CAPITOLO I
1.
Lo sapevo già.
Era
ormai mezzanotte, tante piccole gocce di pioggia picchiettavano sul tetto della
mia casa.
Io
ero distesa a letto e stavo parlando al telefono con la mia migliore amica Mary
per metterci d’accordo per l’ora in cui ci saremmo viste il giorno dopo per
fare colazione, quando all’improvviso un sonoro fulmine, probabilmente caduto
non molto lontano, ci bloccò.
Io la salutai, mi alzai e mi avviai verso la
finestra. Un brivido di paura cominciò a scorrermi lungo la schiena. Provai ad
accendere la luce ma era saltata la corrente. “Logico!” pensai nervosa.
In quel momento entrò mia sorella, Bella Swan, e mi
chiese:
-Astrid,
tutto a posto?- io mi limitai ad
annuire ma era ovvio che lei non mi vedeva, quindi le risposi di sì.
Dopo qualche istante entrò mio padre, Charlie, con
una ridicola torcia elettrica che quasi mi accecò. Mi fece la stessa domanda
alla quale, questa volta, risposi stizzita. Ultimamente mi stavano troppo
addosso, non lo sopportavo, era come se mi volessero proteggere e tenere
all’oscuro da qualcosa…o qualcuno. Decisi di andare a dormire così diedi loro
la buonanotte.
La mattina mi incontrai con Mary alla caffetteria
del centro città insieme a Jacob Black e a Sam Uley e stavo raccontando della…fantastica
serata trascorsa.
-Ieri è stato peggio del solito, tutti e due sono
entrati e mi hanno chiesto apprensivi se stavo bene. Ti rendi conto? Non sono
più una bambina di tre anni, perché mi trattano così?-
Raccontai anche del fulmine caduto e mi accorsi di una cosa: Sam e Jake si erano
immobilizzati, sembravano scioccati, ma allo stesso tempo sembrava che mi
nascondessero qualcosa. Quando facevano così non li capivo, sembravano strani.
Mary faceva delle risatine divertite ogni volta e io mi scocciavo perché sapevo
che mi nascondevano qualcosa e lei era al corrente di ciò che celavano.
Stavamo andando a scuola e io mi stavo chiedendo se
era, in effetti, il caso di sapere il loro segreto ma senza volerlo Mary
cominciò a spiegare:
-So cosa vuoi sapere… In teoria non potrei dirtelo
ma tanto non possono farmi niente…-
-Chi?-
-Tutto il
branco!-
-Ok…il
branco di che? Di lupi?-
Lei sembrò esitare: mi sembrava ansiosa di dirmelo
ma allo stesso tempo c’era qualcosa che la bloccava. Non riuscivo quasi a
spiegarlo. Poi lei prese coraggio e continuò:
-Sì, lupi!
Come Jake e Sam. Ti sei mai chiesta perché spariscono sempre quando succede
qualcosa di strano? Per esempio l’altra sera? Il fulmine non era un
fulmine…era…-
Io ebbi un’illuminazione.
“Certo! Non era un fulmine … ora lo sapevo…”
-Ok! Ora vado da Jake!- Mi sentii più felice, lo capì anche Mary
che si mise a ridere.
Arrivate a scuola, io mi avvicinai a Jake con un’
espressione corrucciata in volto, lo guardai e dopo qualche secondo dissi:
-Io lo
sapevo!! L’ ho sempre saputo! Sono sempre stata amica di un Licantropo… Wow…-
Jake era decisamente confuso ma non mi importava,
tanto sapevo di aver ragione!
-Jake! Erano i vampiri ieri sera, vero? Stavano
giocando a baseball…non era il rombo di un fulmine quello che ho sentito, ma il
colpo della mazza sulla pallina di uno di loro…i Cullen… Visto? Lo sapevo!-
-Aspetta,
come? Come fai a saperlo? Cioè… che io sono un lupo e i Cullen sono vampiri?-
-Non ti ricordi? Da piccoli noi due giocavamo ai
cani. Correvi sul retro della casa senza dare spiegazioni e invece di tornare
spuntava un cagnolino e io pensavo che fosse il tuo cane! Ma no…ora lo so, eri
tu!” Jacob assunse un’espressione combattuta perché lo avevo scoperto. Scosse
il capo come per scacciare un pensiero fastidioso e mi disse:
-Vieni con me-
Ciao a tutti!!
Sono Astrid, una nuova fanwriter di tredici anni, perciò scusate se troverete degli errori, ma sto ancora imparando e proprio per questo mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questo primo capitolo e se c’è qualcosa che posso fare per migliorarmi.
Per ora è tutto, al prossimo capitolo!
Astrid