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Autore: Jade    09/05/2006    3 recensioni
Come dico sempre: anno nuovo...storia nuova! Difatti, carissimi, eccomi qui con un'altra trama D/G che però vi stupirà! Si, si! Questa non è una mia solita fic(anche se certe cose non mi tradiscono) ambientata a scuola dove Ginny si innamora...Draco la vuole...NO! No e ancora no! Qui Ginny è...e Draco è...non ve lo dico...LEGGETE!^^Avviso tutti(dato che è una notizia di cui ridere) che la storia l'avevo concepita come one-shot e che il risultato sono un centinaio di pagine suddivise in una venitna di capitoli...notate che one-shot?!?! Bè, ho detto tutto quello che dovevo dirvi quindi spero in molti lettori e in recensioni che supportino la mia gioia per aver fatto questa fic in cui(premetto per la gioia di qualcuno) nè Ron nè Harry hanno la parte di due antipatici e pedanti Grifondoro...Accontentati tutti no?!^^
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Eccomi qui con il penultimo capitolo della storia

Eccomi qui con il penultimo capitolo della storia. So che sono in ritardo…lo so! Mi disp! Volevo avvertire tutti che i miei esami sono alle porte e…che postato l’ultimo capitolo di questa storia, e il capitolo 26 de “Il Male”, io per un po’ chiudo battenti! Almeno fino alla fine di luglio…non scriverò il continuo de “Il Male” e non inizierò altre storie. Poi logicamente mi rifarò…

Cmq per ora non disperatevi…leggetevi questo capitolo e ditemi che ve ne pare…e semmai provate a prevedere che accadrà all’epilogo…baci baci

Jade^^

DICIASSETTE

Seduto sulla poltrona con fare impassibile, Draco Malfoy sembrava calmissimo. Il movimento nervoso del sopracciglio destro però dava alla sua persona tutto un altro aspetto. Hermione che cercava di far addormentare una Stefy che pareva sentire l’agitazione di tutti, gli si avvicinò

-Sta calmo Draco, andrà tutto bene-

-Lo so- sbottò senza degnarla di uno sguardo

-Lascia perdere- fece eco Luna –E’ una causa persa con gli uomini. Quando qualcosa va fuori dalla loro tranquillità diventano nervosi ed irritabili come non ti immagini-

-Parla la sapientona- sbottò Ron –E tu che ne sai? Non è che tu abbia molte esperienze in questo campo-

-Ne ho abbastanza, per un parto siete tutti quanti sclerotici. Anche Viktor- Hermione guardò il marito che sentitosi preso in causa si voltò. Aveva in mano un libro appena preso dalla biblioteca e guardò i presenti con fare indicativo

-Cosa?-

-Nulla Victor, nulla- sorrise Hermione guardando Luna alzando un sopracciglio. La bionda sorrise

-Te lo assicuro, ho ragione. E poi, questo non è né un parto gemellare né un parto come quello dell’altra volta, qui non abbiamo una Ginny depressa che rischia la pelle- Draco la guardò

-Che vuol dire?!-

-Nulla- partì all’attacco Arthur –Nulla Draco, davvero- Luna li guardò con aria interrogativa

-Non glielo avete detto?!?- tutti la guardarono con due occhi di fuoco e lei alzò un sopracciglio –Oh, bastava dirlo-

-Che cosa è successo?- domandò Draco –E ora me lo dite!-

-Nulla, Ginny ci ha quasi rimesso la pelle- disse Luna con calma –Sai com’è., con Harry appena morto era ancora un po’ sotto choc e quindi era debole e i bambini sono nati anche loro un po’…sotto peso…lo stress-

-Cioè ci è quasi morta?-

-Si ma si è ripresa in poche ore- disse Percy –Senza nessun problema dopo- annuì –Era solo un po’ stanca-

-Si, la levatrice aveva anche temuto a suo tempo che perdesse i bambini per lo choc- ammise Ron –Ma non è stato così-

-Questa volta comunque è al sicuro, fidati Malfoy-

-Oh, mi sento sollevato ora- ringhiò lui –Grazie per a)avermelo detto subito e b)per avermelo detto ora!- si alzò veloce e Fred lo bloccò

-Dove vai?- chiese allarmato

-Lo so che quella vecchiaccia non vuole che qualcuno vada dentro- sbottò Draco –E infatti andavo a prendermi da bere-

