Notes: Aaargh! E questa shot da dove è uscita? O.o Nn
saprei proprio... è solo che ultimamente sono piuttosto giù. E
devo anche dire che è la mia prima Remus/Sirius…
Beh, spero che non sia così orrenda o
obbrobriosa (mi sa di sì invece… ndNeurone) e se lo
fosse chiedete le parcelle del vostro psicanalista (già, perché appena finita
di leggere ci correte…) (ma come sei rassicurante ndNeurone)
(io avverto… ndMrs Lay)
addebitate a chi mi costretto a pubblicarla… guarda che parlo con te, Moony, capito? -.- (razza di antipatico... ricattarmi in qst maniera... ç.ç)
Perché ultimamente sto scrivendo solamente cose inutili e
non so nemmeno perché… -.-''' (il titolo indica TRA la
morte e la vita... -.-)
Notes02: in corsivo sono i pensieri di Sirius,
in type normale quelli di Remus,
tra virgolette quelli di Harry
Between
Solo. Tremendamente solo.
Un antro scuro, un buio immobile.
Non vedo nulla, non odo nessuna voce, non sento dolore, non sento il battito del mio cuore, non
respiro, non vivo.
Sono morto?
Solo. Tremendamente solo.
Inginocchiato qui, sul freddo e
traslucido pavimento, immobile.
Non riesco a vedere nulla, non riesco a sentire nessun
rumore, non sento altro che il battito forsennato del mio cuore, il mio respiro
accelerato, le lacrime che scorrono dalle mie guance.
Sono morto.
Eppure respiro.
“Solo. Tremendamente solo.
Corro veloce, più veloce, più veloce del mio respiro.
Non vedo nulla altro che davanti
a me, non sento nessun altro rumore che una risata squillante, non sento altro
che il mio cuore impazzito, spompato dalla corsa, forte come non mai il nodo
alla gola.
Sono vivo.
Purtroppo.”
Non ho mai visto un posto come
questo, è così diverso da tutto, così simile a niente, così buio.
Non mi muovo, non posso
farlo.
Vorrei farlo, correre, tornare da dove sono venuto,
tornare a uccidere, tornare ad abbracciare qualcuno...
Ma non ricordo chi.
Come se il tempo si fosse dilatato, come se tutto
fosse avvolto nella spirale dell'incoscienza, come se tutto fosse scuro,
lontano, privo di importanza.
Chi volevo uccidere?
Chi volevo abbracciare?
Da chi devo tornare?
Non so, e nel frattempo sto qui, sospeso nel buio,
a non fare nulla.
È questa la morte?
Non riesco ad alzarmi da questa posizione, non mi smuovo
di qui, non riesco a distogliere lo sguardo da quello strano velo, così buio.
Cosa si cela là dietro?
Un ululato? un sorriso
dissidente? Un buffetto sulla guancia? Sirius?
Vorrei tanto precipitarmi lì, correre incontro al velo,
entrarci dentro, correre a cercarti, Sirius, ma non riesco a muovermi.
Vorrei correre e raggiungerti.
Vorrei venire lì.
Ma non riesco.
Come se tutto fosse lontano, distante, privo di importanza, come se tutto fosse così importante allo
stesso tempo e che mi incollasse qui a terra, a disperarmi, a piangere, a non
correre da te.
Che cosa devo fare adesso?
Qualcuno mi sta scuotendo, qualcuno mi sta parlando,
qualcuno mi cerca di tirare in piedi... qualcuno, qualcuno, qualcuno... che ha
importanza questo qualcuno?
Voglio solo vedere te.
Essere con te.
Nel velo come siamo stati alla luce.
Correre.
Voglio correre da te.
Smettila di piangere, Remus, mi ripeto, smettila!
Ma cosa posso fare?
Non riesco a muovermi, non riesco a smettere di piangere,
non riesco a non pensare a te che cadi oltre quella porzione di buio irreale,
oltre quel velo maledetto, oltre quella non vita...
