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Autore: Marauders    10/05/2006    8 recensioni
Un innocuo libro di favole porta scompiglio alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts… Prongs
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un innocuo libro di favole porta scompiglio alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts…

 

Prongs

 

C’era una volta a Hogwarts…

 

La bella addormentata nel bosco

 

Era un fredda sera d’inverno, la neve fioccava leggera oltre i vetri della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, imbiancando i giardini, le cime degli alberi della foresta proibita e il tetto della capanna di Hagrid, il guardiacaccia.

Cosa c’è di meglio, in una giornata come questa, che starsene al calduccio nella proprio torre, accucciati su di una poltrona accanto il caminetto, con un buon libro in mano?

È proprio questo ciò che Lily Evans, studentessa del settimo anno di Grifondoro, sta pensando sistemandosi meglio sulla poltroncina scarlatta.

La sala comune era deserta, data la tarda ora, ma evidentemente qualcuno doveva essere ancora sveglio, visto che il ritratto che celava l’ingresso alla torre girò sui suoi cardini per permettere l’ingresso di due ragazzi.

Lily alzò lo sguardo su di loro e sorrise.

“Ciao Lily” fece James Potter raggiungendo la ragazza, si sedette sul bracciolo della sua poltrona e le diede un bacio in fonte, “Che ci fai ancora in piedi?”

“Leggevo” rispose lei mettendo un dito tra le pagine del libro per tenere il segno.

“Io vado” disse Sirius interrompendo i due piccioncini, “Vi lascio pomiciare in pace.” e salì al dormitorio maschile.

“Che leggevi?”chiese il ragazzo.

“Un libro di favole” disse Lily mostrandogli la copertina, “L’ho trovato oggi pomeriggio in biblioteca.”

James prese il libro e se lo rigirò tra le mani, “Devi stare attenta con i libri magici…non sai mai quello che può capitarti.”

La ragazza inarcò un sopracciglio, “Jamie, sto leggendo la bella addormentata nel bosco, non l’apocalisse!” rise.

“Io ti ho avvertita” fece lui avvicinandosi sempre più al viso di lei, “Se per caso dovessi pungerti con un arcolaio non venire a piangere da me.“

“E dove lo trovo un arcolaio a Hogwarts?” fece Lily passando le braccia intorno al collo del suo ragazzo.

“Non si può mai sapere cosa tiene la McGranitt in camera sua!” posò brevemente le labbra su quelle della ragazza.

“Davvero vorresti che fosse qualcun altro a baciarmi per svegliarmi dal sonno in cui cadrò pungendomi?”

“Non se ne parla neanche!” esclamò James e la baciò di nuovo, questa volta con più passione.

“James, ma cosa avete fatto fino ad ora tu e Sirius?” chiese poi Lily.

“Spuntino di mezzanotte” spiegò il ragazzo mettendosi in piedi, le porse una mano affinché anche lei facesse lo stesso.

“Che Malandrini” disse la rossa sorridendo, si passò la lingua sulle labbra, “Doveva essere buona la torta!”

James la guardò un attimo, poi scoppiò a ridere, “Proprio” rispose, “Domani te ne porto un pezzo.”

Un ultimo bacio e le strade dei due ragazzi si divisero, ognuno nel proprio dormitorio, mentre il buio penetrante della notte fonda d’inverno nascondeva perfino la vista della bianca neve sulle cime dei tetti della scuola.

 

Le vacanze di Natale erano appena cominciate, quasi la metà degli studenti si era fermata a Hogwarts per trascorrerle lì insieme agli amici, i Malandrini non erano da meno. James, però, aveva un altro motivo. Non era solo Lily, non erano solo i suoi amici…era qualcosa talmente importante che neppure il freddo e la neve lo avrebbero fermato: gli allenamenti di quidditch!

Proprio per quella mattina era previsto il primo incontro delle vacanze e lui, essendo il capitano, era arrivato al campo di gioco prima del resto della squadra.

“E Lily dove l’hai lasciata?” chiese Sirius sistemandosi la sciarpa rosso e oro intorno al collo.

“È in biblioteca, ha detto che doveva finire un compito” disse James con una smorfia, “Ha promesso che quando finisce vieni qui.”

“Tra lei e Remus non so chi studia di più” fece Felpato lanciando un’occhiata all’altro amico seduto al suo fianco, naturalmente era chino su di un libro.

“Scusa” disse allora Remus alzando il capo, “Non ti ho sentito, puoi ripetere?”