-Ah- lo lasciò andare e Draco si versò sino all’orlo un bicchiere di whisky incendiario vuotandolo subito dopo. Gorge alzò un sopracciglio evitando commenti

-Diventerai un ubriacone con la pancia in fuori- sbottò Arthur –E il tuo fegato ci rimetterà, devi andarci piano- lo rimproverò

-Non bevo tanto come dico sempre- sbottò lui appoggiando il bicchiere con forza. Luna intanto rideva

-Perché ridi Luna?- domandò Hermione –Ti fa ridere qualcosa?- odiava quel suo modo di fare, sapeva davvero diventare pesante quando voleva!

-Il pensiero di Draco grasso e ubriacone è molto divertente, si- ammise

-Davvero molto- sbottò Draco acido –Moltissimo-

-Come siete noiosi- fece Luna -Vado da Ginny, lei si che mi capisce!-

-Immagino quanto oggi sia in vena di ridere- fece Hermione –Se tanto mi dà tanto ti caccia fuori a suon di urla- Luna la guardò e sorrise

-Non credo-

-Ehi!- sbuffò Draco –Tu si e io no! Il figlio è mio!-

-La nutrice è una femminista convinta, ed essendo anche bicentenaria ritiene che queste siano cose da signora…e non da maschi quindi, carissimo Malfoy, cuociti nel tuo brodo che ti fa bene!- sorrise raggiante e uscì dalla stanza per salire al secondo piano dove, nella camera dove erano nati all’incirca quattro generazioni di Malfoy(quinta con questa), Ginny stava in travaglio da due orette circa. Bussò

-Nessun uomo può entrare! Ma se lo sei e non vuoi stare alle mie regole, il tuo svenimento non mi toccherà per nulla, io ti avevo avvertito- la voce poco gentile della vecchia levatrice arrivò alle orecchie di Luna che non si scosse minimamente. Conosceva quella donna da anni, aveva fatto nascere Lilian ed Harry, aveva salvato Ginny e anche una marea di altre donne che sarebbero morte di parto con un alta probabilità. Il suo controllare la puerpera subito dopo la nascita, era un lavoro che richiedeva a volte più del parto che assisteva, faceva il suo lavoro con amore e devozione, si preoccupava di tutto con amorevolezza e a volte rimaneva in contatto con la partoriente per giorni dopo la nascita del bambino. I bambini poi che faceva nascere, a volte, li veniva pure a trovare per controllarli come un pediatra. Lavorava da anni ed anni e data l’età che pareva avanzata, molti le davano anni che in realtà non aveva. Ginny la venerava e Luna la chiamava la donna bicentenaria per prenderla un po’ in giro dato che non aveva mai detto la sua età, ma guai a dirle che era vecchia! Luna entrò

-Oh, sei tu, giornalista dei miei stivali- Luna sorrise: tra loro invece non correva particolarmente buon sangue: la vecchia infatti riteneva che i giornalisti fossero ficcanaso pronti a derubarle la sua arte e chissà quali altre sciocchezze credeva. Luna le rideva in faccia il più delle volte ma in quel momento la donna non aveva tempo per lei. Uno stuolo di infermiere che avrebbe fatto invidia alla regina d’Inghilterra fecero un cenno a Luna che si avvicinò a Ginny che sudava leggermente. Luna ricordava che il parto precedente era stato lungo. Sei ore più o meno, ma solo per il fatto che Ginny era debilitata, la nutrice infatti, visitata Ginny la prima volta, le aveva assicurato che per quel parto, in tre ore si sarebbe fatto tutto essendo come sua madre in fatto di fianchi abbastanza larghi per non avere problemi(al che Luna, quando una Ginny in crisi davanti allo specchio per controllare i suoi “fianchi larghi”, glielo aveva raccontato, aveva riso per una bella mezz’ora: se Ginny per l’appunto aveva i fianchi larghi…lei era una balena. Non aveva mai invidiato tanto Ginny quanto la misura dei suoi fianchi, praticamente inesistenti! E la vecchia in carta pecorita le aveva detto che aveva i fianchi larghi…I casi, aveva detto Luna all’amica, erano due: o la vecchia era diventata troppo ceca per vedere oltre il suo naso, in questo caso le conveniva chiamare un’altra levatrice, o qualcuno aveva preso le sue sembianze con la polisucco, c’era poco da fare, era così! Luna rimase con l’amica e per tutti i diavoli, la vecchiaccia non si era sbagliata. In meno di mezz’ora da quando era entrata, il bambino(maschio come aveva predetto Draco) era nato e stava benissimo quanto Ginny. Lavato e vestito da una delle più anziane infermiere, il bambino fu dato a Ginny che intanto era stata visitata dalla nutrice tutta contenta