Voglio essere con te.
Lì, qui, ovunque.
Te lo avevo detto, tanto tempo fa, così tanto tempo fa
quando le promesse era così semplice farle, quando
tutto aveva un sapore nuovo, quando il futuro ci apriva le porte di fronte alla
vita, quando ogni cosa sembrava bella e importante, quando noi eravamo ragazzi,
quando eravamo ancora noi, quando nessuno spettro si era messo tra noi e il
nostro amore...
Quante promesse che ci eravamo
fatte, quante notti trascorse mentre tu mi abbracciavi, mi cullavi, ridevi con
me, mi baciavi, mi stringevi mentre eri dentro di me...
Quanti perchè
ora mi affiorano nella mente, quanti forse mi offuscano i ricordi, quante
lacrime scendono dai miei occhi...
Voglio stare con te.
Me lo avevi detto tu, con un sorriso così dolce che ora il
mio cuore si spezza a ricordarlo, con uno sguardo così profondo che il mio
cuore cade in frantumi ai miei piedi a pensarlo, con tanta speranza che ora è
perduta.
Quanti spettri si sono messi tra noi?
Era stato sempre così, ma a noi non interessava perchè sapevamo con la certezza di due amanti sprovveduti
che avremmo superato qualsiasi ostacolo.
Ma questa volta no.
Le altre volte no.
Tutto infranto, tutti i sogni finiti,
tutte le speranze morte.
Passato, troppo crudele per essere
rivissuto.
Con tanti sbagli, errori, ostacoli... così tanto doloroso,
per entrambi da non poter più essere rievocato...
E quando infine ci siamo ritrovati... e tutte quelle
parole mai dette, e tutte quei sogni che non si sono mai avverati, e tutti quei
baci che non ci siamo potuti scambiare tutti assieme,
in un turbine, in un tornado che ha spazzato via il dolore, che ci ha portato
all'apice della felicità.
Ogni volta che pensavamo a noi c'era di
nuovo tutta quella speranza...
Presente, troppo crudele per essere
ricordato.
Lacrime, lacrime, lacrime... lacrime per tutto quello che
avremmo dovuto costruire e non possiamo potuto fare, per tutta quella felicità
che non vivremmo mai, per tutta la nostra vita spezzata, proprio ora.
Ora che ci eravamo ritrovati.
Ora che la speranza era tornata, ora che la nostra vita
tornava a sorriderci.
Futuro, troppo crudele per essere
pensato.
I nostri progetti, Sirius, i nostri progetti tutti in frantumi, uno dietro
l'altro.
Ricordi quando fantasticavamo abbracciati nel nostro
letto, protetti dalla complicità del buio, in quella casa che tu odiavi?
Ricordi cosa ci dicevamo,
fissandoci negli occhi, stringendo più forte le nostre dita intrecciate,
serrandoci nel nostro abbraccio?
Sarebbe dovuta essere perfetta la nostra vita da quel
momento, avremo ripreso tutti quei progetti che avevamo abbandonato in passato,
avremo ricercato quelle cose che avevamo progettate
quando eravamo adolescenti modificandole alla nostra situazione attuale.
Avremmo cominciato a vivere felici, come una coppia,
incuranti degli auror che ti cercavano perchè tu saresti stato scagionato, incuranti delle persone
che ci additavano perchè non ci saremmo nascosti,
incuranti dei pericoli che avremmo potuto correre perchè saremmo stati assieme, incuranti degli ostacoli che
avremmo dovuto affrontare perchè avevamo imparato dai
nostri errori passati.
Insieme. Sempre.
Ricordi che cosa avevamo pensato
riguardo ad Harry?
Io ricordo quella notte come se fosse ieri, tu mi tenevi
stretto a te, tu che guardavi il soffitto, perso nei tuoi pensieri, io che
giocherellavo con i tuoi capelli neri, tu che parlavi di Harry
e di come era così simile a James,
io che ti fissavo e ti chiedevo che cosa volevi dire, tu che mi guardavi
intensamente e mi chiedevi che cosa ne avrei pensato se nel nostro futuro ci
fosse anche Harry.