Sirius scosse il capo, Peter rise e James si allontanò per dare il via all’allenamento della sua squadra.

 

Credo che possa bastare” pensò Lily chiudendo il librone di antiche rune, diede un rapido sguardo all’orologio, “Sono ancora in tempo

Ripose in fretta tutto il suo materiale sparso sul tavolo e lasciò la biblioteca per avviarsi al campo di quidditch.

Percorse i vari corridoi quasi di corsa, salendo, scendendo e saltando gradini pur di arrivare in tempo.

Improvvisamente si fermò. Davanti a lei aleggiava strana una luce, una luce verde.

Ma che diavolo è?” si chiese.

La luce cominciò a muoversi, come ad allontanarsi da lei, ma in qualche modo la stava chiamando, le diceva di seguirla.

Come ipnotizzata, Lily si lasciò trasportare lontano dall’ingresso, lontano dal campo, fino all’aula di trasfigurazione, stranamente la porta era aperta.

Lily entrò, non c’era niente di strano in quella stanza, se non appunto la luce che, dopo avere volteggiato attorno un paio di volte si fermò e prese consistenza, assumendo la forma di un…

 

“Dov’è finita?” chiese James una volta fuori dagli spogliatoi, l’allenamento era finito da un pezzo, ma di Lily non si era vista neppure l’ombra.

“Se ne sarà dimenticata” disse Remus.

James fece segno di no con la testa, “Mi ha detto che veniva e se Lily Evans dice una cosa la fa!”

“Aveva anche detto che ti odiava e che fra di voi non ci sarebbe mai stato niente” gli fece notare Sirius, questo gli costò una palla di neve in pieno viso.

“La vado a recuperare” disse poi gettandosi il mantello sulle spalle, si avviarono verso la scuola.

Il primo posto dove andarono a cercare la ragazza fu, ovviamente, la biblioteca ma lì non trovarono nessuno, se non un’utile informazione, la bibliotecaria infatti aveva visto Lily lasciare la stanza almeno un’ora prima.

“Forse è in Sala Comune” disse Sirius appoggiandosi contro il muro, tutti e quattro erano fermi in corridoio per decidere il da farsi.

“O in Sala Grande” aggiunse Peter, “È ora di pranzo.”
James si passò una mano fra i capelli, “Dividiamoci” disse, “Remus e Peter in Sala Grande, Sirius ed io al dormitorio, ci vediamo in Sala Comune fra un quarto d’ora.”

Imboccate due direzioni opposte, i Malandrini ripresero le ricerche.

 

“Non può essersi persa per la scuola” disse Sirius sedendosi sul divano, la ragazza non era neppure nel dormitorio.

“Forse è alla guferia o in infermeria…si è fatta male!” James andava vagando per la stanza, “È stata aggredita dai Serpeverde…si è persa nella foresta proibita!”

“Non farla tanto tragica” gli disse l’amico,”Sta benissimo, si è solo persa, dovremmo farle una mappa.”

James si voltò verso di lui, i loro sguardi si incrociarono e la medesima idea balenò nelle loro menti,

“La mappa!” esclamarono in coro.

Dopo averla tirata fuori dal baule di James, i due ragazzi la dispiegarono su di un tavolino, stavano per dire la formula quando il ritratto si aprì.

“Non l’abbiamo trovata” disse Peter appena spuntato.

“Come abbiamo fatto a non pensarci subito?!” fece Remus vedendo la pergamena, “Abbiamo una mappa portentosa e, quando ci serve, ce ne dimentichiamo.”

“Giuro solennemente di non avere buone intenzioni” disse James  colpendo il foglio con la punta della bacchetta.

La mappa del Malandrino si dispiegò davanti agli occhi dei quattro creatori, rivelando tutti i segreti più segreti di Hogwarts, nonché la posizione di ogni abitante del castello.

Il puntino con la scritta Lily Evans risultò essere …

“Che cavolo c’è andata a fare nell’aula di trasfigurazione?!”  fece Sirius dopo aver disincantato la mappa e averla piegata.

“Andiamo a prenderla e chiediamoglielo.” rispose James.

 

La porta dell’aula era chiusa, fu necessario un Alohomora per aprirla.

Accasciata sul pavimento, giaceva una ragazza dai lunghi capelli rossi, gli occhi erano chiusi, sembrava stesse dormendo...o peggio.

“Lily!” esclamò James, in un attimo le fu accanto, le sollevò il capo e cercò di scuoterla, invano, “Chiamate Madama Chips! Sta male!”