-Io avevo ragione!- sorrise la donna guardando Luna –Visto che in tre ore sarebbe nato? Ah! Io si che ne so di queste cose!!!- rise tutta contenta e Luna si sentì arrossire. Ginny sorrise guardando l’amica

-Scusa Luna, non ho potuto non dirglielo- sorrise Ginny che guardava il bambino che ancora singhiozzava muovendo le manina grinzose stringendole in un pugnettino piccolissimo per poi riaprirla pochi istanti dopo

-Bè…la prossima volta avvisami va!- guardò il bambino –Ti assomiglia tutto- annuì lei

-Non è vero, assomiglia tutto a Draco-

-No di certo, assomiglia a te-

-No, i capelli sono i suoi- sbottò Ginny

-Si ma guarda il naso, la bocca e anche la fronte, è tutto tuo figlio- annuì –Si vede lontano un miglio che ho ragione!- fece un sospiro –Vado ad avvertire la mandria che sta di sotto- sorrise raggiante ed uscì di gran carriera tutta allegra

-Allora, come si chiama il nuovo Malfoy?- domandò la vecchia donna

-Grazie Classa, grazie per avermi aiutato ancora tu-

-Tutte le volte che vuoi piccolina. Allora come si chiama?-

-James- sorrise Ginny

-Per tutti diavoli- sbottò la vecchia –E come mai Draco Malfoy avrebbe dato il nome del padre di Harry Potter a suo figlio?- chiese. Ginny sorrise

-Questo…è il nostro piccolo segreto- sorrise Ginny –Non vuole sembrare agli occhi degli altri troppo sentimentale- la donna annuì

-Si si, immagino! Malfoy! Bah! Che bell’affare!- Ginny sorrise e Draco entrò come un fulmine bloccandosi per darsi un’aria di contegno –Stavamo parlando di lei signor Malfoy- disse la donna

-E?- fece lui avvicinandosi

-E nulla- e se ne andò. Ginny tese la mano

-Draco- lui la guardò e si avvicinò –Guarda- sorrise –Non è un amore?-

-E’ troppo piccolo- sbottò lui –Non rischiamo che si rompa?- lei ridacchiò

-Faremo in modo di no e poi…come avrei fatto a farlo se fosse stato…grande?- lui la guardò

-Non credevo che fosse così minuscolo- ammise lui. Lei sorrise

-Lo vuoi?- lui la guardò –Non ti cadrà, fidati- si sistemò meglio e poi lo avvicinò appoggiandoglielo sulle braccia –Ora se lo tieni così tutto andrà bene- lo guardò –Ma non stringere troppo OK?-

-Non pesa niente-

-Bè…abbastanza. 4 kg!- lui si sedette e lo guardò meglio

-Ti somiglia parecchio- ammise lui

-Assomiglia più a te- ammise lei –Davvero: i capelli, e anche le mani-

-Per il resto è la tua copia-

-Bè, allora il carattere sarà il tuo, scommetto. Tre Serpeverde da due Grifondoro e un Serpeverde- ci pensò –Qualcosa non quadra-

-E se lui fosse Grifondoro e gli altri due Serpeverde? Farebbe ridere qualcuno, non trovi?-

-Decisamente no!- sbottò lei guardandolo truce –A parte che le tombe della tua famiglia si riaprirebbero dall’orrore, mi sa che mi verrebbe un infarto all’idea che Lilian ed Harry finiscano là nei sotterranei. Dio…-

-Ehi possiamo vederlo anche noi?!- domandarono tutti gli ospiti. Ginny sorrise

-E i bambini dove sono?- notando che nessuno arrivava di corsa preso dalla curiosità

-Sono in cortile- disse Hermione –Ma li ho fatti chiamare e li ho fatti sistemare, non voglio che vengano qui sporchi e sudati, chissà che cosa hanno toccato!- fece una smorfia

