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Autore: Kizune93    10/09/2011    2 recensioni
eccoci! tranquille.. cambia la presentazione ma la stoRia è sempre la stessa! ^^ di che parla? Tom e Clare..due caratteri talmente diversi da chiamarsi senza sosta.Clare.. così piccola e così dolcemente malefica. un Bill pasticcione e i due poveri Gustav E Georg trascinati nei suoi piani diabolici.. muahahaha.. ce la faranno a essere ciò che sono e ad aprire il loro cuore? ^^ ok.. non è un granchè.. ma leggere..leggere ( la fine della presentazione mi piaceva! xDDD)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO:
"... Ma vorrei, anche solo una volta, vivere uno dei miei piani anche io..." mormorò Clare con le lacrime agli occhi e un sorriso appena abbozzato, guardando Bill e Lorena che, mano nella mano, vivevano una delle più belle notti della loro vita.
Clare aveva pronunciato quelle parole nel vento caldo e così erano rimaste.
Sospese. Eterne. Vere.
Abbassò il capo, imbarazzata. Non era da lei essere così egoista! Quella era la serata di Bill e Lorena e lei non aveva alcun diritto di rovinarla con i suoi sentimentalismi da povera vittima indifesa. Lei non era una vittima... non lo era mai stata e non avrebbe voluto cominciare quella notte.
Sospirò, sentendo che Chriss e Tom non emettevano un solo suono.
Cionostante sapeva che erano ancora dietro di lei, ne sentiva i respiri leggeri e spezzati " Mi dispiace, non volevo mettervi a disagio..."
"Non ci hai messo a disagio tesoro..." le rispose Tom, facendo un passo verso di lei " Solo che non sappiamo cosa rispondere, tu non hai mai...insomma..."
" Non hai mai espresso disagi di questo tipo..." finì per lui Chriss, guadagnandosi uno sguardo di gratitudine da parte del ragazzo.
Clare sorrise, senza girarsi verso di loro " Va tutto bene! Non è un disagio.. solo un pensiero passeggero!"
Chriss e Tom si guardarono, preoccupati.
"Ne sei sicura? Se possiamo fare qualcosa..." fece Chriss, rilassando le braccia ai lati del corpo.
Clare scosse il capo e si voltò " Sto bene!" esclamò con un sorriso, avvicinandosi alle due care figure. Mise a entrambi una mano su una guancia e li accarezzò, dolcemente " Voi due dovete piantarla di preoccuparvi così per me...vi verrà un'ulcera e io non voglio esserne la causa!"
Fu contenta di vedere Chriss e Tom che ridacchiavano, dissimulando un po' la tensione.
"Ora.. se non vi spiace... andrò a fare un giretto sulla spiaggia..." continuò, interrompendo il contatto.
"Da sola?" chiese Tom, non del tutto sicuro.
"Da sola!" confermò Clare,alzando le spalle " Quali rischi vuoi che corra??"
"Preferisci che te li elenchi in ordine alfabetico o di gravità?"
Clare rise e si avvicinò per baciarlo " Idiota..." mormorò a fior di labbra, prima di unire le sue a quelle di lui. Con la coda dell'occhio vide Chriss voltarsi dall'altra parte.
Si morse il labbro e si staccò immediatamente, maledicendosi per la sua poca delicatezza.
"Bhe.. io ora.. vado..." mormorò, imabarazzata, indietreggiando e scendendo i gradini del vascello.
" Fa attenzione!" le raccomandò Chriss, guardandola mentre si allontanava.
"Starò attenta..." rispose Clare, alzando indice e medio in segno di vittoria.
"Speriamo..." mormorò la bionda, così piano che solo Tom che le era al fianco poté sentirla.
Il ragazzo cercò di trattenersi. Dio, quella non era certamente la situazione ideale per affrontare discorsi del genere ma... insomma quando sarebbe mai stato il momento giusto?? Quello doveva esserlo per forza, non aveva scelta! Aveva già preparato un bel discorso perciò non sarebbe stato difficile...
" Chriss..." la chiamò,piano, e lei girò la testa dalla sua parte "Ascolta... io..io.. volevo chiederti un cosa..."
"Vuoi sapere se provo qualcosa per Clare" lo precedette la ragazza.
Cazzo, e tanti saluti al bel discorso! Davvero tanti saluti...!
Tom riuscì solo ad annuire vigorosamente in un primo momento,  poi si schiarì la gola un paio di volte " Si... vorrei saperlo! Ho notato alcuni, bhe, alcuni atteggiamenti sospetti..."
"Si.." disse semplicemente Chriss, guardando l'oceano.
Tom si chiese perchè sia lei che Clare avessero il vizio di non fissare il proprio interlocutore, prima di concentrarsi su cosa aveva risposto la bionda.