Rendiamolo partecipe anche lui, mi avevi
detto.
Lo so che lo ami come un figlio, Sirius.
Lo so che amavi James come un
fratello.
Lo amavo anche io.
E ricordo che avevo risposto con
un semplice: Certamente, non voglio toglierti la possibilità di riempire la
testa di Harry di consigli per conquistare le donne o
strani sotterfugi per farla in barba alle regole della scuola.
Harry.
Apro gli occhi finalmente.
Dov'è Harry?
Oltre la cortina delle mie lacrime, chiuso nella mia
disperazione l'ho perso di vista.
Un attimo prima, o venti minuti prima, lo tenevo
stretto, in modo da impedirgli di raggiungerti oltre il velo e un attimo dopo
sono crollato inginocchiato, piangendo, desiderando io stesso precipitarmi da
te.
Sirius... quanto dolore dobbiamo affrontare di nuovo.
Sirius, che cosa c'è di più terribile
che essere soli?
Essere separati, sapere che mai
potremo abbracciarci, avere un futuro senza speranze...
Com'è difficile donare tutto alla speranza e venire ricambiato con un pugno di niente...
E com'è difficile vivere mentre tu
sei morto...
“Morto. Sirius morto. Sirius che cade oltre il vedo. Bellatrix che ride.
Perchè mi hai lasciato un'altra volta, Sirius?
Perchè sono stato così cieco da non
accorgermi che era tutto un inganno di Voldemort?
Perchè sono stato così testardo a non
imparare da Piton?
Perchè sono venuto nonostante tutto?
Perchè mi hai abbandonato Sirius?
Perchè tu sei oltre il velo mentre io
sono ancora vivo?
Perchè?”
Chissà perchè non ricordo
nulla.
Qui è tutto un sussurro, parole al vento, parole
che non comprendo, bisbigli nel buio, senza senso, senza parole, senza
significato, senza bocca a pronunciarli...
Non capisco dove sono, non capisco perchè qualcosa mi dice di riaprire gli occhi, non capisco
cosa devo fare per sbloccarmi di qui...
Sento tanto dolore, tanta rabbia, tanto rimpianto,
tanto amore... come se li vivessi nel profondo del mio cuore.
Ma il cuore è morto, non sento più il suo battito,
e non sento nè dolore nè
rabbia nè rimpianto nè
amore... solo come spettri lontani, sempre più lontani, che mi abbandonano, che
mi lasciano in questo antro buio.
Cosa sono? Chi sono?
Perchè sono qui?
Qualcosa si agita attorno a me.
Battito.
Forte.
Forte.
Forte.
Più forte.
E poi piano.
Piano.
Lieve.
Ancora più lieve.
E il nulla.
Il buio è spalancato di fronte a me.
È attorno a me.
È ovunque, anche IN me.
E tanto forte è il desiderio di
vedere qualcosa di luminoso.
Dove? Dove lo trovo?
Lì, eccolo, lo vedo.
Lasciati afferrare.
Dimmi chi sono. Dimmi dove sono. Dimmi qualcosa.
Non voglio sapere nulla. Non voglio sapere chi è vivo e
chi è morto.
Mi rifiuto di sapere qualsiasi cosa.
Non voglio nessuno ad abbracciarmi, a toccarmi, a portarmi
conforto.
Non voglio vedere, sentire, provare niente.
Non voglio vivere.
Voglio gettarmi tra le tue braccia, sentire il tuo profumo
muschiato, avvertire il battito del tuo cuore, sentire la tua risata canina,
baciare le tue ruvide labbra, vedere i tuoi occhi illuminarsi.
Voglio te.
Voglio solo te.
- Remus... - una voce mi chiama.
No, non voglio sapere chi sia, cosa vuole dirmi,
voglio solo alzarmi da terra e correre da te.