-Bimbo…- Stefy additò James

-E’ James- disse Hermione –Ti piace?-

-Piccolo…- bisbigliò la bambina

-Anche tu eri così- sorrise Hermione –Ormai troppo tempo fa!- disse quasi con nostalgia

-Lo voglio vedere io! Io! Io! Prima io che ho vinto al gioco!!-

-Hai baratro Lilian!- strillò Harry –Dillo anche tu Anthony!- strattonò l’amichetto che sapeva fare magie anche lui(con grande gioia dei due che finalmente avevano trovato qualcuno di divertente)

-Non lo so…- Harry sbuffò, peccato che fosse un bambino così timido!

-Ci sono prima io!- Lilian entrò di corsa

-Ferma li!- disse Hermione –Non si corre! Anche voi due- sbottò senza urlare quando i due maschietti entrarono. Harry la guardò male –E non fare quella faccia con me Harry Potter!- lui si accigliò mentre Ron notava in quella frase il tono che Hermione usava con il vero Harry Potter quando si arrabbiava con lui. Sorrise

-Non è Harry…Hermione. È un bambino come il tuo…non ti scaldare troppo o finisce che…-

-Come sei noiosa- sbottò Harry –Noiosissima- annuì guardandola con fare altezzoso

-E’ un po’ permaloso quando qualcuno lo sgrida- ammise il rosso. Hermione lo guardò con curiosità: Harry, il suo Harry non era mai stato permaloso!

-Ehi- sbottò Anthony –Che dici alla mia mamma!-

-Non litigate- disse Ginny più calma –Non urlate, non correte e non litigate- guardò Harry e Lilian –Capito? Bambini per piacere-

-Io l’ho detto- ammise Lilian –Ma non mi hanno creduto quando li ho sgridati- sorrise tutta felice per quella nota di superiorità –Però io voglio vedere James adesso- sorrise –Dov’è?- si guardò intoro come alla ricerca del fratellino che forse si nascondeva per fare un dispetto

-E’ qui- disse Draco. Lilian fece una smorfia e si avvicinò e vide quel…cosino rosa tutto raggrinzito che dormiva e fece una smorfia

-Ma che schifo!- tirò fuori la lingua –Mamma! Ma è questo coso?- Ginny alzò un sopracciglio

-Tesoro…è un bambino- Lilian lo toccò sulla mano

-Ma è ruvido, è piccolo, è rosa come un pastello! Non mi piace e poi non ci si può giocare! Io credevo che fosse pronto a fare magie e a divertirsi con noi, oppure che fosse come le mie bambole che si possono portare in giro, ma questo non è divertente come le mie bambole! Dorme!- fece una smorfia –Non mi piace!- battè il piede a terra

-Lilian non è un bambolotto e non è grande per giocare, tra un po’…forse-

-Tra un po’!- Harry si avvicinò dopo che Lilian lo aveva fatto avvicinare e si era messo anche lui a guardarlo –Ma uffa che noia!- mise il broncio e incrociò le braccia al petto –Mamma ci hai detto una bugia! E anche tu!- guardò male lei e Draco –Avevate detto che sarebbe stato divertente perché avremmo giocato insieme e invece…- lo guardò –E invece niente!-

-Anche voi eravate così- li avvertì Draco un po’ spiazzato da quell’entrata in scena dei due bambini –Giusto?-

-Si- ammise Ginny guardandolo stupita che le chiedesse conferma

-No! Non è possibile- ammise Harry –Io ero bello come lo sono adesso e non ero…così spelacchiato- fece una smorfia –Decisamente no-

-Sembra il piccolo panda che abbiamo visto in TV- disse tutta allegra Lilian

-Odio la TV- disse Draco che si era visto mettere quell’aggeggio in salotto, sala da pranzo, camera e anche camera dei bambini

-Si- ammise Harry –Verissimo- poi guardò la madre –Mica diventa così grosso vero?- chiese con una smorfia –Sennò ci uccide-

-Che stupidi bambini che siete- sbottò Anthony di colpo

-Anthony- disse Viktor –Non azzardarti a dire certe cose- sbottò in tedesco che non sopportava gli insulti

