylan, usando un suo fazzoletto come filtro per respirare –Sarà pure un Generale, ma le tattiche che usa sono a dir poco elementari, per non dire viste e straviste-

-Già… coff coff…- concordò Matt, tossendo un po’ a causa del fumo.

-Non sottovalutatemi, mocciosi- replicò il diretto interessato –Saranno anche delle strategie vecchie quanto i vostri nonni, ma sono comunque molto efficaci. Se pensate che mi stia sbagliando, allora perché non provate ad attaccarmi, o forse non avete abbastanza coraggio perché in fin dei conti siete solo due ragazzine inutili che pensano di essere forti solo perché hanno dei Pokémon?-

Come Fran sentì quelle parole, tra l’altro dette con una boria e una spocchia al limite dell’arroganza, ella iniziò ad innervosirsi e cominciò a digrignare i denti, il tutto mentre Amy cercava inutilmente di calmarla.

-Ritira subito quello che hai detto!- intimò la ragazza a denti stretti.

-Oh, che paura… ho forse toccato un tasto dolente, mia cara?- rincarò la dose con tono irriverente il Generale trasformista

-Puoi scommetterci… e ti avverto: se non le ritiri subito passerai dei guai-

-Allora che aspetti? Attaccami e vediamo che succede-

-Ti accontento subito! Mareep, Tuonoshock, subito!-

-No, aspetta, Fran! Mareep è ancora confuso!- le urlò Amy, ma invano.

E infatti, non appena la piccola pecora lanciò il suo attacco, questi, complice la Condizione di Stato ancora attiva, fu calibrato in modo che colpisse solo lei, folgorandola solo leggermente. Vedendo come fosse bastata una semplice provocazione a dargli un piccolo vantaggio Maxus ghignò divertito, anche se l’Allevatrice dai capelli rossi non era dello stesso parere ed era già passata all’attacco per poter rimediare all’errore dell’amica.

-Presto, Vaporeon, colpisci con Bollaraggio!- disse lei, mentre il tipo Acqua si preparava a caricare e poi rilasciare la raffica di bolle contro Koffing… per poi finire col mancarlo totalmente, segno che il Muro di Fumo aveva fatto effetto.

-Visto cosa succede a darsi delle arie, mie care?- le irrise l’uomo –Mi sembra incredibile che sia bastato così poco per mettervi in difficoltà… in ogni caso, direi proprio che questo round volge a favore mio, e sapete perché? Perché ora il mio caro amico Koffing ci delizierà con una bella Autodistruzione- aggiunse, per poi schioccare le dita e assistere alla visione del suo Pokémon che iniziava a gonfiarsi quasi all’inverosimile per poi esplodere, travolgendo sia lui che i due Pokèmon avversari… e alla fine ritrovarsi K.O. insieme a loro.

-Oh, God… così non va bene, non va affatto bene- esclamò il chitarrista, sconvolto da ciò che aveva appena visto.

-Fran…- proferì Dylan, evidentemente preoccupato per la ragazza e per come avrebbe reagito alla vista di quello spettacolo.

-Ma… Mareep…- balbettò Fran, vedendo la pecorella a terra.

-Va… poreon…- disse una Amy con gli occhi sgranati dallo stupore –No… non posso crederci… Eppure un attimo fa…-

-Eh, che volete farci, mie care? Questo è il rischio che si corre andando a sfidare un Pokémon che conosce Autodistruzione, e penso sia inutile dire che è sempre stata la mia tattica preferita- disse il Generale, richiamando Koffing nella sfera, per nulla toccato dalla cosa.

-Sei solo un mostro!- ribatté la rossa -Come puoi trattare così i tuoi Pokémon? Non ti rendi conto che così lo fai soffrire inutilmente?-

-Risparmiami le critiche, mocciosa! Pensi davvero che a tipi come noi interessi qualcosa dei sentimenti dei Pokémon? Ma cresci! Per noi questi mostriciattoli sono solo strumenti utili per il nostro guadagno personale, non amichetti o altre stupidate per bambini- ribatté l’uomo, per poi mandare in campo quello che doveva essere il suo ultimo Pokémon, Raticate.

