Capitolo 5 = la fuga
Inu
– “Ka – Kagome, non puoi farmi questo!”
Erano
ancora li, al centro della radura. Kagome riusciva a tenersi in piedi,
aggrappata però al braccio di Koga per non scivolare.
Il
mezzo – demone non riusciva a capacitarsi del perché la sua Kagome, da cui si
era creduto amato, l’avesse tradito con un altro. In fondo però, sapeva di
meritarsi quella sofferenza; poteva capire come si era sentita qualche ora
prima quando aveva detto a Kikio di amarla, spezzando il cuore di lei una volta
di più; ma ora le parti si erano invertite!
L’
Hanyou tentava di convincersi che volesse soltanto vendicarsi, eppure no, non
sarebbe stato da lei, se c’era una cosa che gli avevano insegnato è essere
sinceri.
Ka
– “Farti che cosa, Inuyasha?”
Inu
– “Questo!”
Ko
– “Lascia perdere Kagome! Botolo, smettila di abbaiare, disturbi la quiete!”
Inu
– “Brutto lupo spelacchiato! Vai a infossarti in una tana di volpe!”
Shi
– “Ehi!”
Ka
– “A CUCCIA!”
Inu
– “UGH! Ka – Kagome, ma ke….?”
Ka
– “Non osare rivolgerti a lui in quel modo irrispettoso”
Ko
– “Non ti preoccupare, Kagome! So come farmi rispettare!”
Inu
– “Avete finito voi due!”
Ka
– Ko – “A CUCCIA!”
Inu – “Maledetto rosario!” pensò Inuyasha
Inu – “Se solo riuscissi a toglierlo!”
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Nel frattempo…
Se – “Fabbro Totosai! Siete in casa?”
Sesshomaru camminava nella grotta con passo
leggiadro e principesco, bello come un fulmine irradiante di energia.
Gli rispose una vampata di fuoco proveniente del
fondo della grotta. Si, Totosai era in casa
To – “Oh Sesshomaru!
Qual buon vento…”
Se – “Basta convenevoli! So bene che non sei
affatto felice di vedermi!”
To – “Ma cosa dice! Sono sempre lieto di rivedere
la prole di Inu no Taisho!”
Se – “Certo, anche quel buono a nulla di Inuyasha!”
To – “Soprattutto quel buono a nulla di Inuyasha!”
pensò tra se il fabbro
To – “Cosa ti porta qui, principe dei demoni?”
Se – “Tessaiga.” Rispose semplicemente. Il fabbro
si lasciò sfuggire un sorrisetto e disse:
To – “Non ti sei ancora arreso, vero? La vuoi
proprio a tutti i costi!”
Se – “Hai detto bene fabbro! Voglio sapere se,
oltre alla cicatrice del vento e Bakuriuha (non ho idea di come si scriva nda),
ci sono altre tecniche segrete.”
To – “Beh, io, non saprei, credo di avere un vuoto
di…”
Se – “Ho detto” disse Sessho, prendendolo per il
collo: “che voglio sapere se esiste qualche altra tecnica segreta in
Tessaiga!”
To – “Va bene, va bene!” rispose Totosai in un
lamento strozzato: “Te lo dirò solo se mi rimetterai giù!”.
Una volta tornato con i piedi per terra il fabbro
parlò:
To – “Bada bene, che quella che stò per dirti è una
cosa molto segreta di cui lo stesso Inuyasha non ne è a conoscenza!”
Ed iniziò a parlare e parlare per ore e ore, ma il
demone non si stancava mai di ascoltare. Infine, proprio mentre Totosai finì di
rivelare il terribile segreto, Sessho si alzò e uscì dalla grotta, lasciando un
impercettibile cenno di saluto al fabbro, che se ne stava rannicchiato sul
fondo della caverna. Doveva avvertire Inu, e doveva farlo anche subito!
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Ma torniamo a Inu & Co., nella radura in mezzo
alla foresta.
Ko – “Insomma botolo, vuoi andartene si o no?”
Ka – “Giusto, io e Koga vorremmo restare soli!”
Sa – “Adesso stai esagerando, Kagome!” sbottò
Sango, mettendosi al fianco di Inuyasha, seguita a ruota da Miroku:
Sa – “Insomma, non eri tu quella che voleva a tutti
i costi restare accanto a Inuyasha?”
Ka – “Quella è acqua passata!” dichiarò la ragazza,
con tono che non ammetteva repliche.
Un tonfo smorzato costrinse tutti a voltarsi.
Un’alta figura vestita di bianco avanzò nella radura. Era Sesshomaru.
Se – “Inuyasha, stai sempre a piantare grane
ovunque vai?”
Inu – “Ma da che pulpito viene la predica!” esclamò
Inuyasha che aveva recuperato la favella.
Se – “Ad ogni modo, sono qui per un intervento rapido
ed indolore” disse estraendo la spada. Inu la guardò: Tokigin aveva un’aurea
demoniaca davvero impressionante, e ogni volta si stupiva.
Inu – “Sarebbe a dire? Sono molto occupato al
momento.”
Se – “Vorresti dire che non sei in grado di trovare
il tempo per il tuo caro fratello?” chiese, osservando la curiosa scena.
Il sangue di Inuyasha ribolliva: Sesshomaru o
Kagome?
