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Autore: Miki_TR    10/05/2006    4 recensioni
Iniziò, come tutte le cose importanti, quasi per caso.
Non per un fortuito incidente, nè per un'incomprensione, e stranamente neppure per scherzo. Se anni dopo qualcuno avesse domandato ad uno qualunque degli interessati, probabilmente questi avrebbe risposto che tutto aveva avuto inizio per noia.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Peter Minus | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Oggi seguo l

Oggi seguo l'istinto

 

18 Giugno 1977

 

Parla James

 

L'anno scolastico, ormai, è finito. Mi tocca ripetermi più di una volta questa frase in questi giorni, perché come tutti gli anni mi sembra incredibile che siamo già arrivati all'estate. Incredibile non necessariamente in un modo positivo. La scuola è il mio mondo, un po' come l'aria è il mio elemento quando sfreccio con la scopa. Qui mi sento a casa, tra queste mura imponenti, ed è stato così fin dal primo giorno, quel primo Settembre che mi sembra così lontano adesso, quando sono sceso dal treno e per la prima volta, attraverso il lago, ho guardato le mura e le luci di questo posto magico. Per questo tornare a casa per l'estate mi fa sempre un effetto strano, inusuale, quasi come se dovessi riabituarmi a pensare che casa mia è quella, e non la scuola.

E dire che questo è stato l'anno più strano di tutti. Con tutte le cose che sono successe, con tutte le cose che ho pensato e le stupidaggini che ho fatto. Ma mi è piaciuto. Sì, decisamente, un anno da ricordare, nel bene nel male.

Strana questa riflessione, eh, James Potter? Da quando sono così pensieroso? In genere sento queste cose in maniera più vaga, come un piccolo retrogusto amaro della torta di zucca del banchetto di fine anno, o una piccola fitta allo stomaco quando il treno si mette in moto nella direzione sbagliata.

-Sei contento di tornare a casa?- mi ha chiesto Lily poco fa. E stranamente mi sono messo a pensare a questo fatto, che sì, sono contento, ma non del tutto. Mi sa che non è tanto il pensiero in sé ad essere strano, ma senza dubbio è folle che io lo stia pensando qui, adesso.

Perché sono in sala comune, è quasi ora di cena, e Lily Evans è ancora seduta di fronte a me dall'altro lato del caminetto e a parte noi non c'è praticamente nessuno. Ho la strana sensazione che non sia da me essere seduto qui tranquillo e riflessivo, senza passarmi le mani nei capelli o senza importunarla o balbettare qualche castroneria delle mie. Che ne è stato del mio imbarazzo cronico, quello che si poteva solo sconfiggere con l'arroganza e il fingermi sicuro di me? Non so cosa ne ho fatto. Ma adesso riesco a guardarla, a parlare persino con lei (spessissimo in questi giorni), senza mandare tutto all'aria. Come succeda è un mistero ancora. Quasi non ci credo, anche se, se ci penso bene, è un po' che le cose vanno così. Forse sono maturato, appena un po', o forse è lei che si è avvicinata. Non lo so, so solo che mi piace.

Adesso so che mi piace stare con lei, e non solo guardarla. Che mi piace anche quando la faccio ridere e non solo quando si arrabbia. E che non sono solo i suoi capelli rossi e i suoi occhi ad attirarmi, ma anche le sue mani nervose con le unghie rosicchiate, le minuscole efelidi sul suo naso che compaiono quando prende appena un po' di sole, e il modo in cui inclina la testa di lato mentre ascolta.

Ho imparato a conoscerla, un po', e più la conosco più vorrei conoscerla, e più la conosco e più mi piace. Più la conosco e più la amo.

Perché è bella, ma non solo. Perché è sicura, leale, fidata, sincera, cocciuta. Cose che dicono di me e che io vedo in lei. Perché ha una dolcezza tutta sua, un'ironia affettuosa che ha qualcosa di magico, perché è responsabile e intuitiva, ed è qualcosa che io non sarò mai, qualcosa che mi manca e che vorrei nella mia vita. Perché mi fa male quando la sento chiamare "mezzosangue", come oggi nel corridoio, come se insultassero me, e insieme mi sento orgoglioso dalla fierezza con cui risponde anche se è chiaro dal suo sguardo che è ferita.

Chissà se lei lo sa tutto questo. Forse dovrei dirglielo, spiegarle per bene quello che penso, quello che sento per lei. Semplicemente buttarmi e dirle tutto. Si direbbe una cosa nel mio stile, no? E allora perché con lei divento assurdamente paranoico, e tutto quello che mi esce di bocca adesso è un inutile e sciocco "abbastanza"?