"S-si? ripeté sconcertato, gesticolando " Cosa significa si??" 
Chriss sorrise al buio " Sapevo che le tue capacità mentali non erano molto accentuate ma speravo che fossi ancora in grado di comprendere  una risposta monosillabe..." mormorò e si girò a guardarlo ".. "Si" significa che ho dato una risposta affermativa alla tua domanda.."
"Significa che provi qualcosa per Clare...?" chiese titubante Tom, sperando ardentemente di aver capito male.
Chriss si illuminò di un sorriso ancora più radioso " Ottima intuizione Holmes! Ma attento a non sforzarti  troppo, comincio ad intravedere  del fumo uscire dalla tua testa.." sapeva che prenderlo in giro in quella situazione era una mossa azzardata ma le veniva naturale! Tom era un facile bersaglio... così facile.
Guardò gli occhi del ragazzo che non trasmettevano nulla di buono. Era ancora piuttosto confuso ma poteva cominciare a riconoscere una scintilla di rabbia che ancora non si era accorto di aver acceso.
" Cosa provi per Clare?" chiese alla fine, con voce mal controllata.
La bionda ricambiò il suo sguardo " Mi sono innamorata di lei..." rispose soltanto, cercando di essere più sincera possibile. Aveva abbandonato la via delle menzogne già da molto tempo...
Tom sgranò gli occhi, completamente travolto da quelle parole.
 Non si aspettava quella..diamine! Si aspettava al massimo una confessione di infatuazione! Di certo non una dichiarazione d'amore!
"Co... cosa... tu.. No! Non puoi innamorarti della mia ragazza! Questo è totalmente fuori questione!!" ringhiò, avanzando verso di lei.
Chriss non sembrò minimamente turbata da quella reazione " Io mi sono innamorata di Clare, che sia la tua ragazza è solo un problema secondario.."
Tom non rispose. C'eran così tante cose che avrebbe voluto dire! Ma si sentiva come se proprio tutto quell'affollamento fungesse da blocco mentale. Niente di molto coerente sarebbe uscito dalla sua bocca finchè non avrebbe messo in ordine i suoi pensieri..
Abbassò gli occhi e rilassò le mani chiuse a pugno "Pensi di ignorare i tuoi sentimenti per lei?"
"No.." rispose la bionda in un sussurro.
"Allora abbiamo un problema" ribatté il chitarrista, alzando di scatto gli occhi.
Vide Chriss alzare lo sguardo a sua volta e sgranare gli occhi " Si, più grosso di quanto immagini..." mormorò. La sua voce strozzata gli fece gelare il sangue. Si accorse che la ragazza non lo guardava negli occhi ma osservava sconvolta qualcosa  oltre le sue spalle.
"..Tom?" lo chiamò una voce sottile e terribilmente familiare.
Il ragazzo si girò lentamente, sperando con tutto il cuore che ciò che temeva non si avverasse.
Quello che vide gli oscurò la mente per qualche secondo.
Clare lo guardava con gli occhi sbarrati e le labbra socchiuse.
Un braccio muscoloso le cingeva la vita mentre un altro le puntava un coltello alla gola. La lama luccicava nella luce della luna. Il secondo uomo stava a circa un metro di distanza.
I loro visi erano nascosti dal buio della notte ma nessuno dei presenti aveva bisogno di luce per riconoscerli.
" Tom va tutto bene..." lo rassicurò la mora, cerando di sembrare più sicura possibile.
L'uomo che le teneva puntato il coltello rise e la sua risata si alzò cristallina e terrificante "Bimba... hai un coltello alla gola e dici al tuo principino che va tutto bene?Credo che tu non abbia capito la situazione in cui ti trovi.."
"Ho capito benissimo" sibilò Clare, con fatica.
Il coltello aumentò la pressione sulle sue corde vocali e la mora emise un gemito strozzato, per poi ridacchiare " Wow... sai che non ti credevo tipo da coltelli John?"
Poté sentire il giovane irrigidirsi un poco. Probabilmente pensava che un coltello alla gola le avrebbe chiuso la bocca. Bhe, non sarebbe mai successo.
" Troverò un altro modo per chiuderti la bocca.." le soffiò alla fine nell'orecchio, come se avesse letto i suoi pensieri "Magari in un modo più piacevole..." continuò, osservando per la prima volta gli abiti che indossava e che non  lasciavano nulla all'immaginazione.
Chriss e Tom fecero uno scatto avanti, simultaneo, furioso e subito bloccato dalla pistola dell'agente a mani libere, Carl.
"Fermi, non un altro passo.." li avvertì con la sua solita voce cordiale, facendo ondeggiare lievemente una Magnum 357 " O vi spappolo il cervello...." guardò Chriss con un espressione tra il divertito e il deluso " Credevo fossi abbastanza sveglia da capire che una 22 non può competere con una Magnum piccola.."
