Il vento ululava oltre le fredde sbarre della cella.
Il corpo senza gioia di un ragazzo giaceva sul pavimento umido e viscido.
La figura accovacciata usava un vecchio giornale come cuscino, l’unico oggetto che gli apparteneva. La gazzetta del Profeta del 1 novembre del 1981.
In copertina una gran folla festeggia. Il titolo in prima pagina grida al mondo “ Il Signore Oscuro è stato Sconfitto! Lunga vita al Bambino Sopravvissuto!”  
Tutta la comunità magica era in subbuglio dalla gioia. Tutti tranne Sirius Black che in meno di un’ora aveva visto la sua vita finire.
Qual era il prezzo di tanta felicità? Un omicidio. Anzi due. Lily e James. Loro erano morti. E mentre gli altri pensavano alla sconfitta di Voldemort lui, solo lui, pensava a loro.
“ Dio come sono stato stupido! “ ecco l’unico pensiero che da un tempo non quantificabile opprimeva la ormai fragile mente del giovane Black.
Un rumore oltre la porta della cella vede destare il ragazzo che rabbrividì vedendo una delle sue guardie. Si mise a sedere, ormai non avevano molto da portargli via quegli esseri. Lui non era felice. Lui non sarebbe mai più stato felice. La felicità era morta con James. Il sole si era spento con Lily.
Era l’ombra di se stesso, lo sapeva bene.
Lo squittio di un topo lo distrasse nuovamente. “Quanto vorrei che fossi lui. “
Già, quel Lui per cui è finito in questa cella. Lo stesso che ha ucciso i genitori del suo figlioccio. Lui la ragione per il quale Harry, quel tenero bimbo ancora in fasce ora era chissà dove senza qualcuno da poter chiamare “Mamma” e “Papà”.
Lo stesso viscido topo di fogna che lo aveva indotto a dubitare di Remus.
Remus…Lily… James… aveva tutto! Lui un Black, aveva il meglio che la vita potesse offrirgli. E ora era solo l’ennesimo innocente incarcerato.
Ma si poteva definire innocente? No. Lui era stato la causa di tutto.  
Ecco li, molto tempo prima. Coperto da un sorriso tirato e ansioso. Con gli occhi attenti e vigili sempre pronti ad intercettare un altro paio di occhi nascosti dietro a spesse lenti. Due occhi nocciola, quegli occhi nocciola. James. Era li seduto nella sua poltrona, nel suo salotto, in casa sua, nel suo candido nido d’amore.
Erano li che aspettavano il ritorno di Lily. Li nel caldo focolare dove amavano passare le sere. Ma quella sera non era come le altre. Non sapevano ancora che di li a pochi giorni non avrebbero più vissuto momenti come questo.  Eccola li. Era li anche lei, stava per parlare, stava per condannarli a morte.
“Nooooo” un urlo sordo riempì lo sgabuzzino che era la sua cella. Era sveglio, il ricordo era passato. Ma la realtà era viva davanti a lui. James era morto, con lui Lily. E la verità sarebbe morta con lui, li in quella sudicia cella.
Aprì il giornale ed eccoli li che gli sorridevano i suoi amici. Lo salutavano da sotto un titolo dimenticato da tutti “ Le ultime due vittime del Signore Oscuro”.
Una lacrima si posò sulla foto. Gli mancavano. Gli mancavano terribilmente e tutto il mondo lo credeva un traditore. Remus lo credeva tale e un giorno forse non troppo lontano anche Harry l’avrebbe pensato.
L’amore sconfinato che aveva verso suo “fratello” l’aveva portato alla morte.
Già suo fratello. Il suo James. Il gemello perfetto. L’altra metà di Sirius. La metà ciecata di Sirius. Lo stupidissimo cervo che gli pestava sempre la coda. Il ragazzino spavaldo che adorava tormentare Mocciosus. Lo stesso ragazzino che correva per i corridoi urlando “Evans!!!”.
Lo stesso ragazzo che gli aveva sorriso talmente tanto mentre gli diceva che gli avrebbe fatto da testimone che quel sorriso era forse l’unica consolazione che gli restava.
Gli mancava. Gli sarebbe sempre mancato.
Si riaddormentò. Ed eccolo li nei suoi sogni, un James dai capelli disordinati e il boccino in mano: “Ehi Pad! Che ti succede?” un sorriso, il suo sorriso.




Grace's corner

Ecco l'ennesima cavolata su Sirius!!! L'avrete capito io sono persa per quel ragazzo! Comunque vi lascio alla lettura! Voglio sapere che ne pensate :)