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Autore: Mistress Lay    10/05/2006    22 recensioni
Sirius è caduto oltre il velo e lascia due persone che lo amavano. Harry pensa immediatamente alla vendetta ma Remus deve scegliere: la morte o la vita?
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bethween

Notes: Aaargh! E questa shot da dove è uscita? O.o Nn saprei proprio... è solo che ultimamente sono piuttosto giù. E devo anche dire che è la mia prima Remus/Sirius

Beh, spero che non sia così orrenda o obbrobriosa (mi sa di sì invece… ndNeurone) e se lo fosse chiedete le parcelle del vostro psicanalista (già, perché appena finita di leggere ci correte…) (ma come sei rassicurante ndNeurone) (io avverto… ndMrs Lay) addebitate a chi mi costretto a pubblicarla… guarda che parlo con te, Moony, capito? -.- (razza di antipatico... ricattarmi in qst maniera... ç.ç)

Perché ultimamente sto scrivendo solamente cose inutili e non so nemmeno perché… -.-''' (il titolo indica TRA la morte e la vita... -.-)

Notes02: in corsivo sono i pensieri di Sirius, in type normale quelli di Remus, tra virgolette quelli di Harry

 

 

Between

 

 

Solo. Tremendamente solo.

Un antro scuro, un buio immobile.

Non vedo nulla, non odo nessuna voce, non sento dolore, non sento il battito del mio cuore, non respiro, non vivo.

Sono morto?

 

 

Solo. Tremendamente solo.

Inginocchiato qui, sul freddo e traslucido pavimento, immobile.

Non riesco a vedere nulla, non riesco a sentire nessun rumore, non sento altro che il battito forsennato del mio cuore, il mio respiro accelerato, le lacrime che scorrono dalle mie guance.

Sono morto.

Eppure respiro.

 

 

“Solo. Tremendamente solo.

Corro veloce, più veloce, più veloce del mio respiro.

Non vedo nulla altro che davanti a me, non sento nessun altro rumore che una risata squillante, non sento altro che il mio cuore impazzito, spompato dalla corsa, forte come non mai il nodo alla gola.

Sono vivo.

Purtroppo.”

 

 

 

Non ho mai visto un posto come questo, è così diverso da tutto, così simile a niente, così buio.

Non mi muovo, non posso farlo.

Vorrei farlo, correre, tornare da dove sono venuto, tornare a uccidere, tornare ad abbracciare qualcuno...

Ma non ricordo chi.

Come se il tempo si fosse dilatato, come se tutto fosse avvolto nella spirale dell'incoscienza, come se tutto fosse scuro, lontano, privo di importanza.

Chi volevo uccidere?

Chi volevo abbracciare?

Da chi devo tornare?

Non so, e nel frattempo sto qui, sospeso nel buio, a non fare nulla.

È questa la morte?

 

 

 

Non riesco ad alzarmi da questa posizione, non mi smuovo di qui, non riesco a distogliere lo sguardo da quello strano velo, così buio.

Cosa si cela là dietro?

Un ululato? un sorriso dissidente? Un buffetto sulla guancia? Sirius?

Vorrei tanto precipitarmi lì, correre incontro al velo, entrarci dentro, correre a cercarti, Sirius, ma non riesco a muovermi.

Vorrei correre e raggiungerti.

Vorrei venire lì.

Ma non riesco.

Come se tutto fosse lontano, distante, privo di importanza, come se tutto fosse così importante allo stesso tempo e che mi incollasse qui a terra, a disperarmi, a piangere, a non correre da te.

Che cosa devo fare adesso?

Qualcuno mi sta scuotendo, qualcuno mi sta parlando, qualcuno mi cerca di tirare in piedi... qualcuno, qualcuno, qualcuno... che ha importanza questo qualcuno?

Voglio solo vedere te.

Essere con te.

Nel velo come siamo stati alla luce.

Correre.

Voglio correre da te.

Smettila di piangere, Remus, mi ripeto, smettila!

Ma cosa posso fare?

