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Autore: nique_j    10/09/2011    3 recensioni
Dreamers, you see everything in color.
Una folata improvvisa di vento che la fece istintivamente avvicinare sempre più al corpo del ragazzo.
“scusa” disse poi rendendosi conto del gesto appena fatto.
“e di che cosa?” chiese sorridente il ragazzo, passandole la mano dietro la schiena avvicinandola più a sé.
Mel sorrise a quel contatto che le provocò brividi su tutta la colona vertebrale “Sei così incredibilmente dolce con tutte, Jonas?”
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: I thought you were a good boy. Well, sometimes I am.

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La luce affusolata proveniente dalle tende semi chiuse filtrava nella grande stanza. Pur essendo a Los Angeles –la città col clima migliore di tutta la California- nella prima mattinata una fresca nebbia s’aggirava  nell’aria fino a quando, verso la tarda mattinata, i caldi raggi solari facevano capolino tra le nuvole, regalando a tutti gli abitanti delle giornate meravigliose. Era così, nella città degli angeli. Melanie aprì di poco gli occhi, tentando di mettere a fuoco la figura maschile che si trovava accanto a lei. Sorrise nel vedere le lenzuola bianche avvolgere completamente il corpo del ragazzo, steso a pancia in giù con un braccio sulla fronte leggermente sudata e la mano ancora attorcigliata con quella di lei.
Joe” sussurrò leggermente, per controllare se il ragazzo fosse sveglio.
Nel non sentire alcuna risposta diede una veloce occhiata all’orologio che si trovava sul comodino accorgendosi che, in realtà era relativamente tardi.
hey
Sentì la dolce voce del ragazzo pronunciare lentamente quelle parole. Probabilmente era ancora mezzo addormentato.
devo andare a lavoro” disse Melanie alzandosi e rivestendosi. Diede un’ultima occhiata a Joe e si accorse che la stava osservando sorridendo.
non è che mi accompagneresti, vero?” chiese poi improvvisando una faccia tenera da premio Oscar.

Arrivarono in redazione in pochi minuti e, dopo aver stampato un leggero bacio sull’angolo della bocca al ragazzo, Melanie scese in fretta dalla macchina avviandosi a passo svelto verso l’entrata. Era leggermente in ritardo. Si catapultò nell’ascensore rischiando per poco di cadere a causa dei tacchi che portava. Quando le porte dell’ascensore s’aprirono intravide il suo collega Andrew appostato accato alla sua scrivania.
ti aspettavo” disse poi secco lui.
scusami, sono leggermente in ritardo” confessò la bionda sistemando alcuni disegni di vestiti in una cartellina.
notte in bianco?” chiese Andrew alludendo alle occhiaie leggermente accentuate che la ragazza aveva tentato abilmente di coprire con un po’ di fondotinta.
si, ma per una buona causa” tagliò corto lei, accennando un sorriso. Non aveva assolutamente intenzione di mettersi a parlare della sua vita sessuale con il suo collega, gay.
ok, capisco. Adesso vieni bella mia, abbiamo fin troppo lavoro da fare” disse facendole segno di seguirla.
Presero di nuovo l’ascensore ed arrivarono all’ultimo piano.
Andrew aprì una porta a vetri e si trovarono entrambi in una cabina armadio enorme. “dobbiamo vestire le trenta modelle, inizia a preparare gli abbinamenti, le ragazze saranno qui a momenti.”
Melanie annuì, si sentiva in paradiso con tutti quei vestiti delle marche più famose attorno a lei. Avrebbe dovuto abbinare vestiti, scarpe e accessori. Niente di più semplice, pensò.
I vestiti da utilizzare erano tutti appesi uno accanto all’altro, le scarpe disposte  in ordine di colore e gli accessori anche.
Andrew le fece segno che erano arrivate le modelle, le quali si disposero molto professionalmente una accanto all’altra, mentre Melanie passava loro diversi capi da provare e prendeva appunti su un’agenda.
Le sue mani si muovevano su quei capi costosissimi come se sapessero già che cosa fare e in poche ore, con l’aiuto del collega avevano già terminato il lavoro.
sai, ci sai fare, sei molto brava. Non mi capita di dirlo spesso” sbottò poi Andrew alle prese con una cintura di velluto nero che stava allacciando alla vita di una di quelle ragazze.
Melanie sorrise lusingata del complimento, mentre scrutava leggermente tutte le modelle. Alcune molto giovani, altre con più esperienza. Iniziò a mordersi il labbro leggermente nervosa.
Una volta anche il suo sogno era stato quello di fare la modella, non le era andata bene però. Aveva 
solamentediciotto anni  quando venne ingaggiata da un’agenzia. Purtroppo, si sa, la cosa più importante di quel mondo è la taglia che porti e, nonostante Melanie avesse già allora un fisico perfetto, non le andava bene. Cominciò così a farsi paranoie su paranoie, finendo per prendere psicofarmaci. Ma non era finita perché un anno dopo dovette entrare in una clinica di riabilitazione per mal nutrimento. Quando ne uscì era cresciuta molto interiormente e si rese conto che forse quello non era il suo giusto futuro. Bisognava avere moltissima forza di volontà ed essere molto forti per quel tipo di mestiere e Melanie non si sentiva abbastanza.
e con questo abbiamo finito” disse la bionda riponendo gli ultimi vestiti a posto
perfetto, andiamo a mangiare?” le chiese il ragazzo una volta in ascensore, schiacciando il tasto che portava al secondo piano, quello in cui c’era la caffetteria.
certo” rispose Mel sorridente e contenta del lavoro appena svolto.
 
