E’ tardi e io non ho ancora messo il pigiama, la mamma sta finendo di sbrigare le ultime faccende domestiche.
Papà  fa divertire Harry con gli sbuffi di fumo e lui ride, sembra un angioletto ma chi lo conosce come me sa che combina solo guai.
Oggi è Halloween volevo andare a fare “ dolcetto o scherzetto “ con gli altri bambini ma mamma ha detto che è pericoloso, dice che c’è un mago Oscuro in giro e che non posso uscire di casa.
Non vado a scuola mi insegna tutto papà.
 Sembra strano ma non conosco i vicini e del resto nessuno in città. Stare a casa è noioso, non ho amiche da invitare e soprattutto non mi piace stare chiusa in casa.
Proprio l’altro giorno ho dimostrato di essere una strega, ho rotto tutti i piatti della credenza ma poco importa, sono magica !
Indosso il mio vestito preferito, quello azzurro che mi ha regalato Sirius per il mio compleanno, non è il mio padrino ma è come se lo fosse. Remus  mi ha regalato un ciondolo con un gufo, dice che protegge dalle sventure e da quel giorno lo porto sempre ma stasera sto facendo capriole sul letto e ho paura che si rompa così lo appoggio sul comodino.
D’improvviso da sotto non sento più nessun rumore, mi fermo e ascolto << E’ lui. Lily prendi Harry e scappa ! Leslie è di sopra ! >> è mio padre.
Salto giù dal letto e corro in corridoio, la mamma sta salendo di corsa le scale spaventata
<< Leslie ! >>
<< Mamma che succede ? >>
<< Dobbiamo scappare ! >>
Dietro di lei ci raggiunge una figura incappucciata, a bacchetta puntata su di noi, papà è a terra.
La mamma mi tira per il braccio e rientriamo per la stanza, chiude la porta ma quella si apre e l’uomo entra nella stanza.
Occhi rossi come rubini, al posto del naso due fessure serpentine e un espressione di gioia sul volto.
<< Spostati donna ! >>
<< No ! >>
Io lascio la presa della mamma e mi faccio avanti << Voldemort ! >> pronuncio quel nome con un certo timore.
<< Leslie no ! >>
Furono le ultime parole che sentii poi un lampo di luce verde e tutto svanì.
 
 
 
Diciassette anni dopo ….


<< Harry ! >> una ragazza chiamava l’amico poco lontano.
I fiocchi di neve avevano cessato di cadere e della nevicata rimaneva solo quel soffice tappeto bianco che copriva l’erba.
Il cimitero di Godric’s Hallow era immerso nel silenzio tanto che neanche il vento osava farsi sentire.
Il ragazzo le sia avvicinò con passo tremante, non era sicuro di voler vedere.
Le lapidi si stagliavano nell’ombra bianche come la neve, non c’erano fiori.
Il ragazzo si inginocchiò sfiorando con le dita i solchi delle lettere come per accertarsi che davvero quelle lastre di pietra fossero reali che quei nomi non si sarebbero staccati.
<< Mamma … papà … >> le lacrime gli rigavano il viso senza che potesse far nulla per fermarle, non voleva trattenerle era giusto che scendessero.
<< Leslie >> toccò la lapide più piccola, incastonato nella pietra c’era un ciondolo a forma di gufo forse un talismano.
 
Leslie Potter  26 ottobre 1976 – 31 ottobre 1981
 
Pensare che quella bambina era sua sorella lo faceva star male, così piccola era morta per colpa sua, se fosse vissuta .. non poteva neanche immaginare  cosa Voldemort  gli aveva tolto.
Voleva lasciare qualcosa  ma non ci aveva pensato, il cimitero era privo di piante, ci pensò Hermione facendo apparire una ghirlanda di orchidee.
Non voleva restare lì un attimo di più si alzò e si diresse verso il cancello, la ragazza capì e lo seguì senza parlare.
Intanto le orchidee iniziarono a cambiare colore dal bianco all’azzurro, piccoli pezzetti di ghiaccio si erano formati sui petali rendendoli preziosi e il vento ricominciò a soffiare dolcemente.