Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Gra Gra 96    10/09/2011    7 recensioni
{Questa storia ha partecipato al contest "Scuola Babbana", indetto da Roxanne Potter, classificandosi seconda.}
Una bambina di dieci anni, desiderosa di mostrare alla sua famiglia il lato nascosto del suo carattere.
“Li farò ricredere sul mio conto. Capiranno chi è realmente Lilian Luna Potter, non inferiore al suo fratello maggiore per astuzia, vivacità e capacità di combinare un guaio dietro l’altro.”
La piccola streghetta frequenterà una normale scuola babbana, facendo incontri del tutto inaspettati.
La piccola Potter, però, non fu attratta da nessuna di queste caratteristiche, bensì dall’espressione dell’altra bambina: uno sguardo furbetto e un tantino cattivo.
Le due vivaci amiche finiranno presto nei guai!
Riusciranno a evitarli?
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lilian, non Lily!

Capelli ordinatamente raccolti in due grosse trecce rosse, zainetto nuovo di zecca sulle spalle, divisa blu perfettamente stirata, un dolce e lieve sorriso dipinto sul volto.

- Sei meravigliosa, Lily. – disse Ginny, osservando attentamente la figlia.

Era il primo giorno di settembre e la bambina, di appena dieci anni, si stava preparando ad affrontare il suo primo giorno di scuola, ovviamente Babbana.

Anche i maghi, infatti, fino agli undici anni, potevano tranquillamente frequentare una normale scuola elementare locale. Nonostante le proteste della figlia, Ginny ed Harry avevano insistito affinché anche lei ricevesse un essenziale preparazione scolastica elementare.

- Non è giusto! – aveva protestato la piccola, un vero peperino. – James ed Albus non sono stati costretti ad andare a scuola, sono forse diversa da loro?

Ginny non era riuscita a darle una soddisfacente risposta. Cosa le avrebbe dovuto dire, che il suo primogenito era troppo irrequieto per frequentare una scuola Babbana? O che l’altro era troppo timido per interagire con dei bambini Babbani?

- Tu sei molto più intelligente e propensa allo studio di entrambi i tuoi fratelli.

Una bugia, nient’altro che una sciocca bugia; poteva definirla anche una verità alternativa, ma quelle parole non erano, e non sarebbero mai state, la pura verità. Di questo erano consapevoli sia Ginny che Lily.

- Va bene, mamma, farò come dite voi. – si era arresa a malincuore la bambina, consapevole del fatto che non sarebbe mai riuscita a spuntarla, nonostante il suo carattere deciso e sicuro.

“Li farò ricredere sul mio conto. Capiranno chi è realmente Lilian Luna Potter, non inferiore al suo fratello maggiore per astuzia, vivacità e capacità di combinare un guaio dietro l’altro.”

Questi erano stati i suoi ultimi e silenziosi pensieri prima di varcare il portone d’ingresso della scuola, vestita e pettinata come una delicata bambola di porcellana. Quel paragone non le si addiceva per niente!

- Tesoro, la tua aula si trova in fondo al corridoio del primo piano, vuoi che ti accompagni? – chiese Ginny premurosa, accarezzando le morbide trecce della figlia.

Uno sguardo particolarmente truce della bambina le fece capire che non ce ne sarebbe stato alcun bisogno. Lily era del tutto indipendente e l’orgoglio era una delle caratteristiche più accentuate in lei, come del resto la determinazione.

Si diresse verso l’ aula senza alcuna paura, la sicurezza brillava nei suoi occhi color nocciola.

- Buongiorno a tutti, io sono Lily Luna Potter e da quest’anno frequenterò la vostra scuola. – la bambina si presentò alla classe con poche ma incisive parole.

La maestra la accolse con un dolce sorriso e la invitò ad accomodarsi in uno dei banchi liberi in fondo all’aula. Lily decise di sedersi accanto ad una bambina dal viso grazioso, circondato da corti capelli corvini; due grandi occhioni blu la rendevano davvero irresistibile. La piccola Potter, però, non fu attratta da nessuna di queste caratteristiche, bensì dall’espressione dell’altra bambina: uno sguardo furbetto e un tantino cattivo.