vel’ho detto ragazzi, ho diciannove anni, non le chiedo di sposarmi perché non voglio correre troppo!” sbottò il ricciolino avvicinando la cannuccia verde alle labbra e bevendo un sorso del suo Iced Coffee.
si, ma lei di anni ne ha ventisei, non credi che voglia una famiglia?” domandò il fratello seduto di fronte a lui.
Joseph, Nick ha ragione, è troppo piccolo” commentò Kevin
ha parlato quello che a ventidue anni era già sposato!” disse Joe ridendo e facendo sorridere i fratelli.
Erano pochi i momenti che il ventiduenne riusciva a passare con i suoi fratelli. Una volta erano inseparabili, uscivano sempre insieme e parlavano di tutto. Mentre adesso, col fatto che non suonavano più insieme il tempo che avevano da passare insieme era sempre meno.
ok, cambiamo argomento prima che questa storia si concluda con una rissa!” esclamò il fratello maggiore e i due annuirono.
fratello, tu non hai proprio niente da raccontarci?” domandò prontamente Nick puntando gli occhi piccoli e scuri su Joe.
ehm, si, il tour procede alla grande e sono proprio contento, sai i fan..” cominciò lui leggermente titubante, sapeva dove il fratellino voleva andare a parare.
non fare il finto tonto con me non attacca! Non c’è per caso una ragazza, in questo momento della tu vita?” chiese il minore sorridente, mentre Kevin guardava i fratelli particolarmente interessato.
no, ma ci sarebbe un ragazzo particolarmente interessante che ci starebbe con me, sapete” continuò Joe, mentre i due sbiancarono di colpo.
“sto scherzando, idioti, dovreste vedere le vostre facce!” disse il moro cominciando a ridere. I fratelli però erano ancora seri e tenevano il loro sguardo puntato sul suo. Sapevano entrambi che Joe non gliela stava raccontando giusta. “ok, m’avete beccato. Mi vedo con una ragazza” disse poi arrendendosi mentre sul viso dei due spuntava un sorriso grosso come una casa “siamo contenti per te, davvero. Come si chiama? Da quanto state insieme?” domandò Kevin, iniziando a fargli il terzo grado, proprio come quando erano più giovani. Joseph scosse la testa addentando un pezzo del muffin al cioccolato di fronte a lui “non stiamo proprio insieme, ma usciamo da due settimane ormai.” proseguì “ e questo mi ricorda che oggi pomeriggio dovevamo vederci, ci sentiamo belli miei!” disse poi dando una pacca sulla spalla ad entrambi che non fecero tempo a ribattere che videro il fratello uscire velocemente dal bar.
è già cotto di lei, non è vero?” chiese il minore scostando il muffin che, purtroppo non poteva mangiare.
già. Non hai visto come era agitato e come gli luccicavano gli occhi quando ha iniziato, seppur poco, a parlare di lei?”.