- Remus... - No, lasciatemi.
Lasciatemi piangere, disperarmi, cercarti.
- Remus, riprenditi -
Perchè? La mia vita è oltre il velo. Ora
mi alzo. Vengo da te.
- Remus, ti devi riprendere -
qualcosa mi afferra, cerco di respingerlo, non ci riesco, la
presa è troppo forte - Remus, riprenditi.
Ormai Sirius è andato. Ti prego, non seguirlo -
Sto gridando.
Voglio gridare.
Vorrei ululare alla luna, come faccio sempre.
Voglio graffiarmi il viso, le braccia, le gambe, come
faccio da lupo.
Voglio disperarmi come un dannato, come faccio da sempre.
- Remus. Non ci puoi abbandonare
-
Abbandonare chi? Abbandonare cosa? Io sono abbandonato. Io
non devo abbandonare niente e nessuno.
- Remus. Non sei solo -
No, non ho nessuno.
Ho perso
James, Lily, Peter...
Ho perso Sirius, il mio Sirius, il mio migliore amico, il mio fratello maggiore
protettore, il mio fratello minore coccolone, il mio amore, la mia vita, la mia
speranza.
Ho perso Sirius.
Per l'ennesima volta.
Perchè non gli sono stato vicino, perchè non l'ho aiutato, perchè
non l'ho trattenuto a Grimmauld Place.
Perchè sono debole.
E ora sono niente.
Senza di te.
Sirius... Sirius... Sirius...
- Remus - ancora la voce. No,
lasciatemi solo, lasciatemi a graffiarmi il viso come un lupo mannaro,
lasciatemi, voi che non siete soli come me, voi che avete qualcuno da cui
tornare a casa, voi che avete qualcuno da abbracciare, voi che avete speranza e
salvezza.
Lasciatemi solo, piccolo scherzo
del fato, a dilaniarmi.
Lasciatemi solo, insignificante, a disperarmi.
Lasciatemi solo, lupo mannaro che ha il cuore in cenere, a
gridare al mondo la mia disperazione.
Lasciatemi seguire Sirius.
Il mio Sirius. Il mio amore.
- Remus, noi abbiamo bisogno di
te. Harry ha bisogno di te -
Harry...
Oh, Harry...
Il piccolo Harry
che piange nella sua culla, James che si dispera,
Lily che canta una ninna nanna, Sirius che fa piccoli
giochi di fuoco per farlo sorridere...
Harry...
Come ho potuto averlo dimenticato?
Harry ha perso James, Lily, Sirius... ha
perso tutti.
E sta perdendo anche me.
Era meglio se non mi avesse mai incontrato.
- Remus, Harry
ha bisogno di te... -
Harry ha bisogno di amore,
affetto, sorrisi. Non di me.
- ... ha chiesto di te... -
No, Harry mi odierà per quello
che ho fatto...
- ... vuole te, Remus... -
No, non me. Vuole Sirius.
- ... sta soffrendo, Remus. Vai
da lui. Queste perdite dovete superarle in due... -
No, non si deve parlare di perdita.
Non dovete dire a voce alta che Sirius
è morto...
Sirius...
- ... Remus,
Harry ha bisogno di te. Sirius
te l'ha affidato -
Sirius mi ha detto che se gli fosse
successo qualcosa avrei dovuto badare io a Harry.
Io... che non sono mai riuscito a proteggerlo.
Come si può affidare a ME una persona?
- Remus... Remus... Harry è pieno di
dolore. Non mi ascolta -
Non ti ascolto nemmeno io.
Lasciami solo.
- Sirius non sarebbe contento di
te -
Una stilettata.
Sirius... Sirius... io voglio te.
Ecco sento di nuovo nelle narici il tuo profumo
inebriante, avverto il calore della tua pelle contro la mia, sento la tua barba
pizzicare la mia guancia, i tuoi capelli farmi il solletico...
Sirius... quanta vita sprecata.
E tu mi guardi.