-Ma è vero- disse in tedesco il bambino di rimando –Come si fa a credere che un bambino sia un panda?- guardò Lilian e proseguì in inglese –E come si fa a dire che ci si vuole giocare!?!? I bambini sono delicatissimi e se gli si fa del male possono anche morire! E per un nonnulla!- disse con aria sapiente –Mamma mi ha detto tutto sull’argomento quando Stefy doveva nascere- sorrise –Mentre voi, non sapete nulla e pensate solo ai vostri stupidi giochi, a farmi i dispetti e anche a picchiarvi…a volte-

-Una parte di questa frase mi pare di riconscerla- disse Ron cercando di essere serio. Hermione lo guardò

-Dicevi?!- lui sorrise e scosse la testa

-Nulla nulla…-

-Bene dopo che Lilian e Harry si sono spaventati a morte- interruppe Arthur prima che Harry e Lilian si mettessero a piangere –Ora mando a Silente un gufo e…Ginny calma i bambini o scoppiano a piangere di li a pochi secondi- Ginny tirò i due bambini a se

-Calmi, calmi- loro la guardarono con gli occhi lucidi molto colpiti dalle parole del bambino che li aveva a dir poco spaventati e forse offesi sulle insinuazioni che aveva fatto dei giochi e del loro comportamento che a loro avviso era normale

-Muore se lo tocchiamo?- domandò Harry portandosi le mani al viso ricordandosi che Lilian lo aveva toccato

-No no- sorrise –Solo che dovete stare attenti e…quando siete con lui dovete fare pianino perché sennò…si sveglia e piange e…non si addormenta più- sorrise –OK?-

-Si facciamo pianino pianino e…non è brutto- disse Lilian –Scherzavo- annuì –Ma...- guardò il fratello che annuì invogliandola a dirlo -…ora ci vuoi bene comunque no? Non è che adesso che c’è lui che è piccolo e muore se qualcuno gli fa male…tu non ci vuoi bene- Draco ridacchiò

-Diventerà ancora più assillante e attenti che non vi metta a fare da balia subito eh? Sapete che vuol dire? Stare svegli tutta notte a guardare che dorma, svegliare lei e non me quando deve mangiare, svegliare lei e non me quando va cambiato, svegliare lei e non me…-

-Ehi ehi ehi- Ginny lo bloccò –Qui mettiamo delle regole eh?-

-Svegli tutta notte?!- disse allarmato Harry –Ma io cado a terra dalla sonno!- disse allarmato mettendosi una mano sulla testa disperato. Lilian lo guardò e fece il suo stesso gesto spalancando la bocca –Come faccio? Non posso fare la brava balia se dormo!-

-Oddio e se poi dormiamo e non lo sentiamo piangere?- domandò allarmata Lilian

-Credo che questo sia impossibile- disse Ginny –E comunque non temere che non dovrete stare svegli tutta notte a guardarlo, Draco scherzava-

-Silente sarà qui al più presto- disse Luna sorridendo –Chi saranno i padrini del pupo?- Ginny guardò Draco

-Noi avevamo pensato, dato che l’altra volte sono stati Ron e Luna, Hermione e Neville, che stavolta Piton e la McGranitt…-

-Come?! Quei due?!?! Mio Dio…-

-Bè, le due case- borbottò Draco –Problemi con Piton voi due?!- i gemelli alzarono un sopracciglio

-No…no- gli sorrisero –Tutto a posto- ma di nascosto si lanciarono uno sguardo molto…molto irritato…

§

Draco si smaterializzò con Harry e Lilian per mano e al suo fianco, subito dopo, comparve Ginny che fece qualche passo in avanti. Draco l’afferrò

-Tutto bene?- lei sorrise

-Odio la materializzazione- annuì –Mi scombussola lo stomaco-

-Tu hai lo stomaco sempre scombussolato- le ricordò Draco –Lo stomaco delicato- la scimmiottò. Lei fece una smorfia

-Molto divertente-

-Voglio andare dal papi! Mamma dai!- Lilian la tirò dal mantello e Ginny annuì

-OK, andate no? Sapete dov’è!- lei prese a correre e Harry la seguì. Ginny scostò il mantello con un braccio e James, che dormiva, fu illuminato dalla luce del sole che stava calando