Guardandola con la coda dell'occhio, Tom vide che la ragazza aveva sfoderato una piccola pistola e la puntava contro Carl. Ma da dove diavolo l'aveva tirata fuori??
"Posso sempre provarci no?" sibilò la bionda, con gli occhi a fessura.
Carl scosse la testa " Cocciuta cocciuta cocciuta! Lo sei sempre stata..." poi guardò Tom che non aveva abbandonato la sua posizione di difesa ma,al contrario, stringeva i pugni al livello della bocca. Rise, sinceramente divertito "Dio... adoro le persone combattive!" si rivolse a Clare " Come ci si sente ad avere così tante persone che rischiano la vita per te?"
Clare deglutì. Sentiva il respiro caldo di John sul suo collo e la lama fredda a contatto con la pelle la faceva rabbrividire.
" Lasciateli in pace.." disse, ignorando la domanda di Carl.
"Non hai detto per favore.." le sibilò John con il sorriso sulle labbra "Non ti hanno insegnato a essere cordiale con le persone?"
"..Con le persone si.." rispose Clare, incapace di trattenersi "Ma non credo che tu faccia parte di quella categor.." un gemito di dolore le bloccò le parole in gola.
Sentì un dolore lancinante al ventre e, abbassando lo sguardo per quanto a pressione della lama permetteva, vide il sangue fluire da un graffio superficiale e scorrere sulla sua pelle bianca.
Si trattenne dall'urlare. Respirò profondamente e si concentrò su ciò che John le stava dicendo.
" Dovresti provare a frenare la lingua...solo in certe occasioni, s'intende..."
Quando la mora guardò Tom, vide con orrore che era accasciato per terra.Il sangue gli fluiva da una tempia. Carl  puntava ancora la sua Magnum su Chriss, come se non si fosse mai mosso.
"E il tuo ragazzo dovrebbe frenare i suoi istinti..." esclamò,osservando il chitarrista che si portava una mano alla testa dolorante "Avrai mal di testa per un po', ragazzo"
Chriss fece scorrere lo sguardo su Tom, per poi fermarsi su Clare. Non aveva mosso un muscolo quando John l'aveva ferita e per questo si odiava, ma cosa avrebbe potuto fare?  Se avesse provato a reagire sarebbe finita come Tom, o peggio, con un buco fumante in mezzo alla testa. E,cazzo! Non era certo il momento per essere ferita!
Bill e Lorena erano, fortunatamente per loro, imboscati da qualche parte a fare chissà quali azioni poco ortodosse e gli altri avevano raccolto l'eco-frigo, tutto ciò che era avanzato, ed erano tornati in Spagna su suo consiglio.
Dopotutto avevano due aerei a disposizione e non le era sembrata una cattiva idea,dopo aver notato le loro occhiaie profonde, quella di promettere che avrebbero pensato lei, Tom e la moretta a ripulire il resto.
Il giorno seguente,poi, il piccolo veliero sarebbe stato smontato dai tecnici.
In definitiva, quella notte, sull'isola erano rimasti in sette e, togliendo i due che stavano cercando di farli fuori, rimanevano in cinque, di cui una era stata catturata, due erano scomparsi e un'altro era fuorigioco.
Insomma, di utile rimaneva solo lei.
Cercò di comunicare tutto questo a Clare che la fissava con occhi decisamente troppo calmi per la situazione in cui si trovava.
Che fosse sotto shock? No, in quel caso i suoi occhi sarebbero stati vuoti.
Sospirò,abbassando l'arma. Se non lo avesse fatto Carl non avrebbe abbassato la sua "Cosa volete?"
John si illuminò di un sorriso simile a quello di un pescecane "Lei.." disse semplicemente " Ce la portiamo dietro..."
"No.." mugugnò Tom, ancora stordito " Non potete... voi.. Clare..." alzò gli occhi verso di lei e accennò un passo.
"Hey-hey-hey.. No... buono..." lo richiamò Carl e per un attimo Tom obbedì in automatico poi,però, cercò di avanzare di nuovo.
Il calcio che lo colpì fu violento e velocissimo.
Il ragazzo si accasciò di lato, portandosi una mano allo stomaco.
"TOM!" Urlò Clare, cercando di divincolarsi " NO PER FAVORE! LASCIATELO STARE!"
Vide che dalla bocca del chitarrista usciva un rivoletto di sangue che stava sporcando il legno lucido.
"Shh..." John le accarezzò i capelli " Sta bene..." la rassicurò con voce carezzevole " Si rimetterà in sesto..." Guardò il partner "Dobbiamo andare Carl... non c'è più tempo..."
Carl lanciò uno sguardo a Tom "Lui è innocuo..." ammiccò a Chriss " Ma lei?"