Non riesco a muovermi, non riesco a smettere di piangere, non riesco a non pensare a te che cadi oltre quella porzione di buio irreale, oltre quel velo maledetto, oltre quella non vita...

 

Voglio essere con te.

Lì, qui, ovunque.

 

Te lo avevo detto, tanto tempo fa, così tanto tempo fa quando le promesse era così semplice farle, quando tutto aveva un sapore nuovo, quando il futuro ci apriva le porte di fronte alla vita, quando ogni cosa sembrava bella e importante, quando noi eravamo ragazzi, quando eravamo ancora noi, quando nessuno spettro si era messo tra noi e il nostro amore...

Quante promesse che ci eravamo fatte, quante notti trascorse mentre tu mi abbracciavi, mi cullavi, ridevi con me, mi baciavi, mi stringevi mentre eri dentro di me...

Quanti perchè ora mi affiorano nella mente, quanti forse mi offuscano i ricordi, quante lacrime scendono dai miei occhi...

 

Voglio stare con te.

 

Me lo avevi detto tu, con un sorriso così dolce che ora il mio cuore si spezza a ricordarlo, con uno sguardo così profondo che il mio cuore cade in frantumi ai miei piedi a pensarlo, con tanta speranza che ora è perduta.

Quanti spettri si sono messi tra noi?

Era stato sempre così, ma a noi non interessava perchè sapevamo con la certezza di due amanti sprovveduti che avremmo superato qualsiasi ostacolo.

 

Ma questa volta no.

Le altre volte no.

Tutto infranto, tutti i sogni finiti, tutte le speranze morte.

 

Passato, troppo crudele per essere rivissuto.

Con tanti sbagli, errori, ostacoli... così tanto doloroso, per entrambi da non poter più essere rievocato...

E quando infine ci siamo ritrovati... e tutte quelle parole mai dette, e tutte quei sogni che non si sono mai avverati, e tutti quei baci che non ci siamo potuti scambiare tutti assieme, in un turbine, in un tornado che ha spazzato via il dolore, che ci ha portato all'apice della felicità.

Ogni volta che pensavamo a noi c'era di nuovo tutta quella speranza...

 

Presente, troppo crudele per essere ricordato.

Lacrime, lacrime, lacrime... lacrime per tutto quello che avremmo dovuto costruire e non possiamo potuto fare, per tutta quella felicità che non vivremmo mai, per tutta la nostra vita spezzata, proprio ora.

Ora che ci eravamo ritrovati.

Ora che la speranza era tornata, ora che la nostra vita tornava a sorriderci.

 

Futuro, troppo crudele per essere pensato.

I nostri progetti, Sirius, i nostri progetti tutti in frantumi, uno dietro l'altro.

Ricordi quando fantasticavamo abbracciati nel nostro letto, protetti dalla complicità del buio, in quella casa che tu odiavi?

Ricordi cosa ci dicevamo, fissandoci negli occhi, stringendo più forte le nostre dita intrecciate, serrandoci nel nostro abbraccio?

Sarebbe dovuta essere perfetta la nostra vita da quel momento, avremo ripreso tutti quei progetti che avevamo abbandonato in passato, avremo ricercato quelle cose che avevamo progettate quando eravamo adolescenti modificandole alla nostra situazione attuale.

Avremmo cominciato a vivere felici, come una coppia, incuranti degli auror che ti cercavano perchè tu saresti stato scagionato, incuranti delle persone che ci additavano perchè non ci saremmo nascosti, incuranti dei pericoli che avremmo potuto correre perchè saremmo stati assieme, incuranti degli ostacoli che avremmo dovuto affrontare perchè avevamo imparato dai nostri errori passati.

 

Insieme. Sempre.

 

Ricordi che cosa avevamo pensato riguardo ad Harry?

