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Autore: yami no tenshi    08/09/2011    6 recensioni
Da quando hai iniziato ad odiare l’odore della vaniglia, Sirius?
Storia partecipante all'Amortentia contest di Lyla Baudelaire.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Autore:  yami (sul forum) e yami no tenshi (su efp)
Titolo :   Vaniglia
Personaggio assegnato e pairing scelto:  Sirius Black; James/Sirius
Altri Personaggi:  James Potter, Lily Evans
Ambientazione scelta: Dormitorio di una della Case di Hogwarts (Grifondoro)
Prompt utilizzato:  Sapone
Genere:  Romantico, Triste
Avvertimenti:  Slash, Flashfic
Rating:  Giallo
Introduzione:  Da quando hai iniziato ad odiare l’odore della vaniglia, Sirius?
N.d.A. eventuali:  Non sono soddisfatta. Per niente. Ma ogni volta che la rileggo cambio qualcosa e di questo passo non finisco più e non ho tempo di farlo.
Non ho mai scritto su Sirius, né sugli altri personaggi presenti e non ho letto molto di loro.
Non rileggo i libri da tempo e ho già con i protagonisti temo di avere qualche problema con la loro caratterizzazione, figuriamoci con quella degli altri.
Temo che non sia neanche un tema originale. Però spedisco lo stesso, chissà per quale masochistica ragione.
La storia è dal punto di vista di Sirius (ovviamente).
L’ultima parte, scritta piuttosto di fretta (più del resto della storia che anche mi sono ritrovata a scrivere in qualche giorno come ogni volta), non sono esattamente come sia venuta.
Un’ultima cosa ho scritto Flashfic, ma il realtà sfora di una trentina di parole. Però mi sembrava comunque troppo corta per essere una One-Shot.
Auguro comunque una buona lettura^^

questa storia partecipa all'Amortentia contest di Lyla Baudelaire che pubblico in attesa dei risultati.
 
 
 
Sei sveglio, sdraiato sul letto a guardare il soffitto da ore, quando lo senti entrare nel dormitorio.
Come ogni sera inciampa nel tappeto.
Ti dà una strana soddisfazione lasciarlo lievemente rialzato prima di andare a dormire per sentire poi le sue imprecazioni soffocate.
Un ghigno si delinea sulla tua bella bocca mentre fingi di essere profondamente assopito.
Come ogni sera lo ascolti aprire la porta del bagno, sussurrare un incantesimo insonorizzante e lo immagini farsi la doccia con quello stupido sapone alla vaniglia che lei gli ha regalato.
Al pensiero senti i pugni stringersi, le nocche probabilmente sbiancate. Senti le mani pruderti dal desiderio di prendere quell’indifeso pezzo di sapone e distruggerlo in qualche modo.
Lo stesso che usa lei, ogni mattina. L’odore che emana sempre la sua pelle.
E che adesso emana anche quella di James.
Ti piacerebbe quasi avere l’influenza e portare una di quelle mascherine babbane per non essere costretto a sentirlo costantemente.
Preda delle tue riflessioni, l’apertura della porta del bagno ti strappa un sussulto.
Percepisci la tensione che viene a crearsi. Una volta ancora ti sei tradito.
Guardingo si avvicina a letto, lo percepisci, anche se non puoi vederlo.
Quando china la testa, con quella specie di foresta incolta che ha il coraggio di chiamare capelli, verso di te, stringi gli occhi e, per un attimo, ti dimentichi di respirare.
O forse semplicemente non vuoi respirare, per non sentire quell’odioso odore di sapone coprire quello di Ramoso che ami tanto.
Ci sono occasioni in cui davvero detesti possedere un senso dell’olfatto così sviluppato.
«So che non stai dormendo.»
Si è avvicinato più di quanto ti aspettassi, la frase sussurrata nell’orecchio.
Ma non hai intenzione di cedere, non questa volta.
Le sue labbra sfiorano le tue e gli occhi fino ad un secondo prima ermeticamente chiusi si spalancano.
 Al buio distingui solo i contorni della sua figura, ma è sufficiente per intuire il sorrisetto che orna le sue labbra.
Ti odi per aver subito lasciato scivolare lì il tuo sguardo.
Finalmente, iniziava a mancarti l’ossigeno, prendi un bel respiro profondo e quell’odore t’invade le narici.
Storci un po’ il naso prima di starnutire e ti arriva la sua risatina soffocata.
«Hai freddo, Felpato? Vuoi che ti riscaldi?»
Non rispondi e ti giri dall’altra parte.
Le mani prudono di nuovo, ora dal desiderio di tirargli un pugno sul naso.
Ma sai benissimo che non lo farai.
Che dal momento in cui scivola nel letto dietro di te, dal momento in cui senti il suo sguardo malizioso sulla nuca, quasi fosse una sensazione fisica, dal momento in cui chiude le tende insonorizzate, hai già perso.
Bastano un sussurro e un bacio sul collo per renderti suo schiavo ancora per un’altra notte, nonostante il nauseante odore di vaniglia.
 
 
Quando ti svegli la mattina dopo, il letto sul quale sei disteso è freddo.
I capelli in disordine, vestito solo per metà, scendi giusto in tempo per vederli uscire insieme dalla Sala Comune.
In tempo per non riuscire a rispondere all’innocente saluto di Lily.
In tempo per non essere in grado di evitare lo sguardo complice di James.
In tempo per sentire l’aria satura di quell’odore.

Vaniglia.



Angolo dell'autrice:


Non so che altro dire su questa storia. Qualsiasi commento è ben accetto.^^

Sotto il commento di Mimini Cullen giudice sostitutivo del contest, del quale ammetto di non essere affatto soddisfatta.

NONO POSTO YAMI con VANIGLIA
Grammatica: 8,7
Stile: 7
Originalità:8
IC: 7
Prompt: 10
Gradimento: 3
Totale: 43,7

L'idea originale era buona, ma è sta svillupata poca e il ritmo delle storie risulta un po' stancante.
La grammatica è accettabile invece i personaggi sono poco caraterizzati
  
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