09/09/2011
7 recensioni
I do believe in fairies
« All children grow up
except one, Peter Pan »
Luna era sicuramente una ragazza dalla fervida immaginazione.
Era stravagante, lunatica e un po’ bizzarra. E completamente fuori di zucca, avrebbe aggiunto Ronald.
« Una che passa le sue giornate a scovare narzilli non la definirei apposto ! » le aveva bisbigliato durante la lezione di Pozioni e il professor Piton, lamentandosi del chiasso, lo aveva colpito dritto in testa con una radice di Asfodelo. Quel giorno Harry aveva sghignazzato a non finire.
« Sono nargilli Ronald, nargilli con la gi ! » aveva puntualizzato Hermione prima di consegnare, sbuffando, il suo rotolo di pergamena.
« Sono nargilli Ronald, nargilli con la gi ! » aveva puntualizzato Hermione prima di consegnare, sbuffando, il suo rotolo di pergamena.
La verità è che Luna Lovegood non le era mai stata simpatica. C’era qualcosa di tristemente familiare in lei, nel suo starsene sempre da sola, nell’essere evitata da tutti;
l’ombra di una vecchia Hermione che rispuntava fuori dopo tanti anni dall’incontro con i suoi migliori amici.
Eppure quando la vide singhiozzare sulla riva del Lago Nero, i piedi scalzi immersi nell’acqua scura, si precipitò al suo fianco così velocemente da rischiare di slogarsi una caviglia.
l’ombra di una vecchia Hermione che rispuntava fuori dopo tanti anni dall’incontro con i suoi migliori amici.
Eppure quando la vide singhiozzare sulla riva del Lago Nero, i piedi scalzi immersi nell’acqua scura, si precipitò al suo fianco così velocemente da rischiare di slogarsi una caviglia.
« Lunati.. Luna ! Oh Luna, per la barba di Merlino sei impazzita ? Ho letto tutto sulle creature che popolano i fondali del Lago e credimi, non è il posto giusto per fare un bagno ! »
strepitò, le mani sui fianchi e il sopracciglio alzato, in attesa di una risposta. Aveva decisamente esagerato col tono di voce.
La ragazzina aveva iniziato a tremare tanto erano violenti i suoi singulti e gli occhi, di consueto azzurri e luminosi, erano rossi e pieni di lacrime.
« Mi dispiace, io.. Sono talmente abituata a sgridare Ronald che non riesco a controllarmi. Ecco prendi ! »
Le porse un fazzoletto stropicciato : era di stoffa, con il suo nome cucito sopra. Luna si soffiò forte il naso e indicò con un dito paffuto l’albero alle loro spalle.
strepitò, le mani sui fianchi e il sopracciglio alzato, in attesa di una risposta. Aveva decisamente esagerato col tono di voce.
La ragazzina aveva iniziato a tremare tanto erano violenti i suoi singulti e gli occhi, di consueto azzurri e luminosi, erano rossi e pieni di lacrime.
« Mi dispiace, io.. Sono talmente abituata a sgridare Ronald che non riesco a controllarmi. Ecco prendi ! »
Le porse un fazzoletto stropicciato : era di stoffa, con il suo nome cucito sopra. Luna si soffiò forte il naso e indicò con un dito paffuto l’albero alle loro spalle.
« Sta morendo ! » disse.
« Chi, chi è che sta morendo ? »
« Quella piccola fata, ai piedi del salice. Sui libri di scuola non c’è scritto niente che possa aiutarmi a curarla e nessuno mi crede ! »
Come potrebbe, pensò Hermione. Non c’era nessuna fata, niente di niente, si stava immaginando tutto.
Come potrebbe, pensò Hermione. Non c’era nessuna fata, niente di niente, si stava immaginando tutto.
« Adesso finiscila Luna, domani ho un’importante verifica di Rune Antiche, te ne rendi conto ? No naturalmente, perché nessuno è interessato alle Rune Antiche ! » fece per andarsene, ma la mano della ragazza le afferrò il polso.
« Ti prego, sei la studentessa più brillante di tutta la scuola, devi poter fare qualcosa ! » la presa si fece più sicura.
« Prometto di regalarti un amuleto scaccia Nargilli potente almeno quanto il mio, ma aiutala Hermione, fallo per me ! »
Completamente fuori di zucca ! L’immagine di Ron che ridacchiava non voleva andarsene dalla sua testa. Come si può soccorrere qualcuno che non esiste ?
Al massimo avrebbe potuto aiutare Luna scaricandola all'Ospedale San Mungo per ferite e malattie magiche. Diagnosi : matta da legare.
Completamente fuori di zucca ! L’immagine di Ron che ridacchiava non voleva andarsene dalla sua testa. Come si può soccorrere qualcuno che non esiste ?
Al massimo avrebbe potuto aiutare Luna scaricandola all'Ospedale San Mungo per ferite e malattie magiche. Diagnosi : matta da legare.
Poi, d’improvviso, l’idea. Ricordava perfettamente la dolce voce di sua madre che leggeva per farla addormentare : dimenticali Wendy, dimenticali tutti, vieni com me dove non dovrai mai, mai pensare alle cose dei grandi.
Tutti i bambini babbani conoscevano quella storia. Capitan Uncino, l’Isola che non c’è, gli indiani e.. Campanellino !
Tutti i bambini babbani conoscevano quella storia. Capitan Uncino, l’Isola che non c’è, gli indiani e.. Campanellino !
« Io credo nelle fate, lo giuro, lo giuro ! » senza pensarci troppo, Hermione urlò.
« Io credo nelle fate, lo giuro, lo giuro ! » ripeté più forte che poteva iniziando a battere le mani. Non si era mai sentita più ridicola.
Luna spalancò la bocca, gli occhi puntati sul cumulo di fogli secche dove, a quanto pare, doveva starsene la creaturina.
« Io credo nelle fate, lo giuro, lo giuro ! » si unì alla Grifondoro, saltellando a destra e a manca.
Andarono avanti fino a quando annunciò, canticchiando, che la fata era guarita.
« Ha funzionato, ce l’abbiamo fatta Hermione ! Non so come sarebbe potuta finire se non fossi arrivata. Io credo nelle fate, lo giuro, lo giuro ! » danzò e danzò, piroettando a piedi nudi sul prato. A Hermione scappò un sorriso. Luna non era matta, è che non sarebbe mai cresciuta, proprio come Peter Pan.
Note : Luna mi ricorda l'Isola che non c'è e Peter Pan con essa. Il fatto che Hermione non veda la fata non vuol dire che non ci crede ed anzi, sarebbe strano per un mago non
conoscere l'esistenza di questa creatura. Semplicemente, non avendone mai vista una, crede che Luna stia dando i numeri xD Ah sì, non so se si è notato, la mia Hermione sclera
spesso e volentieri. La parte principale della storia, ovvero quella dove Herm ricorda sua madre che le leggeva Berrie e di conseguenza la formula per guarire le fate, è stata
ispirata da una frase di J.k Rowling che possiamo trovare alla fine di Harry Potter e il principe mezzosangue : "Se ogni persona sulla terra avesse avuto almeno una volta qualcuno
che leggesse per lui, il mondo sarebbe migliore; tutti avrebbero indistintamente ricevuto amore, attenzione, conoscenza." Beh, grazie mamma per avermi letto i primi due capitoli della
saga <3 La frase " dimenticali Wendy, dimenticali tutti....." è una citazione della storia originale di Berrie ( autore di Peter Pan ). Grazie a chi leggerà la storia, un bacio !