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Autore: Aicchi    10/09/2011    1 recensioni
Gli SHINee vengono invitati da G-Dragon a trascorrere un allegro weekend in compagnia sulla propria isola...ma al loro arrivo ad accoglierli non ci saranno i loro amici e colleghi artisti, bensì una villa apparentemente abbandonata e un'allegra quanto inquietante filastrocca incorniciata sul camino...
Genere: Comico, Dark, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pensavo di scrivere la fine in questo capitolo, ma mi sono accorta che forse forse riesco a farcene rientrare un altro, come conclusione definitiva u.u


8 Capitolo: SORPRESA.
 
“Chi comincia?” domandò serio Minho, ancora mezzo nudo, seduto sul pavimento, stanco dalla corsa, accanto a Taemin.
“Onew, comincia tu, visto che sei quello che è scomparso per primo!” disse Key come per accusarlo.
“Ehh…già, forse dovrei cominciare io, ma…mi vergogno un po’!” ridacchiò il leader, grattandosi la testa con una mano…nessuno però aveva voglia ridere. Erano tutti in tensione, volevano la verità, capire se la filastrocca avesse avuto un qualche ruolo rilevante in tutti quegli eventi oppure era stato solo uno scherzo del destino.
“Ecco, vedete…ricordate quando abbiamo letto quella filastrocca sul camino e poi siamo usciti per andare al piano di sopra? Bè, mentre voi stavate salendo le scale, io sono sgattaiolato in cucina. Non mi ero fatto molto impressionare, e la fame era un richiamo molto più forte di quella stupida canzoncina per bambini. Ho controllato ogni cassetto e credenza, e…in una non potete capire cosa ci ho trovato dentro!”
Sì, potevano capire benissimo.
“Nove, e ripeto nove, scatole di pollo!!!”esclamò sognante Onew, a cui brillavano gli occhi solo al ricordo.
“Ecco chi aveva aperto la credenza in cucina…!” esclamò Taemin, con il cuore sollevato.
“Le ho prese tutte e 9 e mi sono intrufolato in una stanza al piano di sopra, nel corridoio centrale, poi…”
Minho lo interruppe. “Come???? Eri nascosto in una stanza al piano di sopra?? Ma se le abbiamo controllate tutte!”
“Eh no, evidentemente non l’avete fatto abbastanza bene. Nella stanza centrale al corridoio, dietro la porta, ve n’era un’altra, poco più piccola. Curioso di capire dove  portasse, ho salito la rampa di scale fino a scoprire l’attico della villa, e sapete cosa ho trovato? Cinque letti matrimoniali tutti attaccati con uno schermo al plasma gigantesco!”
Questi piccoli particolari ormai erano le prove schiaccianti che quella villa non era del tutto disabitata.
“Poi bè…mi sono sdraiato su un letto, ho cominciato a mangiare come un maiale….e….”
“E…?” gli fece eco Key per indurlo a continuare il racconto.
Rosso di vergogna concluse. “E dopo aver finito le nove scatole di pollo mi sono addormentato”
Tacquero tutti. Sapevano già quanto potesse durare il sonno di Onew. Svegliarlo era un’impresa titanica ogni santa mattina.
“Ok quindi mentre noi ti cercavamo, ti chiamavamo ecc….tu dormivi?” fece il punto della situazione Key, ancora scandalizzato.
“Già” ammise il mortificato Onew. “Però ragazzi, questa mattina ho fatto una scoperta sensazionale al mio risveglio!”
“Ti eri trasformato in un pollo?” chiese sarcastico Key, ad alcuni scappò un risolino, ormai l’atmosfera si stava addolcendo, dopo tanto tempo.
“No...in quel momento sono sceso per condividere la notizia con voi, ma…in villa c’era solo Jonghyun. L’avevo trovato che cercava di chiamarvi dal pianerottolo, stavate uscendo, ma la sua voce non era riuscita a raggiungervi. E…”
“Lascia parlare me, adesso” disse con tono basso Jonghyun, la voce non le era ancora tornata del tutto.
“Come ha detto Onew, cercavo di chiamarvi, ma non mi avete sentito, stavo per inseguirvi ma mi è comparso all’improvviso alle spalle, quindi potete immaginare la mia sorpresa! Mi ha portato su nell’attico per farmi vedere…”
Ancora una volta, il racconto fu interrotto.
“Aspetta Jong, non ci hai ancora detto come diavolo hai fatto a sparire nel nulla!” si lamentò Key. In fondo si sentiva ancora il responsabile dell’accaduto.
“Ah già! Scusate, è vero. Oddio, la mia storia forse è ancora più imbarazzante…Bè, dopo quei rumori che avevamo sentito qua al piano di sotto…e dopo essere inciampato non so quante volte, ero confuso e disorientato, sia per la stanchezza sia per il vino…sono salito al piano di sopra e..”
“Allora mi avevi raggiunto su!” lo interruppe Key. Era sicuro che Jong fosse rimasto al piano di sotto, per questo quella notte non controllarono il primo piano.
“Sì, ma ecco…ho sbagliato porta, invece che prendere quella a destra ho preso quella a sinistra…si insomma, sono entrato nel bagno…solo che era buio, pensavo ci fosse il letto davanti a me e invece c’era la vasca da bagno.Sono inciampato, ho preso una bella botta in testa e poi…sono svenuto. Ho praticamente dormito tutta la notte li dentro. Il mattino dopo, cioè stamani, ero ancora frastornato, non avevo molta forza in corpo. Ho cercato di chiamarvi ma evidentemente eravate al piano di sotto e non mi avete sentito...”
Mentre parlava, Key si accorse a mala pena del bernoccolo di Jong, coperto dai capelli, ma al suo racconto gli vennero le lacrime agli occhi e lo abbracciò nuovamente, sussurrandogli “Mi dispiace Jong, è stata tutta colpa mia…perdonami”.
“Ma dai, che dici? Eravamo insieme, la colpa è stata mia, ero rimbecillito!” lo rassicurò Jong, accarezzandogli la nuca.
“Qual è la scoperta che avete fatto?” chiese Minho in preda alla curiosità.
“Bè sopra ho trovato…” cominciò Onew, ma Key dette un improvviso colpo di tosse, molto sonoro, che coprì le parole di Onew. Stava cercando di richiamare l’attenzione del resto del gruppo.
Taemin, quasi dispiaciuto per non essersi ricordato di Key, gli chiese curioso “Già! Kibum, cosa ti è capitato prima nel bosco? Sei sparito d’un colpo!”
“Aaah, non sapete che spavento mi sono preso!” cominciò a raccontare tutta energica la Diva. “Vi stavo per chiedere di rallentare un po’ perché ero esausto, ma appena ho mosso un passo nella vostra direzione, sono precipitato sulla spiaggia. Non mi ero accorto del dislivello, le piante coprivano il terreno e non riuscivo a vedere dove mettevo i piedi…sono tornato facendo il giro della spiaggia, con la sabbia che mi andava ovunque!! Che fastidio poi nelle scarpe…” concluse ancora irritata al pensiero.
“D’accordo, adesso siamo tutti qui, vivi e vegeti, ma questa scoperta…qual è???” chiese spazientito Minho.
Mentre parlavano, non si erano accorti del rumore di un motoscafo che era appena attraccato sulla spiaggia in lontananza. Si stupirono molto dunque quando videro arrivare sulla porta nove sagome dai capelli fluenti, accompagnate dal crepitio di tacchi sul sentiero in pietra.
Una di loro esclamò con voce infantile:
 “Sorpresaaaaaaaaaaaaaaaaaa!”
  
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