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Autore: Ragnarok79    09/05/2006    6 recensioni
I nostri amici tornano al villaggio di Musashi dopo aver affrontato il demone farfalla (ep 52) ma...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INTRO

INTRO: Serata da brividi per la coppia Kagome e Inuyasha...

Ciao a tutti


Sò di avervi fatto attendere, ma con questo capitolo sono sicuro (beh... quasi Nd Ragnarok) di riuscire a farmi perdonare.

Ma ora si inizia... allacciate le cinture di sicurezza e Buona lettura!!

CAPITOLO 9

Dopo mangiato, i due si diressero verso il luogo dell’appuntamento. Appena fuori dal tempio, Kagome si aggrappò al braccio destro di Inuyasha e appoggiò delicatamente la testa alla sua spalla sentendo il corpo di lui, all’inizio rigido, rilassarsi via via che passeggiavano. Non lo aveva mai sentito così: normalmente era sempre teso, con i sensi ben all’erta e pronto a qualunque evenienza, mentre adesso sembrava che non prestasse attenzione a nulla di quello che accadeva intorno a loro.
Giunsero all’ingresso del luna park, dove le tre ragazze li aspettavano impazientemente e vedendoli arrivare, non poterono che commentare tra loro: “Accidenti… lo ha portato veramente… come faremo adesso?” chiese Eri preoccupandosi nuovamente per quella situazione che poteva stravolgere i loro piani.
“Non ti preoccupare… quando incontreremo Hojo, porteremo via il teppista, con la scusa di andare a prendere dello zucchero filato…” la rassicurò Yuka, che non era disposta a cedere al primo imprevisto, mentre Ayumi continuava a fissare la coppia che si avvicinava ripetendo continuamente il suo pensiero “Ma quanto sono carini… siamo sicure che stiamo facendo la cosa giusta?”.
“Eri, Yuka, Ayumi… vi presento Inuyasha…” Kagome fece subito le presentazioni aggiungendo “Vogliamo andare a divertirci!” e tirando per il braccio Inuyasha si diresse verso la cassa.
Le ragazze erano rimaste allibite, quel tizio sembrava totalmente diverso da come la loro amica lo aveva descritto: pareva così pacato e gentile, senza contare che era visibilmente in imbarazzo, altro che prepotente antipatico e facilmente irritabile.
I cinque alternavano i divertimenti sulle giostre a lunghe chiacchierate, che avevano quasi sempre come argomento il rapporto fra i due, finché, proprio durante una di quelle conversazioni, una voce attrasse l’attenzione di tutti: “Higurashi…” gridò da lontano Hojo.
“Anche voi qui… che piacevole sorpresa!”
“Ciao Hojo… come mai da queste parti?” lo salutò Kagome, un po’ sorpresa nel vederlo lì: lui non era certo il tipo da luna park e oltretutto era solo, mentre solitamente usciva con i suoi compagni di classe.
“Dai Hojo unisciti a noi, già che sei qui…” gli propose Yuka, aiutandolo così a eludere la domanda dell’amica.
Rimasero a parlare ancora per qualche tempo, durante il quale Hojo non riusciva ad evitare di squadrare Inuyasha dalla testa ai piedi, avendo capito dai discorsi, che era lui il suo rivale.
All’improvviso Yuka si alzò dalla panca, seguita a ruota da Eri e Ayumi, dicendo: “Noi andiamo a prendere dello zucchero filato…” e rivolgendosi a Inuyasha gli chiese gentilmente: “Non è che ci scorteresti fino al chiosco” il ragazzo rimase pietrificato, non sapendo cosa fare ne cosa dire: non gli sembrava una bella idea rimanere in balia delle domande assillanti del trio e si voltò verso Kagome come per ottenere un consiglio.
Dal canto suo anche la ragazza era rimasta un po’ perplessa da quella richiesta, ma per evitare di discutere sull’argomento, incoraggiò l’hanyou ad accompagnarle, lasciando trasparire, tuttavia, la sua poca convinzione.
Erano così rimasti soli in mezzo al piccolo parco, lei che guardava con un po’ di tristezza il mezzo demone allontanarsi con le amiche fino a sparire e Hojo che aspettava il momento propizio per prendere la parola e dichiararsi.
“Higurashi … visto che siamo soli… vorrei parlarti di una cosa molto importante…”
La ragazza si voltò verso di lui e gli rispose: “Va bene… dimmi pure Hojo”
Lui la guardò intensamente, facendola preoccupare un po’ per quel che potesse significare quello sguardo e infine le confessò tutto: “Higurashi… tu mi piaci molto… e vorrei che diventassi la mia ragazza…”
Quelle parole le diedero come la sensazione di venir schiacciata da un macigno e non sapendo cosa dire indietreggiò di un paio di passi barcollando: “[Mi ha chiesto di diventare la sua ragazza… ma … ma a me… a me piace Inuyasha… Hojo sarà bello e gentile… ma stando con lui non ho mai… provato quello che provo stando vicino a Inuyasha…]” pensò faticosamente la ragazza stordita da quel discorso inaspettato.
“Io… io non so che rispondere…”
“Un SI… basterà…” rincarò la dose lui, colmando la distanza che la ragazza aveva creato fra di loro.
“Io non… io non posso… Hojo… mi spiace…” tartagliò lei cercando di trattenere le lacrime che stavano iniziando a bagnarle il volto.