John rise " Lei?? Non darà problemi, vero baby? Sempre che tu non voglia vedere la tua micetta sgozzata..."
Chris serrò la mascella. Non doveva rispondere alle sue provocazioni. Non doveva assolutamente..
Ok. Forse poteva dirgli qualche parolina...
"Se le torci anche solo un capello io ti uccido..." soffiò ,stringendo la pistola nella mano destra.
John spostò la mano dalla vita di Clare alla sua testa e, con lentezza esasperante, le strappò un capello, facendola sobbalzare impercettibilmente. La sentì anche imprecare ed insultare sottovoce, ma se ne sarebbe occupato più tardi.
Fissò Chriss con un ghigno "Ops..."
Si compiacque del risultato che aveva ottenuto sulla biondina. Teneva gli occhi bassi e i pugni stretti talmente tanto da farsi penetrare le unghie nella carne.
Alzò il mento e fece un cenno a Carl con la testa. Il più anziano annuì e, lentamente, tenendo sotto tiro Chriss, indietreggiò fino a portarsi vicino al collega.
"Una mossa e lei muore..." li avvisò John, passando a Carl anche la sua pistola.
Detto questo, tenendo Clare come scudo umano, i due si diressero e scomparvero nell'ombra da cui era spuntati.
Tom e Chriss rimasero fermi, in silenzio e ad occhi bassi.
Dopo pochi minuti udirono il suono di un piccolo jet che si librava sopra di loro, poi calò nuovamente il silenzio.
Tom si maledisse mentalmente. Come era possibile che nessuno si fosse accorto che quei due erano sull'isola?? Come era possibile che avessero continuato ad osservarli per tutta la giornata senza che nessuno di loro se ne fosse accorto??
"Non sei una specie di spia tu?? Come puoi non averli visti??" sibilò alla fine a Chriss, ancora dolorante per la ferita alla testa e per il pugno in pancia.
Chriss non alzò neanche la testa verso di lui " Non lo so..." mormorò.
Non lo sapeva davvero. Non aveva percepito presenza di pericolo, non era stata abbastanza sveglia da capire che qualcosa non andava.
"Non lo so..." ripeté con gli occhi che le pizzicavano. No, diamine! Non poteva piangere! Non piangeva più da quando era bambina e non avrebbe ricominciato proprio in quel momento.
"NON E' ABBASTANZA, LO CAPISCI CHRISS??"
Chriss sussultò ma non rispose.
La voce di Tom continuò a colpirla come una cascata di proiettili.
"NON E' ABBASTANZA! TU AVRESTI DOVUTO ACCORGERTENE! TU SEI L'ESPERTA!!"
Il ragazzo si alzò, e fronteggiò la bionda. Abbassò la voce a un sussurro furioso " Non eri tu che dicevi di poterla proteggere meglio di me?"
Chriss alzò gli occhi su di lui " Si.. infatti, come potrai certo notare, sono ancora in ottima forma e in grado di reagire mentre tu sei un rottame.." rispose, notando che il ragazzo faceva fatica a stare in piedi.
Tom esibì un sorriso sghembo " Un rottame? Vuoi vedere come questo rottame è ancora in grado di reagire??"
Chriss restituì lo sguardo con scetticismo " Vorresti prendermi a calci cow-boy? Ti sembra davvero questo il momento adatto?"
Tom non rispose. Lo sapeva, non era il momento adatto..
Girò la testa verso il litorale dell'isola.
"Dovremmo cercare mio fratello..." disse, scendendo i gradini di legno.
Chriss annuì e lo seguì giù dal vascello " Hai ragione... mi dispiace solo che debbano concludere così la loro serata..."
Tom rimase in silenzio e Chriss non cercò più di animare la conversazione, bensì, si concentrò su ciò che vedeva e sentiva.
Si sentiva in colpa, tremendamente in colpa e voleva essere d'aiuto.
"Tom.." esordì a un certo punto " Non dovremmo avvertire anche David e gli altri?"
Il ragazzo si fermò di scatto. Aveva ragione! Non ci aveva pensato!
" Dovremmo farlo?" chiese con apprensione crescente.
Chriss si strinse nelle spalle "Dipende da dove hai intenzione di ideare un piano.."
"Ideare un piano?"
La ragazza gli lanciò un'occhiataccia " Ovvio! Vuoi forse lasciarla in mano loro??"
Tom le restituì lo sguardo, colmo di irritazione " Certo che no! Solo.." si fermò a pensare un attimo " Sarebbe la prima volta che...insomma di solito è Clare che fa queste cose..."
"Dovrai farlo! Io ti aiuterò e vedrai che la tireremo fuori di guai!"
"Come se fosse possibile tenercela lontana..." borbottò il ragazzo mentre prendeva il cellulare.
Osservò il display. Non c'era campo.
Perfetto!