Io ricordo quella notte come se fosse ieri, tu mi tenevi stretto a te, tu che guardavi il soffitto, perso nei tuoi pensieri, io che giocherellavo con i tuoi capelli neri, tu che parlavi di Harry e di come era così simile a James, io che ti fissavo e ti chiedevo che cosa volevi dire, tu che mi guardavi intensamente e mi chiedevi che cosa ne avrei pensato se nel nostro futuro ci fosse anche Harry.

Rendiamolo partecipe anche lui, mi avevi detto.

Lo so che lo ami come un figlio, Sirius.

Lo so che amavi James come un fratello.

Lo amavo anche io.

E ricordo che avevo risposto con un semplice: Certamente, non voglio toglierti la possibilità di riempire la testa di Harry di consigli per conquistare le donne o strani sotterfugi per farla in barba alle regole della scuola.

 

Harry.

 

Apro gli occhi finalmente.

Dov'è Harry?

Oltre la cortina delle mie lacrime, chiuso nella mia disperazione l'ho perso di vista.

Un attimo prima, o venti minuti prima, lo tenevo stretto, in modo da impedirgli di raggiungerti oltre il velo e un attimo dopo sono crollato inginocchiato, piangendo, desiderando io stesso precipitarmi da te.

Sirius... quanto dolore dobbiamo affrontare di nuovo.

Sirius, che cosa c'è di più terribile che essere soli?

Essere separati, sapere che mai potremo abbracciarci, avere un futuro senza speranze...

Com'è difficile donare tutto alla speranza e venire ricambiato con un pugno di niente...

E com'è difficile vivere mentre tu sei morto...

 

 

 

“Morto. Sirius morto. Sirius che cade oltre il vedo. Bellatrix che ride.

Perchè mi hai lasciato un'altra volta, Sirius?

Perchè sono stato così cieco da non accorgermi che era tutto un inganno di Voldemort?

Perchè sono stato così testardo a non imparare da Piton?

Perchè sono venuto nonostante tutto?

Perchè mi hai abbandonato Sirius?

Perchè tu sei oltre il velo mentre io sono ancora vivo?

Perchè?”

 

 

 

 

Chissà perchè non ricordo nulla.

Qui è tutto un sussurro, parole al vento, parole che non comprendo, bisbigli nel buio, senza senso, senza parole, senza significato, senza bocca a pronunciarli...

Non capisco dove sono, non capisco perchè qualcosa mi dice di riaprire gli occhi, non capisco cosa devo fare per sbloccarmi di qui...

Sento tanto dolore, tanta rabbia, tanto rimpianto, tanto amore... come se li vivessi nel profondo del mio cuore.

Ma il cuore è morto, non sento più il suo battito, e non sento dolore rabbia rimpianto amore... solo come spettri lontani, sempre più lontani, che mi abbandonano, che mi lasciano in questo antro buio.

Cosa sono? Chi sono?

Perchè sono qui?

Qualcosa si agita attorno a me.

Battito.

Forte.

Forte.

Forte.

Più forte.

E poi piano.

Piano.

Lieve.

Ancora più lieve.

E il nulla.

Il buio è spalancato di fronte a me.

È attorno a me.

È ovunque, anche IN me.

E tanto forte è il desiderio di vedere qualcosa di luminoso.

Dove? Dove lo trovo?

Lì, eccolo, lo vedo.

Lasciati afferrare.

Dimmi chi sono. Dimmi dove sono. Dimmi qualcosa.

 

 

 

Non voglio sapere nulla. Non voglio sapere chi è vivo e chi è morto.

Mi rifiuto di sapere qualsiasi cosa.

Non voglio nessuno ad abbracciarmi, a toccarmi, a portarmi conforto.

Non voglio vedere, sentire, provare niente.

Non voglio vivere.

Voglio gettarmi tra le tue braccia, sentire il tuo profumo muschiato, avvertire il battito del tuo cuore, sentire la tua risata canina, baciare le tue ruvide labbra, vedere i tuoi occhi illuminarsi.

Voglio te.

Voglio solo te.

 

- Remus... - una voce mi chiama. No, non voglio sapere chi sia, cosa vuole dirmi, voglio solo alzarmi da terra e correre da te.