“Perché Higurashi?… perché?”
“Perché amo già un altro…” concluse lei piangendo e distogliendo lo sguardo dal ragazzo.
Quelle parole furono per lui insopportabili e in uno scatto d’ira afferrò con forza le braccia della ragazza tirandola a se.
“Hojo… fermati… che vuoi fare… mi stai facendo male!” strillò lei disperata avendo intuito cosa il ragazzo aveva in mente.
“No… non ti lascerò finché non ti avrò dimostrato che sono l’unico che ti può amare come meriti!” le rispose lui furioso continuando ad avvicinarla a se e iniziando a protendere le labbra per baciarla mentre la ragazza, gridando, spostava continuamente il volto per non permetterglielo e cercava di divincolarsi.
Kagome fu a un passo dal cedere, non riuscendo a opporsi ulteriormente a Hojo, quando sentì di colpo la mano sinistra di lui staccarsi dal suo braccio e di seguito un urlo di dolore del ragazzo. Aprì gli occhi ancora carichi di lacrime e lo vide: Inuyasha era alle spalle di Hojo e lo aveva bloccato torcendogli l’arto dietro la schiena.
“Maledetto… Come osi toccare Kagome con le tue luride mani?!?!!” esplose il ragazzo furibondo, vedendo la ragazza piangere spaventata.
A causa di un ulteriore strattone al braccio, Hojo fu costretto a mollare completamente la presa su Kagome, che non poté fare a meno di accasciarsi al suolo stremata da quella lotta impari.
Inuyasha, con un movimento rapidissimo, si girò su se stesso e lasciando il suo avversario, lo fece finire a terra lontano da lui: in quel momento sembrava una belva, nemmeno quando si trasformava era così pieno di rabbia e sete di uccidere; ma voltandosi verso la ragazza il suo volto mutò nuovamente esprimendo solo gentilezza e preoccupazione.
“Kagome… Kagome… dimmi che stai bene… ti prego!” disse freneticamente lui appoggiandosi il viso di lei al petto e stringendola in un dolce abbraccio.
“Inuyasha… sto bene… mi dolgono solo un po’ le braccia… ma sto bene…” sussurrò lei singhiozzando mentre le lacrime le rigavano ancora il viso: “Grazie… Inuyasha…”
“E tu chi saresti per dirmi come mi devo comportare con Higurashi?” tuonò Hojo che si era nel frattempo rialzato e che si era ulteriormente risentito nel vedere quella scena.
Inuyasha non rispose, si staccò da Kagome, nonostante lei cercasse di impedirglielo e si mise in piedi ad osservare, furente, il suo rivale.
“Vuoi sapere chi sono??” gli gridò con tutta la collera che aveva in corpo “io sono il RAGAZZO DI KAGOME!!” sottolineando con il tono della voce le ultime parole, mentre la ragazza alle sue spalle lo guardava stupita, ma per niente dispiaciuta di quella affermazione.
“Questa è bella… vuoi forse dire che TU sei convinto di esserlo…” gli rispose sarcastico Hojo.
“IO ORA TI AMMAZZO!!!” Sbottò Inuyasha, caricandosi per lanciarsi verso il ragazzo, venendo però fermato da Kagome che si era aggrappata con tutto il peso al braccio di lui.
“Inuyasha… ti prego… non farlo…” lo supplicò con aria afflitta, sapendo che l’hanyou non si sarebbe limitato e avrebbe certamente ucciso il ragazzo, macchiando per sempre il suo animo nobile e quel pensiero, le straziava l’anima più di ogni altra cosa.
A quella richiesta, il mezzo demone non ebbe il cuore di opporre un rifiuto, anche se il sangue gli ribolliva nelle vene, quasi come fosse in forma di youkai: in quel momento il suo più grande desiderio era quello di vendicare l’oltraggio subito da colei che amava, ma il pensiero di farla soffrire per questo, spense velocemente quella brama assassina.
Con uno sguardo fulminò Hojo ammonendolo: “Ringrazia Kagome se sei ancora vivo… ma ricorda… se oserai toccarla anche solo con un dito in futuro… non ci sarà nulla in grado di fermarmi e giuro che ti ammazzerò… ora VATTENE!”
Il ragazzo ormai rinsavito dalla collera, non poté non rendersi conto, dal tono della voce e dallo sguardo dell’hanyou, che chi si ergeva di fronte a lui era assolutamente serio e questo lo aveva letteralmente terrorizzato.
“Ragazze… che devo fare adesso… il piano è andato tutto in fumo!” balbettò il ragazzo girandosi verso il trio che era sopraggiunto subito dopo Inuyasha e quindi aveva assistito all’intera scena.
“Non lo hai sentito, stupido… vattene…” Disse furiosamente Yuka, vedendo venire allo scoperto il loro coinvolgimento in quella faccenda.
Hojo non se lo fece ripetere due volte e iniziò a correre a perdifiato fino a scomparire nell’oscurità.
“Kagome… noi…” iniziò Eri in preda al più completo rimorso per quanto era successo.
Ma Kagome non si voltò nemmeno e si incamminò verso l’uscita, venendo però fermata da Inuyasha che la prese in braccio.
La ragazza non avrebbe voluto, ma la sua presa fu così delicata e il suo viso così gentile, che non seppe opporsi e mentre si allontanavano il lento ondeggiare del petto e quel caldo abbraccio la fecero sprofondare in un dolce sonno.