- Come ti chiami? – le chiese visibilmente incuriosita, prendendo posto accanto a lei.

La mora la squadrò dall’alto in basso, dalle rosse trecce alle scarpette nere perfettamente lucidate; non sembrava provare particolare simpatia per la rossa, ma, allo stesso modo di Lily, si sentiva inspiegabilmente attratta da lei.

- Elinor Zabini.– rispose seccamente, senza smettere di fissarla intensamente.

All’udire quel nome, l’interesse della piccola Potter crebbe a dismisura nei confronti di quella bambina di dieci anni: il cognome diceva assolutamente tutto, Elinor non era una Babbana.

- Anche tu sei una strega, non è così? – le sussurrò di rimando la rossa, nonostante non avesse più alcun dubbio al riguardo.

Elinor sussultò, ma dopo quell’attimo di lieve sorpresa, tornò a squadrare la nuova compagna di banco con maggiore interesse. Solo dopo qualche minuto la degnò di una soddisfacente risposta.

- Non ti sbagli, Potter, io sono una strega, proprio come te. Il tuo cognome non potrebbe trarre d’inganno nemmeno un basilisco. – mormorò la mora alla rossa e, per la prima volta da quando si erano incontrate, le sorrise, anche se maliziosamente.

***

Durante le cinque successive ore di scuola, le due bambine non avevano smesso un attimo di parlare del loro mondo e della loro vita, ma anche delle loro aspirazioni per il futuro.

- Vorrei diventare una Serpeverde. – aveva confidato Lily ad Elinor. – Anche se non sono del tutto sicura che la mia famiglia ne sarebbe felice…

- Anche io vorrei essere smistata a Serpeverde! – aveva concordato la mora, e la sua ammirazione per la nuova compagna era cresciuta a dismisura dopo aver scoperto di condividerne un uguale desiderio.

Come sospettato da Lily fin dall’inizio, Elinor era risultata essere la figlia di Blaise Zabini e Daphne Greengrass, due ex Serpeverde di cui aveva spesso sentito parlare, in modo dispregiativo, dai suoi familiari.

Ora aveva un motivo in più per diventare amica della bambina: andare contro la sua famiglia, dimostrando finalmente di non essere quella che credevano tutti, ovvero Lily, una dolce e gentile bambina di dieci anni, ubbidiente e servizievole.

La vera Lilian era diversa: era combattiva, era impulsiva, era impertinente, era vivace, era ribelle, era disubbidente, era una combina guai, era egoista, era pestifera, era prepotente, era… Lilian Luna Potter.

- Ne ho abbastanza di queste stupide lezioni Babbane. – le aveva comunicato Elinor, mentre la maestra spiegava le frazioni. – Ora che ci sei anche tu, dobbiamo assolutamente movimentare le giornate con un po’ di magia. Sei d’accordo?

- Assolutamente. – aveva risposto la rossa, ammiccando maliziosa alla sua nuova amica.
Era stata davvero una cosa positiva incontrare la Zabini in quella classe di babbani; nonostante si conoscessero solo da poche ore, c’era qualcosa di speciale che le legava, forse la voglia di dimostrare agli altri chi fossero realmente le bambine che si nascondevano dietro quelle facce da teneri angioletti.

- Domani la maestra e i nostri compagni ne vedranno delle belle! – rise la mora, salutando affettuosamente l’amica alla fine delle lezioni.

E quella tornò a casa, all’apparenza allegra e spensierata come non mai, ma in realtà fortemente concentrata sull’elaborazione di un ottimo piano per il giorno seguente.