" Il cellulare è morto... poco male! Tanto saremmo comunque dovuti tornare a casa per architettare qualcosa..."
" Già..."  
Chriss si guardò attorno.
Dove diavolo potevano essere finiti Bill e Lorena??
"Tom io.."
"Shh..."
"Non mi dire Shh!!"
" Ho sentito qualcosa!"
La bionda si zittì per ascoltare.
Per i primi secondì non sentì nulla, poi cominciò a udire delle risate leggere.
Tom si mosse silenzioso verso la direzione da cui provenivano le voci, seguito a ruota dalla compagna.
"Ma dove cavolo si sono nascosti??" mugugnò quest'ultima quando la vegetazione rigogliosa dell'isola le arrivò al di sopra delle ginocchia.
Un pensierino su cosa stessero facendo già ce l'aveva... ma fu confermato solo quando Tom, che le camminava davanti, si bloccò di scatto e arretrò un poco.  
Rigido come un pezzo di legno, si girò verso di lei " Vai..vai tu avanti..ti prego....io non voglio vedere altro..."
Con una risatina divertita, Chriss lo superò e si fermò a braccia conserte a guardare tranquillamente  le due figure abbracciate e ansanti tra le foglie.
Piegò la testa di lato " Caspita, non credo di aver mai visto quella posizione in tutta la mia vita..."
Lorena urlò e si tirò su di scatto con le mani che, veloci come lampi, andavano a coprire i punti più intimi della sua persona.
Chriss notò che, anche alla penombra della luna, si poteva vedere l'imbarazzo imporporarle le gote, come se fossero incandescenti.
"Chriss!!!" trillò Bill, imitando Lorena e cercando disperatamente i propri indumenti " Ma ti sembra questo il modo?? Non.. non si sbirciano le persone mentre... bhe mentre giocano!"
La bionda rise e tirò loro i vestiti "Vestitevi avanti..."
Lorena la gaurdò attentamente mentre si vestiva, svelta come una lepre.
Non le era piaciuta per niente quella risata. Aveva un retrogusto amaro e lei non era sicura di voler sapere il motivo.
"Ragazzi siete vestiti?" chiese Tom, nascosto dietro un albero.
Bill sbiancò, per quanto la sua pelle già pallida gli consentisse " T-Tom! Ci sei anche tu??"
"Già.."
"Non hai visto niente vero??"
"..."
"Tom??"
"..Qualcosina.. e sto cercando di rimuovere quindi non ne parleremo più!" Dopo una piccola pausa aggiunse " Anche perchè ora abbiamo qualcosa di più serio di cui occuparci..." cercò di non far tremare la voce ma, evidentamente, la sua copertura non fu delle migliori perchè, dopo un manciata di secondi, si ritrovò il fratello davanti, vestito alla meno peggio e con un espressione preoccupata.
"Spara.." ordinò al gemello mentre si sistemava la giacchetta scura "Cosa è successo?"
Tom deglutì,incapace di continuare.
"Dov'è Clare??" chiese all'improvviso Lorena. Cercò gli occhi di Tom che le sfuggirono immediatamente, quindi, si rivolse a Chriss.
La ragazza lo guardò per un attimo, poi distolse lo sguardo e abbassò la testa.
Lorena si portò una mano alla bocca mentre Bill prendeva il fratello per le spalle"Tom che è successo??"
" L'hanno portata via..."
"Chi??"
"Secondo te chi Bill??"
Bill staccò le mani dalla sue spalle " O mio Dio.." mormorò con le lacrime agli occhi " Mio Dio....questo è.. non può essere! L'abbiamo vista meno di un'ora fa!"
Tom esibì un sorriso amaro " E' successo tutto molto velocemente.. lei si è allontanata e.."
"E VOI L'AVETE FATTA ALLONTANARE DA SOLA??" lo interruppe Lorena, facendo guizzare lo sguardo furioso da Tom a Chriss.
" Ci ha detto che era un po' triste...che voleva stare da sola e le avevamo fatto promettere che sarebbe stata attenta" cercò di spiegarsi, Tom.
Lorena avanzò a passo spedito verso di lui " OH CERTO! Solo perchè lei dice che starà attenta allora mandiamola da sola nelle fauci del lupo, vero?? E poi quando mai Clare ascolta quello che le diciamo?? MAI! Cosa diavolo vi è saltato in mente??" 
Tom non seppe cosa rispondere. Affrontò gli occhi delle futura cognata con orgoglio e decisione ma sapeva che quel che stava dicendo era la verità. Non avrebbero dovuto farla andare da sola...
"Siete degli irresponsabili... grandi e grossi e non riuscite a difendere la ragazzina che amate.." concluse Lorena, strofinandosi le braccia per riscaldarsi dal vento freddo che aveva cominciato a soffiare tra le fronde degli alberi.