Da come Lily mi guarda, o ha capito che stavo riflettendo, oppure pensa che io sia pazzo. Purtroppo, propendo per la seconda ipotesi. Mi ha appena fatto una domanda normalissima, di circostanza quasi, e io ci ho pensato sopra cinque minuti per poi rispondere "abbastanza"? Sono un coglione. Non saprei trovare una definizione migliore. Sono persino peggio di Sirius. E per altro il mio termine di paragone in fatto di coglioneria almeno una mossa se l'è data ultimamente... anche se so perfettamente a che versione credere delle due che ho avuto, quindi immagino che tecnicamente la mossa se la sia data Remus.

Comunque sia andata la faccenda tra Felpato e Lunastorta, di chiunque sia il merito, sta di fatto che adesso loro sono in dormitorio (ed eviterò di pensare ai particolari di questa cosa), che Peter è Merlino solo sa dove, e che io sono a tu per tu con Lily, e ho appena mandato a monte il suo brillante tentativo di conversazione, rispondendole con qualcosa che non è un monosillabo solo per una mera questione tecnica. E stasera abbiamo una riunione tattica in dormitorio (che spero per l'ora di cena sia presentabile, o giuro che Schianterò Sirius) per discutere gli ultimi dettagli del mio Grande Piano per il nostro Grande Scherzo Vendicativo di Fine Anno. E seguiranno due giorni di intensa preparazione, e poi tutti a casa.

Questo significa che se voglio prima della fine dell'anno deliziare Lily Evans con una mia dichiarazione (che non implichi magari l'uso di qualche strana pozione, spettacolare incantesimo o biancheria femminile) e avere il tempo per incassare con buona grazia il suo due di picche, è stasera, adesso, o mai più. Coraggio, James Potter, sei un Griffondoro, ci vuole tanto a dirle che ti piace davvero, senza risultare particolarmente ridicolo?

La sto guardando e lei guarda il fuoco. E il fuoco si riflette nelle onde dei suoi capelli e nei suoi occhi. Le illumina il viso in maniera irregolare, con una luce che si muove e che sembra soffermarsi volutamente su tutti i particolari che amo di più di lei. Come ipnotizzato seguo il riflesso che gioca con le sue guance leggermente arrossate, con la ciocca ribelle che sposta da davanti agli occhi con un gesto inconsapevole, con la curva quasi imbronciata delle labbra, per poi guizzare un attimo appena sul polso sottile e sul palmo della mano su cui poggia il mento, e scendere per un brevissimo istante a sottolineare appena la dolce curva del seno celata dall'uniforme.

Godric, come trovo il coraggio di vuotare il sacco adesso che è così bella?

Eppure, dentro di me, da qualche parte, una vocina sussurra implacabile di parlarle. Sospetto che se alzasse appena un po' il tono sarebbe la voce di Sirius. In ogni caso è un istinto, e prima ancora di essere certo di aver deciso di farlo, mi sono alzato, mi sono avvicinato a Lily e le ho preso la mano che teneva sotto il mento tra le mie.

E sono bloccato. Lei mi guarda in maniera strana, quasi incredula, ma i suoi occhi non hanno quell'aria pericolosa e luccicante che hanno sempre quando le chiedo di uscire con me in maniera più o meno seria. Sembra intimidita, stupita e... se non ho proprio bisogno di cambiare gli occhiali, è leggermente arrossita. E' un buon segno questo?

Non ne ho idea. Ma adesso sono qui, le ho preso la mano, non posso tornare indietro, no? E allora...

-Lily, tu mi piaci davvero, l'hai mai capito questo?- le chiedo, d'un fiato, serissimo.

E adesso Merlino mi fulmini, grazie, perché altrimenti penso che il peso della mia vergogna mi sprofonderà direttamente nei sotterranei, e lì ci sono troppi Serpeverde per i miei gusti.

Lei non ha risposto, ha solo abbassato gli occhi, pensierosa, sulla mia mano che ancora tiene la sua. La stanza, per un attimo, sembra immobile, tranne che per la luce ondeggiante del fuoco.

Poi, con un gesto così inaspettato che quasi sobbalzo, alza lo sguardo e mi punta quei due fari verdi direttamente negli occhi. Sta sorridendo, un sorriso aperto, sincero, allegro. Le mie ginocchia cominciano ad avere qualche problema a reggere il peso del mio corpo, e il mio stomaco sembra voler fare una capriola da campionato di Quidditch. Non ho proprio capito come prima potessi essere convinto di essere diventato tranquillo in sua presenza.

-Be', mi pareva di aver sentito dire qualcosa di simile...- ribatte lei, allegra. E sorride.

E io sorrido come un idiota. La sto guardando negli occhi e sto sorridendo e mi tremano le ginocchia. E lei mi sta guardando. Come se aspettasse qualcosa, come se... non so cosa sto pensando, so solo che qualcosa dentro mi suggerisce di baciarla.