 

- Remus... - No, lasciatemi. Lasciatemi piangere, disperarmi, cercarti.

 

- Remus, riprenditi -

Perchè? La mia vita è oltre il velo. Ora mi alzo. Vengo da te.

 

- Remus, ti devi riprendere - qualcosa mi afferra, cerco di respingerlo, non ci riesco, la presa è troppo forte - Remus, riprenditi. Ormai Sirius è andato. Ti prego, non seguirlo -

 

Sto gridando.

Voglio gridare.

Vorrei ululare alla luna, come faccio sempre.

Voglio graffiarmi il viso, le braccia, le gambe, come faccio da lupo.

Voglio disperarmi come un dannato, come faccio da sempre.

 

- Remus. Non ci puoi abbandonare -

 

Abbandonare chi? Abbandonare cosa? Io sono abbandonato. Io non devo abbandonare niente e nessuno.

 

- Remus. Non sei solo -

 

No, non ho nessuno.

Ho perso James, Lily, Peter...

Ho perso Sirius, il mio Sirius, il mio migliore amico, il mio fratello maggiore protettore, il mio fratello minore coccolone, il mio amore, la mia vita, la mia speranza.

Ho perso Sirius.

Per l'ennesima volta.

Perchè non gli sono stato vicino, perchè non l'ho aiutato, perchè non l'ho trattenuto a Grimmauld Place.

Perchè sono debole.

E ora sono niente.

 

Senza di te.

 

Sirius... Sirius... Sirius...

 

- Remus - ancora la voce. No, lasciatemi solo, lasciatemi a graffiarmi il viso come un lupo mannaro, lasciatemi, voi che non siete soli come me, voi che avete qualcuno da cui tornare a casa, voi che avete qualcuno da abbracciare, voi che avete speranza e salvezza.

Lasciatemi solo, piccolo scherzo del fato, a dilaniarmi.

Lasciatemi solo, insignificante, a disperarmi.

Lasciatemi solo, lupo mannaro che ha il cuore in cenere, a gridare al mondo la mia disperazione.

Lasciatemi seguire Sirius.

Il mio Sirius. Il mio amore.

 

- Remus, noi abbiamo bisogno di te. Harry ha bisogno di te -

 

Harry...

Oh, Harry...

Il piccolo Harry che piange nella sua culla, James che si dispera, Lily che canta una ninna nanna, Sirius che fa piccoli giochi di fuoco per farlo sorridere...

Harry...

Come ho potuto averlo dimenticato?

Harry ha perso James, Lily, Sirius... ha perso tutti.

E sta perdendo anche me.

Era meglio se non mi avesse mai incontrato.

 

- Remus, Harry ha bisogno di te... -

Harry ha bisogno di amore, affetto, sorrisi. Non di me.

 

- ... ha chiesto di te... -

No, Harry mi odierà per quello che ho fatto...

 

- ... vuole te, Remus... -

No, non me. Vuole Sirius.

 

- ... sta soffrendo, Remus. Vai da lui. Queste perdite dovete superarle in due... -

No, non si deve parlare di perdita.

Non dovete dire a voce alta che Sirius è morto...

Sirius...

 

- ... Remus, Harry ha bisogno di te. Sirius te l'ha affidato -

Sirius mi ha detto che se gli fosse successo qualcosa avrei dovuto badare io a Harry.

Io... che non sono mai riuscito a proteggerlo.

Come si può affidare a ME una persona?

 

- Remus... Remus... Harry è pieno di dolore. Non mi ascolta -

Non ti ascolto nemmeno io.

Lasciami solo.

 

- Sirius non sarebbe contento di te -

Una stilettata.

Sirius... Sirius... io voglio te.

Ecco sento di nuovo nelle narici il tuo profumo inebriante, avverto il calore della tua pelle contro la mia, sento la tua barba pizzicare la mia guancia, i tuoi capelli farmi il solletico...

Sirius... quanta vita sprecata.

E tu mi guardi.