Sapeva che stava esagerando, lo sapeva benissimo! Ma le parole le uscivano senza censure e senza filtri.
Lei e Bill avevano lasciato Clare nelle loro mani e lei era stata rapita.
Era tutta colpa loro.
Non ci volle molto prima che, nel silenzio quasi palbabile che si era venuto a creare, le immagini cominciassero a sfuocare nei suoi occhi appannati.
Sentì le braccia di Bill stringerla con dolcezza ma non riuscì a fermare le lacrime di frustazione e di paura che le scesero sulle guance.
Era la sua piccola cuginetta.
Come avrebbe fatto a uscirne?

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Clare si mosse impercettibilmente sul sedile, a disagio.
Una corda le stringeva i polsi sullo schienale e una seconda corda le cingeva il petto.
Avrebbe dovuto avere paura, ma in quel momento l'unico sentimento che provava era imbarazzo.
Forse per la mise decisamente troppo poco ortodossa che indossava e sulla quale John aveva già fatto innumerevoli e volgari battute.
Sbuffò piano.
Cercava di non pensare a cosa stavano provando Tom e Chriss, o se l'avessero detto o meno a Bill e Lorena.
Non le sarebbe stato di nessun aiuto piangere o disperarsi.
Doveva solo tenere i nervi saldi e la voce sicura e decisa... Si, questo in teoria ma, si sa, la teoria è sempre molto più facile della pratica, no?
Faceva finta di dormire per aver modo di pensare in tranquillità inoltre avrebbe potuto sentire, anche per sbaglio, qualche indizio interessante.
Non aveva idea di dove la stessero portando ma era quasi sicura che si stessero dirigendo a Madrid.
Dove sarebbero potuti andare se non lì? Dopotutto avevano intenzione di intervenire al concerto della band e portarla in un luogo troppo lontano sarebbe stato scomodo e controproducente.
Sentì dei passi pesanti che,dopo pochi secondi, si fermarono davanti a lei.
Subito dopo la voce sgradevole di John riempì la distanza " Hey Carl, posso divertirmi un po' con lei?"
Clare dovette contare fino a 10 per non rispondere a tono.
 "No.." rispose tranquillo Carl.
"Perchè no??" si lamentò il giovane, piegandosi sulle ginocchia per osservarla meglio " E' carina!"
"Perchè non abbiamo tempo per i tuoi giochetti..."
 John sbuffò,alzandosi nuovamente in piedi " Sei noioso a volte..."
"Lo so...fa parte del mio fascino..."
Clare non riuscì a trattenere un sorriso divertito. Era la sua frase preferita, l'aveva usata in molte occasioni.
Capì immediatamente di aver rischiato di rovinare tutta la sua copertura.
Senza bisogno di aprire gli occhi, vide Carl girarsi verso di lei e fissarla.
"Che ti prende?" gli chiese John, con reale interesse.
"Mi era sembrato.." cominciò il più anziano, poi scosse la testa " Niente lascia stare..."
Clare ringraziò qualunque divinità, spirito a qualsivoglia entità che l'aveva protetta.
Non dovette fingere di dormire ancora per molto tempo, venti minuti dopo sentì quella familiare pressione al livello del petto che le indicava che l'atterragio era imminente.
Quasi vomitò dal disgusto sentendo la voce di John "destarla" dolcemente.
In quel timbro da angelo si nascondeva un diavolo dal carattere più perverso e oscuro che avesse mai conosciuto.
Ingoiando anche quel rospo, la ragazza  fece finta di svegliarsi e sbattè  un paio di volte le palpebre, cercando di sembrare completamente persa.
"Arrivati piccola.." stava dicendo il giovane " Si scende..."
"Hu-Hu..evviva!" esultò Clare con zero entusiasmo.
John non sembrò percepire il sarcasmo nella sua voce, troppo impegnato a slegarle  la corda che le serrava il seno.
Clare fu sicura di vedere, più di una volta, il suo sguardo scivolare sulla scollatura.
Successivamente, legata a una sedia all'interno di un locale scialbo,si chiese se fosse per quel motivo che ci aveva messo ben 15 minuti per sciogliere il nodo.
Scosse la testa, con un sorriso sconcertato dipinto sul volto pallido.
"Perchè sogghigni, piccola?" le chiese John, smettendo per un attimo di giocherellare con il coltello.
"Niente..." rispose Clare. I suoi pensieri erano affar suo, di certo non di quello stupido viziato.
"Invece mi piacerebbe saperlo..." insistette lui.
"Te l'ho detto.. non pensavo a niente di importante...e poi non sono affari tuoi.."
La sedia di John stridette mentre la faceva slittare nella sua direzione.