-Ah… ma davvero?- gli domandò Fran, con lo sguardo abbassato, mentre richiamava il suo Pokémon -Pensi davvero che i Pokémon siano solo strumenti, che non possano avere sentimenti come noi umani? Allora non hai proprio capito nulla di noi Allenatori- aggiunse, mandando in campo il suo Eevee, pronto a combattere.

-Aspetta, Fran- la fermò Amy –Voglio affrontarlo io, per questo round-

-Ne sei sicura? Guarda che posso comunque darti supporto-

-Lo so, ma non voglio che anche Eevee corra rischi inutili e finisca K.O.. E poi, per nostra fortuna ho con me il Pokémon adatto-

-Uh? Che intendi dire?-

-Fidati di me… è il momento, Reddy! Vai!-

In un primo momento, Maxus non parve capire cosa avesse in mente Amy, ma non appena vide uscire un grosso Gyarados rosso dall’Ultra Ball che la ragazza aveva lanciato, il Generale rimase letteralmente di stucco, così come Raticate, che era rimasto letteralmente di sasso.

-Ma… Ma quello non sarà mica…- balbettò lui.

-Esatto, è proprio lui, il Gyarados rosso che viveva nel Lago d’Ira- confermò lei sorridendo, per poi lasciare che Reddy ruggisse di rabbia contro il Generale -Sentito? Pare che sia molto felice di vederti dopo tanto tempo, non trovi?-

-Ehm… però non cambia il fatto che sono in vantaggio. Raticate, Iperzanna!-

-Reddy, usa Ira di Drago, subito!-

E senza farselo dire due volte, lo scintillante Pokémon dalle squame rosse emise balla bocca le fiamme violacee tipiche della sua mossa, travolgendo senza pietà il Pokémon Topo, il quale ripartì subito all’attacco sotto l’ordine successivo del Generale, ma…

-E adesso usa Morso, vai!- continuò la rossa, vedendo poi il tipo Acqua azzannare senza pietà il suo avversario, sbalzandolo via e facendolo cascare proprio sulla testa del suo padrone, lasciandolo leggermente intontito.

-Wow, tutto ciò mi lascia senza parole- disse Matt.

-Già, puoi dirlo forte, amico- aggiunse Fran, non potendo trattenere una risata quando vide Maxus, che fino a poco prima faceva il gradasso, ora in preda al panico più totale di fronte agli attacchi di Reddy

-Dimmi un po’, caro il mio Generale…- gli si rivolse Dylan –Come ci si sente ad esser attaccati proprio da una tua ex-cavia?-

-Grr… non mi avete ancora sconfitto. Raticate, Sgranocchio!-

-Mi dispiace deluderti, ma temo che ormai l’esito di questo scontro sia già stato deciso dal momento in cui Reddy è sceso in campo- proferì Amy, per poi dare l’ultimo ordine al suo Pokémon –Finiscilo usando Tornado!-

-Gyaaaaah!- ruggì il Pokémon Ferocia, agitando la coda e provocando una tremenda folata di vento che travolse non solo Raticate, che si ritrovò esausto, ma persino il Generale dei capelli viola, che finì con l’andare a sbattere contro la scrivania dell’ufficio, ritrovandosi sconfitto su tutta la linea.

-No, non è possibile…- si lamentò l’uomo –Eppure la mia strategia era perfetta, e sarei anche riuscito a battervi...-

-In ogni caso, rimane il fatto che abbiamo vinto… perciò ora rispetta l’accordo e fuori le informazioni…- gli intimò Dylan, agguantandolo.

-Tsk… e va bene… ciò che cercate è un generatore di onde radio che si trova al terzo piano sotterraneo, e la parola d’ordine per accedere a esso è “Viva Giovanni”, ma non credo che saperlo vi aiuterà molto, dato che la porta si apre con la mia bellissima voce…-

-Beh, questo non è affatto un problema...- sorrise l’albino, tirando fuori da una tasca un registratore portatile –Visto?-

-R… Razza di…- fu l’ultima che riuscì a dire Maxus, prima di svenire a causa di un pugno datogli dal ragazzo, ormai stufo di sentirlo parlare.

Fine Cap. 33
   
 
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