Un’idea geniale non tardò ad arrivarle…

***

Il giorno dopo, la piccola Potter fece il suo ingresso nella spaziosa aula di scuola con un sogghigno maligno dipinto sul volto. La malizia le brillava negli occhietti color nocciola e le rosse ed ordinate trecce del giorno precedente avevano ceduto il posto ad una zazzera disordinata di capelli color fuoco. Inoltre i vestiti non erano più ordinati e perfettamente stirati, bensì spiegazzati ed a tratti strappati. Stavolta avrebbe fatto la sua comparsa la vera Lilian Luna Potter.

- Ehi, Lilian, oggi sei diversa…- commentò Elinor, quando la bambina ebbe raggiunto il banco che condividevano.

- No, Elinor, oggi sono veramente io. – rispose l’altra, sicura e determinata più che mai. – E’ il momento di agire, di dimostrare a tutti chi siamo veramente. Noi non siamo semplici Babbane, siamo due streghe, costrette a fare qualcosa contro la nostra volontà.

Detto fatto, si concentrò con tutte le sue forze nel tentativo di far levitare l’orrendo capellino a fiori della maestra, senza che questa notasse la benché minima cosa. A quel punto intervenne la Zabini che, con gran perspicacia, lo mandò oltre la finestra, facendolo ricadere in una putrida pozza di fango situata sulla strada.

- Cos’è successo al mio cappello? Chi è stato a lanciarlo dalla finestra? Esigo spiegazioni, bambini, e subito! – urlò Mrs. Lovett, presa da una grande agitazione.

La classe la fissò con sgomento; nessuno di loro si era mosso dal rispettivo banco, né aveva assistito all’anomala scenetta. La piccola Potter lanciò uno sguardo complice all’amica, che lo ricambiò all’istante. Il loro piano, però, era solo agli inizi…

Nelle successive ore, Mrs. Lovett cadde sgraziatamente dalla sedia, ricevette un temperino d’acciaio in piena fronte, fu attaccata da uno stormo di matite  acuminate e, per finire, fu derisa e sbeffeggiata da tutti e venti gli alunni. In poche ore era diventata lo zimbello della scuola, senza riuscire a capirne il perché.

Anche i bambini non riuscivano a credere ai loro occhi, ma erano estremamente divertiti dalle disgrazie che stavano capitando alla loro insegnante. Però, erano davvero curiosi di scoprire chi si nascondesse dietro quegli avvenimenti così anormali.

Dal canto loro, le due streghette continuarono ad attuare la loro politica di scherzetti contro la povera insegnante che, cinque giorni dopo, stava per avere una crisi nervosa. La donna voleva assolutamente scoprire chi ci fosse dietro le sue continue disgrazie, e non tardò a farlo…

***

Qualche giorno dopo Elinor cominciò a vantarsi con i suoi compagni dei misfatti compiuti da lei e dalla sua migliore amica. Lily arrivò troppo tardi per bloccare il flusso di parole che scorreva dalla bocca dell’amica.

- Piantala! Potrebbero fare la spia alla maestra, ed allora sarebbero guai! – la aggredì la bambina, spingendola violentemente verso il muro.

- Calmati, Lilian, non accadrà nulla di tutto questo! – le rispose l’altra, spingendola a sua volta verso la parete opposta dell’aula.

Gli altri bambini guardavano con tanto d’occhi il litigio tra le due compagne, senza la minima intenzione di intervenire per cercare di placare la lite.

In quel momento irruppe nell’aula Mrs. Lovett, un sorriso che non prometteva nulla di buono scolpito sul volto, i capelli paurosamente rizzati in su e lo sguardo assassino puntato sulle due streghette.

Lily venne percossa da un brivido di paura, mentre Elinor rimase impassibile, nonostante il suo mento si muovesse convulsamente, segno che anche lei non era affatto tranquilla.

La donna rivolse un ultimo sguardo carico di odio alle due bambine, poi iniziò a parlare: - Oggi, grazie all’aiuto di una vostra compagna, ho appena scoperto le due artefici delle sventure che per giorni mi hanno perseguitato.