"Forse non mi sono spiegato bene.." mormorò l'uomo sorridendo. Le fece scorrere il coltello freddo su una gamba e risalì fino alla gola "Qualunque cosa tu faccia è affar mio, compreso pensare.Ora te lo chiedo di nuovo: a cosa stavi pensando?"
Clare sostenne il suo sgaurdo, con la fierezza tipica del felino "Buffo. Le minacce a sfondo sessuale, gli atteggiamenti violenti, il dominio, ti riescono bene solo con in mano un coltello, sai tutto questo cosa mi porta a dedurre?" la ragazza allungò il collo fino a portarsi a pochi centimetri dal suo viso "Che tu sia impotente a letto..." soffiò " L'uso del coltello ti dà potere, ti permette di avere in pugno le donne, di ferirle ma non di ucciderle, se non è quello che vuoi...così puoi goderti ogni singolo istante del loro dolore..." lo guardò dritto negli occhi con la debole speranza di riuscire a trafiggerlo con lo sguardo "Questo è l'unico modo in cui riesci ad eccitarti, non è vero John?" finì in un sussurro.
John rimase immobile per qualche secondo, poi caricò il braccio sinistro e la colpì al viso, talmente forte che il mondo si oscurò per qualche istante e la ragazza poté sentire il sapore ferroso del sangue nella bocca.
Nella confusione totale riuscì comunque a prendere nota di un dettaglio importante: teneva la pistola con la destra ma l'aveva colpita con la sinistra , mostrando una forza e un controllo dell'arto allucinanti. Era ambidestro.
Da ricordare nel caso avesse avuto bisogno di mettere fuorigioco la mano con cui quel bastardo poteva ferire.
" Se non tieni la bocca chiusa io ti uccido" sibilò John, il coltello non aveva lasciato la posizione originaria sulle sue corde vocali..
Clare rise, buttando indietro la testa, ancora stordita per il colpo ricevuto " Ma non ti rendi conto? Così non fai altro che avvalorare la mia tesi.."
Nel momento in cui John si gettava su di lei, la porta si spalancò, lasciando entrare Carl.
Stava fischiettando, felice che tutto stesse andando come previsto..
Sentendo l'urlo di Clare provenire dalla camera che condivideva con John, si fiondò in quella direzione.
"JOHN!" urlò, staccandolo a forza  dal corpo della ragazza "CHE DIAVOLO FAI??"
John si asciugò qualche goccia di sangue che gli sgocciolava dal labbro superiore "Questa puttana mi ha morso..."
Carl si passò una mano sul viso " Cosa ti ho ripetuto più di mille volte?" vedendo che dal compagno non arrivava nessuna risposta continuò " Ci serve integra. Fresca e pulita per lo scambio!"
John incrociò le braccia al petto " Ha cominciato lei!" si difese, osservando Clare che riprendeva fiato.
Non aveva abbandonato quello sgurdo furioso e determinato. Gli faceva venire voglia di aggredirla di nuovo.
" Non mi importa se ha cominciato lei, non deve accadere più.." si rivolse a Clare " Fatti guardare.." mormorò, prendendole il mento tra le mani " Non vedo nessuna ferita, ti senti bene?"
"Non sono una merce di scambio!" protestò la ragazza, liberandosi dalla presa con uno strattone.
Carl le sorrise " Ti senti benissimo a quanto vedo.. ma devi essere stanca..Meglio se riposi un pò.." si girò verso John " Vieni con me,ho bisogno di parlarti immediatamente..."
Clare li osservò uscire dalla stanza e chiudersi la porta alle spalle.
Respirò a fondo, riprendendo fiato.
Chiuse gli occhi e si abbandonò allo schienale della sedia.
Maledizione! Stupido maledetto bastardo!
Se non fosse arrivato Carl, dubitava che sarebbe stata ancora viva al suo ritorno.
Doveva trovare un modo per scappare.
Aveva provato ad allentare il nodo della corda, senza successo,
Cercò quindi di far mente locale.
Allora....la casa era mal ridotta e cadente, ma questo per ora non la aiutava molto..
Era stata rapita con un Jet. Dove si "parcheggia" un Jet? In un luogo adatto... in uno spiazzo isolato e abbastanza grande.
Ipotizzando davvero che si trovassero a Madrid, qual era l'unico luogo che conosceva dove si poteva atterrare un affare del genere e passare relativamente inosservati? Lo stesso spiazzo in cui era atterrata con Tom e gli altri quella sera, quando erano stati sommersi dalle fans!
Bene, era un punto di partenza.
Era sicura al 99% di non trovarsi in un condominio. Non avevano salito delle scale quando erano arrivati e, anche con la benda nera che le avevano applicato sugli occhi, aveva capito di trovarsi sotto un portico e non davanti a un portone, tipico appunto dei condominii.
Inoltre non avrebbero mai scelto un condominio! Insomma, avevano rapito una ragazza non il cagnolino di loro zia Bezzy! La discrezione era fondamentale...