Certo, doveva prima sbarazzarsi di Sessho, se
voleva riavere la sua Kagome. Cominciò a spo
stare lo sguardo da Koga e Kagome a Sesshomaru, e
viceversa, come un cagnolino smarrito
Ko – “Beh, cagnolino, vedo che sei occupato,
possiamo anche togliere il disturbo.” Detto questo, sparì con Kagome, che ebbe
soltanto il tempo di fare un veloce ciao-ciao con la mano a Sango, Miroku,
Shippo e Kirara.
Inu – “Beh, Sesshomaru, spero che sarai
soddisfatto!” esclamò il mezzo – demone, lanciando occhiate fulminanti al luogo
dove prima c’erano Kagome e Koga.
Se – “Non so di che parli, e non mi importa! Sei tu
che vuoi sempre startene in mezzo agli umani, e guarda come ti sei ridotto.”
Inu – “Ma sentilo, e Rin allora sarebbe…”
Se – “Ho dei progetti, per lei!” lo interruppe
Sessho, alzando la voce
Se – “In ogni caso” continuò “non sono venuto sin
qui per discutere con te di fatti che non ti riguardano…”
Inu – “Sei tu che hai iniziato il discorso…”
Sa – “INSOMMA!” urlò Sango, mettendosi tra i due:
Sa – “Sempre a punzecchiarvi, come cane e gatto!
Finitela!”
Inu – “E chi sarebbe il gatto?”
Se – “Tu, ovvio!”
Sa – “Ho detto: FINITELA!” urlò, schiumante di
rabbia:
Se – “Però”pensò Sessho “ha del fegato la ragazza!”
Sa – “Sesshomaru” disse Sango “Vorresti spiegarci
il motivo che ti ha condotto sino a qui? Forse Tessaiga?” chiese, indicando la
katana di Inu. Sesshomaru posò il suo sguardo glaciale su Sango, che lo guardò
negli occhi, senza paura. Anzi, con un sottile velo di compassione, perché
pensava che la sua fosse una battaglia persa in partenza.
E quella compassione, che il demone non sopportava,
in tutto le sue forme, fu quella che gli aprì il cuore e la mente. Odiava
quella ragazza solo per il fatto che era umana, eppure non sarebbe riuscito a
fargli del male. Si fissarono per lunghi, lunghissimi istanti, e alla fine,
Sango abbassò gli occhi imbarazzata.
Sessho invece, come se non gli fosse successo
niente, si rivolse a Inu:
Se – “Si, sono venuto per Tessaiga, naturalmente…”
To – “Ehi, voi laggiù!”
Tutti alzarono la sguardo vergo il cielo, per
assistere ad una scena davvero inconsueta: una mucca volante a tre occhi, con a
cavalcioni un vecchietto, si stava avvicinando proprio li.
Se – “Accidenti a quello sporco traditore!” penso
Sessho:
Se – “Sarà senz’altro venuto per mettere in guardia
Inuyasha
Intanto il vecchietto era atterrato in mezzo a
loro:
To – “buon giorno signori, signorina…” disse
rivolgendosi a Sango.
To – “Non avete ancora iniziato a battervi?”
chiese, in tono un po’ deluso
Inu – “Ci stavamo arrivando!” disse, digrignando i
denti e prendendo Tessaiga dal dorso di Kirara.
To – “Via Miyoga, siamo arrivati in tempo, non è
ancora successo nulla.” Disse Totosai, rivolgendosi alla sua spalla. Solo
allora il vecchio Miyoga fece la sua comparsa, per andarsi a posare sulla
guancia di Inuyasha, con un obbiettivo ben preciso: ma il mezzo – demone era
più arrabbiato del solito, quindi…SCIAF!
My – “Non è questo il momento, vedo.” Disse il
demone pulce, sfuggendo allo schiaffo di Inuyasha.
Inu – SE – “Che vuoi vecchio?” chiesero in tono
scortese.
Totosai incrociò le braccia e si mise nella
posizione del loto sulla sua mucca, chiuse gli occhi e fece un respiro profondo:
To – “Sapete bene che non mi piace impicciarmi dei
fatti degli altri…”
Inu – Se – Sa – Mi – Shi – My – Ki – “Si come no”
To – Comunque, prima di venire qui, mi è capitato
di assistere ad un’insolita scena…”
Se – “Allora non è venuto per Inuyasha!” pensò il
principe dei demoni
Oramai tutti pendevano dalle sue labbra; volevano
sapere che cosa aveva visto, anche Miyoga, in quanto era stato nascosto per
tutto il tempo sulla spalla di Totosai.
To – “Sapete tutti che il castello di Naraku è
protetto da una potente barriera, che non permette a nessuno di oltrepassarla.
Eppure, a qualche miglia da qui, ho visto Kagome, accompagnata da un demone
lupo, attraversarla, quindi mi è stato possibile vedere per un momento il
castello…”
Inu – “COOOSA!? Kagome e Koga che vanno da Naraku?
Non è possibile! Ci deve essere una…”
BANG!!!!
Il boomerang di Sango calò con precisione sulla
testa di Inu, con il consenso di tutti…
Sa – “Vuoi lasciarlo finire una buona volta?”
To – “Ho delle teorie…” disse il vecchio e il
silenzio e la curiosità tornarono a regnare sovrani. Possibile che TOTSAI,
badate bene, stiamo parlando di TOTSAI, avesse TEORIE, insomma delle IDEE….Sono
parole che viaggiano a frequenze diverse…
MA LA DOMANDA è : KOGA E KAGOME SI SONO BEVUTI IL
CERVELLO?
Almeno hanno qualcosa in comune…Alla proxima