Kagome si risvegliò alcune ore più tardi e resasi conto di essere nel suo letto, iniziò a guardarsi intorno per capire cosa fosse successo.
La prima cosa che notò fu che indossava il pigiama: lei non si ricordava di essersi cambiata, in realtà non si ricordava nemmeno di essere arrivata a casa, era rimasta al momento in cui Inuyasha l’aveva presa in braccio e si era allontanato dal luna park e poi niente più.
Mentre ragionava si accorse di un'altra cosa: Inuyasha quella sera non era a letto con lei, ma osservando meglio si accorse che era seduto con la schiena contro il bordo del letto e stava dormendo.
In quel momento, forse avvertendo i movimenti di lei, il mezzo demone si destò mettendosi a sedere su quel bordo che fino a prima gli aveva fatto da schienale.
“Kagome… ti sei svegliata…come stai?” le chiese preoccupato.
“Io sto bene… tu piuttosto cosa ci facevi rannicchiato lì a lato?”
“Beh, ho pensato… ecco… visto quello che hai passato con Hojo… non fosse il caso…” ma si fermò vedendo dipingersi la commozione sul volto di lei: “Grazie… Inuyasha” sussurrò lei stringendosi al petto del ragazzo ad un passo dal piangere, tranquillizzandosi però immediatamente grazie al tenero abbraccio dell’hanyou: “Hojo non è nemmeno paragonabile a te… Inuyasha… lui ha soltanto cercato di comprare il mio amore con mille regali e stasera non ha avuto il minimo rispetto dei miei sentimenti…” e dopo una breve pausa riprese: “Tu invece mi hai sempre protetta e rispettata… è per questo con te io mi sento bene… e non posso… non voglio stare lontana da te…” concludendo con parole che fecero sussultare il cuore del mezzo demone: “… perché io ti amo…” Ammise, stringendosi ancora più forte a lui.
“Tu sei la mia aria… Kagome… i tuoi sorrisi hanno il potere di scaldarmi l’anima… la tua sola presenza placa il mio spirito… preferirei farmi strappare il cuore che stare lontano da te… perchè anch’io ti amo…” le rispose lui caricando di affetto quel concetto.
I due restarono immobili a contemplare il loro reciproco amore venuto finalmente alla luce, stretti l’una tra braccia dell’altro. Fu proprio l’abbraccio dolce e il tepore del corpo di Inuyasha che portarono Kagome ad abbandonarsi completamente addormentandosi su di lui che, accortosi della cosa, la scostò delicatamente, stendendola sul letto e rimettendola sotto le coperte per poi salutarla con un bacio sulla guancia, prima di appoggiarsi nuovamente al bordo del letto.
“Restami vicino… Inuyasha… ho bisogno di te…” bisbigliò Kagome per convincerlo a dormire ancora una volta con lei.
Il ragazzo non disse nulla, si rialzò e si infilò sotto le coperte, cingendo teneramente il corpo di lei, osservando il suo viso distendersi, assumendo un’espressione felice: lei stava finalmente riposando serenamente e questo riempiva di gioia il mezzo demone.


Piaciuto... spero di si!!
Ringrazio ancora Luchia nanami, Lalla86 e Ayashi89 per i commenti e spero di poterne leggere ancora!

Ci sentiamo col prossimo capitolo!!

Ragnarok

  
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