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Autore: LudwigLoodle    08/09/2011    2 recensioni
In un modo eccessivamente imbarazzante e inutile mi presento. Sono un ragazzo come tutti gli altri, ma con qualcosa in più. I miei genitori sono morti dopo un naufragio e di loro non si sa più niente. Vivo da solo, distrutto dalla depressione e dalla solitudine. A 22 anni comincio il mio viaggio alla ricerca del senso della mia vita, ma scoprirò presto molti dettagli interessanti. In un mondo abitato da creature mitologiche, poteri incredibili e strani personaggi inizia la mia avventura. Amori, tradimenti, amicizie, problemi adolescenziali, colpi di scena, voglia di immaginare... questo è il mio mondo. Ludwig Loodle non è altro che il mio alter ego, un ragazzo che soffre dei miei stessi problemi: desidero riuscire a esprimere correttamente tutti i miei sentimenti attraverso la scrittura di questo libro a puntate e anche aiutare chi si trova nei miei stessi panni. Spero che tutto ciò possa essere di vostro gradimento e aiutarvi a riflettere, in un modo, o nell'altro. Questo è il mio diario.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo tre

 

Daydream

 

26 Dicembre 1892, Gingertown, Archadia.

 

 

Ahi, quanta bellezza.

Il parco dove ci trovavamo stranamente risaltava dei caldi colori dell’autunno (pur essendo già entrati in inverno): foglie gialle, rosse, arancioni e marroni si sollevavano da terra sfruttando la presenza di un soffice venticello.

  Osservare in silenzio i suoi capelli, dannatamente belli e luminosi, di un rosso incandescente e che le arrivavano oltre le spalle, mi distraeva da tutti i miei problemi. Quella ragazza non aveva nemmeno vent’anni eppure aveva già il potere di stregarmi, mi conquistava ogni secondo di più, manipolava mente, corpo e anima; ma lei non lo sapeva.

Sono innamorato di lei, del suo sorriso raggiante, dei suoi occhi angelici, celesti e freschi come acqua di ruscello, la sua bellezza era ammaliante, andava oltre ogni immaginazione.

Il mio cuore palpitava ad una velocità impressionante quando i nostri sguardi si incontravano, ma cercavo sempre di distoglierlo per primo, per non sembrare troppo maleducato .

Era molto serena e sfoderava il suo sorriso ogni volta che ne aveva l’opportunità.

Un autentico spettacolo della natura.

  Poi mi chiamò. Mi chiamò per nome! Il mio cuore esplodeva. Seduti su panchine diverse, relativamente vicine, separate soltanto da un albero.

- Ludwig! Ludwig, svegliati!-

 

La mia testa! La mia povera testa esplode! Dio mio, che diavolo è successo?

Ah, ma allora è stato tutto un dannato sogno.

Mi sono svegliato ripensando a quella ragazza, ma solo ora mi rendo conto di essermela inventata. Sembrava talmente reale! Lo ammetto, avrei preferito continuare a sognare. All’inizio ho provato a riaddormentarmi per riprendere il sogno da dove l’avevo lasciato, per rivederla di nuovo, ma con i vestiti bagnati era davvero difficile.

I vestiti bagnati! Mi ero completamente dimenticato! Dove diavolo mi trovo?

Sono arrivato alla foce del fiume! Ma come ci sono arrivato qui?

Avevo intenzione di tornare indietro seguendo la riva, ma la via era bloccata da alcuni massi.

Chissà come sono arrivato qua, devo aver percorso chilometri interi galleggiando, sono fortunato a non essere annegato!

  Non mi resta che andare avanti.

Zaino in spalla, sono costretto a lasciare il lume a olio, diventato ormai inservibile.

Sulla destra si apre un sentiero, non molto comodo a dirla tutta, ma l’unico possibile. L’esperienza di ieri era più che sufficiente.

Comincio a seguire il sentiero.

Si sviluppa quasi completamente in salita, è ricco di alberi e rocce, ci sono anche parecchie vipere, ma i miei fidi scarponi non mi abbandonano, grazie a Dio, almeno loro.

Poi mi torna in mente la strana figura che ho visto prima di perdere i sensi.

Il mio cervello afferma di non averla mai incontrata prima d’ora, ma il mio cuore mi suggerisce di cercare più a fondo nella mia memoria…

Vuoto totale.

Mmmm, troppe riflessioni, mi gira la testa.

Prima la bellissima ragazza, poi l’uomo…

Mi gratto la testa e mi accorgo, con mio grande orrore, che ho i capelli interamente intrisi di sangue.

Devo aver battuto la testa su qualche scoglio, la ferità non è molto profonda, ma è larga, meglio sbrigarmi a trovare la prossima città.

Finalmente a metà sentiero incontro il primo segnale, indica che la prossima città dista solo due miglia dalla mia posizione attuale, mi conviene sbrigarmi.

  Neval, questo il nome della città, è molto diversa da come me la aspettavo.

Importante città portuaria, non l’ho mai visitata da bambino perché i suoi pescatori mi incutevano autentico terrore.

Barbuti, alcuni senza gamba, altri ciechi, altri ancora senza braccia, allora pensai che la città avrebbe dovuto rispecchiare l’aspetto degli abitanti. Quanto mi sbagliavo.

  Una delle città più belle che io abbia mai visto.

Alberi maestosi, mostrano tutto il loro incanto con effetti di luci e ombre, danzando armoniosamente sulle panchine del parco.

Il parco. Il parco! E’ identico a quello del sogno! Ma questo significa che…

Ed esattamente sulla stessa panchina che avevo sognato c’era la ragazza che avevo sognato la mattina stessa.

Ho ripreso a sognare, ma stavolta a occhi aperti.

 

 

 



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In un modo eccessivamente imbarazzante e inutile mi presento.
Sono un ragazzo come tutti gli altri, ma con qualcosa in più. I miei genitori sono morti dopo un naufragio e di loro non si sa più niente. Vivo da solo, distrutto dalla depressione e dalla solitudine. A 22 anni comincio il mio viaggio alla ricerca del senso della mia vita, ma scoprirò presto molti dettagli interessanti. In un mondo abitato da creature mitologiche, poteri incredibili e strani personaggi inizia la mia avventura. Amori, tradimenti, amicizie, problemi adolescenziali, colpi di scena, voglia di immaginare... questo è il mio mondo. Ludwig Loodle non è altro che il mio alter ego, un ragazzo che soffre dei miei stessi problemi: desidero riuscire a esprimere correttamente tutti i miei sentimenti attraverso la scrittura di questo libro a puntate e anche aiutare chi si trova nei miei stessi panni. Spero che tutto ciò possa essere di vostro gradimento e aiutarvi a riflettere, in un modo, o nell'altro.  Questo è il mio diario.

La mia pagina su facebook è  
http://www.facebook.com/pages/Il-diario-di-Ludwig-Loodle/161069023959882?ref=ts, il mio blog http://thediaryofludwigloodle.wordpress.com/ ... spero vogliate visitarlo e lasciare commenti, apprezzerei molto anche le critiche in quanto occasione per migliorare il mio lavoro. Se noto che raggiunge un alto numero di lettori interessati e sinceri riguardo le ottime potenzialità del libro, potrei anche mettermi in testa di pubblicarlo... per ora, penso a finirlo ;)
   
 
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