"E se anche Harry facesse parte dei nostri progetti?"

Sorridi imbarazzato e orgoglioso.

Amore, amore mio... tanto a lungo cercato, tanto a lungo separato... tanto a lungo amato.

Cosa devo fare ora, senza di te?

 

- Remus, vivi -

Senza Sirius?

Perchè?

 

"E se anche Harry facesse parte dei nostri progetti?"

Alzo lo sguardo sul velo, eccolo, alle spalle della persona che mi è di fronte, eccolo, là, lontano ma non troppo... scuro, come la morte che ti ha inghiottito Sirius... là... solo qualche passo e ti raggiungo.

 

- Remus? -

Ma Harry?

Harry è solo. Come me.

Non posso abbandonarlo anche io.

 

- Remus? -

Il velo. Rassicurante promessa scura.

Sirius... che cosa devo fare?

 

"E se anche Harry facesse parte dei nostri progetti?"

 

Guardo ancora il velo, le lacrime hanno impietrito il mio viso, freddato le mie guance, bruciato i miei occhi.

Il dolore è dentro, forte, pulsante.

Divora ogni cosa dentro di me, lo rende cenere a fare compagnia al mio cuore.

L'amore forse è il rimedio.

 

Per amore tuo, Sirius, ritornerò a vivere.

Perchè se anche tu non ci sei i tuoi progetti sono ancora con me.

Per amore tuo, Sirius, sarò al fianco di Harry.

Perchè per te è la persona più importante con me, me lo hai detto tu. Perchè mel'hai affidata, perchè lo ami come tuo figlio.

Ancora l'ultimo sguardo al velo.

Forse è giunto di alzarmi in piedi.

 

 

 

 

Pace.

Solo pace qui.

Null'altro che pace.

Non ha importanza nulla se non essere qui.

E aprire gli occhi.

 

 

 

Lo abbraccio forte, così forte come si abbraccia un appiglio in mezzo alla tempesta, come si abbraccia quello che da tempo è perduto e ora è ritrovato.

Harry piange al mio petto, mi stringe, soffre.

Riconosco in lui il mio stesso dolore, la stessa cenere mia è la sua.

Povero Harry, così piccolo eppure così provato dalle sofferenze e con una nuova missione da svolgere, comunicatagli ora, nel bel mezzo del dolore.

E lui che continua a chiedermi perdono.

Perdono per cosa, Harry?

Sono stato io lo stupido.

Perdono, perdono, perdono.

Harry... non chiedere perdono, non chiedermi perdono per un errore che ho commesso io prima di tutti.

Harry... abbracciami a fammi sentire vivo.

Fammi capire che non sono solo.

- Remus... - piange disperatamente, piccolo leone dal cuore forte.

- Shh, non dire niente, Harry, non dire niente - lo stringo più forte a me, il dolore è forte ma è lenito ora. La disperazione mi ha preso prima, ora però non mi sento completamente solo.

Ho promesso di prendermi cura di Harry.

 

E lo farò.

 

Prendo il suo viso tra le mie mani, le nostre lacrime che scorrono dalle guance, intrise del solito dolore, dolorosamente salate.

- Ci sono io qui... ora e per sempre - e lo abbraccio.

Sirius, ti amo, amore mio, e il mio cuore piange.

 

 

 

 

Non posso fare altro che guardare. Dopo l'oscurità senza ricordo in cui sono stato costretto ora sono qui e sempre lo sarò.

Non posso muovermi.

Mai.

Ti amo, Remus, e perdonami per le promesse che non si sono mai avverate, per quei sogni che non hanno mai preso forma, per tutti quei giuramenti al vento...

Ti amo, amore mio, e sono felice che tu non mi abbia seguito.

Vivi anche per me, amore della mia vita e della mia morte.

Sii felice con Harry e asciugate le vostre lacrime.

Io vi guarderò da qui, dove e dove sempre sarò.

Io sono Sirius Black e io vi amerò per sempre.

 

.The End.

 

  
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