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Autore: Rainbone    09/09/2011    9 recensioni
Nel linguaggio dei fiori l'Iris è messaggero, denota l'avvicinarsi di novità ed è per questo che l' ho scelto come titolo di questa AU in cui non esistono Mello e Matt ma solo un giocattolo notturno dei viaggiatori il primo e fumatore dalle mille esperienze il secondo.
Infine vi auguro buona lettura e spero sia decente.
Genere: Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I corpi in coalescenza si toccavano.
Le mani esploravano sotto le vesti troppo d’intralcio.
Gli ansimi riempivano l’aria di un calore erotico che assopiva i sensi e rigettava l’animo nell’incoscienza.
 
Il dorso nudo di Mail parve la cosa più deliziosa che avesse mai assaggiato per Mihael, che con la lingua ne accarezzava le forme e l’appena evidente muscolatura.
Si soffermò su un capezzolo stuzzicandolo leggermente, al fine di farlo inturgidire.
Mail appoggiato al cofano della Dodge rossa si deliziava delle umide lappate del biondo, che leggermente si appoggiava a lui sostenendosi con le mani sulle sue spalle.


E fu quel lieve contatto.
La sensazione di avere un uomo aggrappato alla sua pelle, la sensazione di non essere più cosciente.
Non era una donna che ora si stava calando tra le sue cosce, lì dove il calore sembrava essersi racchiuso in cerca di via d’uscita.
Non era una donna quella che gli stava espertamente slacciando le braghe liberando la sua eccitazione.
Era un uomo.
Un ragazzo.
Una prostituta profumata di Iris, quella che tra le labbra teneva il frutto della passione che stava imperversando nelle vene prendendo il posto del sangue, che aveva trovato uno spazio da riempire solo al centro delle sue gambe.
Suggeva coinvolto, Mihael, arrecando maggiore piacere potesse al corpo fremente di Mail, che con i pantaloni raggomitolati alle caviglie poggiava il fondoschiena sul freddo umido del bagagliaio.

Le mani ora bollenti del biondo si adagiarono sulle ginocchia del rosso, lasciando divaricare meglio le cosce.
Nelle narici del ragazzo solo l’ammaliante odore eccitato di Mail, assorbito  mentre il suo viso si strofinava civettuolo sulla sua ormai impaziente virilità.
I sensi si ribellavano a quello sfogo negato, la pelle si contorceva sotto un esperto tocco, le iridi  si appannavano per la patina di eros che le offuscava.
Il culmine del piacere di Mail giunse riversandosi alla foce nell’oceano di passione, quale la bocca di Mihael.
Quest’ultimo, desideroso, non si lasciò fuggire una sola goccia del suo perlaceo seme e quello che tra le labbra vi restò decise di condividerlo premurosamente con il suo nuovo compagno.
 

 
-Trattami come una donna…- sussurrò soavemente quando le labbra furono abbastanza vicine le une alle altre.
-C-cosa intendi?- balbettò Mail affondando la testa nell’incavo della spalla di Mihael, eccitato, spossato.
 
-Devo parlarti senza mezzi termini?- lo guardò negli occhi, il biondo, con aria spazientita.
Le grandi iridi azzurre si appiccicarono a quelle verdi scrutando nel profondo.
Come se fino ad ora non lo avesse fatto.
-Io non ho mai … fatto sesso con un uomo.- la frase si spense verso il termine quando il capo di Mail si chinò verso il basso, imbarazzato.
-Ma che scusa del cazzo!- borbottò con estrema delicatezza Mihael.
-Sai che anche io ce l’ho un buco!?- gli posò la mano sulla spalla e la cinse con determinazione.
-Certo che lo so!- lo sguardo di Mail si alzò sul corpo del biondo e lo fissò con poca convinzione.

-E allora… coraggio! È tutto uguale!-
 
Gli occhi si incontrarono e Mihael lo accarezzò sul viso.
Non se lo spiegava ma quel ragazzo era speciale.
La sua delicatezza e accortezza, magari anche la timidezza che lo caratterizzava.
Era così … diverso.
Mail gli cinse i fianchi e capovolse le posizioni, adagiando il corpo snello del biondo sul bagagliaio.
Staccò senza troppa foga le bretelle e lo denudò del top.
Si calò sul suo petto e con la bocca lo coccolò di teneri baci, che attraversarono tutto il fisico di Mihael con mille brividi di piacere.
Giunto al ventre scostò le labbra e con mani un po’ tremanti slacciò le braghe e le portò fino alle caviglie.
Con un aiuto del biondo riuscì a far venir via gli attillati pantaloni scuri,  dopo averlo liberato dei pesanti anfibi.
Coperto solo dagli indumenti intimi, Mihael aveva un’aria angelica ma con un po’ di indecisione Mail si decise a spogliarlo di tutto.
Nonostante lo avesse già visto nudo, la paura di ammettere che quello con cui stava per avere un rapporto fosse un uomo sembrava sovrastarlo.
Non riuscì a calmare le sue mani scosse dal tremore e persino quando dovette infilarsi i profilattico per assicurargli protezione, l’ansia lo rendeva confuso.


-Ehi … Mail… Tutto ok?- biascicò Mihael  con la voce impastata dall’eccitazione.
Tra le sue gambe il proprio membro già svettante era eretto e attendeva attenzioni.
-Si. – sussurrò e si posizionò tra le cosce snelle del biondo.
Due dita umide prepararono il corpo sapiente alla penetrazione mentre una miscela di sguardi si addensava nell’aria sottoforma di afrodisiaco.
Quando il fisico di Mihael fu pronto, la punta di Mail si posò sulla sua intimità e spinse dentro.
Gli occhi chiari furono celati dalle palpebre che li coprirono strizzandosi per il fastidio.
La presenza di Mail attorno a sé sembrò la perfezione.
Come se da tanto avesse atteso quell’unione.
Come se tutta la vita avesse atteso per trovare quella completezza.

Tra le natiche calde di Mihael, Mail giaceva or più esperto or più confuso.
Ma l’erezione pulsava nella strettezza del biondo, vogliosa di essere soddisfatta, così cominciò a muoversi.
Le spinte lente e con meno foga si alternavano a quelle più potenti con molta più forza.
E fu con queste che Mail raggiunse il punto nevralgico in Mihael, che lo fece gridare di passione.
Languidi ansiti inumidivano l’aria gelida .
Getti di vapore bianco che stonavano nel buio della notte, dove anche il gelido cofano sembrava cocente di eccitazione.
Il culmine li prese alla sprovvista contemporaneamente.
Si riversarono l’uno sull’altro e con l’altro.
 
 
Ansimanti e stanchi, posarono i capi verso il basso puntando il loro sguardo sull’erba umida di brina.
La virilità umida di Mail lasciò contrariata l’intimità di Mihael e il calore accumulato si disperse nel freddo.
Coraggiosi si guardarono negli occhi, come si vedessero per la prima volta.

Mail sconvolto dalla nuova scoperta.
Mihael felice della nuova esperienza.
 

Nella gelida notte di Pittsburg, una prostituta aveva trovato il suo primo uomo e un donnaiolo aveva trovato se stesso in un corpo.



Tutto coperto dal tabacco e dall’iris. 













Note:
Con un po' di ritardo ecco la lemon che vi aspettavate.... credo.
Oggi non ho nulla da dire riguardo a questo capitolo, causa le gambette indolensita dalla violenta ceretta...>.<
Alla prossima.
HK

  
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