Remus i precipitò fuori dalla stanza, rientrò qualche minuto dopo seguito dall’infermiera, dal preside e dalla McGranitt.

“Oh cielo!” esclamò quest’ultima, “Cosa le è successo?”

Madama Chips si chinò sul corpo esanime della ragazza.

“Io…non lo so” farfugliò James, sembrava sull’orlo di una crisi isterica, “Non si sveglia! Vi prego, aiutatela!” la teneva stretta tra le sue braccia.

Lily fu portata d’urgenza in infermeria ma, dopo un accurato controllo di Madama Chips la diagnosi fu solo questa, “Fisicamente sta benissimo, è come se stesse dormendo. Non saprei dire se le è stato lanciato un incantesimo perché non funziona nessuna formula di quelle che conosco, non riesco a risvegliarla.”

James si sedette sul letto dove la sua ragazza era distesa, le prese una mano e la strinse forte, forse per darsi coraggio, forse per darne a lei.

“Cosa…cos’ha fatto alla mano?” chiese all’infermiera, Lily infatti portava un cerotto sull’indice destro.

“Aveva una piccola ferita, niente di più. Deve essersi punta.”

Punta?!” pensò il ragazzo.

Quando i professori lo lasciarono solo in infermeria, James cominciò a frugare nella borsa di Lily finché non trovò ciò che stava cercando. Mandato un bacio alla ragazza, corse via con un libro sottobraccio.

Se le cose stanno come dico io, fra poco sarai di nuovo sveglia.”

 

“Ragazzi” disse aprendo di scatto la porta della sua stanza al dormitorio di Grifondoro, “Dovete darmi una mano.”  

I tre Malandrini lo guardarono, “Dicci tutto” fece Sirius.

“Sapete niente di questo libro?” chiese mostrando il volume che aveva portato con se.

Due su tre affermarono di non sapere assolutamente niente e, se non lo sapeva Remus, la cosa era seria, invece proprio da Peter arrivò un chiarimento.

“Certo che so cos’è” disse , “Ce lo aveva  mia cugina, è un libro di favole.”

“Fino a questo c’ero arrivato Codaliscia” sbuffò James, “Nient’altro?”

“Bhe…sono favole magiche, se le leggi ci finisci in mezzo”

Il volto di Ramoso si illuminò.

“James, che c’entra con Lily?” chiese Remus.

“Lei lo stava leggendo ieri sera” spiegò il ragazzo sventolando il libro, “Madama Chips mi ha detto che Lily si è punta un dito, come nella sua favola preferita. Malandrini, ora so come risvegliare la mia bella addormentata.”

 

Accertatosi che l’infermiera non l’avesse visto, James era tornato lì, di nuovo al capezzale di Lily, ma questa volta sorrideva.

Si avvicinò a lei e, con la massima dolcezza, la baciò.

Ebbe appena il tempo di allontanarsi che le palpebre di Lily cominciarono a sbattere e la ragazza si ridestò.

“Buonasera” le disse James.

“Jamie…”fece lei stropicciandosi l’occhio destro, “Dove sono?”

“In infermeria”

“Cos’è successo?” chiese Lily mettendosi a sedere.

“Non ricordi niente?”

La ragazza si concentrò un attimo, “Stavo per venire agli allenamenti, solo che ho visto una luce e l’ho seguita fino all’aula di trasfigurazione, poi…credo di essermi punta su qualcosa…su di un…” alzò lo sguardo su di lui, “un arcolaio.”   

“Te l’avevo detto che quel libro era pericoloso” disse James, “Ti abbiamo trovata svenuta e portata qui. Madama Chips le ha provate tutte ma non ti svegliavi, ma lei non sapeva che per farlo serviva…” prese il libro e lesse un passo, “Il bacio del vero amore.”

Lily sorrise e arrossì, “Hai visto che mi avresti salvata?”

“Ne dubitavi?”

James la baciò di nuovo, “Meno male che non hai letto Cappuccetto Rosso” disse poi.

“Perché? “ chiese lei.

“Non me la sarei sentita proprio di squartare Remus per venirti a riprendere!” 

 

Fine

 

 

 

Posterò la prossima fiaba sabato…

 

Spero che mi diate un parere su questo primo capitolo…mi farebbe molto piacere! ^^

 

Grazie per aver commentato le mie altre storie! Mi rendete felice!

 

A presto, allora!

 

Prongs

 

  
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