Cercò di pensare ancora ma il campanile suonò per dirle che era l'una di notte. I suoi rintocchi le rimbombarono nel cervello e Clare digrignò i denti per il fastidio.
"Maledetto campanile.." mugugnò "Stupido, inutile..." si bloccò, sgranando gli occhi  " Meraviglioso, fantastico strumento di salvezza!!!" esclamò, esibendo un sorriso sornione.
Sapeva esattamente dove si trovava.
Quel campanile lo aveva sentito la stessa notte in cui Chriss le aveva confessato di provare qualcosa per lei mentre camminavano per le vie poco illuminate della città. Il suono che le campane emettevano le era rimasto impresso. I rintocchi non era solenni e distinti come sarebbero dovuti essere, ma erano articolati, quasi musicali!
Conosceva una sola casa che soddisfava le sue richieste... e si trovava a pochi isolati da quel campanile.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

"Ragazzi..." esclamò con decisione Tom " Forza! Ci deve essere per forza qualcosa che ci sfugge!"
Dopo il colloquio con Lorena e Bill, erano tornati a Madrid e avevano dato la notizia agli altri.
Passato lo shock iniziale, si erano uniti per escogitare qualcosa. Qualunque cosa....
"Clare lo fa sembrare tanto semplice!!" borbottò Bill, incrociando le braccia al petto " Invece non lo è per niente! Come facciamo a sapere dove si trova??  Non sappiamo neanche se sono ancora a Madrid!"
Chriss scosse la testa " Ti sbagli, sono ancora a Madrid! Questo è sicuro, come è sicuro che anche Clare ci sia arrivata! Non possono essersi spostati troppo dal loro obbiettivo.."
"E allora dove sono??"
"Non ne ho idea!"
Mike sospirò, agitato " Non sarebbe dovuto succedere!!! Questo è un casino colossale!! Come facciamo a salvare Clare e contemporaneamente mandare avanti un concerto? E'  impossibile!"
" Non è impossibile..cerchiamo di riflettere per bene!" esclamò Gustav " Forse non è così complicato! Allora, Sappiamo che si trova a Madrid, giusto? Ok! Immedesimiamoci con i rapitori per un attimo, dove portereste Clare?"
"Bhe.." cominciò Georg "  In un luogo isolato! Dove non ci possono scoprire..."
"Bene!" si complimentò Gustav "Che altro?"
" Clare non è un'ostaggio tranquillo, questo è certo! Quindi, se fossi in loro, sceglierei una casa ad un solo piano, in modo da averla sotto controllo anche nel caso scappasse!" commentò Tom, passandosi una mano tra i capelli.
Gustav avvicinò il viso a lui " Bene, quindi dobbiamo solo cercare una casa isolata, non troppo lontana dal luogo del concerto, probabilmente abbandonata e senza scale!Semplice!"
"..........."
"..........."
"..........."
"Ok, forse non è poi così semplice.."

TORNATA!!!! :) :)
Saaaaaaaalve ^-^
Non so che dire oggi, quindi passiamo direttamente alla vignetta :)

BILL:- O mio dio.. o mio Dio... o mio Dio.. o mio Dio...o mio.."
TOM:- LA PIANTI??"-
BILL:-Scusa.. sono preoccupata per Clare...-
TOM:-..Preoccupato...-
BILL:- Cosa??-
TOM:- Hai detto preoccupata, tu sei un ragazzo, quindi avresti dovuto dire preoccupato...-
BILL:-...Da quando sei diventato così puntiglioso???-
TOM:- Senti, potrò essere un po' nervoso??? Clare è stata rapita!-
CHRISS:- ...Che poi è colpa tua...-
TOM:- E TU DA DOVE SEI SBUCATA???-
CHRISS:- Sono sempre stata qui...-
GUSTAV:-...Questa frase l'ho già sentita..-
NARRATORE:-..Si, la dice Hermione in Harry Potter!-
TOM:- E TU DA DOVE SEI SBUCATA??-
GEORG: Tom, ti si è incantato il disco??-
TOM:- SONO STRESSATO! SONO CONFUSO! QUI LA GENTE SPUNTA FUORI COME FUNGHI IN AUTUNNO E...E...*Abbassa gli occhi e scuote la testa lentamente..* e io ho bisogno di.. coccole...-
*Bill con gli occhi a cuoricino*
BILL:- FRATELLIIIIIIIINOOO!! Ci penso io a te!-
TOM:- NO! BILL! COSì MI STRITOLI!!-

HI
HI
HI
*la narratrice sogghigna felice*
Alla prossima :)
Grazie a tutti!
Bacio, Kia ^-^
 






 

 
 



 














  
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