-Avrei detto che si sarebbe messo a piangere- ammise lei guardandolo –E invece non si è scosso minimamente- alzò un sopracciglio –Tanto meglio- sorrise –Andiamo- lui annuì e a passo svelto si diressero alla cappella che stava davanti a loro. I bambini stavano raccontando qualcosa al padre parlando velocemente e interrompendosi a vicenda per correggersi e Lilian gesticolava in modo esagerato come accadeva spesso quando era agitata

-…e poi, poi si è messo a piangere e noi siamo saltati sul letto e…-

-No no! Quando si è messo a piangere lei è saltata sul letto e mi ha tirato via le coperte urlando che era successo qualcosa…-

-…e poi siamo andati da lui che sta nella camera di fianco a quella della mamma e li c’era già lei che ci ha detto di andare a letto…-

-…dopo che noi le abbiamo chiesto cosa succedeva quando piangeva e ce lo ha spiegato ci ha detto di andare a letto e noi ci siamo andati…-

-…ma poi abbiamo parlato per molto tempo di cosa avremmo insegnato a James e di cosa gli avremmo regalato delle nostre cose…-

-Io ho proposto le sue bambole…che di certo essendo un maschio gliele tirerà dietro- ghignò Harry. Lilian lo guardò mele

-Non tutti sono villani come te Harry!-

-Abbiamo conosciuto il bambino di Hermione- disse lui in fretta

-Timido-

-E noioso. Dice sempre, quando parla, che “io so tutto sull’argomento”. Lo zio Ron dice che anche Hermione dice sempre così…o diceva-

-Diceva- incalzò Lilian

-Come ti pare- fece lui con una smorfia –Comunque Hermione è noiosissima come lui…e ci sgrida anche! Ti pare papi?! Sgrida noi…Abbiamo giocato con Viktor Krum e mi ha detto che sarò un bravissimissimo cercatore!- disse tutto allegro –E che potrò essere bravo come te e che se sarò fortunato potrò andare a giocare in una squadra importante e così papà Draco ha detto che da quando ci sarà bel tempo giocheremo sempre sempre e che forse…farà costruire un campo chiuso per giocare d’inverno! Wow eh? Che bello!- battè le mani. Lilian sorrise

-A me piace giocare- disse Lilian -Ma mi piace di più tirare i bolidi addosso a Harry- sorrise e Harry la guardò male

-Sei…stupida- le tirò i capelli

-E tu sei gasato, esagerato e sognatore. Non giocherai mai…in una grande squadra…lo so!-

-OK ora basta- disse Ginny –Possibile che litighiate solo voi due?- Lilian òle corse incontro

-No no mami- sorrise –Siamo bravissimi- allungò le braccia verso Draco che la tirò su

-Guarda che tra un po’ non ti potrò più tirare su- l’avvertì lui. lei sorrise

-Intanto…- Ginny si sedette alla destra della lapide, strinse le ginocchia e appoggiò il bambino sulle gambe. Aveva una bellissima tutina(babbana?) azzurra morbidissima e un cappellino del medesimo colore con due orecchiette che spuntavano sulla cima. Il piccolino, di non più di una settimana, era rannicchiato in posizione fetale e tettava il ciuccio(quasi più grande di lui) con movimenti veloci

-Eccoci qui- Harry cominciò a guardare assorto le lapidi della stanza e Ginny, che aveva cominciato ad insegnargli a leggere, fece un sospiro –Ecco qui Harry- sorrise lei sfiorando la fronte del bambino e voltandosi a guardare la foto del moro –Ti ho portato il mio bambino- sorrise –E’ nato lunedì scorso e…te l’ho portato il prima possibile- fece un sospiro –Si chiama James ed è…molto bravo. Più di Lilian e Harry. Loro piangevano sempre mentre lui…dorme…e mangia soltanto. Piange giusto il minimo indispensabile, come se temesse di affaticarsi troppo- sorrise –Quando ci siamo smaterializzati non si è…scosso minimamente- fece un sospiro –Ricordi quando hai fatto il corso? Mamma che ridere quando mi raccontavi il senso di soffocamento che provavi!- alzò un sopracciglio –Mi sa che diventerà un pelandrone a proposito- annuì –Come suo padre-