Capitano a volte quei momenti in cui tutto sembra perfetto, e hai la sensazione di sapere cosa fare, di capire il gesto giusto da uno sguardo. Momenti che sono puramente l'attesa di qualcosa. E' raro, ma capitano, davvero, e tutte le emozioni convergono per portare ad un unico, singolo gesto che è tutto quello che significa quel momento.

Capitano, appunto. E poi passano, questi momenti magici. Passano magari perché dalle scale del dormitorio cominciano a venire delle voci, voci di amici, ad esempio, di persone a cui vuoi bene che in questo momento vorresti sprofondare in un sotterraneo e buttare la chiave, solo per la loro assurda mancanza di tempismo.

Adoro sentire le risate di Sirius e Remus che si mescolano e i loro passi per le scale, davvero. Ma per Merlino, proprio adesso?

Lily, che per un attimo era rimasta come me in attesa (e una vocina continua a dirmi che forse se lo aspettava, un bacio), si riscuote e mi sorride, mentre il rumore dei passi dei miei migliori amici si avvicina al punto dove la scala fa una curva, e da dove Sirius e Remus sicuramente ci vedranno.

Fa per alzarsi, e le lascio spazio per muoversi a malincuore, ma si attarda un attimo appena, appoggiandomi la mano leggermente su una spalla, la stessa mano che ho appena lasciato andare controvoglia.

-Possiamo scriverci quest'estate, James?- mi chiede.

Possiamo scriverci? Possiamo scriverci? A chiunque altro al mondo avrei risposto che queste domande non si fanno più da un secolo. Ma adesso resto per un attimo intontito, mentre Sirius sta ridendo sempre più vicino, a pensare che Lily Evans mi chiede se possiamo scriverci. Un pensiero bellissimo, reso triste solo dal fatto che probabilmente per la prima volta realizzo che non la vedrò per tutta l'estate, e questo è normale, accade tutti gli anni... ma quest'anno non le parlerò, e mi sono abituato a farlo.

-Certo che possiamo scriverci.- le rispondo con un gran sorriso che mi va appena un po' stretto. -Però non ti lamentare se vedrai il mio gufo tutti i giorni!- scherzo poi.

Lei mi fa un gran sorriso e... Non ci credo!

Mi ha dato un bacio sulla guancia! Ok, è solo un bacetto, poi ha sorriso e se ne è andata. Ma è Lily che mi ha appena... io... non capisco nulla in questo momento.

Improvvisamente un braccio amichevole si posa non proprio leggermente sulle mie spalle.

-Cosa abbiamo qui? Ehi, Remus, Ramoso ha appena avuto un bacio dalla sua bella!- tuona allegra la voce di Sirius. E' incredibile come il mio migliore amico in questi giorni sia felice e festoso.

Mi piace moltissimo che Sirius sia così allegro, e sono davvero contento per lui. Di fianco a lui immancabilmente compare Remus, sorridente come non era negli ultimi mesi. Sono felice per loro. Sono felice di quanto è successo con Lily poco fa, per quanto apparentemente insignificante. Sono felice e basta.

Per questo contengo la forza della mia gomitata nelle costole di Sirius ad un livello scherzoso. In fondo, era sua la vocina che mi ha convinto a dichiararmi a Lily, no? Però del resto in qualche modo devo districarmi dalla sua presa.

Mi lascia andare minacciandomi scherzosamente e massaggiandosi le costole, poi mette su la sua migliore aria da invalido, con gli occhi che ridono. Remus scoppia a ridere sonoramente mentre al grido di "Potter, affronta il tuo destino!" Sirius comincia ad inseguirmi per tutta la sala comune, rovesciando sedie al suo passaggio e terrorizzando un paio di ragazzini del primo anno, unici testimoni di questo incontro di lotta amichevole, oltre a Remus che si sta tenendo la pancia dalle risate.

Peter sceglie proprio questo momento per fare la sua comparsa con Em dall'ingresso della sala comune, e arriva giusto in tempo per guardare basito Sirius che scavalca un tavolo con un balzo per raggiungermi, solo per volare spaventosamente a terra, incastrandosi maldestramente con un piede. E probabilmente questo mi distrae abbastanza da farmi inciampare nella gamba di una poltrona e rovinare scompostamente davanti a Remus, che ormai si è accasciato a terra dalle risate. Peter, che non sa nulla di come è cominciato tutto questo, ride comunque nel suo modo caratteristico, con rumorosi singhiozzi soffocati, e anche le spalle di Em sussultano in una risata silenziosa. Credo che Sirius si sia distrutto un ginocchio nella caduta, ma non si capisce bene, perché ride sguaiatamente come suo solito.

E anch'io sto ridendo.

Per questa lotta amichevole, per le buffe cadute, per il bacio di Lily, per le risate dei miei amici che si intrecciano alla mia. Perché questo momento, per quanto sciocco e assurdo, è un momento perfetto da ricordare.