Quando Joe arrivò finalmente al parco s’accorse di essere leggermente in anticipo, allora si sedette su una panchina poco distante da un laghetto, in una zona del piccolo parco non molto affollata. Prese dalla tasca l’iphone ed iniziò a leggere un po’ di e-mail, come faceva nei momenti di noia. Pochi secondi dopo, però sentì una scia di un dolce profumo –che ormai conosceva fin troppo bene- avvicinarsi e due dolci labbra s’avvicinarono alla sua guancia per poi stampargli un bacio.
ciao Mel!” la salutò lui mentre la ragazza gli si sedette accanto.
hey, che fai?” chiese poi al ragazzo il quale scosse semplicemente la testa.
niente, ti aspettavo” ammise semplicemente mentre le labbra perfette s’incresparono in una bellissimo sorriso, quello che la ragazza sarebbe stata li a guardarlo anche per ore “com’è andata oggi?” domandò poi lei.
benissimo. Sono stato in studio tutta la mattina, poi sono uscito coi miei fratelli” disse ancora sorridente“tu, tutto bene?
Melanie annuì “il lavoro è andato benissimo, molto stressante ma è andato tutto bene”.
Joe allungò il braccio per poi posarlo attorno alle spalle della ragazza, che poi appoggiò la testa sul petto di lui. “sai, sto bene con te” disse poi la bionda alzando leggermente lo sguardo per guardarlo negli occhi. “anch’io” ammise il ragazzo prima d’avvicinarsi alle sue labbra per poi darle un lungo bacio, che aspettava esattamente da tutta la giornata.
Quando si staccarono la ragazza propose di andare a fare un giro, e s’alzarono iniziando a camminare mano nella mano come due ragazzini.
L’espressione sul viso di  Joe cambiò quando notò la ragazza tirare fuori dalla borsa un pacchetto di sigarette per poi accendersene una.
fumi?” domandò il ragazzo.
No Joseph, accendo le sigarette per divertimento” rispose lei di rimando con un tono di divertimento nella voce.
Il ragazzo le fece segno di passargli la sigaretta per poi aspirare leggermente e buttare fuori un po’ di fumo riconsegnandola alla ragazza.
tu fumi?” chiese la bionda “pensavo fossi un bravo ragazzo” continuò poi.
Il moro la strinse più a sé avvicinandosi al suo orecchio  “ma lo sono, a volte” sussurrò poi con voce che Melanie trovò estremamente sexy. 


OK, QUESTO CAPITOLO FA PENA MA NON SAPEVO PIU' CHE COSA INVENTARMI.
Buongiorno! Come state?
Scusate se ieri non ho postato ma non sono riuscita a scrivere, ma l'ispirazione ultimamente è poca e poi sono super impegnata >.<
Vabbè, comunque eccomi qua. Questo capitolo è leggermente più lungo, spero vivamente di non avervi annoiate. **
(Continuate a scrivermi e a recensire che sennò mi sento sola. ahaha)
VI ADORO TUTTE, L'HO GIA' DETTO, MA E' VERO. Vi giuro, porteri fare una statua a tutte voi <3
Ahaha.
Un bacio,

Chelsea
  
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