09/09/2011
2 recensioniEPILOGO
Otto anni dopo.Era primavera ed era domenica. Niente lavoro e cosi potevo dormire tranquillamente. Ero immersa nel mio sogno quando senti catapultarmi addosso qualcosa. Aprii gli occhi.
- Svegliaaa mamma – disse Ginevra saltando sulle mie gambe
- Ehi, piccola – dissi e l’abbraccia per darle un bacino
- Buongiorno amori miei – disse Max entrando in camera da letto con un vassoio con dentro la colazione per tutti e tre.
- Buongiorno amore – dissi e lo baciai
- Lasa stare paparino – disse saltandogli al collo
Ginevra era la nostra piccolina. Aveva due anni e arrivò inaspettatamente.
Quel giorno ero sveglia dalle tre di mattina. Da più di un ora ero in bagno a vomitare. Max era in camera e mi raggiunse alla svelta.
- Amore che cos’hai? – disse preoccupato
- Non lo so – e vomitai ancora nel water
- Forse ti ha fatto male l’arrosto di mia mamma – disse tenendomi i capelli
- Non penso, vomito ormai da una settimana e l’arrosto di tua mamma l’ho mangiato solo ieri sera – dissi sciacquando la faccia nel lavandino
- Magari sei – disse e blocco la frase a metà
Avevo capito che voleva intendere. Ormai avevamo 23 anni, vivevamo insieme, lavoravamo. Ero pronta ad avere un bambino, però ero un po’ preoccupata.
- Venerdi visto che ho il giorno libero andrò dal ginecologo – dissi
- Va bene chiedo il giorno libero in ufficio e ti accompagno
Il giorno dopo feci le analisi da portare dal ginecologo e vomitai ancora.
Venerdì arrivo e dopo avergli dato gli esami, ci fece entrare per parlare.
- Allora come si sente? – mi chiese appoggiando gli occhiali sul tavolo
- Insomma ho vomitato anche ieri e sono stanca
- E la ragione c’è, signorina
- Che vuole dire? – chiese Max preoccupato
- La sua ragazza è incinta di sei settimane – disse sorridendo
Rimanemmo stupiti dalla notizia, ma ne eravamo felici. Anche i nostri genitori lo erano. I mesi passarono e il pancione cresceva. Max mi era sempre accanto e il giorno del parto si commosse con me.
- Mamma alora cosa voi? – disse Ginevra tra le braccia di Max
- Passami marmellata e fette biscottate – dissi sorridendo
Quando compii un anno, decidemmo di sposarci e ora ero di nuovo incinta e questa volta era un maschietto
- Ma a maco gli pace ? – chiese Ginevra accarezzando la pancia
- Si tesoro, gli piace – dissi spalmando la marmellata nella fetta biscottata
Avevamo deciso di chiamarlo Marco e ero già al quinto mese.
- Ha chiamato tua mamma per chiederci se andiamo a mangiare da loro e ho detto di si ok? – disse Max accarezzando a sua volta la pancia
- Si amore – dissi e gli sorrisi
Ero felice della mia famiglia. Se mi dicevano che a 17 anni sarebbe cambiata completamente la mia vita e che Max era l’amore della mia vita e non ch’è padre dei mie figli gli avrei riso in faccia, ma adesso sono la donna più felice del mondo.
ANGOLO AUTRICE:
Eccoci arrivati al termine :'( Spero che vi piaccia come finale. Ringrazio tutti per i commenti per chi ha seguito la mia storia, per chi l'ha messa tra le preferite.
Vi ringrazio tanto. Spero che la storia si stata di vostro gradimento.
Un abbracio forte, alla prossima storia
A presto
KissKiss
AntoBill