E di nuovo, mi sento felice.

 


 

Eccoci qua, praticamente alla fine.

L'anno scolastico è finito, o quasi. Il bilancio per i Malandrini è nettamente positivo.
Sirius e Remus hanno iniziato la loro storia, e sembrano poco sconvolti dal fatto che tutto sia cominciato davanti agli occhi della scuola al completo. L'hanno presa con filosofia. (E siete liberissimi di immaginare quello che stavano facendo in dormitorio, ok? XD)
James ha la prospettiva di scrivere a Lily per tutta l'estate, e posso assicurarvi, lo farà tutti i giorni come ha minacciato. Lily andrà anche a casa sua, sapete? Per la festa di compleanno di Remus. Non vi dico la felicità di James!
Em e Peter già si scrivevano a Natale, e continueranno a farlo, e anche se prima o poi i loro sentimenti prenderanno strade diverse, quel tempo è lontano.
Io ho imparato ad andare a capo senza saltare una riga (uso Front-page e mi secca aggiungere i br a mano... sono pigra! XD), ma ormai mi sono affezionata a queste pause lunghe e mi sa che continuerò così, che è anche più chiaro.

Cosa manca? Be', mancano due giorni di scuola, perché l'autrice non ha idea nemmeno vagamente di quando finisca l'anno scolastico in una scuola di magia di norma, quindi ha deciso arbitrariamente per un 20 Giugno politico... XD

Ah, e qualcuno pare che abbia accennato ad uno scherzo, anzi, ad uno Scherzo con la maiuscola... Qualcuno di voi ha qualche idea di che cosa si tratti?

 

Francesca Akira89: Ciao! sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, ma dovresti spiegarmi in che senso è "lento"... Cioè, non ho proprio capito se ti riferisci ai tempi di aggiornamento (allucinanti, lo so) o proprio allo svolgimento dell'azione. Perché essendo l'ultimo un capitolo parecchio sentimentale penso dia normale che risulti più lento degli altri, però se è troppo lento, se risulta noioso è importante per me saperlo... Quindi fammi sapere, ok? Per quanto riguarda la fine, questo è l'ultimo capitolo, manca l'epilogo che comunque arriverà molto presto. Grazie della recensione, e a presto! Un bacione.

Call: Ciao! Eh, sì, siamo davvero alla fine... se ti è sembrato nostalgico il capitolo scorso, penso che questo lo sia ancora di più. Sono contenta che ti sia piaciuta l'evoluzione dei pensieri di Remus, e che ne sia derivato sollievo... In effetti dopo un anno di attesa sembra che le cose si siano chiarite. Voglio dire, io sono sollevata, figurarsi Remus! Spero che anche questo aggiornamento sia arrivato in un tempo ragionevole... e tra pochi giorni arriverà anche l'epilogo della vicenda. Ultima cosa: se dici un'altra volta che questa è la tua fic preferita mi esploderà la faccia dal rossore! XD Comunque, grazie mille per i complimenti, e alla prossima! Un bacione.

Joy: Ciao Joy!!! Sono molto contenta di sapere che l'eccesso di zucchero non ti ha causato danni permanenti... niente carie, o cose simili? XD Sai, sono convinta di essere come te, sotto sotto, non so resistere al lieto fine. Quindi lo zucchero mi ci voleva, e sono contenta che non ti abbia stomacato. Sono perfettamente d'accordo con te sull'impossibilità di dare delle definizioni su certe cose che sono istintive... E non sono poi dell'idea che servano davvero queste definizioni. Sono contenta che ti sia piaciuta la relativa timidezza e insicurezza di Sirius, è un lato di lui che mi piace moltissimo, e non sono sicura che sia proprio sadismo... ma potrebbe esserlo, sì. XD Il lupo e il suo ruolo nella vicenda... Era importante per Remus il giudizio del lupo, sì, anche e soprattutto perché Remus sta riuscendo ad accettare un pochino il fatto che non tutto quello che viene dall'istinto del lupo sia sbagliato a priori. Sta imparando a conviverci, diciamo. E a parte le considerazioni sulla trama, quando dici cose come "ho amato questo capitolo" mi sciolgo davvero. Davvero, è bellissimo sentirtelo dire, al punto che vorrei scriverne un altro per poter sapere di nuovo se ti piace. Ok, non suono lucida, ma spero che comunque ti renda l'idea di quanto sia importante per me sentirtelo dire.
Sulla Favola, non farti problemi. Per dirti, io non sono stata capace di rileggerla per un bel pezzo, dopo averla... l'unica definizione penso sia "sputata fuori". E' una storia cattiva e non preoccuparti davvero se non riesci a commentarla, davvero. Gazie, Joy, della recensione e grazie perché hai gradito lo zucchero. Un bacione grande grande.

  
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