-Ehi!- fece Draco –Non sono un pelandrone- lei lo guardò alzando un sopracciglio

-Devi vedere quando si deve alzare la notte perché è stato chiamato dal ministero…una tragedia- ridacchiò –Mi sa che ha dato a James il suo amore per una sana dormita e la stizza quando si viene svegliati troppo presto- sorrise -A proposito- sorrise –Il nome lo ha scelto Draco- annuì –Stupito eh?- ridacchiò –Anche io lo sono stata per…giorni e giorni- annuì –Mi ha detto che lo voleva chiamare così perché aveva già in famiglia un Harry e una Lilian e quindi un James non cambiava molto per lui, anzi, era come rimettere insieme…- guardò Draco -…la famiglia che a causa di alcune sue vecchie conoscenze, non era potuta stare insieme- sorrise –Molto sentimentale vero?- ridacchiò –Lui si arrabbia sempre quando gli ricordo che è un tenerone- sorrise sentendo uno sproloquio poco lontano da lei, seguito da un rimprovero di Lilian che suonava più o meno così

-Papà Draco, non si dicono queste cose qui dentro, la mamma non vuole!-

-Lo abbiamo battezzato ieri, Piton e la McGranitt(in lacrime) sono stati i suoi padrini- fece un sospiro –Piton già lo adora sai? Lo ha tenuto in braccio tutto il tempo e ha sgridato Harry appena lo ha svegliato con un suo urlo…molto sentito- sorrise –Mi sa proprio che ci veda tuo padre in lui, mi sa proprio!- si leccò le labbra –Ma non credo lo tratterà male dato che io temo che li vedrò a Serpeverde fra cinque anni- fece un sospiro –A proposito, li ho già iscritti alla scuola primaria di Denise, ad Hogsmead. Cominciano in primavera- sorrise –Sto già insegnando loro a leggere e mi sa che Lilian ha una vera attitudine allo studio- annuì –Riesce ad imparare a memoria poesie lunghissime!- disse raggiante –Harry è più pelandrone e ama il Quidditch come te mi sa che non ne trarremo un grande studioso- annuì con un sorriso –Comunque vedremo- afferrò il bambino e se lo strinse al petto –Ora vado, è meglio- sorrise –Verrò presto- sorrise –Promesso- posò un bacio sulla foto –Ciao…- si alzò e Draco mise a terra Lilian

-Andiamo?- Ginny lo guardò e annuì

-Si andiamo, presto James avrà fame e voglio essere a casa- lui annuì

-Bene, precedeteci- disse ai due moretti che stavano sulla porta

-Ciao papi- disse Lilian, Harry annuì

-Uguale- sorrise e uscì di corsa. Ginny e Draco si avviarono alla porta e quest’ultimo, sulla porta si voltò. Dove era seduta Ginny pochi secondi prima, una figura piena di luce stava seduta con un largo sorriso. Draco si voltò per guardarla meglio e rimase senza parole. Se quello non era Potter, lui non era Draco Malfoy. Harry, con il gomito sul ginocchio e il mento appoggiato alla mano annuì più volte poi si rizzò sempre sorridente e si alzò in piedi. Gli mostrò il pollice in segno di approvazione poi Draco dovette chiudere gli occhi per non rimanere accecato. Tra le dita potè vedere una luce dalla cupola a vetri scendere sul ragazzo e risucchiarlo lentamente senza trovare resistenza. Draco abbassò la mano e sorrise annuendo

-Draco che succede?- Ginny sugli scalini si era voltata –Che cosa stai guardando?- lui si voltò e scosse la testa

-Nulla nulla…chiedevo a Potter se gli andava bene questa situazione-

-Quale?- domandò lei con un sorriso

-Bè…che io mi prenda cura di te e dei suoi figli, io ne sarei geloso- lei rise divertita

-E che cosa ti ha risposto Harry?- domandò lei che non riusciva a credere che lui chiedesse qualcosa a Harry, dato che la rimproverava a suo tempo per le sue richieste che faceva sulla sua tomba. Draco alzò un sopracciglio

-Creo che mi abbia dato la sua piena…approvazione- lei sorrise

-Dubitavi?-

-Prima si, ora no-

-E come te l’ha data la sua approvazione? A gesti o parole?- lui le mise una mano intono alle spalle

-No no, in modo più teatrale- ammise –Ma di certo non te lo dico, è una cosa tra me e lui- scesero gli scalini e la porta dietro di loro si chiuse

-E non me lo vuoi dire eh?! Ma tu guarda che fiducia che hai in me!-

-Una fiducia senza fine…senza fine, davvero-

  
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