Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: Lilianne    10/09/2011    1 recensioni
Fra le striature rossastre caratteristiche dell’imbrunire e un paio di nuvole che vagavano solitarie, riuscii a leggere un enorme scritta di colore rosa, evidentemente creata per mezzo di un aereo. Era a dir poco stupenda.
“Vuoi sposarmi?”
C: Oh mio Dio, chissà per chi è quella scr…
Mi voltai all’indietro, e non so come ma ebbi la sensazione che quella scritta in cielo fosse dedicata a me. Il cuore mi saltò in gola e il sangue mi si gelò nelle vene vedendo un Joseph Adam Jonas con occhi sognanti, in ginocchio, esattamente di fronte a me, che stringeva fra le mani una scatolina di un inconfondibilmente color Tiffany & Co. con all’interno un meraviglioso anello di fidanzamento.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I will be inside you

 
Parla Cristina.
 
Al mio anulare sinistro vi era un anello, oramai già da una settimana.
Un anello speciale, d’oro, con il SUO nome.
Quel nome che era inciso nel mio cuore con uno scalpello.
Con un inchiostro indelebile.
Quel nome, che mi sarebbe appartenuto per sempre e che niente e nessuno me lo avrebbe mai potuto far dimenticare: Joseph Adam.
 
Lo ammiravo dalla mattina alla sera, praticamente incredula.
Era talmente scintillante e bello che era impossibile non porci l’attenzione.
Eppure…
Lui era proprio lì, che mi sorrideva, mentre riponeva le valigie sopra al letto.
J: Bella la Micronesia vero? Domandò lui apprezzando lo splendido panorama al di fuori della finestra.
C: In tutta la mia vita non ho mai visto un luogo più incantevole… insomma, siamo praticamente in mezzo all’Oceano Pacifico, in un’ isoletta sperduta di circa 2.000 abitanti, lontano dal mondo delle “Telecamere e paparazzi”, in una casetta sulla spiaggia ad osservare il tramonto, noi due, da soli, senza vincoli … mi dici cosa c’è di più bello al mondo? Affermai io osservando l’immensa distesa d’acqua salata di fronte a noi. Il mare era a dir poco stupendo, azzurro cristallino e la spiaggia era letteralmente spopolata. Da sfondo a tutto ciò l’ultimo spicchio di sole oramai all’orizzonte.
J: Già, sembra il panorama di una cartolina! E questo mi fa ricordare di avere qualcosa…
Joe si allontanò per un momento dalla finestra, per andare a frugare nella sua valigia. Ne tirò fuori una Nikon professionale di tutto punto nuova di zecca, con tanto di obbiettivi accademici.
C: E questa da dove spunta fuori signorino Adam? Chiesi lui prendendogli dalle mani la macchina fotografica.
J: è un regalo di Nick. Ha detto di utilizzarla per immortalare tutti i momenti più magici delle nostre vite…
Collocai l’occhio sul microscopico spioncino dell’obbiettivo per scattare una foto, quando sentii Joe posizionarsi esattamente dietro di me con le mani sopra le mie.
J: Visualizza bene il soggetto… mi sussurrò piano per farmi concentrare al meglio.
Sentii il suo respiro posarsi sul mio collo per poi depositarvi un tenerissimo bacio a fior di pelle.
Bastarono pochi e semplici click per catturare quel meraviglioso attimo, in grado di non essere descritto con delle singole parole…
C: Sai di cosa ho voglia amore? Lo incuriosii io posando la Nikon sopra il comodino con aria del tutto innocente.
J: No…non ne ho la minima idea tesoro! Confessò lui ridendo togliendosi la maglietta rimanendo a torso nudo.
Lo fissai con sguardo scaltro e vispo, per poi togliermi le ballerine bianche ai piedi.
Joe sgranò gli occhi sconcertato, quando, ad un tratto, cominciai a correre a più non posso diretta verso la spiaggia.
J: Se ti prendo… Gridò Joe fra una risata e l’altra inseguendomi sulla sabbia tiepida tipica dell’imbrunire.
Il vento mite sfiorava appena il mio candido viso. I miei boccoli ondeggiavano sciolti nell’aria ed io mi sentivo finalmente libera.
Oramai libera di vivere.
Non appena di fronte al bagnasciuga, non so come, ma senza nemmeno rifletterci, mi tolsi di dosso con ardore il vestito a fiori rosa e viola che indossavo consapevole del fatto di non avere il reggiseno al di sotto. In seguito mi levai anche gli slip neri che portavo rimanendo completamente nuda di fronte ad un Joseph Adam Jonas che mi osservò con un espressione basita ma assolutamente divertita e maliziosa allo stesso tempo.
C: Dai Joseph! Buttati! L’acqua è stupenda! Lo stuzzicai io ridendo agitandomi in acqua solamente per fargli togliere i vestiti di dosso.
J: Se proprio vuoi la guerra…. Urlò lui dalla riva slacciandosi la cintura per poi calarsi giù anche pantaloni e mutande, immergendosi a sua volta in mare…
J: Vieni qua brutta spogliarellista che non sei altro! Mi prese per un braccio ridendo per poi mettere una mano sulla mia testa forzatamente affogandomi.
Sin da quando ero bambina, non sono mai stata in grado di andare sott’acqua senza tapparmi il naso.
C: Joseph sei un bastardo di proporzioni cosmiche! Gridai io dimenandomi in cerca di un suo appiglio, mentre percepii un bruciore alla gola provocatomi dall’acqua salata.
Mi prese dolcemente per i fianchi avvicinandosi sempre di più a me con il sonoro sottofondo della mia tosse insistente per essere quasi annegata.
J: Ehi ehi…va tutto bene adesso… ci sono qua io… sussurrò lui nel modo più tenero possibile con il viso ad un palmo dal mio naso.
C: Mi sarà finito un litro d’acqua salata nei polmoni a causa tua! Affermai io divertita guardandolo in quelle cascate di cioccolato che mi stregarono letteralmente. Il taglio dei suoi occhi mi faceva impazzire da sempre.
Aveva qualche ciocca di capelli bagnata fuori posto nonostante li avesse corti, tanto da scaturire una mia chiassosa risata.
J: Cosa c’è? Perché ridi? Chiese lui incosciente.
C: Hai dei capelli osceni! Continuai io scostando quei suoi ciuffi neri dalla fronte.
Non riuscivo neanche più a stare a galla tanta era la trepidazione in quell’istante.
Non fui capace di badare alle mie stesse emozioni.
Mi aggrappai a lui come se fosse la mia unica ancora di salvezza. Le mie gambe si posizionarono strette intorno ai suoi fianchi e la mia mano destra si reggeva imperterrita al suo collo.
Leggevo l’emotività sterminata nei suoi occhi. Non fu in grado di nasconderla nemmeno a se stesso, tanto che cominciò a mordermi le labbra teneramente per poi baciarmi con ardore. Iniziò piano piano ad avvicinarsi con l’aiuto delle braccia alla riva senza staccarsi neanche per un secondo da me.
Insieme ed ancora “attaccati” uscimmo dall’acqua tutti bagnati, e senza nemmeno accorgerci di aver dimenticato i vestiti in spiaggia, ci dirigemmo verso la casa che si trovava a pochi passi da noi.
In cielo era oramai striato, con qualche tocco di rosa ed arancione qua in là ed emanava una debole luce, quella che ancora sprigionava il sole oramai tramontato da circa dieci minuti, ma soprattutto una scarsa quantità di calore, tanto che percepii una sensazione di freddo gelido in tutto il mio corpo non appena fuori dall’acqua…
 
