La donna dai capelli castani sonnecchiava tranquilla su una poltrona del soggiorno, mentre il piccoletto dai ciuffetti corvini guardava ammaliato il suo grosso pancione. Aveva lasciato perdere i suoi giochi da quando la signora era entrata nella stanza e si era seduta, salutando l'altra donna con il 'fuoco in testa' che stava uscendo. Si era fermato a guardare il ventre della bruna; riconosceva la donna: era da un po' che non la vedeva, ma non poteva essere diventata tanto cicciona senza motivo. Aveva mangiato troppo?

Si avvicinò cauto alla poltrona e poggiò le manine sulla pancia scoperta: sembrava una di quelle palle con cui si giocava in spiaggia. Fece un po' più di pressione sulla pelle, gesto che fece svegliare di soprassalto la bruna. Questa guardò in basso e sorrise nel vedere il nipote con le mani ancora ancorate al suo ventre.

« Sai, qui dentro c'è tua cugina Rose » disse dolcemente la donna. « Tra meno di una settimana nascerà e la conoscerai. Forse non riesci neanche a capire ciò che ti sto dicendo » aggiunse ridacchiando, mentre osservava l'espressione incerta del bambino. Gli afferrò la testa con una mano e la premette piano sulla pancia. Il piccolo non riusciva a sentire nulla, ma poi avvertì qualcosa colpirgli la guancia e si ritrasse.

« Sta scalciando » disse la bruna.

Il piccolo avvicinò di nuovo la testa e sentì ancora il colpo, ma questa volta non si mosse. Ne sentì un altro e un altro ancora; gli piaceva. Lì dentro c'era una cosa viva, c'era un bambino come lui. Non capiva come sarebbe uscito di lì, non sapeva per quanto altro tempo sarebbe stato rinchiusa lì, ma sperava di poterlo vedere presto. Chissà come si sta in una pancia. Magari anche lui l'aveva provato, probabilmente anche lui aveva vissuto un po' nel ventre della donna con il 'fuoco in testa', quella che continuava incessantemente a pronunciare la parola 'mamma'. Forse una 'mamma' è questo: una che decide di farsi crescere una grossa pancia per far nascere un bambino.

Il piccoletto dai capelli corvini sentì la donna gemere. Che succedeva?

«No-non è niente, James » disse lei, per tranquillizzarlo. « La bambina sta facendo i capricci ».

Le stava forse facendo male? Perché la bambina stava facendo soffrire la sua 'mamma'? Non è che voleva...

Ancora gemiti, poi fu un lampo. La donna prese il telefono, compose un numero e disse: « Ron, mi si sono rotte le acque. Sta per nascere ».

Decisamente, la cosa voleva uscire.




Spazio Autrice:
No, ok, questa cosa idiota l'ho scritta davvero io?
Mi ritiro!
No, va bene, devo continuare questa storia almeno fino al duemilaaa... non so.
Comunque, penso che non sia venuta un granché perché non so bene come sono i pensieri di un bambino piccolo, che non sa ancora niente del mondo e ho provato a fargli capire in questo capitolo cos'è una mamma.
Fondamentalmente queste storie parleranno di James e Rose e del loro rapporto, ma dato che qui Rose è ancora nella pancia di Hermione, ho concentrato questo capitolo su di lui.
Spero che gli altri vengano meglio, questo non mi convince assai.