"E se anche Harry facesse parte dei nostri progetti?"
Sorridi imbarazzato e orgoglioso.
Amore, amore mio... tanto a lungo
cercato, tanto a lungo separato... tanto a lungo amato.
Cosa devo fare ora, senza di te?
- Remus, vivi -
Senza Sirius?
Perchè?
"E se anche Harry facesse parte dei nostri progetti?"
Alzo lo sguardo sul velo, eccolo, alle spalle della
persona che mi è di fronte, eccolo, là, lontano ma non troppo... scuro, come la
morte che ti ha inghiottito Sirius... là... solo
qualche passo e ti raggiungo.
- Remus? -
Ma Harry?
Harry è
solo. Come me.
Non posso abbandonarlo anche io.
- Remus? -
Il velo. Rassicurante promessa scura.
Sirius... che cosa devo fare?
"E se anche Harry facesse parte dei nostri progetti?"
Guardo ancora il velo, le lacrime
hanno
impietrito il mio viso, freddato le mie guance, bruciato i miei occhi.
Il dolore è dentro, forte, pulsante.
Divora ogni cosa dentro di me, lo
rende cenere a
fare compagnia al mio cuore.
L'amore forse è il rimedio.
Per amore tuo, Sirius, ritornerò
a vivere.
Perchè se anche tu non ci sei i tuoi progetti sono ancora con me.
Per amore tuo, Sirius, sarò al
fianco di Harry.
Perchè per te è la
persona più importante con me, me lo hai detto tu. Perchè
mel'hai affidata, perchè lo ami come tuo figlio.
Ancora l'ultimo sguardo al velo.
Forse è giunto di alzarmi in piedi.
Pace.
Solo pace qui.
Null'altro che pace.
Non ha importanza nulla se non essere qui.
E aprire gli occhi.
Lo abbraccio forte, così forte come si abbraccia un
appiglio in mezzo alla tempesta, come si abbraccia quello che da tempo è perduto e ora è ritrovato.
Harry piange al mio petto, mi stringe,
soffre.
Riconosco in lui il mio stesso
dolore, la stessa cenere mia è la sua.
Povero Harry,
così piccolo eppure così provato dalle sofferenze e con una nuova missione da
svolgere, comunicatagli ora, nel bel mezzo del dolore.
E lui che continua a chiedermi
perdono.
Perdono per cosa, Harry?
Sono stato io lo stupido.
Perdono, perdono, perdono.
Harry... non chiedere perdono, non
chiedermi perdono per un errore che ho commesso io prima di tutti.
Harry... abbracciami a fammi sentire vivo.
Fammi capire che non sono solo.
- Remus... - piange
disperatamente, piccolo leone dal cuore forte.
- Shh, non dire niente, Harry, non dire niente - lo stringo più forte a me, il
dolore è forte ma è lenito ora. La disperazione mi ha preso prima, ora però non
mi sento completamente solo.
Ho promesso di prendermi cura di Harry.
E lo farò.
Prendo il suo viso tra le mie mani, le nostre lacrime che
scorrono dalle guance, intrise del solito dolore, dolorosamente salate.
- Ci sono io qui... ora e per sempre - e lo abbraccio.
Sirius, ti amo, amore mio, e il mio
cuore piange.
Non posso fare altro che guardare. Dopo l'oscurità
senza ricordo in cui sono stato costretto ora sono qui
e sempre lo sarò.
Non posso muovermi.
Mai.
Ti amo, Remus, e
perdonami per le promesse che non si sono mai avverate, per quei sogni che non
hanno mai preso forma, per tutti quei giuramenti al vento...
Ti amo, amore mio, e sono felice che tu non mi
abbia seguito.
Vivi anche per me, amore della mia
vita e della mia morte.
Sii felice con Harry e
asciugate le vostre lacrime.
Io vi guarderò da qui, dove e dove sempre sarò.
Io sono Sirius Black e io
vi amerò per sempre.
.The End.