La maestra si fermò qualche secondo per rivolgere un sorriso pieno di gratitudine a Betty, una bambina seduta in prima fila, poi continuò col suo discorso: - Le bambine in questione non sono altri che Elinor Zabini e Lily Luna Potter!

- Lilian! – la corresse quest’ultima, infastidita dall’essere chiamata con quel nomignolo sdolcinato.
Mrs. Lovett strabuzzò gli occhi e alzò pericolosamente il mento: quella stupida bambina di dieci anni non aveva neanche il buon senso di stare zitta e ascoltare la sua predica!

- Lilian Luna Potter, tu e la tua amichetta me la pagherete molto, molto cara! – esclamò rabbiosa la maestra, avvicinandosi lentamente al banco delle due ragazzine; i ricci e lunghi capelli neri le oscuravano il volto.

A questo punto le due bambine erano terrorizzate, la paura di non uscire tutte intere dall’aula si era impadronita di loro ad una velocità impressionante.

Elinor strinse la mano della compagna, conficcandole le unghie dalla tensione; dal canto suo Lily non riusciva a staccare lo sguardo dall’insegnante che le aveva quasi raggiunte.

Mancavano tre passi.

La rossa sospirò ansiosamente.

Due passi.

La mora si morse dolorosamente il labbro.

Un passo.

Le due bambine capirono che dovevano fare qualcosa, e subito!

La mano della maestra si alzò minacciosamente verso l’alto, pronta a colpire il volto di una delle due streghette; la Zabini ebbe i riflessi più pronti e, concentrandosi con tutta sé stessa, riuscì a bloccare l’insegnante, spedendole contro un esercito di diari.

Poi, afferrata la mano dell’amica, iniziò a correre verso la porta dell’aula, senza badare agli urli disumani di Mrs. Lovett.

- Grazie, Elinor, se non ci fossi stata tu ora mi ritroverei con una guancia rossa.- disse Lily alla mora, continuando a correre verso il portone d’ingresso della scuola.

- Di nulla, Lilian, tra amiche ci si aiuta sempre nel momento del bisogno! – rispose l’altra, ormai fuori da quell’orribile edificio chiamato “scuola”.

- Non penso che vi farò ritorno, e tu? – chiese la rossa, dopo averci pensato un po’ su.

- Neanche. Non ci tengo a finire tra le grinfie della maestra! – rispose la Zabini, rabbrividendo solo al pensiero di quello che le avrebbe potuto fare l’orrida insegnante. – Ovviamente noi due resteremo per sempre amiche, Lilian, per sempre.

Lilian

Elinor era veramente sua amica, la capiva, la comprendeva, non la giudicava, riusciva a vedere il suo vero carattere e, a conferma di ogni cosa, la chiamava Lilian, non Lily.

Da quel giorno in poi non avrebbe avuto più alcuna difficoltà a mostrare la sua vera anima, la sua vera essenza, il suo vero carattere.

E forse sarebbe arrivato il giorno in cui tutti l’avrebbero chiamata Lilian, non Lily. 


Spazio autrice

Salve a tutti. ^^
Spero vivamente che questa storia d'amicizia vi sia piaciuta! 
Adoro il personaggio di Lilian Luna Potter, ma non avevo mai scritto su di lei.
Spero che il mio esperimento abbia avuto buon fine.
L'ho sempre vista come una bambina decisa, ribelle, vivace, sicura di sè e delle sue possibilità.
Il personaggio di Elinor Zabini è una mia creazione, quindi se dovessi trovarla in qualcuna delle votsre fanfic, non esiterei a segnalarvi. ;)
Ad ogni modo, questa storia ha partecipato al contest "Scuola Babbana", classificandosi seconda. **
La giudicia era Roxanne Potter, che non smetterò mai di ringraziare. ^^
Bene, che dire: qualche recensione mi farebbe davvero piacere!
Baci
Gra Gra 96



  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Gra Gra 96