Ero ancora unita a lui. Ci baciammo incamminandoci verso la nostra casa senza nemmeno notare la direzione in cui andammo.
Eravamo troppo occupati…
 
Una volta dentro casa… la situazione fu abbastanza scontata…
Lui chiuse la porta violentemente senza nemmeno accendere la luce centrale.
Nella stanza dominava il buio totale, perciò il senso del “tatto” sembrò regnare in quel frangente.
Ero fuori di testa.
Fuori di me.
Fuori dal mondo.
Ero felice. Felice di ESSERE con l’uomo che amavo.
Felice del fatto di aver aspettato sette lunghissimi ed estenuanti anni per vivere un simile momento.
Felice di VIVERLO per la prima volta.
Per la prima volta con LUI…
 
La piccola abajure sul mio comodino spargeva nella stanza una luce quasi insignificante, ma sufficiente per vedere…
Gli saltai completamente addosso, aggrappandomi alla sua schiena con le mani, facendovi dei piccoli graffietti con le unghie, mentre le gambe abbracciarono dolcemente i suoi lombi. Lui invece, non perse un solo istante, e mi depositò sopra il letto.
J: Lo sai che ti amo? Mormorò lui con il sorriso sulle labbra mentre mi stesi sopra di lui.
Niente e dico NIENTE, fu paragonabile a quel momento…
L’ardore si impossessò una volta per tutti dei nostri corpi esaltati e provocati l’uno dall’altro.
Nudi e caldi, oramai invasi da un sentimento nitido e cristallino: puro e veritiero AMORE.
Era impossibile fermare quel misto di magia e di armonia che prevaleva su ogni cosa presente al mondo in quel momento.
Baci.
Carezze.
Palpiti.
Spinte.
Gemiti.
Dolore. Il dolore più gradevole e soddisfacente mai provato in tutta la mia esistenza.
Poi, ad un tratto…
Gli occhi di Joe furono come catturati da qualcosa….
Impietriti e spaventati. Persi nel vuoto di un profondo colore rosso.
C: Tranquillo amore… questo è solo un simbolo di fedeltà…
 

 
 
Piccoli pensieri dell’autrice:
Si...sono resuscitata dopo una settimana e più!
Il capitolo qua sopra, è ABBASTANZA diverso dagli altri…
Ho voluto creare l’illusione del “nulla” anche se QUALCOSA fra i due… è successo!
Desideravo che questa parte non fosse troppo spinta e che non scendesse tanto nei particolari ( da brava principiante non sono stata in grado di descrivere gli “atti palesi” anche perché, diciamocelo con franchezza, non me la sono sentita! )
Spero comunque che sia stato di vostro gradimento!
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate ( anche perché invece di studiare diritto ho scritto questo capitolo! )
Fatemi felice e non fatemi pensare di aver sprecato tempo nel “non studiare”!
Baci
Cri
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: Lilianne