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Autore: shessonia    09/09/2011    1 recensioni
Avevo sempre avuto intenzione di scrivere una fan fiction ed eccola qua. Critiche e recensioni sono ben accette. Fatemi sapere cosa ne pensate.
xx sonia.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sono seduta alla finestra che fisso la quotidianità nei gesti dei passanti e penso a quante cose sono cambiate in così poco tempo.Riesco a intravedere London Eye che spunta tra i palazzi dell’altro lato della strada. Decido di uscire,prendo il cappotto e chiamo Cloude per vederci al pub.Cammino tra la folla e tutto intono a me sembra dissolversi, persone, palazzi tutto assume una forma indefinita ma mi accorgo che questo è causa del vuoto che ho dentro e che mi porterò per sempre con me. Cammino disinvolta e sicura, finchè non vedo un padre e una madre che prendono per mano un bambina, una bellissima bambina.All’improvviso mi fermo ed è come se tutto il mondo mi crollasse addosso. 9 mesi fa i miei genitori e la mia sorellina sono morti soffocati dalla nuvola di gas e fumo che si era creata nel nostro appartamento, così oggi ci sono solo io, salva solo perché quella sera ero rimasta a dormire da Clo. Ho abbandonato gli studi e ora lavoro in una biblioteca. Sono solo una ragazza di 17 anni che vive una vita da adulto ma cosa ci posso fare, ho preso il destino così come è venuto. Di essere adottata neanche per sogno e i miei parenti vivono all’estero perciò eccomi qua. “ Alex sono qui! ” urlava Clo dimenandosi per farsi notare da me. Lei ci è sempre stata per me, mi ha aiutato ad affrontare la morte della mia famiglia anche se ancora oggi sembra di sentire le loro voci quando sono a casa sul divano o in biblioteca. Lei riesce sempre a strapparmi un sorriso ed è per questo che è fantastica, con lei sto da favola. “ oggi si gela!brrr prenderò un cappuccino ormai mi si sono gelati anche i peli del naso ” mentre faceva smorfie mai viste per farmi guardare il suo naso “ Clo che schifo!Allora come va la scuola? Sei riuscita a non farti coinvolgere in un altro comitato o non so chè? ” “ Ahahahahhaahahahh sciocchezze! Sai che io adoro organizzare feste e cose del genere.A te in biblioteca come va? ” “ La gente non sente più il bisogno di leggere e sono indietro di due affitti.. ” “ Alex se vuoi ti posso dare i soldi c.. ” “ NO CLO! Sai che odio dover prendere soldi e rimanere in debito! ” …. Il pomeriggio lo passammo insieme al pub a chiacchierare. Alle tre dovevo essere al lavoro, anche se di sabato non entra mai nessuno in cerca di un buon libro da leggere.Salutai Clo e corsi in biblioteca. Amo i libri da quando ero una bambina, il loro profumo, le pagine ingiallite dal tempo, era una cosa che condividevamo io e mia madre ed è per questo che lavorare come bibliotecaria non mi dispiace. La signora wooterd era una vecchia acida, egoista e insensibile. Forse mi aveva assunto perché ero stata l’unica a inviare il modulo. Il pomeriggio passò lentamente e iniziò a piovere quando sentii la porta aprirsi e il campanellino suonare.Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo di schiena accanto al primo scaffale che sfogliava un libro, e poi un altro e un altro ancora.Aveva i capelli biondi,un biondo ossigenato e non era molto alto.All’improvviso entrò lui, il padrone di casa che camminava come una locomotiva, spedita verso di me con uno sguardo non molto piacevole. “ se non mi porti i soldi dell’affitto entro stasera puoi trovarti benissimo un altro posto dove stare! ” urlò Josh. “ ma non so dove andare e da dove prendo i soldi? ” “ sono problemi tuoi. Li voglio entro stasera sennò inizia pure a impacchettare le tue cose! ” non riuscì a ribattere che josh era già uscito. “ e ora come faccio?! ”pensai, ero sconvolta.Non sarei mai riuscita a trovare i soldi in tempo. “ scusami ma non ho potuto fare a meno di ascoltare..io e 4 miei amici viviamo nell’appartamento dei miei genitori.C’è una camera da letto in più, non so se potrebbe interessare….oh,piacere sono Niall ” i miei occhi si soffermarono sui suoi, erano di azzurro magnetico,era come se non riuscissi più a non guardarli. “ grazie ma non penso sia il caso, posso provare a sentire con una mia amica. Io sono Alex ” “ Scusami se sono stato così invadente ma ho visto la tua reazione e ho capito che non hai nessun posto dove andare perciò…semmai cambiassi idea questo è il mio numero ” e se ne andò lasciandomi quel fogliettino di carta stropicciato sul bancone.
  
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